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Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria: via per una Fede pura

Maria Santissima

Omelia

Pubblichiamo l’audio di un’omelia di sabato 11 gennaio 2020

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Testo dell’omelia

Il Vangelo di oggi, tratto dal cap. V di S. Luca, è un Vangelo che ci aiuta molto nella nostra meditazione, sulla scelta di consacrarci al Cuore Immacolato di Maria, sulla scelta di rinnovare questo Atto di Consacrazione. Chi deciderà di rinnovarlo e chi lo farà per la prima volta, in questo Vangelo trova uno spunto di riflessione importante:

“Di lui si parlava sempre di più, e folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro malattie. Ma egli si ritirava in luoghi deserti a pregare.”

Una contraddizione, in apparenza, nessuno di noi farebbe questo. Le folle lo cercano per ascoltarlo, per farsi guarire, e Gesù, senza dire neanche un motivo, senza dire un perché, sparisce, si nasconde, si ritira in luoghi deserti.

Perché Gesù si deve ritirare in luoghi deserti a pregare, proprio in quel momento lì?

Questo ci fa capire che c’è qualcosa, perché se fosse andato a pregare di notte come ha fatto molte altre volte, quasi nessuno, o pochissimi si sarebbero accorti, perché di notte tutti dormono. Poteva stare con le persone, insegnare, guarire, sanare, “fare tanto bene”, e facendo tanto bene poi di notte andare a pregare.

Perché non lo fa anche qui? Perché non lo fa ancora?

Perché probabilmente c’è un modo di trattare il Signore che non piace a Gesù.

L’Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria vuole evitarci di trovarci soli, con Gesù sparito. Gesù poteva pregare in qualsiasi altro momento, non era necessario che pregasse in quel momento lì, visto che lo cercavano perché stavano male, e Gesù non ha il cuore duro, non ha il cuore egoista, non ha un cuore che pensa a se stesso. Perché si crei questa situazione ci devono essere delle ragioni ben fondate, ben serie, per le quali Gesù si sottrae all’incontro con le persone, all’incontro con chi sta male, con hai ha bisogno, con chi lo vuole ascoltare.

“Perché mi cercate?”

Qual è la ragione?

In apparenza, perché ti voglio ascoltare, perché sto male e spero che tu mi guarisca.

Ma in sostanza? Perché mi stai cercando? Che cosa vuoi da Me? Cosa cerchi da Me? Cerchi Me o ciò che io posso darti o ciò che io posso essere per te?

Questa è la chiave di volta.

Sarebbe stato intelligente, invece che incominciare a cercarlo da tutte le parti, porsi la domanda e dire:

“Non è da Gesù questo comportamento. Perché non c’è più?” E invece di porre la domanda su di Lui, porla su se stessi:

“​Non è che forse io mi sono comportato o sono in un modo tale, che ha comportato la fuga di Gesù?”

Il Montfort dà tre avvisi importanti​ nel testo​ il Segreto di Maria,per chi fa questo Atto di Consacrazione

Non credere cosa più perfetta l’andare direttamente a Gesù senza passare da Maria

“Bada di non credere, o anima predestinata, che sia cosa più perfetta andare direttamente a Gesù, direttamente a Dio con la tua opera e la tua intenzione”

Sembra facile andare direttamente dal Signore, ma non è per niente facile, qui oggi nel Vangelo ne abbiamo un esempio.

“la tua opera, la tua intenzione sarebbero di poco valore; se invece ci vai per mezzo di Maria, allora è l’operazione di Maria in te, e quindi essa sarà sublime e degnissima di Dio.”

La Madonna cerca Gesù, perché è Gesù, la Madonna ascolta Dio, perché è Dio, non perché in quel momento le piace fare così. Noi uomini siamo degli incostanti per natura, siamo degli inaffondabili, perché noi siamo fondati sul nostro io, noi fondiamo il presunto amore, la presunta fede, il presunto donarci sul nostro io, che è come costruire una casa su uno stuzzicadente, in tempo zero, crolla.

Non farsi violenza per “sentire e gustare” – L’”Amen” dell’anima

“Stai bene attento a non volere fare sforzi per sentire e gustare a tutti costi, piacere e gusto in ciò che dici o che fai: ma dì tutto e fa’ tutto in quella pura fede che Maria ebbe quaggiù, e che Ella con il tempo ti comunicherà. Tu o povero piccolo schiavo, lascia alla tua Sovrana la chiara visione di Dio, i dolci trasporti, le gioie, i piaceri, le ricchezze, e prendi per te soltanto la fede pura”

Cosa vuol dire la pura fede? Lo spiega adesso il Montfort.

“piena di disgusto, di distrazioni, di noie, e di aridità”

Qui riposa la pura fede.

“E dì a te stesso: “Amen, Così sia, a tutto quello che Tu, mia Sovrana, fai in Cielo: poiché per adesso non potrei fare di meglio”.

Noi cerchiamo Gesù, loro cercavano Gesù, ​per piacere, per provare gusto.

Infatti noi diciamo: “​Non ho sentito Dio, non ho sentito gusto, il calore interiore, la consolazione, non ho provato il trasporto…”

Tutti segni di non fede. Questa non è fede. E’ ricerca di te stesso.

Quando al centro della mia vita spirituale c’è l’egoismo, cioè la ricerca di me, non è fede.

Noi non possiamo cercare a tutti i costi il piacere e il gusto in ciò che facciamo, diciamo e preghiamo, altrimenti non siamo nella fede pura, e il Signore cerca la pura fede.

Lascia tutte queste cose belle alla Vergine Maria, dalle a Lei, il trasporto, la gioia, il gaudio… tu invece cerca il disgusto, la distrazione, la noia, l’aridità.

La pura fede fa tutto in funzione di Dio, anche se non sente niente.

Credo perché voglio credere, non perché sento dentro qualcosa.

Dio mi cerca per me, perché mi ama, io cerco Dio perché voglio qualcosa da Lui. Questo non è amore. E’ evidente che questo non è amore.

Quante Grazie ci fa Dio, quanto ci sta accanto, quanto la Madonna è presente nella nostra vita, quanto ci desiderano, quanto ci attendono.

E noi? E noi siamo capaci solo di pensare a noi stessi.

E quindi è giusto che Dio sparisca, è giusto per noi, perché impariamo cosa vuol dire avere veramente fede, una fede pura.

Non inquietarsi se non si gode tanto presto della presenza di Maria

Guardati inoltre dall’affliggerti se non godi così presto della dolce presenza della Vergine nel tuo intimo. Questa grazia non è concessa a tutti; e quando Dio, nella sua grande misericordia, ne favorisce un’anima, questa può benissimo perderla se non è fedele a raccogliersi spesso; qualora però ti cogliesse tanta sciagura, ritorna dolcemente alla tua Sovrana e chiedile umilmente perdono.

Le due cose non stanno insieme. Se tu vuoi godere della Presenza di Dio, della Presenza della Vergine Maria, questo ha un prezzo, che loro non hanno pagato nel Vangelo, quello di vivere una vita raccolta, di essere fedeli al silenzio e al custodire tutte le cose nel cuore come faceva la Vergine Maria, se tu non lo fai, velocemente, tu perderai questa Presenza, esattamente il Vangelo di oggi.

E noi quanto tempo dedichiamo a stare raccolti?

Il raccoglimento è fare di tutto per stare il più possibile alla Presenza di Dio. Viviamo bene la nostra vita di fede, impariamo ad avere rispetto di Dio, impariamo a stare un pò in punta di piedi, a smettere di continuare a chiedere, a chiedere, a chiedere.

La Scrittura dice che la sanguisuga ha due figlie: dammi, dammi. Che non ci succeda di essere delle sanguisughe di Dio.
Stiamo alla Presenza di Dio semplicemente per amarlo e adorarlo.

Sia lodato Gesù Cristo.

TRE PUNTI IMPORTANTI SULLA SCHIAVITù D’AMORE A MARIA SANTISSIMA

Leggi il passo di S. Luigi Maria Grignion de Montfort citato nell’omelia.

Letture del giorno

Feria propria dell’11 Gennaio

PRIMA LETTURA (1Gv 5,5-13)
Lo Spirito, l’acqua e il sangue.

Carissimi, chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue, e questi tre sono concordi.
Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio. Chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza in sé. Chi non crede a Dio, fa di lui un bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha dato riguardo al proprio Figlio. E la testimonianza è questa: Dio ci ha donato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio. Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita.
Questo vi ho scritto perché sappiate che possedete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 147)

Rit.Celebra il Signore, Gerusalemme.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

Canto al Vangelo (Mt 4,23)
Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno,
e guariva ogni sorta di infermità nel popolo.
Alleluia.

VANGELO (Lc 5,12-16)
Immediatamente la lebbra scomparve da lui.

Un giorno, mentre Gesù si trovava in una città, ecco, un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò dinanzi, pregandolo: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi».
Gesù tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato!». E immediatamente la lebbra scomparve da lui. Gli ordinò di non dirlo a nessuno: «Va’ invece a mostrarti al sacerdote e fa’ l’offerta per la tua purificazione, come Mosè ha prescritto, a testimonianza per loro».
Di lui si parlava sempre di più, e folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro malattie. Ma egli si ritirava in luoghi deserti a pregare.

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