Scroll Top

La Madonna di Fatima e i primi cinque sabati del mese

Madonna di Fatima

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di sabato 5 febbraio 2022

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

Per motivi di intenso traffico non ci è possibile rendere disponibile l’ascolto dei file audio direttamente dal nostro sito. Se hai dubbi su come fare, vai alle istruzioni per l’ascolto delle registrazioni.

Scarica il testo della meditazione

La Madonna di Fatima e i primi cinque sabati del mese

Eccoci giunti a sabato 5 febbraio 2022. 

 Oggi ricordiamo Sant’Agata, Vergine e Martire, sicuramente una Santa molto cara al sud, a Catania, dove subì il martirio nel 250, una figura sicuramente molto bella. Lei fu torturata crudelmente con l’asportazione dei seni ma mantenne assolutamente illibato il corpo e integra la fede, testimoniando così la sua fedeltà a Dio. Questa Santa è talmente importante che il suo nome è stato introdotto nel Canone Romano da San Gregorio Magno (a lui si attribuisce la formulazione definitiva degli elenchi dei santi citati nel Canone). Credo che sia una Santa da invocare tanto, soprattutto oggi, ne abbiamo bisogno.

Nel Vangelo di oggi, tratto dal capitolo VI di San Marco, versetti 30-34, vediamo Gesù che porta in disparte i suoi Apostoli, dopo averli inviati — lo abbiamo visto qualche giorno fa — per riposare. Devono riposare. Poi, di fatto, non succede perché la gente, queste pecore senza Pastore, capiscono e li precedono, li anticipano, Gesù ne ha compassione e quindi comincia insegnare ancora. Quindi il riposo non c’è, ma è così la vita dei veri Ministri di Gesù, è così, anche quando cercano di fuggire un po’ per riposare, poi la gente li trova e non riposano. 

Quest’oggi, essendo il primo sabato del mese, vorrei appunto parlarvi dei primi cinque sabati del mese, già ve ne ho parlato tante volte, io consiglio vivamente a tutti di fare i primi cinque sabati del mese. 

Perché? Il perché ve lo dico subito:

 “Apparendo a Fatima il 13 giugno 1917 la Madonna disse a Lucia: «Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare, Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato»”.

Perché fare i primi cinque sabati del mese? Perché lo vuole Gesù. Lucia 

“Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine.

In quel momento il Bambino disse: «Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strappargliele».

La Vergine Santissima aggiunse: «Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa’ sapere questo: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario, e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza»”.

Ecco perché, e dobbiamo ogni tanto dirci queste cose, dobbiamo rinfrescarle, dobbiamo saperle bene e diffonderle. Queste richieste della Vergine Maria a Fatima vanno diffuse. 

Perché il numero cinque? Perché cinque sabati? 

“Un confessore di Lucia le chiese il perché del numero cinque. Lei lo chiese a Gesù, il quale le rispose: 

«Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria.Le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione.

  • Contro la sua Verginità.
  • Contro la sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini.
  • L’opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata.
  • L’opera di coloro che la offendono direttamente nelle sue immagini sacre»”.

Uno può fare i primi cinque sabati dicendo: “Il primo sabato riparo le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione, il secondo, riparo le bestemmie contro la sua Verginità”, e avanti, così ogni sabato gli diamo un tema e potremmo, per tutto il mese, riparare a quell’offesa contro il Cuore Immacolato di Maria.

Faccio un esempio: uno comincia adesso a febbraio, benissimo, questo mese di febbraio lo dedica — in particolare modo il primo sabato come chiede la Vergine Maria — però può dire: “Io questo mese lo dedico per riparare questa particolare offesa: contro la sua Immacolata Concezione” e così il secondo, il terzo, il quarto…

Le condizioni

Per ottenere la promessa del Cuore di Maria si richiedono le seguenti condizioni:

Prima condizione: Confessione con l’intenzione di riparare le offese fatte al Cuore Immacolato di Maria. Se ci si dimentica di esprimere tale intenzione nella confessione, la si può formulare nella confessione seguente. 

Quando ci andiamo a confessare all’inizio della Confessione diciamo: “Offro questa confessione per riparare le offese contro il Cuore Immacolato di Maria”. Lo dico, non c’è niente di male. Offro questo Sacramento, come offro la Comunione per le anime del Purgatorio, per il mio papà, per la mia mamma, per i miei figli, offro questa confessione, dò un’intenzione a questa confessione, la voglio offrire, la offro per riparare le offese contro il Cuore Immacolato di Maria.

“Lucia fece presente a Gesù la difficoltà che alcune persone avevano di confessarsi il sabato e chiese se fosse stata valida la confessione fatta negli otto giorni. Rispose Gesù: “Sì, può esserlo anche di molti giorni di più, purché quelli che ricevono la Santa Comunione siano in grazia e abbiano l’intenzione di riparare le offese al Cuore Immacolato di Maria”.

L’ideale è il sabato, o nei giorni lì vicino, ma comunque anche più di otto giorni possono passare per fare questa confessione con questa intenzione, però è importante che chi fa la comunione sia in grazia di Dio e abbia l’intenzione di riparare le offese al Cuore Immacolato di Maria. Quindi, se può esserci forse qualche fatica a confessarsi il sabato, allora andrò il venerdì o la domenica, o il giovedì, calcolando che abbiamo il primo venerdì del mese e il primo giovedì del mese. Andrò un altro giorno, però il sabato è importante che vado in chiesa, vado a Messa e faccio la mia Comunione o Spirituale o Sacramentale, con l’intenzione di riparare le offese al Cuore Immacolato di Maria.

Seconda condizione: Comunione nel primo sabato del mese, fatta in grazia di Dio e con la stessa intenzione della confessione. 

Chiese ancora Lucia: “A chi non potrà soddisfare tutte le condizioni al sabato, non potrà farlo alla domenica?”. Gesù rispose: “Sarà ugualmente accetta la pratica di questa devozione alla domenica, dopo il primo sabato, quando i miei sacerdoti, per giusti motivi, lo concederanno alle anime”.

È una cosa seria, per cui ci può essere uno spostamento di giorno, però deve essere autorizzato dal Sacerdote che vede che c’è stato un motivo. E il motivo non può essere: “Padre mi sono dimenticato… Padre dovevo andare dalla parrucchiera… Padre dovevo portare il mio criceto a fare spinning, a fare il suo allenamento di step”. Avete mai visto un criceto fare l’allenamento di step? Lo porti in un altro momento, non quel giorno lì. 

Per cui quel momento lì, quel sabato lì, il mio consiglio è che sia dedicato tutto alla Vergine Maria, quindi: il Santo Rosario con l’intenzione di riparare, quindici minuti di meditazione dei Misteri del Santo Rosario, la corona (i cinque misteri), poi la Confessione, la Messa e la Comunione, sempre con questa intenzione.

La Confessione e la Comunione devono ripetersi per cinque mesi consecutivi, senza interruzione, altrimenti si deve ricominciare da capo.

Terza condizione: Recitare la corona del Rosario, almeno cinque misteri, con la stessa intenzione della confessione.

Quarta condizione: Meditazione di un quarto d’ora dei misteri del Rosario, per fare compagnia alla SS.ma Vergine.

In 12 minuti vi ho detto tutto, non occupa un minuto di più, facciamolo, facciamolo, facciamolo, è una richiesta della Vergine Maria, diffondiamo questa pratica, insegniamo questa devozione anche ai bambini e ragazzi, facciamogli vedere la bellezza. 

E quando la cominciate vedrete che non la finirete più, perché non è che la dobbiamo fare solo una volta nella vita, fatela sempre! Quando iniziate un ciclo portatelo avanti, lo finite, ne incominciate un altro, ma non per avere le promesse della Vergine Maria, ve l’ho già detto tante volte, noi non dovremmo neanche conoscerle le promesse della Vergine Maria, Lei non dovrebbe neanche dirci: “Se tu farai così… allora io ti prometto che…”.

Se vedete io non mi concentro mai a spiegarvi la sua promessa, ma non per chissà quale ragione. 

“Prometto di assistervi nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”

 Questa è una grazia incredibile! Proprio una grazia enorme, gigantesca, stupenda, bellissima. Ogni tanto la vado a rileggere, la conosco a memoria, è tantissimi anni, da quando sono ragazzino, che faccio la pratica dei primi cinque sabati e dei primi nove venerdì, ogni tanto me le vado a rileggere perché me le dimentico, mi dimentico le promesse, ma lo faccio un po’ per curiosità, perché dico: “Cos’è che aveva promesso Gesù? Cos’è che aveva promesso la Vergine Maria?”. 

Ma le pratiche non si possono fare per questo. Quando leggi le promesse dici: “Però è triste — io personalmente lo trovo triste — è triste che il Signore, la Vergine Maria, ci debbano promettere qualcosa per avere da noi un’attenzione”. Gesù, Maria voi volete questo? Diteci che lo volete e basta. Noi non vogliamo fare le cose perché voi ci promettete qualcosa! Ma cosa c’è di più grande che la vostra Presenza e la vostra amicizia? Del vostro sorriso, la vostra benedizione, il vostro consenso? È ovvio che dentro un rapporto d’amore ci sono richieste e basta. “Ho bisogno di…” ma non è che ti prometto che se tu lo fai ti regalo il sole. Ho bisogno di questa tua cosa. Noi dobbiamo proprio avere un amore totalmente disinteressato per Gesù e Maria. 

Quindi io non mi soffermo né per il primo venerdì, né il primo sabato a spiegarvi le promesse, semplicemente vi dico: “Facciamolo e basta.” La Vergine Maria ce lo chiede? E noi facciamolo, facciamolo bene e facciamolo sempre, perché Lei lo chiede, chiede il ciclo dei primi cinque sabati, una volta fatto “saremmo a posto”, ma siccome al centro non siamo noi ma è Lei, è Gesù, allora facciamolo sempre. Se Lei lo chiede è perché ci tiene, perché è importante, allora facciamolo, da adesso fino all’ultimo giorno della nostra vita. 

Io se ho una speranza è quella di morire… sono nato di sabato, sono nato il primo sabato del mese — il 2 dicembre del 1972 era il primo sabato del mese di dicembre — e questo è per me un grande onore, e quando morirò, ecco, a me piacerebbe tanto morire in uno dei primi tre: o il primo giovedì, o il primo venerdì, o il primo sabato. Se devo esprimere una preferenza dei tre, sono nato il primo sabato del mese e mi piacerebbe morire il primo sabato del mese, di quando vuole il Signore. Il mese di maggio, il mese di ottobre… tutto dedicato alla Vergine Maria. 

Bello morire, rendere la propria anima dicendo “Ho concluso la… 50ª serie dei primi sabati, lo concludo oggi, oggi primo sabato concludo l’ultima serie dei primi cinque sabati e il quinto di questa serie, della 50ª, della 20ª, quello che sarà, lo concludo oggi, faccio tutto quello che devo fare e dopo aver tenuto compagnia alla Vergine Maria, rendo l’anima a Dio”. Bello! Un sogno! Non è proibito sognare, sicuramente non mi verrà concesso perché non lo merito, però sognarlo è bello. 

Chiediamo proprio alla Vergine Maria la grazia di una vita totalmente, unicamente data a Gesù attraverso di Lei.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus. Amen. 

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga. 

Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato.

VANGELO (Mc 6, 30-34)

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Post Correlati