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Nostra Signora del Laus e la Venerabile Benedetta Rencurel, parte 1

Nostra Signora del Laus e la Venerabile Benedetta Rencurel

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di martedì 25 gennaio 2022

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Nostra Signora del Laus e la Venerabile Benedetta Rencurel, parte 1

Eccoci giunti a martedì 25 gennaio 2022. Oggi festeggiamo la conversione di San Paolo, una festa importantissima che non può non farci pensare, riflettere, guardarci davanti a Dio per chiederci: “Noi ci siamo convertiti? Ci stiamo convertendo? La nostra vita sta progressivamente cambiando secondo il gusto di Dio?”.

Abbiamo letto il Vangelo della Santa Messa di oggi tratto dal capitolo XVI di San Marco, versetti 15-18. 

Il Signore Gesù ci invita ad andare in tutto il mondo a predicare e a proclamare il Vangelo ad ogni creatura, a fare incontrare ad ogni persona la salvezza, la salvezza che viene dal nome di Gesù.

 E con oggi, a partire da questo giorno così importante, ho deciso di iniziare un nuovo ciclo di meditazioni, voi direte: “Ci dica Padre, velocemente, su cosa sarà?”. Sarà su Nostra Signora del Laus, e ci faremo accompagnare in questa meditazione come sempre da un libro, perché dell’apparizione di Nostra Signora di Laus è stato scritto veramente pochissimo. Se voi andate a cercare, trovate veramente molto poco, eppure è stata l’apparizione Mariana più lunga di tutta la storia delle apparizioni e vedremo quanti anni è durata, tantissimo, non voglio anticiparvi troppe cose. Se la Vergine Maria ha deciso di apparire per così tanto tempo a questa ragazza mi pare giusto capire perché, dare voce a questa apparizione che molti di noi forse neppure conoscono. Se uno dicesse: Fatima, Lourdes, Caravaggio, La Salette, nomi grossi, nomi densi… ma Nostra Signora di Laus… forse non sappiamo neanche che cos’è Laus, cosa vuol dire, questo già ve lo anticipo, è Nostra Signora del Lago, bellissimo, noi studieremo le apparizioni di “Nostra Signora del lago”.

Di testi non ce ne sono molti, il più recente che mi sembra di aver trovato è un testo di Padre Serafino Tognetti — questo bravissimo Sacerdote che sicuramente tantissimi di voi conoscono — si intitola: “La Madonna di Laus, le più lunghe apparizioni mariane della storia”, edizioni Sugarco. Chi vuole avere un testo di riferimento anche ampio — sono veramente molte pagine — e poi è fatto bene, è dettagliato, può prendere questo testo che sicuramente è più reperibile di quello che invece ho trovato io, sapete che io sono un po’ un topino di biblioteca, mi piace andare a scavare nei meandri dei libri dimenticati. Anche Padre Serafino nella sua presentazione, scrive proprio: “Fui sorpreso di non trovare quasi nulla”, in effetti è vero, non si trova quasi nulla. Adesso, dopo il suo scritto, c’è qualcosa in più, ma è proprio pochissimo su un’apparizione così importante. Anche lui dice che trovò solamente un libro della casa editrice Shalom “Nostra Signora di Laus,” poi scrive: “Venni a sapere più tardi che esiste anche un libro del triestino don Vincenzo Mercante, stampato dalle edizioni Segno dal titolo: La veggente Benedetta Rencurel, Santuario di Laus, un testo che è ancora in commercio”. 

Ecco, voi poi potete andare un po’ a vedere, se volete, questo testo di Padre Serafino. Credo che abbiamo avuto un po’ lo stesso pensiero, lui ha scritto un libro, sicuramente una cosa molto più impegnativa e molto più importante di quello che farò io che sono solo delle meditazioni, lui ha scritto un libro, io farò queste meditazioni. Già vi avviso che ci occuperanno per molto, molto tempo, perché saranno veramente tante le cose da fare, credo che arriveremo fino alle soglie della Quaresima con questo libro che dopo vi dirò e poi sospenderemo perché vi ho promesso l’anno scorso che, a Dio piacendo, avrei fatto un testo particolare per tutto il tempo della Quaresima. E poi dopo la Quaresima, se non avremo finito, dopo il tempo della Pasqua, riprenderemo queste apparizioni di Nostra Signora di Laus.

Perché? Perché come dice Padre Serafino, non è possibile, non è giusto lasciare Laus in un angolo, è ora di far conoscere la figura meravigliosa di una venerabile — perché la veggente è stata proclamata venerabile — le apparizioni sono state riconosciute, come adesso vedremo, e capire oggi, per noi, queste apparizioni, dopo oltre 300 anni che cosa dicono di utile e di importante.

Il libro che noi seguiremo, forse a Padre Serafino potrebbe essere sfuggito, o forse no, lui non lo cita ma magari l’avrà comunque visto. Se è sfuggito è assolutamente normale perché non è stato facile trovarlo e credo che mi sia caduto tra le mani assolutamente non per merito mio e della mia ricerca, ma credo che mi sia caduto tra le mani per merito della Vergine Maria che me l’ha fatto trovare. Io al caso non credo, è stato proprio un evento, oserei dire, eccezionale, perché, ripeto, era quasi impossibile trovarlo.  È un libro del 1933, quindi andiamo un po’ indietro, del canonico Don Maurizio Barroso, il titolo è: “Le meraviglie di Laus”. Vi dico, non cercartelo nelle librerie perché, a mio giudizio, non lo troverete assolutamente, “estratto da Maria in famiglia, bollettino mariano del Santuario della Madonna del Portone di Asti”. Non avevo mai sentito la Madonna del Portone, motivo in più per approfondire anche questo bel Santuario della Madonna del Portone di Asti. Il libro porta la data del 1933, quindi un bel po’ di tempo fa. Ci lasceremo guidare da questo testo, sarà un po’ il nostro testo guida.

Ora cominciamo un po’ a entrare nella storia, è importante leggere anche la storia, la storia della veggente, che adesso è venerabile, dare un contesto, perché Dio ci parla attraverso la storia. La veggente si chiama Benedetta Rencurel, nasce nel 1647 è morirà nel 1718. La Madonna le affida una missione: pregare e patire per la salvezza dei peccatori. La Madonna praticamente chiede sempre questo. 

“In un giorno non preciso del mese di maggio del 1664 Benedetta aveva 17 anni mentre pascolava le pecore ai piedi di una montagna che separa la piccola vallata dell’Avance da quella di Saint Moritz a sud-est del villaggio di St.Etienne, incontrò mentre cercava un po’ di acqua perché era assetata, uno strano personaggio della veste rossa, presumibilmente un monaco benedettino che le fece trovare un pozzo. Il giorno successivo la giovane andò a pascolare su un terreno che ancora oggi viene chiamato Vallone dei forni, perché là si fabbricare la calce a circa 2 km da St. Etienne, a meno di 1 km da Laus”

 Già ci stiamo collocando, capite che è tutto abbastanza vicino, ma queste apparizioni iniziano in un punto e poi andranno a finire in un altro.

“E proprio qui, improvvisamente, si accostò a lei una bellissima fanciulla, con uno splendido bambino al fianco, tutta l’aria circostante acquista un profumo soave intenso. Da allora, per ben 54 anni…”

 Ecco perché è l’apparizione più lunga: 54 anni, cioè del 1664 al 1718.

“… la Madonna apparirà a Benedetta per educarla, per plasmarla, per insegnarle tutta la bellezza, tutta l’importanza della preghiera, dei sacramenti e in particolar modo delle litanie lauretane e di tutte le virtù. Nostra Signora del lago curò Benedetta, di fatto, come una figlia per tutti questi 54 anni, e avrà con lei una familiarità molto bella. Benedetta diventerà occasione di salvezza di moltissime anime e su indicazione della Vergine Maria venne costruito un Santuario in onore di Gesù al posto di una cappella dedicata a Nostra Signora del buon incontro, che si trovava a Laus. Le apparizioni sono poi state ufficialmente riconosciute dal Vescovo di Gap Jean-Michel di Falco, il 4 maggio del 2008.

 Benedetta era una ragazza analfabeta, e quello di Nostra Signora di Laus è sicuramente un messaggio spirituale di profonda speranza a tutta l’umanità”.

Ecco perché l’ho scelto, abbiamo bisogno di speranza, ecco perché dobbiamo tirar fuori dalla polvere queste apparizioni.

Queste apparizioni vengono prima delle apparizioni di Nostra Signora a Lourdes. 

A un certo punto le autorità verranno coinvolte, perché non si può più nascondere queste apparizioni, e chiederanno delle spiegazioni. All’inizio la Madonna appare e non dice niente, sono apparizioni silenziose, poi a un certo punto viene fatta una processione al termine della quale la Madonna rivela il suo nome, dice: 

“Mi chiamo Maria” e poi dice: “non riapparirò più per un certo tempo”.

Passerà un mese poi riapparirà nuovamente al Pindreau e qui dice di salire al Laus: 

“Là troverete una cappella dove sentirete un profumo di violetta”. 

Quindi poi Benedetta va alla ricerca di questo luogo e trova una cappella dedicata a Nostra Signora del Buon Incontro. Benedetta entra e trova Nostra Signora ad attenderla sopra l’altare tutto impolverato, la cappella è tutta deserta, abbandonata. La Madonna le dice: 

“Desidero far costruire qui una Chiesa più grande in onore del mio adorato Figlio. Essa sarà luogo di conversioni per numerosi peccatori e sarà il luogo dove io apparirò molto spesso”.

Queste apparizioni durarono ben cinquantaquattro anni. Nei primi mesi si verificarono tutti i giorni, poi si verificarono una volta al mese. È una devozione che non si interruppe mai e sopravvisse sia alla rivoluzione francese sia alla soppressione della diocesi di Embrun. 

Nell’abside della cappella, davanti al tabernacolo dell’altare maggiore, arde la lampada nel cui olio i pellegrini usano intingere le dita della mano destra per farsi devotamente il segno della croce, poi quest’olio viene messo in piccole fiale, spedito in tutti i paesi della Francia, e dovunque nel mondo è diffuso il culto di Nostra Signora del Laus. È un olio dalle capacità portentose come la Madonna aveva promesso: se fosse stato utilizzato con un profondo atteggiamento di fede verso l’Onnipotenza di suo Figlio, avrebbe dato prodigiose guarigioni non solo fisiche ma anche spirituali, cosa che avvenne.

Una lunga serie di Vescovi hanno riconosciuto la soprannaturalità delle apparizioni, incoraggiando i pellegrinaggi al Santuario. La Madonna volle lasciare un segno della sua Presenza in quel luogo, cioè un soavissimo profumo.

Si sente un soave profumo in questo Santuario. Chiunque sale al Laus può sentire da solo questi misteriosi effluvi che danno a tutti consolazione spirituale, e profonda serenità interiore. I profumi del Laus sono un fenomeno inspiegabile che la scienza ha provato a spiegare ma senza riuscire a venirne a capo. Ancora oggi tanti pellegrini vanno lì. 

Ecco, allora dopo aver dato un primo sguardo al contesto, iniziamo la lettura del libro.

Capitolo primo: la privilegiata di Maria.

Scrive molto bene questo autore, questo Sacerdote.

“Prima di parlare di Laus è necessario fermare l’attenzione del lettore sul villaggio che diè i natali alla protagonista delle meraviglie mariali, la venerabile Suor Benedetta, che per ora chiameremo semplicemente Benedetta.”

L’abbiamo un po’ presentata. Lei è contemporanea di Luigi XIV, del grande Re Sole, vive in una famiglia poverissima, a sette anni tutta la famiglia cade nella miseria più profonda a causa della morte del papà e quindi lei diventa l’unico sostentamento per tutta la famiglia che rimane. Lei deve andare di casa per badare al gregge di una famiglia benestante, la sua istruzione sarà la predica domenicale del parroco, e avrà come proprietà solamente i vestiti che indossa e una corona del rosario che si è fatta regalare dalla mamma quando è dovuta partire. Lei rimane una ragazza molto vivace, un po’ rude e testarda, molto attaccata alle cose, agli animali che fa pascolare, ha una sua capretta, la Madonna la educherà in queste cose.

 Abbiate pazienza vi dico solo le cose più importanti per ora. 

Ci sono molte guarigioni eclatanti. Su queste apparizioni le approvazioni diocesane arrivano addirittura quando lei compie 18 anni. Il 18 settembre 1665 cominciano ad arrivare le prime approvazioni.

Ci saranno poi contrasti, difficoltà dettati dall’invidia per i pellegrinaggi sempre più frequenti e affollati e anche per queste straordinarie e numerose conversioni, quasi che il monopolio di queste fosse un’esclusiva della pastorale ordinaria delle singole parrocchie.

Si diventa gelosi del fatto che ci si converte al Laus e non in parrocchia. Ma ci sarà un motivo? Invece di diventare gelosi e invidiosi, se uno si fermasse a pensare: “Perché qui no e là si?”

Evidentemente perché qui c’è la fede e lì no. Semplice, no?

È inutile invidiare Padre Pio perché Padre Pio converte, perché le Messe di Padre Pio erano stracolme e le mie invece sono deserte. Perché? Perché tu non sei Padre Pio e tu non ami Gesù quanto lo amava Padre Pio. Perché fuori dal tuo confessionale non c’è nessuno e fuori dal confessionale di Padre Pio dovevano prenotare con una settimana di anticipo? Perché Padre Pio si svegliava alle 3 di notte a prepararsi alla Santa Messa che celebrava alle 5.00 e tu invece per celebrare la Santa Messa ti prepari forse 3 minuti prima; perché Padre Pio stava seduto nel confessionale tutto il giorno e tu invece tutto il giorno sei in giro a fare altro. Tutte cose importanti, per l’amor del cielo, però forse non essenziali. La differenza sta qui non sta in chissà che cosa, non sta certamente nelle visioni, sta nella santità di vita. Sta qui la differenza.

“I nemici si fecero presenti anche in ambiente ecclesiastico tanto da pretendere una nuova inchiesta diocesana che si concluse con il riconoscimento della veridicità dell’apparizione.” 

La Vergine Maria dice: 

“«Coraggio, figlia mia, abbi pazienza, compi la tua opera di buon cuore, non provare astio per i nemici di Laus», le raccomanda la Madonna, mentre l’Angelo Custode le insegna che quando si è lieti tutto quello che si fa è gradito a Dio, quando ci si arrabbia non si fa nulla che piaccia a Dio.”

Interessante, vedete, leggendo la storia di queste anime Sante, quanto materiale c’è per la nostra conversione oggi. Ho voluto proprio iniziare oggi, conversione di San Paolo, le apparizioni di Nostra Signore del Laus e incominciamo da qui. 

La pazienza sarà un tema che ritornerà in questa apparizioni, la Madonna metterà alla prova la pazienza di Benedetta, perché la Madonna vuole la pazienza. Impariamo ad avere pazienza, chiediamo a Dio il dono della pazienza, del saper sopportare, del saper patire, di non provare astio e poi di non arrabbiarci, di essere lieti nel fare le cose. Quante volte anche a me capita di arrabbiarmi e di perdere la pazienza, questo testo, questa raccomandazione dell’Angelo ci fa già capire: ecco in quei momenti non piaci a Dio. 

“La nuova Chiesa che tuttora è lì presente, è stata fatta in tempo record dall’autunno del 1665 al 1672, in pochissimi anni, e Benedetta prende casa nelle vicinanze per svolgere il compito che la Madonna le aveva preparato, cioè avvicinare i pellegrini, invitare alla conversione, aiutarli a confessarsi bene, grazie anche al dono che le era stato fatto di leggere nelle coscienze.” 

Lei rimane lì per svolgere questo compito di collaboratrice. 

“Incoraggiata anche dalla Madonna, raccomanda ai Sacerdoti del Santuario una dolce misericordia verso i penitenti spesso incalliti, da tempo lontani dai Sacramenti”.

Lei intanto supplisce, Benedetta, 

“di persona con le proprie preghiere e penitenze a quanto viene risparmiato ai penitenti del Santuario.”

Per Benedetta inizierà poi una lunga “notte dello Spirito”, caratterizzata, vedremo, da: 

“tentazioni e continui attacchi anche fisici del demonio, che dimostra quanto danno all’inferno sta facendo con le continue conversioni. 

Nel 1692 le truppe del duca di Savoia invadono la regione di Gap e Benedetta si rifugia a Marsiglia con i Sacerdoti addetti al Santuario, trovano completamente devastato il Santuario al loro ritorno, ma il calvario di Benedetta inizia però con l’arrivo dei preti giansenisti che più che prendersi cura del Santuario, ne allontanano i pellegrini.”

Sentite adesso, noi che facciamo tanti versi, tante lamentazioni, tanti mugugnamenti…

“A lei proibiscono per quasi vent’anni la Messa quotidiana e la comunione frequente.”

Lo ripeto, questi Sacerdoti giansenisti proibiscono per quasi vent’anni, non un mese, due mesi, tre mesi, un anno, ma vent’anni. Per vent’anni! Quindi a lei cosa rimaneva? Il rosario e la Comunione spirituale, che è esattamente quello che io vi ripeto, vi ripeto, vi dico e vi ripeto ormai da più di un anno. 

Vi ho già portato, con la Beata Maria Candida dell’Eucarestia altri esempi di questi Santi, di questi Beati che hanno vissuto situazioni molto più difficili della nostra. Lei, questa Venerabile, per vent’anni praticamente rimane quasi senza Messa quotidiana e senza Eucaristia.

Lei si consuma letteralmente, poi vedremo, con la preghiera, con la penitenza e con dispiaceri. 

“Il suo unico conforto sono gli incontri con la Vergine Maria, con gli Angeli, con i Santi e con Gesù che le si presenta nello strazio della crocifissione, chiedendole di partecipare alla sua sofferenza”.

Finalmente nel 1711, questi Sacerdoti giansenisti vanno via, e quindi finiscono gli attacchi alla sua persona e la diffamazione del Santuario. Ormai lei è molto fragile, molto indebolita e: 

“muore dolcemente e gioiosamente il 28 dicembre del 1718, mentre il Santuario continua vivere e a suscitare conversioni in casi insperati. I pellegrini ricorrono a Maria, Madre della riconciliazione e Rifugio dei peccatori che si deve anche grazie a due segni che sono l’olio della lampada e il profumo simile a quello di violetta”. 

A 71 anni quindi lei muore, 

“viene sepolta davanti all’altare Maggiore del Santuario sotto la lampada il cui olio serve ancora oggi a ungere i devoti, soprattutto ammalati e sofferenti. Nel 2008 il vescovo di Gap-Embrun ha riconosciuto le apparizioni e il 3 aprile 2009, Papa Benedetto XVI proclamava venerabile questa serva di Dio”.

Oggi ci fermiamo qui, abbiamo fatto questa introduzione storico-biografica da cui abbiamo già attinto diversi spunti per la nostra conversione, quindi impariamo ad amare Nostra Signora del Laus, impariamo ad invocarla e chissà mai che un giorno riusciremo a fare anche un bel pellegrinaggio a questo Santuario .

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus. Amen. 

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga. 

Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

VANGELO (Mc 16, 15-18)

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

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