
I primi impulsi alla devozione del Sacro Cuore di Gesù provengono dalla mistica tedesca del tardo medioevo, in modo particolare da Matilde di Magdeburgo (1207-1282), Matilde di Hackenborn (1241-1299), Gertrude di Helfta (ca. 1256-1302) ed Enrico Suso (1295-1366).
Tuttavia la grande fioritura della devozione si ebbe nel corso del XVII secolo, prima ad opera di Giovanni Eudes (1601-1680), poi per le rivelazioni private della visitandina Margherita Maria Alacoque, diffuse da Claude La Colombière (1641-1682) e dai suoi confratelli della Compagnia di Gesù.
La beata Maria del Divin Cuore, contessa Droste zu Vischering, dotata di doni mistici, ispirò il Papa Leone XIII a promulgare l’enciclica Annum Sacrum, con cui si effettuava la consacrazione del genere umano al Sacro Cuore di Gesù.
Oltre a questa, altre due encicliche risultano importanti nello sviluppo della devozione al Sacro Cuore risultano tre encicliche: Miserentissimus Redemptor di Pio XI e soprattutto l’enciclica Haurietis Aquas di Pio XII.
Gesù chiese espressamente a S. Margherita Maria che venisse istituita una festa liturgica del Sacro Cuore in quella che è detta la “terza grande rivelazione”. Così la riporta la Santa nei suoi scritti:
“Una volta mentre ero davanti al SS.mo Sacramento, (era un giorno dell’ottava del «Corpus Domini») ricevetti dal mio Dio grazie straordinarie del suo Amore; mi sentii spinta dal desiderio di ricambiarlo e di rendergli amore per amore. Egli mi rivolse queste parole:
«Tu non puoi mostrarmi amore più grande che facendo ciò che tante volte ti ho domandato».
Allora scoprendo il suo Divin Cuore mi disse:
«Ecco quel Cuore che tanto ha amato gli uomini e che nulla ha risparmiato fino ad esaurirsi e a consumarsi per testimoniare loro il suo Amore. In segno di riconoscenza, però, non ricevo dalla maggior parte di essi che ingratitudini per le loro tante irriverenze, i loro sacrilegi e per le freddezze e i disprezzi che essi mi usano in questo Sacramento d’Amore. Ma ciò che più mi amareggia è che ci siano anche dei cuori a me consacrati che mi trattano così. Per questo ti chiedo che il primo venerdì dopo l’ottava del “Corpus Domini”, sia dedicato a una festa particolare per onorare il mio Cuore, ricevendo in quel giorno la santa comunione e facendo un’ammenda d’onore per riparare tutti gli oltraggi ricevuti durante il periodo in cui è stato esposto sugli altari. Io ti prometto che il mio Cuore si dilaterà per effondere con abbondanza le ricchezze del suo divino Amore su coloro che gli renderanno questo onore e procureranno che gli sia reso da altri».”
(dagli scritti di S. Margherita Maria Alacoque)
Le prime due cerimonie in onore del Sacro Cuore, presente la mistica, si ebbero nel Noviziato delle Suore della Visitazione di Paray-le-Monial (Saone-et-Loire) il 20 luglio 1685 e il 21 giugno 1686.
Nel 1765 Clemente XIII approvò la solennità e nel 1856, con il beato Pio IX, la festa del Sacro Cuore divenne universale. La data della festa è variabile, poiché viene celebrata il venerdì dopo la solennità del Corpus Domini.
Pio XI, con l’enciclica Miserentissimum Redemptor dell’8 maggio 1928 compose il testo dell’Ammenda chiesta da Gesù, cioè l’Atto di riparazione al Sacratissimo Cuore di Gesù da recitarsi il giorno della Festa del Sacro Cuore.
La Chiesa concede l’indulgenza parziale al fedele che recita piamente il predetto atto di riparazione. L’indulgenza sarà plenaria se il medesimo atto si recita pubblicamente (cioè in un gruppo di più persone) nella festa del Sacro Cuore di Gesù.
Su esortazione dello stesso Pio XI si diffusero gli Atti di consacrazione al Cuore di Gesù della famiglia e delle nazioni.
Sorsero ovunque cappelle, oratori, chiese, basiliche, santuari dedicati al Sacro Cuore di Gesù. Proliferarono quadri e stampe; si iniziò la pia pratica della Comunione nel primo venerdì del mese e si composero le Litanie del Sacro Cuore, dedicando il mese di giugno al suo culto.
Numerose congregazioni religiose, sia maschili che femminili, sono strettamente legate alla devozione del Sacro Cuore di Gesù.
Questa venerazione è inscindibile a quella del Cuore Immacolato di Maria: suo promotore fu san Giovanni Eudes (1601-1680), già devoto al Sacro Cuore di Gesù prima delle visioni della Santa visitandina. Pio XII estese nel 1944 la festa del suo Cuore Immacolato a tutta la Chiesa, una devozione che ha ricevuto un forte impulso dopo le apparizioni di Fatima del 1917.