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Sacrosanctum Concilium – Capitolo IV, § 116, 117 “il canto gregoriano”

Concilio Vaticano II - Sacrosanctum Concilium

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: Sacrosanctum Concilium – Capitolo IV, § 116, 117 “il canto gregoriano”
Martedì 29 ottobre 2024

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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VANGELO (Lc 13, 18-21)

In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a martedì 29 ottobre 2024. 

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal tredicesimo capitolo del Vangelo di san Luca, versetti 18-21.

Quest’oggi ci portiamo, con la lettura della Sacrosanctum Concilium, al numero 116, al “Canto gregoriano e polifonico”. La parte che sta in mezzo la potete leggere tranquillamente anche voi, così come anche la parte finale, che è molto chiara, non ci sono cose complicate, la potete leggere e approfondire da soli. Così con oggi concludiamo la Sacrosanctum Concilium.

116. La Chiesa riconosce il canto gregoriano come canto proprio della liturgia romana; perciò nelle azioni liturgiche, a parità di condizioni, gli si riservi il posto principale. Gli altri generi di musica sacra, e specialmente la polifonia, non si escludono affatto dalla celebrazione dei divini uffici, purché rispondano allo spirito dell’azione liturgica, a norma dell’art. 30.

Ecco, non so se nelle nostre chiese ancora c’è il canto gregoriano, però è il canto proprio della liturgia romana e, secondo il Concilio, deve avere il posto principale.

117. Si conduca a termine l’edizione tipica dei libri di canto gregoriano; anzi, si prepari un’edizione più critica dei libri già editi dopo la riforma di S. Pio X. Conviene inoltre che si prepari un’edizione che contenga melodie più semplici, ad uso delle chiese più piccole.

118. Si promuova con impegno il canto religioso popolare in modo che nei pii e sacri esercizi, come pure nelle stesse azioni liturgiche, secondo le norme stabilite dalle rubriche, possano risuonare le voci dei fedeli.

Quindi, da una parte ci deve essere il canto gregoriano; dall’altra, anche il canto religioso popolare, tutti e due. Capite che dignità grande che assume la liturgia vissuta così. Mettete, ad esempio, il Gloria, il Sanctus, l’Agnus Dei in gregoriano; poi, dopo, alla Comunione, un canto popolare; capite che la liturgia assume tutto un altro spessore, tutto un altro peso. E veramente, come dice il Vangelo che abbiamo ascoltato quest’oggi, tutta questa verità, tutta questa bellezza, diventa proprio come questo lievito, che fermenta e lievita tutta la pasta; è molto bella, questa cosa. Le nostre scelte, le nostre cose, sembrano delle piccolezze, come il granello di senape, ma che poi diventa un grande albero.

Ecco, quindi anche noi dobbiamo imparare a vivere secondo questa logica della piccolezza che però cambia, che però fermenta, che però trasforma. Io spero che questo percorso che abbiamo fatto insieme sulla Sacrosanctum Concilium vi sia stato utile, vi abbia fatto vedere quanto è bello e importante quello che abbiamo visto.

Mi ricordo che vi avevo detto che avremmo letto il discorso di Papa Benedetto ai seminaristi, il discorso finale dove lui parla del “Concilio fantasma”. Ecco, anche quello l’ho rivisto: non è per niente complesso, è molto chiaro. Cioè, lui dice: il Concilio è una cosa e il Concilio fantasma è un’altra cosa. Il Concilio fantasma è un Concilio che si è venuto a creare dopo, con tutto ciò che è stato fatto dopo, soprattutto per opera dei mass media, ma non solo.

E quindi è come se ci fossero stati due concili: quello reale — Il Concilio Vaticano II — e poi questo Concilio fantasma. E cosa è stato recepito? È stato recepito di più il Concilio fantasma, che non il Concilio reale, cioè quello che del Concilio si voleva prendere; ma, come abbiamo visto, non si è applicato, per la Sacrosanctum Concilium, tutto ciò che invece è scritto.

E con oggi concludiamo anche queste catechesi quotidiane, nel senso che non riesco più a portarle avanti tutti i giorni, perché sto facendo le sentenze serali sulla mia omelia del 13 di ottobre, che sono veramente molto intense e molto impegnative; e, quindi, non riesco più a fare queste due cose insieme. Quindi cambierà un po’ la situazione, nel senso che la meditazione del giorno, di fatto, è alla sera, per cui voi poi, il giorno dopo, potrete andare direttamente sul sito veritatemincaritate o sulla pagina di YouTube, e troverete lì la meditazione, cioè la sentenza serale sul Leone, che potete tranquillamente ascoltare. Ne abbiamo già fatte diverse e sono molto formative, perché ho dovuto produrre dei documenti, scrivere delle cose, come sulla validità dei sacramenti; insomma, tante cose che, fino adesso, non abbiamo mai affrontato. Per cui, da una parte c’è quella e voi potete ascoltare quella, far girare quella, come fate adesso. In questo caso, le sentenze hanno anche il video, basta mandare il link alle persone su Whatsapp; al posto di mandare la registrazione, mandate il link; le persone cliccano il link, che le porta già direttamente alla sentenza della sera.

E poi ho pensato di fare in questo modo: di ripubblicare delle meditazioni vecchie, che ho fatto tanti anni fa, che però credo siano molto belle, non perché le ho fatte io, ma perché hanno trattato dei temi molto interessanti. E pensavo di fare la pubblicazione una volta alla settimana, il lunedì. Quindi, il lunedì mattina, voi troverete la pubblicazione di queste meditazioni. Cominceremo con quelle che io feci, quando ero a Monza, sul tema della fede. Ho trascorso un anno intero, ogni lunedì sera, a meditare il tema della fede, partendo dalla Sacra Scrittura. E io un po’ me le ricordo ancora, son venute proprio bene, perché avevo scelto dei passi veramente molto belli. E quindi, come facevo a Monza, le pubblicheremo ogni lunedì (quindi lunedì prossimo); voi fate attenzione sul canale Telegram, su YouTube, uscirà la meditazione sulla fede di quel tempo là, quindi non del giorno, ma verrà ripubblicata.

Siccome ci sono molte persone nuove che si sono iscritte al canale Telegram, a YouTube e al sito, allora penso che valga la pena di offrire loro questa cosa; perché magari, non sapendolo, neanche vanno a rivederle. E per un po’, una volta alla settimana, pubblicheremo questi cicli di catechesi che ho fatto negli anni passati e che credo possano e debbano essere riprese.

Ho fatto anche un ciclo di catechesi di un anno sul sacramento della penitenza, molto, molto bello; ho fatto un ciclo molto bello anche sul tema dell’Eucaristia. Insomma, ce ne sono veramente tanti, che vale la pena di riprenderli, dopo dieci anni. Vale proprio la pena di riprenderli, perché sono sicuro che tanti di voi, a quei tempi non c’erano, e non le hanno mai ascoltate o, se c’erano, sicuramente le han dimenticate. Per cui è inutile continuare a mettere nuova carne al fuoco, che poi brucia solo e si disperde. E poi, facendolo una volta alla settimana, uno ha anche il tempo, con calma, di ascoltarsela, di rimeditarla, di pensarla, e quant’altro. E in più, alla sera, per chi vuole, alle 20:30 ci sono le sentenze.

Bene, io vi auguro ogni bene per questi giorni; vi chiedo una grande preghiera per me, perché sapete che sono giorni e tempi un po’ delicati. Quindi ci vediamo alla sera, e poi, da lunedì prossimo, avrete la riproposizione delle catechesi sulla fede.

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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