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La conversione: fonte di Gioia per Dio

Conversione

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di giovedì 5 novembre 2020

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Scarica il testo della meditazione 

LA CONVERSIONE: FONTE DI GIOIA PER DIO

Eccoci giunti a giovedì 5 novembre 2020, abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal cap. XV di San Luca, vv 1-10.

Gesù viene avvicinato dai pubblicani e dai peccatori.

  • Perché lo avvicinano?

Lo avvicinano per ascoltarlo.

«Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».

Gesù poi racconta questa parabola delle 100 pecore e di quella che perde, e come vi ho già detto tante volte, pone una domanda che è assurda, nel senso che nessun pastore lascia 99 pecore nel deserto, per andare in cerca di quella perduta, nessuno, perché se tu lasci 99 pecore nel deserto, quando torni non ci sono più, sia perché sono state mangiate dalle bestie, sia perché si sono disperse anche loro. Nessuno abbandonerebbe in un luogo deserto, dove non puoi neanche fare una piccola recinzione, 99 pecore per andare a cercarne 1. Meglio perderne 1 che 99. Questo ci dice come la domanda di Gesù riveli il suo Cuore, per Lui è ovvio così, cosa che noi non faremmo mai, perché per noi conta la quantità non la qualità, per noi conta la massa non il singolo, e qui ci sarebbe veramente tanto da dire, perché sarà poi la ragione della condanna a morte di Gesù:

“E’ meglio che muoia uno solo che non perisca tutto il popolo”

Esattamente tutto il contrario di questo pensiero, di questa parabola di Gesù, dove Gesù rischia tutto per salvare quella pecora perduta. Noi non rischieremmo tutto per salvare una pecora.

“E’ perduta, pazienza, ne ho altre 99, pace, peggio per lei che si è perduta”

Gesù invece non fa così.

“Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle”

Mi verrebbe da dire che se la trova gli dà tante legnate, e poi la trascina perché forse sarà anche un po’ arrabbiato che ha dovuto lasciare le 99 là, andare a cercare questa, far fatica, non trovarla, poi la trova, le dà un po’ di legnate e se la tira.”

Tutto il contrario di quello che faremmo noi sicuramente, però questa è la logica di Dio. Dio pensa così, vuole così.

E i farisei e gli scribi che sono assolutamente chiusi alla novità di Gesù, alla logica di Gesù, cosa dicono?

«Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».

Loro vedono solo quello. I farisei e gli scribi sanno vedere solamente l’esterno di tutto, loro guardano l’esterno del piatto e guardano l’esterno della vita, non sono capaci di andare un passo in là oltre il velo dell’apparenza, sono capaci solamente di guardare le forme esterne, di guardare i fatti nella loro pura fattualità, ma un fatto non può essere mai scollegato dall’intenzione, dal contesto, dalle conseguenze, non esiste un fatto puro, non c’è, perché ogni fatto è legato da altri fattori, da altre coordinate che lo consentono. Solo Dio è l’inizio e il principio di tutto, tutto il resto è preceduto e qualcosa segue. Gli scribi e i farisei sanno vedere solo i fatti, non sono mai capaci di fare sintesi, di tirare la somma. Vedono i fatti e giudicano i fatti.

«Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».

Gesù mangia con loro e quindi è sbagliato.

  • La ragione che sta dietro questo mangiare con loro qual è?

E’ quella che Gesù descrive nella parabola. Lui non ha una pecora da andare a cercare, Lui ne ha tantissime, però ciascuno di noi davanti a Dio è unico, che è esattamente quello che noi forse non abbiamo mai provato, non proviamo mai, o proviamo rarissimamente solo con qualcuno.

Essere unici davanti allo sguardo di qualcuno.

Sentire, percepire che per quella persona io sono un “unicum”. Questo è sicuramente un fatto molto importante, degno di grandissima nota, degno di una vita.

Oggi, primo giovedì del mese, siamo ormai abituati al giovedì di ogni mese a fare una grande memoria dell’Eucarestia, questo Corpo dato, questo Sangue sparso per ognuno di noi. E oggi siamo chiamati, durante la Comunione, a fare tanta riparazione per tutti i sacrilegi eucaristici, per tutte le mancanze verso l’Eucarestia, per tutti gli oltraggi, e questa sera a fare l’Ora Santa per tenere compagnia a Gesù nel Getsemani, per pregare, come dice Gesù alla Beata Alexandrina Maria da Costa, la corona dei dolori della Vergine Maria, la piaga della spalla di Gesù, la corona delle piaghe di Gesù, per meditare la Sua Passione, ormai siete esperti ed abituati a vivere l’Ora Santa, e il Signore concede sempre grandi grazie quando si fa memoria, silenzio davanti a Lui e alla sua Passione.

Cerchiamo questa sera di viverlo bene questo momento, che sia anche una preparazione al Primo Venerdì e al Primo Sabato del mese. Adesso come sapete molte regioni, molti comuni, molte persone si vedranno nuovamente un po’ ristrette, questo noi lo offriamo per riparare tutte le volte che abbiamo usato male della nostra libertà, del nostro tempo libero, del nostro stare insieme, per tutte le volte che non siamo stati capaci di ringraziare il Signore del dono della libertà, del poterci muovere, del poter uscire, fare una corsa, andare in bicicletta, vedersi con gli amici e mangiare un gelato, tutte cose che per noi erano scontate e dovute, e in queste situazioni scopriamo non essere né scontate e né dovute. Dobbiamo pregare tantissimo per tutte quelle persone che abbiamo visto anche nei telegiornali che sono disperate, per queste chiusure, i ristoratori, gli albergatori, coloro che hanno dei bar, ma tantissime altre fasce di lavoratori che adesso per mia dimenticanza non sto citando ma sono veramente tantissimi i lavoratori che si trovano in una situazione drammatica e che devono far fronte a tantissime spese, come tutti, ai bisogni di una famiglia. E’ una situazione veramente brutta. Queste carovane, queste persone che ho visto ieri al telegiornale che si dirigono a Roma per andare a manifestare davanti al Governo, certo sono un segno importante e preoccupante di quello che il popolo di Dio, la gente sta vivendo in questo momento. Noi dobbiamo pregare tanto perché il Signore conceda la guarigione, la pace, conceda a tutti il pane quotidiano che innanzitutto è il Pane Eucaristico, ma è anche il pane materiale, che tutti possano avere di che mangiare, di che bere, di che vestire, un luogo caldo. Quante persone in questo momento saranno in preda alla disperazione, al non sapere più a che Santo rivolgersi, a non sapere come fare, a vedere tutto nero, e sapete che da questi momenti poi nascono alle volte le scelte peggiori che si possano fare nella vita. Il Signore c’è, dentro a questa situazione storica così brutta, così difficile, così drammatica, Dio c’è. Dio c’è per ognuno di noi e noi dobbiamo proprio pregare tanto, usare questi tempi per pregare tanto, per stare con Gesù e per chiedere al Signore la grazia di pregare tanto.

Vi auguro un Primo Giovedì del mese all’insegna dell’unione Eucaristica, della riparazione, della preparazione al Primo Venerdì e Primo Sabato del mese. E’ il mese anche della Medaglia Miracolosa, il 27 novembre, altra data importante. Questa chiusura pare che durerà fino al 3 di dicembre, è un tempo lungo, usiamolo bene perché finisca il prima possibile.

E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e soprattutto su chi maggiormente soffre in questo momento e con voi rimanga sempre. Amen.

Sappiatevi sempre ricordati tutti e ognuno e ciascuno durante la Santa Messa. Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.

Giovedì della XXXI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

VANGELO (Lc 15,1-10)
Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte.

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

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