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L’ipocrisia di scribi e farisei

L'ipocrisia di scribi e farisei

Omelia

Pubblichiamo l’audio di un’omelia sulle letture di martedì 23 agosto 2016.

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Testo della meditazione

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L’ipocrisia di scribi e farisei

Sia lodato Gesù Cristo!

Sempre sia lodato!

In questi giorni la Parola di Dio ci presenta questo capitolo 23 di San Matteo, dove c’è questo discorso di Gesù contro gli scribi e i farisei.

Le insidie degli scribi e dei farisei, che avevano teso a Gesù per comprometterLo e per sfatarne l’autorità, erano di fatto la rivelazione del loro animo perverso e cattivo.

La loro condotta ambigua, scandalosa, ipocrita, era un ostacolo grande alla conversione del popolo di Dio, perché lo allontanava dalla Legge di Dio e dal Redentore, Gesù.

Per questo, per tutto questo, Gesù interviene chiaramente smascherando le loro intenzioni, interviene mostrando le loro ipocrisie, le loro falsità e ingiustizie, e così facendo, ovviamente, si attira l’odio degli scribi e dei farisei.

Ma perché Gesù lo fa?

Lo fa per il bene delle anime, lo fa per avvisare le persone, per dire come stanno le cose.

Gesù ci insegna che non dobbiamo avere paura di dire la verità e di chiamare la verità con il suo nome.

Certo, nella carità, fare verità nella carità, come dice San Paolo, ma pur sempre bisogna fare verità.

San Tommaso d’Aquino scrive che, prima della carità, c’è la giustizia, e fare un atto di verità è fare il più grande atto di giustizia possibile.

Gesù vuole innanzitutto salvare il principio di autorità degli scribi e dei farisei, non li vuole screditare totalmente, perché non sarebbe giusto, affinché il popolo non abbia il pretesto, dal discorso di Gesù, di ribellarsi ai suoi capi.

Disse cioè, che sedendo essi sulla cattedra di Mosè, dovevano essere ascoltati, anche se la loro vita era difforme dalle loro parole.

Quindi, non stiamo tanto a guardare se Tizio fa, se Caio fa, quanto fanno e come fanno, poi diventano scuse per la nostra pigrizia, per i nostri peccati, per i nostri vizi.

Se ciò che ci viene detto è vero, facciamolo!

Se è vero, se è giusto, se è secondo Dio, facciamolo, poi, se chi lo dice non è un fulgore di santità, pazienza. Del resto Dio ha fatto profetare l’asina di Balaam, quindi, se ha usato una bestia per farla diventare un profeta, può usare anche un povero uomo, l’importante è che passi Dio.

Dicono, ma non fanno”, ecco la triste caratteristica dei pastori infedeli (non solo degli scribi e dei farisei), che non hanno il senso della loro responsabilità davanti a Dio e agli uomini, impongono pesi gravissimi agli uomini (queste sono le caratteristiche degli scribi e dei farisei, che Gesù stigmatizza) ed essi non li smuovono neppure con un dito, cioè non fanno nulla. Ti buttano addosso tutta una serie di questioni, che poi, di fatto, non vengono minimamente portate avanti, o nelle quali non credono, o che non fanno, punto. Sono severi con gli altri ma indulgenti con sé stessi, avevano moltiplicato i precetti ma non facevano nulla, erano solo solleciti di ostentare giustizia per essere ammirati.

Le prescrizioni più gravi della legge, Gesù, in questo Vangelo, dice che sono la giustizia, la misericordia e la fedeltà, non è la misericordia e punto, sono tre.

La giustizia, come vi ho detto di San Tommaso, quindi, non può esserci carità senza giustizia.

La giustizia, cioè il giusto che viene dato a Dio e il giusto che viene dato all’uomo; la misericordia, affinché questa giustizia non diventi spietata; e infine, la fedeltà.

Per questo, proprio perché loro ostentavano una giustizia, che non avevano, perché volevano solo essere ammirati, portavano lunghi filatteri e lunghe frange.

Cosa sono questi filatteri?

I filatteri erano strisce di pergamena, sulle quali erano scritte quattro sezioni della Legge, e per la precisione: Esodo 13, 1-10; Esodo 13, 11-16; Deuteronomio 6, 4-9; Deuteronomio 11, 13-21; erano tutte delle sezioni importanti della Legge di Dio.

Queste strisce erano chiuse in apposite custodie, che venivano legate con nastri sulla fronte e sul braccio sinistro.

Per ostentare l’osservanza della Legge, i farisei cosa facevano?

Le facevano di proporzioni più grandi, allungavano le frange del mantello, che nel simbolismo ebraico raffiguravano i Comandamenti di Dio, cioè si riempivano di cose, perché dentro non c’era niente. Facevano vedere che… ma in concreto dentro non c’era nulla, erano vuoti, sterili.

Contenti di questo, non pensavano di osservare la Legge e segretamente conducevano una vita disordinata, come se Dio non vedesse nel segreto del cuore dell’uomo.

Ecco perché Gesù dice: «Voi filtrate il moscerino e ingoiate il cammello».

Cosa vuol dire questa frase?

Loro temevano di contaminarsi (figuratevi voi che cosa incredibile…) ingoiando un moscerino se bevevano, quindi, cosa facevano?

Filtravano tutti i liquidi perché, se ci fosse stato dentro un moscerino, avrebbe dovuto essere eliminato, perché, se lo bevevano, erano contaminati, poi, ingoiavano trasgressioni così gravi contro lo spirito della Legge che, al confronto, si sarebbero potuti paragonare alla mole di un cammello.

Stiamo attenti a non filtrare i moscerini e ad ingoiare i cammelli!

Stiamo attenti a non perderci nelle quisquilie, nelle inutilità, nei dettagli, quelli inutili, e poi fare delle cose gravissime.

La loro purezza era tutta esterna e si curavano di lavare piatti e bicchieri con grande attenzione, senza badare di purificare la coscienza dai peccati; sepolcri imbiancati, belli fuori, ma marci dentro.

Essi avevano verso i profeti, verso gli inviati di Dio, verso Gesù, lo spirito di Caino, nell’uccidere per invidia e lo spirito dello scellerato Ioas, un uomo tremendo, che fece uccidere il sacerdote Zaccaria tra il Santo dei Santi e l’altare degli olocausti, nel II Libro delle Cronache al capitolo 24, perché Zaccaria aveva rimproverato il popolo per la prevaricazione della Legge divina.

Stiamo attenti a non avere lo spirito di Caino e lo spirito di Ioas, perché tutti e due uccidono: uno uccide per invidia, l’altro uccide per ribellione, per fastidio, per permalosità, per superbia, perché non vuole essere rimproverato, perché gli dà fastidio sentirsi richiamare.

Chiediamo agli Angeli Custodi la grazia di sentire su di noi queste parole e di non dire subito di noi: «Ma io non c’entro niente, io non sono così…»

Sotto sotto, siamo tutti un po’ così.

Allora, chiediamo agli Angeli Custodi la grazia di vedere le nostre ipocrisie, le nostre falsità, di convertirci, di rinnegarle, di abbandonarle e di seguire Gesù, che è “la Verità”, come dice San Giovanni.

Non una verità, con la “v” minuscola, ma “la Verità”.

In greco l’articolo determinativo è fondamentale, vuol dire una sola, non una tra mille, una: Gesù è “la Verità”, “la Vita”, “la Via”.

Sia lodato Gesù Cristo!

Sempre sia Lodato!

Letture del giorno

Prima lettura

2Ts 2,1-3.13-17
Mantenete le tradizioni che avete appreso.

Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente. Nessuno vi inganni in alcun modo!
Noi dobbiamo sempre rendere grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, per mezzo dello Spirito santificatore e della fede nella verità. A questo egli vi ha chiamati mediante il nostro Vangelo, per entrare in possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete appreso sia dalla nostra parola sia dalla nostra lettera. E lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.

Salmo responsoriale

Sal 95

Vieni, Signore, a giudicare la terra.

Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene.

Acclamino tutti gli alberi della foresta
davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

Canto al Vangelo (Eb 4,12)

Alleluia, alleluia.
La parola di Dio è viva, efficace:
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.

Vangelo

Mt 23,23-26
Queste erano le cose da fare, senza tralasciare quelle.

In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».

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