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Le cere sacre dette “Agnus Dei”

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RITO ED USO DELLE CERE SACRE

COMUNEMENTE CHIAMATE

AGNUS DEI

Antichissimo nella chiesa Romana è il rito col quale i Sommi Pontefici benedicono e consacrano quelle forme di Cera, che comunemente si dicono Agnus Dei. Nell’ordine Romano, il quale, secondo gli eruditi, è più antico dell’ottavo secolo, si accenna tal Rito, e nel Cerimoniale della Chiesa di Roma si prescrive la materia, e la forma della suddetta consacrazione, la quale è piena di sacre e misteriose significazioni.

Gli Agnus Dei sono composti di cera bianca, pura, e vergine per significare l’Umana natura assunta da Gesù Cristo per opera e virtù Divina nell’utero purissimo di Maria Vergine senza alcuna infezione di colpa. Viene impressa nella cera la figura di un Agnello, simbolo di quell’innocentissimo Agnello, che per l’umana riparazione si sacrificò sulla Croce. Si fa uso dell’acqua, elemento segnalato da Dio nell’antica, e nella nuova alleanza con molti prodigi e misteri. Si infonde in essa il balsamo, nel quale è simboleggiato il buon odore di santità che il cristiano deve diffondere nella sua conversazione e costumi. Vi si aggiunge il Sacro Crisma, solito usarsi nel preparare e consacrare le cose al Culto divino aventi una destinazione speciale, come le Chiese, gli Altari, i Sacerdoti, e viene in esso adombrata la carità, poiché è la più eccellente di tutte le altre Virtù. Nell’acqua pertanto prima benedetta e mescolata col balsamo e Crisma, il Sommo Pontefice immerge gli Agnus Dei. Dopo tale immersione lo stesso Pontefice con devote orazioni prega il Signore Iddio che si degni benedire, santificare e consacrare quelle forme di Cera e comunicare loro tale virtù, che chiunque con vera fede, e devozione le usi, venga ad impetrare le grazie, e benefici seguenti:

I. Che nel vedere, o toccare l’Agnello in dette Cere scolpito, si ecciti il Fedele a considerare sotto quel simbolo il mistero della nostra Redenzione e concepisca atti di riconoscenza e di amore verso Dio per benedirlo, ringraziarlo, e lodarlo, con viva fiducia d’impetrare dalla sua misericordia infinita il perdono dei peccati commessi.

II. Che all’aspetto dell’adorabile segno di Croce impresso nelle medesime Cere si atterriscano, e mettano in fuga i maligni Spiriti, si dileguino i nembi, si acquietino i venti, cessino i tuoni, siano dissipati i turbini, i folgori, e le tempeste.

III. Che per virtù della Divina benedizione valgano queste Cere contro tutte le diaboliche frodi insidie, e tentazioni.

IV. Che le Donne incinte portino senza pericolo, e diano felicemente alla luce il loro pargoletto.

V. Che nessuna disavventura avvenga a chi devotamente le porta: che nessuna aria pestilenziale, e corrotta gli sia nociva, nessun morbo caduco lo assalga: che sia preservato dalle tempeste di mare, dalle inondazioni, e dagli incendi e nessuna malignità possa prevalere contro di lui.

VI. Che sia assistito negli avvenimenti prosperi e sinistri, che sia custodito e difeso dalle malvagità umane e diaboliche, che sia liberato da morte improvvisa e da ogni altro male o pericolo liberato per i misteri della vita e passione di Gesù Cristo.

I sopraccennati effetti, che il Sommo Pontefice implora nella benedizione e consacrazione degli Agnus Dei furono già elegantemente espressi nei seguenti versi.

Pellitur hoc signo tentatio Daemonis atri,
Et pietas animo surgit, abitque tepor.
Hoc aconita fugat, subitaeque pericula mortis,
Hoc et ab insidiis vindice tutus eris.
Fulmina ne feriant, ne saeva tonitrua laedant,
Ne mala tempestas obruat, istud habe.
Undarum discrimen idem propulsat, et ignis,
Ullaque ne noceat vis inimica valet.
Hoc facilem partum tribuente, puerpera foetum
Incolumem mundo proferet, atque Deo.
Unde, rogas, uni tam magna potentia signo?
Ex Agni meritis, haud aliunde fluit.

[Traduzione:
Con questo segno si respinge la tentazione demoniaca,
cresce le pietà nell’animo, si allontana la tiepidezza.
Allontana i veleni e i pericoli di morte repentina;
con tale protezione sarai immune da ogni insidia.
Per non essere colpito dai fulmini,
per andar salvo dal tuono e dalle tempeste violenti portalo teco.
Esso allontana i pericoli delle onde spumeggianti e degli incendi,
Nè v’è violenza nemica che possa recarti danno. Questo segno facilita i parti e la puerpera potrà offrire salvo al mondo e a Dio il suo pargoletto.
Domandi: da dove deriva così grande potere a questo segno?
Da nient’altro che dai meriti dell’Immacolato Agnello.]

Che codesti mirabili effetti e benefici si conseguano dai Fedeli per gli Agnus Dei in virtù della loro benedizione, e di quelle preghiere, che in nome della Chiesa far suole il Romano Pontefice, è cosa certa da credersi fermamente, per essere inoltre in vari tempi e spesse volte manifestamente provata con insigni miracoli operati con dette Cere dalla divina bontà. Che se non sempre le stesse grazie si ottengono, difetto non è della loro efficacia e virtù, ma vuole attribuirsi a mancanza o debolezza di fede in chi ne fa uso o ad altra ragione nascosta per cui a Dio non piace concedere tali grazie e favori.

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