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S. Teresa di Gesù: le Fondazioni, XVII parte

Fondazioni 17

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di domenica 26 settembre 2021

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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S. Teresa di Gesù: le Fondazioni, XVII parte

Eccoci giunti a domenica 26 settembre 2021. Oggi ricordiamo i Santi Cosma e Damiano, Martiri.

Abbiamo ascoltato la prima lettura della Santa Messa di oggi, tratta dal capitolo IX di San Marco.

Il Signore Gesù in questo Vangelo insegna i discepoli a non mettere etichette, a non pensare di avere il monopolio della appartenenza a Dio: se uno non è con noi, se non ci segue, non è dei nostri, non significa che sia lontano da Dio. Vuol dire che non è dei nostri. Ma Dio è più grande dei nostri schemi e delle nostre appartenenze, grazie al cielo.

“Chi non è contro di noi è per noi.”

Vedete quanta libertà esercita Gesù, quanta libertà il Signore manifesta in questo caso — in generale sempre — ma in questo caso in modo particolarissimo. 

Poi il Signore richiama a questa legge della carità, del bicchiere d’acqua dato nel suo Nome, perché quelle persone sono di Cristo. Basta un bicchiere d’acqua che è già tanto. 

E poi parla dello “scandalo”, che vuol dire confondere, turbare, agitare, disorientare coloro che credono in Dio. Oggi mi sembra che ci siano molti scandali. Quando parliamo di scandalo, pensiamo subito agli scandali sessuali — ci sono anche quelli — ma forse i più frequenti non sono quelli, forse gli scandali della fede, per esempio. Non guardiamo gli altri ma guardiamo noi stessi e chiediamoci quanto noi siamo “ancore” con quello che diciamo, con quello che facciamo e quanto noi siamo scandalo per gli altri. 

Il Signore ci dice di mettere delle priorità nella vita: se c’è qualcosa che ti impedisce di essere di Dio, se c’è qualcosa di te stesso che ti scandalizza, cioè se trovi l’inciampo dentro di te, nelle tue scelte, nei tuoi pensieri, nelle tue azioni, il Signore dice:

“Taglia quell’aspetto della tua vita, perché è meglio entrare nella vita Eterna senza un pezzo che..” 

Andiamo avanti nella lettura del nostro testo le Fondazioni di Santa Teresa di Gesù, siamo giunti al paragrafo 4 del capitolo 4°:

“4 – Cos’è mai questo, Signore mio? Se molte volte, come vediamo, Voi ci liberate da quei medesimi pericoli nei quali ci mettiamo da noi stessi con opporci alla vostra volontà, perché temere che non ce n’abbiate a liberare quando non bramiamo che di contentarvi e di trovare in Voi la nostra gioia? No, assolutamente non lo posso credere. Può essere che nei suoi segreti giudizi Dio permetta certe cose che in altre circostanze avverrebbero egualmente, ma il bene non è mai causa di male.”

“Il bene non è mai causa di male.”

Dice Santa Teresa: quindi il mio bene non può venire da un male, spero che capiate i riferimenti. Il mio bene personale non può venire da un male fatto ad altri, non può un male fatto ad altri generare un bene per me, neanche un male minore, come oggi si usa dire. Nessun male minore piccolo può essere origine di bene. Dal male non verrà mai il bene, e questo per nessuna ragione, non ci sono eccezioni per cui da un male possa venire un bene.

Perché? Perché il bene non è mai causa di male. Il bene è causa di bene e il male è causa di male, e questo anche se vuol dire sacrificio, sofferenza, anche se vuol dire tante cose, va bene, dobbiamo accettarlo, ma non potrò mai scegliere un male per affermare un bene, né un bene personale, né un bene collettivo, sociale. 

 “E questo serva non già a farci abbandonare il cammino, ma a percorrerlo con maggior energia, per meglio contentare il nostro Sposo e incontrarci più presto con Lui; non già a intimidirci, ma a darci animo per continuare con ardore una via così aspra, com’è questa della vita. Se avanziamo con umiltà, la misericordia di Dio non ci verrà mai meno e arriveremo senza dubbio alla celeste Gerusalemme, dove ci parrà poca cosa, per non dire nulla, tutto quello che qui avremo sofferto in paragone di quanto vi avremo a godere.”

Proseguiamo, dice Santa Teresa, la nostra vita con tanta umiltà, con tanta sicurezza, sapendo che la Misericordia di Dio non verrà meno se noi saremo avanzati con grande umiltà.

Quest’oggi mi fermo qui, vi ho rubato poco tempo, ma va bene così, usiamo questa giornata di domenica per fare del nostro meglio per mettere in pratica il Vangelo che abbiamo ascoltato e queste belle parole di Santa Teresa, e ricordarci almeno questa cosa, questa frase:

“Il bene non è mai causa di male.”

Non dimentichiamolo mai.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus. Amen. 

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.

Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato.

 

 

VANGELO (Mc 9,38-43.45.47-48)

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: “Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva”. Ma Gesù disse: “Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue”.

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