Scroll Top

Il grano e la zizzania: i figli del Regno di Dio e i figli del diavolo

Grano

Omelia

Pubblichiamo l’audio di un’omelia di domenica 19 luglio 2020 – S.Messa ore 8.00

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

Per motivi di intenso traffico non ci è possibile rendere disponibile l’ascolto dei file audio direttamente dal nostro sito. Se hai dubbi su come fare, vai alle istruzioni per l’ascolto delle registrazioni.

Scarica il testo dell’omelia [udesign_icon_font name=”fa fa-file-text” size=”1em”] 

In questo Vangelo tratto dal cap. 13° di San Matteo, della XVI Domenica del Tempo Ordinario, potremmo dire che l’omelia potrebbe essere già finita qui, l’ha già fatta Gesù, Gesù ha già spiegato perfettamente la Parabola del buon grano e della zizzania, e rendiamo grazie a Dio che l’ha spiegata Gesù, perché se Gesù non l’avesse spiegata, chissà quali fantasiose interpretazioni si sarebbero fatte, a parte che nonostante la spiegazione data direttamente e personalmente da Gesù, nonostante questo ci sono personaggi che si ritengono più autorevoli di Gesù e che sanno meglio di Gesù qual è il pensiero di Gesù, che cosa Gesù voleva veramente dire, perché per loro quello che Lui ha detto non è vero.

Noi stiamo un passo indietro rispetto a questa follia e ci atteniamo alla spiegazione data da Gesù.

«Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno.»

Gesù è il buon seminatore, getta nel mondo il seme buono. Gesù ha disseminato nel nostro mondo una grande quantità di semi, chi va a seminare non butta il semino uno per uno, è abbondante, non tutti i semi germinano, Gesù da buon seminatore sparge tutti questi semi buoni che contengono in sé la vitalità, l’identità, la personalità del grano buono, che sono i suoi discepoli, i figli di Dio che lo amano, che osservano la sua parola. Ci sono tante persone veramente amanti di Dio, sono tante le persone che servono veramente il Signore, che fanno una vita crocifissa, che hanno una malattia, la famiglia, il lavoro, le loro cose da dover fare e nonostante questo pregano, vanno alla Messa si sacrificano, fanno penitenza, digiunano, osservano la legge di Dio, si confessano regolarmente, sono tante le persone che amano il Signore e questo ci è di grande conforto, di grande speranza, e anche di grande responsabilità perché dobbiamo dare da mangiare a questi figli del Regno, dobbiamo nutrire questi semi buoni, perché come il grano viene concimato, viene curato, viene rincalzato, come le piante di grano hanno bisogno di cure e di attenzioni, così i figli di Dio, i figli del Regno, i semi buoni.

E come si nutrono queste piante di grano meravigliose?

Si nutrono attraverso la predicazione, attraverso i Sacramenti che il Signore ci ha lasciato, così si nutrono i grani buoni, è una responsabilità, perché chi ha il compito di aiutare il buon agricoltore, non può stare a letto a dormire, non può dedicarsi ad altro, deve andare costantemente in questo campo che è il mondo e continuamente curare questo grano, nutrendolo.

La zizzania sono i figli del maligno. 

Come ci sono i figli del Regno di Dio, così ci sono anche i figli del diavolo, l’ha detto Gesù:

“Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo.”

Ci sono coloro che riconoscono Dio per Padre e coloro che riconoscono il Diavolo per padre. Ovviamente tra i figli del Regno di Dio e i figli del maligno non può esserci comunione. 

L’avete mai visto un campo di grano? Avete visto com’è una pianta di grano?

Sono altissime, robuste, con radici grosse che vengono persino fuori dal terreno e poi si affondano, sono bellissime da vedere.

La zizzania sono i figli del maligno. La zizzania forse non l’avete mai vista o in pochi l’hanno vista, è una pianta infestante, è brutta, ostacola la crescita del grano, cerca in tutti i modi di rubare il nutrimento, la luce, ma di fatto il grano cresce bello fitto, alto, gareggiando con la zizzania per prendere il nutrimento e per prendere luce. I figli del maligno sono infestanti come la zizzania, sono dannosi, sono dei parassiti come la zizzania. Questa zizzania però non l’ha seminata Gesù ma il diavolo, lo dice Gesù.

Succede che di notte il nemico viene e semina il suo seme. La zizzania non dà frutti, la zizzania non produce niente, è solo infestante. I figli del maligno non danno opere buone, servono solo per ostacolare il buon grano, questo è il loro scopo. 

Il male nel mondo è opera del demonio, e noi abbiamo permesso a tutto questo male di entrare attraverso il peccato originale, siamo stati noi a uscire dall’Eden a causa della nostra colpa originaria, altrimenti non ci sarebbe stato nessun problema, è fuori dall’Eden che si è scatenato tutto questo. 

“ La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.”

E’ interessante vedere quando Gesù illustra la parabola che dettagli riporta:

“Mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò.”

La zizzania è stata seminata di notte, il demonio opera di nascosto, quando nessuno lo vede, il demonio è ladro, è furtivo, è falso, non opera nella luce e così i suoi figli che operano nel nascondimento, dietro le colonne, nelle ombre, nel presunto segreto, quando credono che nessuno li ascolti, invece i figli del Regno parlano apertamente come ha fatto Gesù.

I servi vedendo questa situazione che desiderio hanno?

In realtà è una tentazione, hanno il desiderio di sapere da dove viene e Gesù lo spiega, e poi di andarla a raccogliere.

“Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”.

Ma qui Gesù dice: No. 

Non troverete nessun agricoltore che quando ha seminato il grano e questo comincia a crescere, si mette a strappare la zizzania, perché è vero che se tu tiri su le radici della zizzania che hanno delle radici incredibili, profondissime, molto reticolate, si tira su anche la terra e vengono su anche i semi buoni. La zizzania e il grano crescono insieme.

“No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.”

Non è il tempo di fare i conti, non è il tempo di tirare le somme, solo la fine sarà il tempo, quando si concluderà la storia, lasciateli crescere vicini.

“Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme”

Il grano ha tutte le possibilità per continuare a crescere bene, non sarà certo la zizzania che gli farà problemi. 

Aspettate fino alla mietitura e quindi arriveranno gli angeli alla fine del mondo e mieteranno. Questo è di grande consolazione per noi perché noi abbiamo sempre la tentazione di intervenire per sradicare il male nel mondo. Di male ce n’è tanto, come c’è tanto bene operato dai figli del Regno di Dio. Lascia che il male schiumi tutto il suo marcio verso l’alto, lascialo venire su, lascia che emerga per bene, questo è anche il tempo nel quale si vede veramente uno da che parte sta, ci sono quelli che stanno dalla parte di coloro che gridano: “Crocifiggilo!”. E quindi abbiamo milioni di cristiani che vengono sterminati, massacrati,sgozzati, decapitati, uccisi, bruciati vivi, incarcerati, messi nei campi di concentramento, rieducati. 

Gesù dice:

“Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme”

Il buon grano continuerà ad essere buon grano, l’importante è nutrirlo con l’acqua, con il concime e con la luce, non sarà la zizzania a creare problemi, ma arriverà il giorno nel quale il Signore dirà: “Stop, adesso è finita”. E allora manderà gli Angeli. Arriva il giorno in cui vedi arrivare gli agricoltori che dicono che il grano è maturo e può essere raccolto oggi. Adesso. Entrano e trebbiano tutto il grano.

Arriverà anche per noi quel giorno, e qui Gesù è molto chiaro:

«Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».

I figli del diavolo finiranno all’inferno e i giusti godranno eternamente della giustizia di Dio. Quel giorno non ci saranno più ingiustizie a ciascuno verrà riconosciuto il suo e un filo di zizzania non entrerà nel Regno di Dio, solo grano purissimo.

Quest’oggi possiamo ringraziare il Signore per questa Parabola bellissima che ci ha lasciato, che ci ha spiegato, che ci dà tanta consolazione. 

Sempre di più si distingueranno i grani dalle zizzanie, è necessario, e questo è un bene, perché permetterà finalmente di capire, di vedere e di dire:

“Quello è grano, quella è zizzania”

La si riconosce dai frutti

Andiamo avanti a fare le opere del Padre Nostro che sono fare la sua Volontà, amarlo, adorarlo, pregarlo, glorificarlo, diffondere il Suo nome, diffondere il Vangelo, l’amore per il Signore, andiamo avanti su questa strada, sicuri e certi che al momento opportuno, quando meno ce lo aspetteremo, o se l’aspetteranno, il Signore arriverà e finalmente concluderà la storia mettendo ciascuno al posto che gli compete.

Sia lodato Gesù Cristo. 

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

PRIMA LETTURA (Sap 12,13.16-19)
Dopo i peccati, tu concedi il pentimento.

Non c’è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose,
perché tu debba difenderti dall’accusa di giudice ingiusto.
La tua forza infatti è il principio della giustizia,
e il fatto che sei padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti.
Mostri la tua forza
quando non si crede nella pienezza del tuo potere,
e rigetti l’insolenza di coloro che pur la conoscono.
Padrone della forza, tu giudichi con mitezza
e ci governi con molta indulgenza,
perché, quando vuoi, tu eserciti il potere.
Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini,
e hai dato ai tuoi figli la buona speranza
che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 85)
Rit. Tu sei buono, Signore, e perdoni.

Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t’invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.

Tutte le genti che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, Signore,
per dare gloria al tuo nome.
Grande tu sei e compi meraviglie:
tu solo sei Dio.

Ma tu, Signore, Dio misericordioso e pietoso,
lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà,
volgiti a me e abbi pietà.

SECONDA LETTURA (Rm 8,26-27)
Lo Spirito intercede con gemiti inesprimibili.

Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.

Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.

VANGELO (Mt 13,24-43)
Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura.

In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio”».
Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».

Post Correlati