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S. Madre di Dio

S. Madre di Dio

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di sabato 1 gennaio 2022 – S. Madre di Dio

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Scarica il testo della meditazione

S. Madre di Dio

Eccoci giunti a sabato 1 gennaio 2022. Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, primo giorno dell’anno, primo sabato del mese, primo sabato dell’anno. Auguri a tutti, auguri a tutti voi che ascoltate! L’augurio è di consacrare tutto questo anno al Cuore Immacolato di Maria e al Sacratissimo Cuore Eucaristico di Gesù e, attraverso di loro, offrirlo a Dio Padre. Un anno che sia segnato da una ferma volontà di voler amare Dio, di voler fare la Sua volontà in ogni singolo giorno. Adesso ci sembra che 365 giorni davanti a noi siano tantissimi, in realtà sembra ieri che abbiamo fatto il 1° gennaio 2021. Il tempo corre veloce e senza che ce ne accorgiamo passano gli anni.

Fu proprio il Concilio di Efeso ad acclamare, a proclamare la Theotòkos, la Madre di Dio, Maria Madre di Dio. Questo felice Concilio che invoca, proclama Maria Madre di Dio. 

È bello che noi facciamo festa, ovviamente il consiglio che vi do è sempre quello di fare festa assecondando le richieste del Cielo, fare festa vuol dire festeggiare questo giorno facendo la pratica dei primi cinque sabati del mese richiesti dalla Vergine Maria a Fatima. Noi dovremmo assecondare questo desiderio della Vergine Maria di stabilire sul mondo e innanzitutto sulle nostre vite la signoria, la regalità del Suo Cuore Immacolato. Poi sappiamo tutti che tra il dire e il fare…

Primo giorno dell’anno, primo sabato del mese, primo sabato dell’anno, solennità della Madre di Dio. L’anno comincia sempre con questa solennità tutta dedicata alla Vergine Maria, interessante. Ogni anno comincia così, non allo Spirito Santo, non a Gesù, non a Dio, no, Maria Santissima Madre di Dio. Non c’è un titolo più grande e più bello e più onorifico con il quale chiamare la Vergine Maria: Madre di Dio. Sarebbe bello che diventasse anche Madre nostra nel senso che ciascuno di noi la sentisse per quello che già è. Lei è già Madre di tutti, ma è anche Madre mia?

Le richieste della Vergine Maria nelle varie apparizioni mariane sono più o meno tutte abbastanza simili, c’è l’appello alla conversione, l’appello alla penitenza, al sacrificio, al ritorno a Dio, a non offendere più Suo Figlio Gesù, al digiuno, alla preghiera. Questi sono i temi grossi che la Vergine Maria viene sempre a richiamare, poi bisogna vedere se io questi temi grossi li prendo e li faccio diventare miei e quindi comincio a fissarmi una regola di Confessione, per cui mi confesserò con estrema regolarità e precisione, farò delle confessioni fatte bene e regolari, la preghiera del Santo Rosario…

“Ma a me stanca, mi stufa, mi addormento, non ho voglia, ma che senso ha, poi mi distraggo…”

La Madre di Dio, la Madre mia, me la chiede? Sì, sempre, in qualunque apparizione. E allora perché devo stare lì tanto a pensare? Se la mia mamma mi dice: “Giorgio per favore fai così”. Non è che io comincio a dire: “Ma perché, ma per come, ma per quando, adesso spiegami il teorema, fammi vedere tutte le…” No! Me lo chiede, e si fa, perché è la mia mamma, perché mi fido!

Mi ricordo quando facevo la seconda superiore, tornai casa una sera, avevo preso 5 e mezzo in chimica. Tragedia! Tra parentesi, chimica era una materia che a me piaceva tantissimo, quindi c’ero proprio rimasto male, mi ricordo di essermi preparato bene, invece l’interrogazione è andata male. Mi trovavo in sala, seduto al buio, fermo. Quando la mia mamma tornò dal lavoro, intorno alle 17.30/18.00, appena aprì la porta di casa ed entrò io le corsi incontro e le dissi: “Io ho deciso di abbandonare la scuola”. Lei mi guardò e mi disse: “Ok, va bene, intanto mi vado a cambiare, poi ne parliamo”. “Sì ma comunque io ho preso la mia decisione, da domani vado a lavorare, basta. Non voglio più studiare”.

“Va bene, allora ci informeremo e vedremo un po’ come fare”

“Esatto, quindi io ho chiuso”

“Dai però vieni di là in camera che così mi spieghi un po’ che cos’è successo e la ragione che ti ha spinto a questa decisione”

Sono andato là e le ho raccontato la mia tragedia pazzesca, terribile, di aver preso 5 e mezzo in chimica, io ero convinto di… invece non sono riuscito… e allora vorrà dire che…

Lei mi ha ascoltato poi mi ha guardato e mi ha detto: “Ma quanti ne hai presi di 5 e mezzo in chimica?”

“Ho preso questo”

Lei mi guarda e mi fa: “Senti, per un 5 e mezzo in chimica tu hai deciso di lasciare la scuola?”

“Sì, perché io… qua… è una cosa ingiusta…”. Classici ragionamenti da ragazzi adolescenti.

Lei mi fa: “Senti, facciamo così, tu adesso studia come riesci per quello che puoi, ti fai interrogare per recuperare questa tragedia del 5 e mezzo e poi vediamo. Se ancora prenderai 5 e mezzo e non ce la fai proprio allora andrai a lavorare, vuol dire che non è la tua strada.”

“Va bene, facciamo così. Tanto ho ragione io, sono sicuro, mi ridarà ancora 5 e mezzo o magari 4. Io studio, tanto non cambia niente”.

Questa cosa di chimica è diventata un po’ una cosa mitologica in quel secondo anno. Poi la professoressa, che mi voleva un grande bene, quando l’ha saputo si è messa a ridere per tutta questa scena che avevo piantato in piedi. Andai all’interrogazione convinto di prendere 5 e mezzo o 4, 3… tanto non mi interessava, dovevo andare a lavorare! E invece no, non ho preso 5 e mezzo, e sono rimasto colpito da questa cosa. Sono andato a casa e la mia mamma mi dice: “Allora? Com’è andata l’interrogazione? Hai preso ancora 5 e mezzo?”

“No, ho preso… (ho detto il voto), però io…” Continuavo a sostenere la mia tesi.

“No, abbiamo fatto il patto. Non hai preso 5 e mezzo, adesso vai avanti, vedremo più avanti.”

Questa è la mamma, capite? La mamma è così, vede oltre, la mamma comprende, avvolge e porta avanti. Se questo fa una mamma carnale, la mamma che ci ha dato la vita a questo mondo, immaginatevi cosa non fa la nostra Madre del Cielo. Ecco perché non si può non amarla. Pensate, se io non avessi avuto la mia mamma sicuramente oggi non sarei qui e non vi starei parlando perché quel cinque e mezzo avrebbe bloccato la mia carriera di studente. Nella mia testa era deciso: io non volevo più studiare. 

Quante volte la Vergine Maria ci aiuta a non prendere un moscerino per un elefante? Quante volte la Vergine Maria ci dice: “Ok, va bene, però aspettiamo un altro giorno, andiamo avanti, vediamo, pensaci ancora. Sei proprio sicuro?”

La Vergine Maria fa così, veramente ci fa sentire che è la Madre di Dio per l’ascendente bellissimo che ha sul Cuore di Dio di mediare ogni grazia, è veramente Onnipotente circa le grazie, perché il Signore le concede tutto, perché è la Madre. Cosa potremmo mai noi non concedere alla nostra Mamma?

Ecco che allora in questo giorno sarebbe bello che noi riprendessimo ad amarla, o iniziassimo ad amarla di più e meglio. Leggete “Il trattato della vera devozione alla Vergine Maria” del Montfort, è veramente un testo molto bello. Dobbiamo reimparare ad amare la Vergine Maria, insegnare ai nostri bambini ad amare la Vergine Maria. Noi dobbiamo insegnare ai nostri bambini ad amare la Vergine Maria, ecco perché portiamo sempre al collo la nostra Medaglia Miracolosa, questa è la ragione e dovremmo anche invogliare chi ci sta accanto a portare al collo la Vergine Maria, ad averla sempre al collo con noi. 

Voi direte: “Ma Padre, come si fa?”

Io credo che per amare sia necessario conoscere, frequentare, stare, pregare, guardarla, almeno una statua. È tanto bella, è veramente bellissima. 

Con questo primo giorno dell’anno invito tutti voi, me, tutti, ad avere la voglia di darci totalmente alla Vergine Maria, consacrandoci al suo Cuore Immacolato e continuando, ricominciando, iniziando la pratica con oggi, dei primi cinque sabati del mese.

Veramente tanti auguri a tutti!

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus. Amen. 

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga. 

Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato.

 

VANGELO (Lc 2, 16-21)

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

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