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Beati i poveri in spirito, Beati i perseguitati

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Omelia

Pubblichiamo l’audio di un’omelia sulle letture di lunedì 6 giugno 2016.

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Testo della meditazione

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Beati i poveri in spirito, Beati i perseguitati

Sia lodato Gesù Cristo!

Sempre sia lodato!

Non possiamo per ragioni di tempo affrontare tutte le otto Beatitudini citate nel Vangelo di San Matteo, che sono tutte molto belle e molto affascinanti, molto istruttive, sono la Magna Charta del cristiano e, non potendole affrontare tutte, mi concentro sulla prima e sull’ultima.

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei Cieli”.

Chi sono i poveri in spirito?

Sono coloro che sono poveri del loro io.

Il nostro io è la ricchezza più grande e più grave che noi possiamo avere, che noi abbiamo.

Il povero in spirito è colui che ha come punto di riferimento solo Dio, non ha niente altro, in niente altro e in nessun altro ha la sua sicurezza, la sua certezza, il suo conforto, il suo rifugio, il suo appoggio, la sua speranza, solo in Dio.

Il povero in spirito non ha difese personali, solo Dio è la sua difesa.

Il povero di spirito è colui che ha preso la Vergine Maria come modello costante della propria vita e sull’esempio della Vergine Maria pone la propria fiducia solo in Dio.

Gesù diventa per il povero in Spirito il suo tutto, e quindi si distacca progressivamente da tutti gli inganni, da tutte le seduzioni che vengono dall’io (pensate all’invidia, alla gelosia, alla cattiveria, alla malizia, alla perversità, a tutte le cose brutte che sappiamo che vengono dal nostro io) e impara a non agitarsi per nulla, perché in Dio ha tutta la propria forza e la propria speranza.

Il povero in spirito è come il Profeta Elia, che abbiamo ascoltato nella prima lettura, il quale viveva di che cosa?

Viveva della Provvidenza di Dio, aveva i corvi che gli portavano pane e carne a mezzogiorno, mattina e sera.

Questo è il povero in spirito.

Il povero in spirito è colui che si preoccupa solo della gloria di Dio.

Zelo zelatus sum pro Domino Deo exercituum”, è scritto nello stemma dei Frati Carmelitani Scalzi, che è il motto del Profeta Elia, “Ardo di zelo per il Signore, Dio degli eserciti”.

Ecco, allora, chiediamo alla Vergine Maria questa grazia, di imitarLa sempre di più nella povertà di spirito. C’è troppa ricchezza interiore!

Chi è il maestro dei ricchi di spirito?

Lucifero, lui è il maestro, lui è colui che ha fatto dell’io Dio, lui che è il centro, il vincolo di ogni superbia.

Tutte le volte che nella nostra vita viviamo di superbia e di orgoglio, noi siamo ricchi, anche se siamo vestiti come poveracci.

Anche se ho dato tutti i soldi ai poveri, se dentro di me io ho questo io, che è il mio Dio, io non ho la povertà di spirito.

È molto bella quella scena del Beato Cardinal Schuster…

Sapete che, a quei tempi, i Cardinali, quando entravano in funzioni solenni, avevano la coda, una coda lunga, tutta di porpora, molto bella.

Immaginatevi in Duomo la scena del Cardinale che entra con questa coda che veniva portata, una coda lunghissima…

Il Cardinale, quel giorno, entrando per quella Messa solenne, arrivò ai piedi del presbiterio, e un indemoniato era presente lì nei primi banchi. I biografi scrivono che, in quel momento, appena arrivò il Cardinale, il demonio disse: «Potessi mettere un pizzico di superbia su quella coda!»

Vedete, lui, avvolto da tutti questi manti bellissimi di porpora, era poverissimo.

Ci sono persone, avvolte in chissà quali pizzi, che sono poverissime di spirito, e ci sono persone che vanno in giro come degli straccioni, che sono superbe come il demonio, perché piene di sé stesse.

Poi, l’ultima delle Beatitudini, che è quella che Gesù commenta di più:

Beati voi, quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia”.

Nella misura in cui noi stiamo dalla parte di Gesù, nella misura in cui noi lottiamo per la causa di Gesù, noi saremo insultati, perseguitati, calunniati, “sparlati”, “mormorati”, “spettegolati”, ma Gesù dice: «Rallegratevi, perché grande è la vostra ricompensa nei Cieli».

Certo, in quel momento lì si soffre, si patisce, ovviamente, però noi abbiamo questo conforto che viene da Gesù, dalla Sua Parola, che ci dice: «Rallegrati, stai soffrendo per Me, stai soffrendo per l’unica causa giusta, per la quale vale la pena soffrire».

Siccome il mondo non ha accolto Gesù, tutti coloro che difendono la causa di Gesù vengono perseguitati.

Allora, anche in questo caso, supplichiamo la Vergine Maria di darci la grazia di votarci interamente a Cristo, di insegnarci, come ha fatto Lei, ad essere interamente dedicati a Gesù e a guardare alla nostra vita, ai nostri giorni, a quelli passati che sono già sfumati e a quelli futuri che ne abbiamo davanti una manciata, e dire: «Signore Gesù, dammi la grazia di non perdere l’eternità, per questi quattro giorni che ho da vivere su questa terra!»

Tutto soffrire, tutto patire per il Signore, pur di non perdere la grazia di stare con Lui per sempre!

Sia lodato Gesù Cristo!

Sempre sia Lodato!

Letture del giorno

Lunedì della X settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

PRIMA LETTURA (1Re 17,1-6)

Elìa stava alla presenza del Signore, Dio d’Israele.

In quei giorni, Elìa, il Tisbita, uno di quelli che si erano stabiliti in Gàlaad, disse ad Acab: «Per la vita del Signore, Dio d’Israele, alla cui presenza io sto, in questi anni non ci sarà né rugiada né pioggia, se non quando lo comanderò io».

A lui fu rivolta questa parola del Signore: «Vattene di qui, dirigiti verso oriente; nasconditi presso il torrente Cherìt, che è a oriente del Giordano. Berrai dal torrente e i corvi per mio comando ti porteranno da mangiare».

Egli partì e fece secondo la parola del Signore; andò a stabilirsi accanto al torrente Cherìt, che è a oriente del Giordano. I corvi gli portavano pane e carne al mattino, e pane e carne alla sera; egli beveva dal torrente.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 120)

Rit: Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra.

Alzo gli occhi verso i monti:

da dove mi verrà l’aiuto?

Il mio aiuto viene dal Signore:

egli ha fatto cielo e terra.

Non lascerà vacillare il tuo piede,

non si addormenterà il tuo custode.

Non si addormenterà, non prenderà sonno

il custode d’Israele.

Il Signore è il tuo custode,

il Signore è la tua ombra

e sta alla tua destra.

Di giorno non ti colpirà il sole,

né la luna di notte.

Il Signore ti custodirà da ogni male:

egli custodirà la tua vita.

Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,

da ora e per sempre.

Canto al Vangelo (Mt 5,12)

Alleluia, alleluia.

Rallegratevi ed esultate,

perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

Alleluia.

VANGELO (Mt 5,1-12)

Beati i poveri in spirito.

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

«Beati i poveri in spirito,

perché di essi è il regno dei cieli.

Beati quelli che sono nel pianto,

perché saranno consolati.

Beati i miti,

perché avranno in eredità la terra.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,

perché saranno saziati.

Beati i misericordiosi,

perché troveranno misericordia.

Beati i puri di cuore,

perché vedranno Dio.

Beati gli operatori di pace,

perché saranno chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati per la giustizia,

perché di essi è il regno dei cieli.

Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

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