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Il loro cuore era indurito…

Cuore di pietra

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di sabato 9 gennaio 2021

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Scarica il testo della meditazione 

IL LORO CUORE ERA INDURITO

Eccoci giunti a sabato 9 gennaio 2021, abbiamo appena ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi tratto dal cap. VI di San Marco, vv 45-52. E’ un testo veramente denso, molto bello, abbiamo appena visto la moltiplicazione dei 5 pani e 2 pesci da parte di Gesù per questa folla di 5.000 uomini e il Vangelo oggi ci dice che:

“Dopo che i cinquemila uomini furono saziati, Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla.”

Dopo che Gesù li ha congedati cosa fa?

“Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare.”

Dopo i bagni di folla ci deve essere sempre questa totale immersione in Dio, dopo questo incontro forte con l’umanità, dopo la predicazione, il miracolo, ci deve essere questo momento di solitudine, questa unione profonda col Signore da solo, e sale sul monte e lì rimane per tanto tempo, fino al finire della notte.

“Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare”

Sul finire della notte li vede affaticati nel remare e va da loro. Gesù prega sempre di notte, come se durante il giorno Gesù fosse totalmente per gli uomini e la notte fosse totalmente per il Padre Suo. Gesù tiene in unione perfetta questa dialettica sana. Anche noi abbiamo imparato la bellezza della preghiera notturna, che non deve essere una preghiera lunga, ma un po’ come la preghiera del pellegrino russo, ci svegliamo di notte, ma senza puntare la sveglia, se Gesù vuole, se gradisce la nostra preghiera ci sveglierà Lui, una freccia d’oro che parte dalla terra, dritta alla Trinità, brevissima ma sentita.

“Egli andò verso di loro camminando sul mare”

Sono gli effetti della preghiera, chi prega veramente cammina sul mare, cammina su quel luogo meno stabile che c’è, l’acqua, il mare. Chi vive in unione profonda con il Padre è leggero, è tanto leggero nell’anima che persino il suo corpo diventa leggero.

Mentre Gesù di notte prega, nella calma, i discepoli remano nell’agitazione, nella fatica, nel sudore, perché il vento è contrario. Chi usa il suo tempo per pregare non ha mai il tempo contrario, supera correndo sugli elementi naturali, coloro che invece di pregare si affaticano tanto. E’ una legge. Chi prega se anche ha il vento contrario, non lo tocca minimamente.

“Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti.”

Gesù li rassicura, sale sulla barca e il vento cessa. Chi è uomo di preghiera, chi è uomo di Dio porta bonaccia, porta pace, per l’uomo di preghiera anche le cose più difficili diventano possibili.

“E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.”

Questa loro incomprensione e meraviglia non nasce solo dal fatto che Gesù cammina sulle acque, ma dal loro cuore, non hanno capito il miracolo. Si può essere testimoni di miracoli e non capirli.

Don Dolindo commentando questo Vangelo dice:

“Gesù operò con tanta semplicità il miracolo della moltiplicazione dei pani che gli Apostoli non si accorsero neppure di questo miracolo grandioso. Il Vangelo che abbiamo appena ascoltato ci dice che il loro cuore era indurito, essi erano come in uno stato di distrazione e di amnesia; non riflettevano su ciò che avveniva e sembrava loro la cosa più naturale del mondo”

Hanno visto i miracoli e non si sono accorti di niente, non li hanno capiti, anzi sembravano loro naturali. Noi vediamo miracoli ogni giorno, il miracolo del pane che diventa Corpo di Cristo, del vino che diventa Sangue.

Ma ci accorgiamo di questo miracolo? Rendiamo Gloria a Dio pe rqiesto miracolo?

La nostra vita spesse volte è un miracolo vivente.

“Essi erano come in uno stato di distrazione e di amnesia”

Erano distratti da tante cose, da tante cose inutili, che sono importanti per quel momento specifico ma sono tutte cose che ci avviluppano, che ci stringono, come se il mondo stesse in piedi grazie a noi.

Vediamo il miracolo dei pani e dei pesci moltiplicati e il cuore si indurisce, perché se io sono distratto, se io non so far memoria, ciò che mi accade sembra la cosa più naturale del mondo ma non è naturale, è chiaro che io perdo i doni di Dio. Noi ci comportiamo come se tutto ci fosse dovuto, come se tutto fosse scontato, ovvio, ma non lo è. Non c’è niente di ovvio e di scontato perché stasera stessa potresti non avere più niente.

La distruzione e l’amnesia, producono, e nello stesso tempo vengono, da un cuore indurito perché schiacciato dal molto fare e dal niente essere.

Nelle 12 ore che hai vissuto hai solamente fatto, o hai anche avuto la possibilità di essere? Hai gustato i momenti, le situazioni?

“[Gesù moltiplica i 5 pani e i 2 pesci] Si può dire che la moltiplicazione del Pane Eucaristico stia in ragione diretta del desiderio delle anime: più esse bramano le cose celesti e più facilmente si accostano alla Sacra Mensa; più cercano Gesù e più Gesù si dona loro con divina generosità”

Don Dolindo paragona i pani con l’Eucarestia e i pesci con Gesù stesso, sono il simbolo di Gesù stesso.

“Quando gli altari sono deserti, è segno che sono deserte le menti e squallidi i cuori degli uomini, poiché il Pane Eucaristico è il Pane che viene desiderato da chi conosce e apprezzata il Redentore e corre a Lui come all’unico amerà della propria vita. Non basta quindi invitare le anime alla Mensa Divina: bisogna prima istruirle nelle Verità eterne affinché conoscendole siano avide della loro unione con Gesù Cristo.”

Gesù prima predica, prima li istruisce con la Verità, come abbiamo visto ieri, dopo averle istruite nell’anima allora le sfama. Prima dobbiamo essere istruiti sul valore enorme della Santissima Eucarestia, poi potremo assistere al Miracolo Eucaristico.

“Le folle corrono da Gesù per avere l’alimento dell’anima, ossia ascoltare la Sua Parola e ricevono anche l’alimento del corpo senza neppure averlo domandato. Se invece di affannarsi per il pane e per il vestito, per il benessere materiale, anelassero a quello spirituale, come si moltiplicherebbero i prodotti dei campi, come si accrescerebbero le risorse materiali della vita!”

Più tu ti dai da fare per il benessere della tua anima, per le cose di Dio e più i campi, le risorse materiali della vita crescono.

“Chi cerca il Regno di Dio e la Sua Giustizia ha come sovrappiù le cose temporali, e chi vive solo per le cose temporali languisce nell’indigenza spirituale e nella stessa indigenza della vita corporale.”

Vi auguro un bel sabato tutto dedicato alla Vergine Maria e sull’esempio della Vergine Maria un sabato dove sappiamo fare memoria, dove sappiamo essere attenti e non fagocitati dalle cose del mondo e dalle cose da fare. E la Benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.

Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.

Feria propria del 9 Gennaio

VANGELO (Mc 6,45-52)
Videro Gesù camminare sul mare.

[Dopo che i cinquemila uomini furono saziati], Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare.
Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò.
E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.

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