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Chi è fedele nel poco, sarà fedele nel molto

Gesù nel campo

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di sabato 7 novembre 2020

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Scarica il testo della meditazione 

CHI È FEDELE NEL POCO, SARÀ FEDELE NEL MOLTO

Eccoci giunti a sabato 7 novembre, Primo Sabato del mese, abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal cap. XVI, vv 9-15 di San Luca.

  • Che cosa ci dice Gesù in questo Vangelo?

Ci dice che dobbiamo imparare ad essere fedeli in tutto, nelle piccole così come nelle grandi cose e nella misura in cui saremo fedeli nelle piccole cose, saremo fedeli anche nelle grandi cose.

“Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti”

Fedeli vuol dire essere rispettosi, rispettosi di quello che sappiamo essere l’ordine, di quello che sappiamo essere una regola. Dobbiamo rispettare quello che ci viene chiesto.

  • A quale livello?

A tutti i livelli. Rispettare le richieste che abbiamo da parte di Dio, dei nostri genitori, degli educatori, dei professori, del nostro lavoro, della nostra professione, della nostra famiglia, dello Stato, da parte di tutti.

Questo essere fedeli nelle cose di poco conto vuol dire essere non pignoli, non scrupolosi, ma rigorosi e precisi. Solo un qualunquista prende le cose alla larga, solo un superficiale osserva a macchia di leopardo. Non è essere fondamentalisti e rigoristi se si decide di essere fedeli nel poco. Noi dobbiamo essere fedeli nel poco perché questo ci aiuta ad essere fedeli nel molto, ci aiuta ad essere rigorosi, è una scuola, è una penitenza che ci permette di crescere. Le penitenze sono fatte non per mortificarci ma per renderci migliori, per purificarci, per liberarci da tutto ciò che non è secondo Dio, questo è lo scopo di una penitenza. La penitenza fine a se stessa non è cristiana, la penitenza cristiana ha sempre di mira un fine, non è mai fine a se stessa, e il fine è quello che vi ho appena detto.

Gesù ci dice:

“Nessun servitore può servire due padroni. Non potete servire Dio e la ricchezza”

Se noi siamo attaccati alle ricchezze, non semplicemente riferito ai soldi, ma nel senso di tutta la disponibilità che abbiamo, pensate al tempo è una ricchezza, lo spazio è una ricchezza, il potersi muovere, l’avere tempo per noi e per le cose, pensate agli affetti, alla salute, sono ricchezze e via di seguito. Nello stesso tempo non dobbiamo neanche ingannare, né ingannarci, dobbiamo chiamare le cose col loro nome, e seguire le cose con il loro nome.

«Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».

Il Signore conosce il mio cuore e dobbiamo stare attenti a sentirci giusti, a sentirci a posto, perché noi non siamo giusti né davanti a Dio, né davanti agli uomini, siamo delle povere persone perché sperimentiamo tutti la fatica di essere secondo Dio, la fatica di essere uomini veri, onesti, buoni, coerenti, è faticoso, e Dio ci vede nel cuore, vede nel nostro cuore tutto ciò che va bene e tutto ciò che invece va male. Stiamo attenti perché:

“Ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole”

Davanti a Dio è ingiusto, è sbagliato. Dobbiamo chiederci se le scelte che facciamo, che abbiamo fatto fino adesso, sono state scelte giuste, corrette. C’è sempre qualcuno che si sente più giusto, più vero, più santo e soprattutto più intelligente degli altri, ma non è così, noi crediamo di sapere, ma in realtà sappiamo molto poco e soprattutto andiamo ad ascoltare, a fidarci di tutti quei video di YouTube, di tutti quegli articoli di gente apocalittica e complottista. Non si va da nessuna parte con queste cose. Già al tempo di Gesù c’erano queste manie:

“Signore quando sarà la fine del mondo?”

E Gesù risponde:

“Non spetta a voi conoscere i tempi. Non è questione vostra! Voi dovete preoccuparvi di cercare il Regno di Dio e la sua giustizia. Cosa vi interessa a voi se io vengo domani o l’altro giorno ancora dopo? Tu vivi ogni giorno come se fosse il primo, l’unico e l’ultimo della tua vita e non interessarti a tutti questi video di apocalissi, di complottisti, di fine del mondo.”

“Sono i segni degli ultimi tempi”

“Ma ogni giorno è l’ultimo tempo, perché tanto ogni giorno potrebbe essere l’ultimo della mia vita.”

Cosa mi interessa sapere che la fine di tutto arriverà tra un mese, se muoio domani! Io mi preparo tra un mese e magari il Signore mi chiama stanotte. A cosa è servito? A niente.

Invece di perdere il tempo ad andare ad ascoltare tutti questi video, questi articoli, tutte queste cose che parlano della fine, che ormai è l’ultimo tempo, è la grande guerra, la grande lotta, e poi ci sono i complotti e Tizio ha scritto questo, e Caio quest’altro, ma usiamo il tempo per meditare la Parola di Dio! Usiamo il tempo per leggere la vita dei Santi. Usiamo il tempo per stare con Gesù. Usiamo il tempo per pregare. Usiamo il tempo per stare zitti e fermi.

Cosa serve continuare a mandare tutti questi whatsapp, tutti questi messaggi di tutte le apparizioni possibili ed immaginabili, tutti questi video su whatsapp, l’ultimo video di Tizio che ha detto questo, l’ultima scoperta del secolo che ha detto quest’altro, ma basta!

Ma quanto tempo buttiamo via e quanto tempo facciamo perdere anche alle persone, oltre che ai Sacerdoti, quando gli intasiamo whatsapp con tutte queste scemenze?

Sono tutte stupidaggini!

A qualcuno interessano?

Guardatele tu, ma non mandarlo agli altri.

Perché dobbiamo presumere che possano interessare anche agli altri?

A me non interessano.

Ve lo dico con tanta schiettezza, è inutile che me li mandate, perchè tanto io non li guardo neanche, non li apro, non ho il tempo e soprattutto non ho la voglia. Non mandatemeli perché non mi interessano, non ci credo in queste cose.

Io credo nel fatto che la vita del cristiano deve essere vissuta ogni giorno come se fosse il primo giorno, l’unico giorno e l’ultimo giorno del nostro Battesimo, questo è lo sforzo che io voglio fare nella mia vita.

“La fine del mondo arriverà domani?”

“Va bene, perché io tanto ogni giorno devo vivere con questo sforzo, con questo impegno.”

Che arrivi domani, che arrivi stanotte, che arrivi tra tre giorni, non mi interessa, perché tanto ogni giorno è il giorno in cui io devo fare questo sforzo. Funziona così.

Guardate, ve lo dico con tutto il cuore, ho avuto un esempio ieri:

“Adesso ci sono le lezioni online, abbiamo iniziato la nostra lezione di teologia online, tutti collegati online, si proiettano le slide e tutti gli studenti vedono sul proprio computer le slide, a metà lezione esce slide di verifica. E il professore ci dice: “Bene adesso facciamo una verifica, un pre-esame. Voglio vedere la vostra preparazione dopo un mese di corso, quindi adesso facciamo una verifica, io vi pongo delle domande, voi prendete carta e penna, vi lascio due-tre minuti per rispondere, rispondete a tutte e tre le domande e dopo me le direte”. In tre minuti, anche meno, abbiamo dovuto rispondere.

Io ho benedetto Dio che mi ha fatto venire in mente dal primo giorno di Università, gli appunti di ogni volta che vado a lezione, ma come ho sempre fatto in tutti gli anni precedenti del mio studio, ogni volta che vado a lezione appena finisce la lezione, il giorno dopo subito studio gli appunti, li schematizzo, li riassumo e li metto via. Benedico Dio, perché se non l’avessi fatto, io non sarei stato in grado di rispondere a nulla delle tre domande, perché non avevo studiato nulla, invece grazie al lavoro fatto giorno per giorno, con la logica di dire:

Ogni giorno potrebbe essere il giorno dell’esame.

Non puoi studiare gli ultimi tre giorni, o l’ultima settimana quando ci sarà l’esame, devi studiare ogni giorno, così quando arriverai là, sarà una passeggiata. Usando questa logica non ho avuto nessun problema.

Cosa mi interessa che il pre-esame, la verifica dell’esame sia dopo un mese, un mese e mezzo o che io non lo sappia neanche, e c’è?  Se tanto ho sempre studiato, cosa devo temere?

La stessa cosa vale con Dio.

  • Cosa mi interessa che la verifica di Dio sia tra un mese, a sorpresa, quando non me l’aspetto?

Hai studiato? Ti sei preparato?

Tre domande, tre risposte, non ho avuto nessun problema. Tranquillo, liscio come l’olio.

Se invece noi cominciamo a ragionare sull’Apocalisse, e cominciamo a fare tutti i nostri ragionamenti:

“Ecco sarà tra un mese. Sarà tra un anno. Sarà oggi. Sarà Domani.”

E’ finita. Ogni giorno deve esserci il tuo impegno, ogni giorno si studia, ogni giorno ci si prepara, non si accumula il materiale tutto alla fine, perché poi vengono fuori i disastri. Non si accumula la preparazione, l’incontro con Cristo tra un mese quando arriverà. Non funziona così.

Datemi retta, lasciate perdere tutte quelle stupidaggini che non creano altro che pasticci, confusioni, poi spesse volte sono notizie mezze giuste, mezze sbagliate, si prendono per vere cose che non sono vere, si fanno figure terribili, perché poi si scopre che era una bufala, una “fake”, oppure qualche giornalista ha messo insieme pezzi di frasi che non vogliono dire quello ma un’altra cosa. Tutto tempo buttato via.

A voi interessano?

Fate quello che volete, a me non mandatele. Non chiedetemi cosa penso dell’apparizione di questo, quello e quell’altro.

Io penso quello che pensa la Chiesa, la Chiesa le ha riconosciute, anche io le riconosco, non le ha riconosciute e neanche io le riconosco.

Fine. Non fatemi queste domande, non mi interessano. Non ho voglia di perdere tempo su YouTube. Se ho un quarto d’ora io preferisco passarlo davanti al Tabernacolo, non davanti a YouTube, ci guadagno molto di più, per imparare a vivere in questo tempo secondo la Volontà di Dio e per imparare a prepararmi secondo la Volontà di Dio, non su YouTube, non guardando i video che mandate su whatsapp, quindi non sprecate tempo, non scrivetemi nulla di queste cose perché a me non interessano.

Il nostro interesse deve essere unicamente legato a una cosa sola:

Ciò che conta davanti a Dio, e non ciò che conta davanti agli uomini, ma solo ciò che conta davanti a Dio, facciamo questo e saremo beati. Oggi poi che è il Primo Sabato del mese ricordiamoci di dedicarlo, intenzionarlo tutto al Cuore Immacolato di Maria per ringraziarla di tutti i suoi doni.

E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.

Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.

Sabato della XXXI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

VANGELO (Lc 16,9-15)
Se non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera?

In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».

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