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FILM: Undici settembre 1683

11settembre1683

Trama

11 settembre 1683: trecentomila soldati musulmani, guidati da Karà Mustafà (Enrico Lo Verso), assediano la città di Vienna. Il loro obiettivo è aprirsi un varco in Europa per arrivare a Roma e conquistare la cattedrale di San Pietro, trasformandola da cuore della cristianità in moschea islamica.

Dentro le mura della città, nonostante siano in numero superiore, gli Austriaci si preparano a una terribile sconfitta ma la mattina del giorno dopo Marco d’Aviano (F. Murray Abraham), frate italiano consigliere di re Leopoldo I (Piotr Adamczyk), incita le truppe cristiane alla vittoria.

La sua fede e la sua forza, unite alle brillanti strategie di guerra del re polacco Jan III (Jerzy Skolimowski), condurranno le truppe della Lega Santa alla vittoria finale.

Il beato Marco d’Aviano e la battaglia di Vienna

Il film, pur con qualche inesattezza storica, narra le vicende della battaglia di Vienna del 1683, evento storico importantissimo, che bloccò l’espansione dell’Islam in territorio cristiano. Nella vittoria dei cristiani uniti nella Lega Santa giocò un ruolo fondamentale il cappuccino p. Marco d’Aviano.

Nel 1683 papa Innocenzo XI aveva affidato a p. Marco un incarico diplomatico molto delicato: ricreare la Lega Santa delle nazioni cristiane. L’espansione dell’Impero Ottomano procedeva in Europa senza freni: in quell’anno i turchi prendevano Belgrado. Vienna, dal canto suo, non aveva mai potenziato il suo confine orientale, che restava pericolosamente sguarnito. I turchi, dopo aver invaso l’Ungheria, avanzarono verso Vienna proprio da oriente.

Padre Marco riuscì nella missione di coalizzare le potenze cristiane, superando i dissidi esistenti al loro interno. Le sue perorazioni e le sue amicizie con i potenti avevano indotto i regni di Spagna, Portogallo e Polonia e le Repubbliche di Firenze, Genova e Venezia a inviare aiuti e cospicui contingenti militari.

Il frate cappuccino non poté invece fare nulla presso la corte francese: Luigi XIV, che pure si vantava del titolo di “Re cristianissimo”, si tenne alla larga dall’alleanza, anzi cercò di farla fallire nella speranza che la probabile sconfitta dell’Austria ad opera dei Turchi potesse accrescere il prestigio della Francia in Europa. Nonostante ciò molti francesi si armarono e raggiunsero Vienna come volontari.
L’unico sovrano ad aderire in persona fu il re di Polonia, Giovanni III. Marco racconta di aver faticato non poco a convincerlo data la rivalità, e antipatia personale, esistente tra Giovanni e Leopoldo d’Asburgo.

Giovanni si mosse verso Vienna alla testa della cavalleria polacca. Non era ancora stato scelto il comandante supremo dell’esercito cristiano. Per lignaggio, sarebbe spettato all’imperatore. Ma questo avrebbe significato la defezione di Giovanni. Padre Marco, compiendo un vero capolavoro diplomatico, convinse Leopoldo a rimanere fuori dalla scena. In linea gerarchica, il comando dell’esercito dell’imperatore spettava al duca Carlo V di Lorena, che era un devoto di padre Marco. Per cui fu facile persuaderlo ad accettare di sottoporsi agli ordini del re di Polonia.

L’assedio di Vienna era cominciato il 14 luglio 1683. L’8 settembre le armate cristiane erano pronte a ingaggiare battaglia con i turchi. Padre Marco celebrò la messa nel campo allestito sul Kahlenberg (Monte Calvo), la collina che sovrasta Vienna. Al suo fianco sull’altare erano Giovanni III e Carlo di Lorena. Terminato il rito, il frate tenne uno dei suoi più fervidi sermoni in quel misto di italiano, latino e tedesco, caratteristico delle sue prediche.

La battaglia si svolse il 12 settembre e si concluse con la vittoria della Lega Santa e la ritirata dell’esercito turco. Papa Innocenzo XI proclamò la giornata “Festa del Santissimo Nome di Maria”, poi inviò la sua benedizione a padre Marco. Il frate non ebbe altre ricompense. A Vienna padre Marco fu il personaggio più festeggiato.

Guarda il trailer del film:

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