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La perseveranza nella Fede: prudenza e semplicità

Vergine del silenzio

Omelia

Pubblichiamo l’audio di un’omelia di venerdì 10 luglio 2020

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Scarica il testo dell’omelia [udesign_icon_font name=”fa fa-file-text” size=”1em”] 

 

LA PERSEVERANZA NELLA FEDE: PRUDENZA E SEMPLICITÀ

Il Vangelo di questa mattina, tratto dal cap. 10° di San Matteo, ci fa ascoltare la preoccupazione di Gesù per i suoi Apostoli, Lui li ama, li ama fino a morire per loro, per noi, ciò nonostante li invia in mezzo ai lupi, perché Gesù si fida dei suoi amici, non è come noi che abbiamo sempre mille dubbi, mille sospetti, mille reticenze. Gesù si fida di noi, si fida di coloro che lo amano, e nonostante siano pecore, e devono rimanere pecore, dice San Giovanni Crisostomo commentando questo passo, cioè devono restare docili, indifese, abbandonate al loro pastore, devono restare in gruppo, insieme, nonostante siano pecore Lui le manda in mezzo ai lupi, perché Gesù non ha paura dei lupi, non teme i lupi, perché Gesù sa come vanno trattati i lupi famelici. A queste pecore Gesù dà alcuni consigli per poter adempiere il loro mandato di stare in mezzo ai lupi, devono stare in mezzo, è come il grano che cresce nella zizzania, in mezzo, come il lievito nella pasta.

Ma come devono restare lì in mezzo per evitare di essere morsicate, sbranate, divorate? Come devono fare?

Innanzitutto queste pecore devono essere prudenti.

“Siate dunque prudenti come i serpenti”

Andate su internet e cercate un bel video sui serpenti, fa un po’ senso, però ci fa bene, perché ci fa vedere come loro si muovono, sono prudentissimi, sono astuti, sono impercettibili. Noi dobbiamo essere così.

Il contrario della prudenza è l’ingenuità.

Dobbiamo essere astuti, prudenti, santamente furbi. Tante cose che facciamo non dovremmo farle, tante frasi che diciamo non dovremmo dirle.

C’è un bellissimo quadro della Madonna prudente, e infatti l’immagine che riprende la Madonna prudente è la Vergine Maria con un dito sulla bocca, che fa segno di stare zitti. Impariamo a parlare al tempo opportuno e a dire solo il necessario per quel momento.

Cos’è la prudenza?

E’ la virtù che sceglie i mezzi per il raggiungimento del fine, il mezzo giusto per il fine preposto. Se io scelgo mezzi santi ma sbagliati per il fine proposto non sono prudente, sono ingenuo, sono imprudente.

“E semplici come le colombe”

Questa semplicità è un pò quella virtù per la quale uno vede le cose per quello che sono, non aggiunge niente e non toglie niente. Quante contorsioni mentali ci provochiamo vedendo cose che non esistono e non vedendo quelle che ci sono. Impariamo ad essere semplici, ad essere in relazione alla realtà per quella che è.

“Guardatevi dagli uomini”

In questi giorni abbiamo commentato il profeta Osea, noi siamo sempre in tensione per fare amicizia con l’Egitto, e poi veniamo distrutti dagli Assiri, siamo sempre appiccicati a questo Egitto per fare legame con l’Egitto, per trovare conforto nei cavalli dell’egitto, nei destrieri, nei carri, nelle potenze dell’Egitto.

Gesù ci dice di stare attenti a gli uomini:

“Con gli uomini non fate alleanze, non cercate sostegno e conforto negli uomini”

“Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe”

Gli uomini oggi ti dicono che ti amano e domani ti dicono che ti odiano. Noi siamo fatti così. Siamo troppo incostanti.

“sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.”

Pensiamo alla Cina, alla Chiesa cinese, tanto massacrata, perseguitata, misconosciuta, silenziata, immersa in fiumi di sangue, il sangue della persecuzione, e non solo in Cina, anche in Corea, in Pakistan, in Vietnam.

“Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.”

Dobbiamo prepararci perché ogni giorno questa parola di Gesù si realizza.

Chiediamo al Signore la grazia di questa perseveranza, bisogna essere perseveranti, non dobbiamo stancarci mai, dobbiamo andare sempre oltre, sempre avanti, e quando vengono alcuni momenti di sconforto pensate, pensiamo ai nostri confratelli cinesi e a tutti gli altri confratelli perseguitati, quanto la loro vita tende sempre ad essere spezzata eppure continuamente si rialzano, risorgono come la fenice e cercano in ogni modo di continuare la loro testimonianza di fede.

Sia lodato Gesù Cristo.

Venerdì della XIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

PRIMA LETTURA (Os 14,2-10)
Non chiameremo più dio nostro l’opera delle nostre mani.

Torna dunque, Israele, al Signore, tuo Dio,
poiché hai inciampato nella tua iniquità.
Preparate le parole da dire
e tornate al Signore;
ditegli: «Togli ogni iniquità,
accetta ciò che è bene:
non offerta di tori immolati,
ma la lode delle nostre labbra.
Assur non ci salverà,
non cavalcheremo più su cavalli,
né chiameremo più “dio nostro”
l’opera delle nostre mani,
perché presso di te l’orfano trova misericordia».
«Io li guarirò dalla loro infedeltà,
li amerò profondamente,
poiché la mia ira si è allontanata da loro.
Sarò come rugiada per Israele;
fiorirà come un giglio
e metterà radici come un albero del Libano,
si spanderanno i suoi germogli
e avrà la bellezza dell’olivo
e la fragranza del Libano.
Ritorneranno a sedersi alla mia ombra,
faranno rivivere il grano,
fioriranno come le vigne,
saranno famosi come il vino del Libano.
Che ho ancora in comune con gli idoli, o Èfraim?
Io l’esaudisco e veglio su di lui;
io sono come un cipresso sempre verde,
il tuo frutto è opera mia».
Chi è saggio comprenda queste cose,
chi ha intelligenza le comprenda;
poiché rette sono le vie del Signore,
i giusti camminano in esse,
mentre i malvagi v’inciampano.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 50)
Rit. La mia bocca, Signore, proclami la tua lode.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Tu gradisci la sincerità nel mio intimo,
nel segreto del cuore m’insegni la sapienza.
Aspergimi con rami d’issòpo e sarò puro;
lavami e sarò più bianco della neve.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.

Canto al Vangelo (Gv 16,14)
Alleluia, alleluia.
Quando verrà lo Spirito della verità,
vi guiderà a tutta la verità,
e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Alleluia.

VANGELO (Mt 10,16-23)
Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.
Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».

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