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Dare tutto per il Tutto

Vedova

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di lunedì 23 novembre 2020

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Scarica il testo della meditazione 

DARE TUTTO PER IL TUTTO

Eccoci giunti a lunedì 23 novembre 2020, abbiamo ascoltato il Vangelo di oggi tratto dal cap. XXI, vv 1-4 di San Luca. Gesù osserva non tanto l’esterno, non tanto i fatti che accadono ma osserva i cuori, non si fa abbagliare da chi getta nel tesoro del Tempio il superfluo.

Proviamo a chiederci:

“Io a Dio che cosa dò? Tutto quello che ho per vivere o il superfluo?”

E’ importante questa cosa, perché i ricchi danno la loro offerta ma solo la povera vedova getta nel Tempio più di tutti, anche se getta poco, probabilmente ha gettato pochissimo, ha dato pochissimo, ma ha dato tutto. Noi non guardiamo se diamo tutto, noi guardiamo se diamo tanto, quanto diamo. E’ tutta un’altra logica e forse dobbiamo anche riconoscere che a Dio diamo il superfluo non di rado, che a Dio non diamo tutto quello che abbiamo per vivere.

“Dio ho solamente Te, tutto il resto non c’è, non mi interessa, non lo voglio”

Questo deve essere molto concreto, esattamente come questa povera vedova che getta tutto quello che aveva.

“Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo.”

Se noi ci guardiamo e vediamo come ci comportiamo, dobbiamo riconoscere che anche noi siamo così, è una triste realtà ma pur sempre realtà. Abbiamo pensato, costruito una vita religiosa fondata sulla comodità.

  • Come fai a unire una vita spiritualmente comoda con una vita spiritualmente vera?

Se a Dio non diamo tutto, di fatto non diamo niente. Non crediamo che siccome diamo qualcosa allora il Signore è a posto, bisogna vedere cosa diamo innanzitutto e quanto diamo, questo fa la differenza.

Santa Teresa di Gesù Bambino scrive:

“Io ti invidio ad ogni alba Santa pietra dell’altare!”

Santa Teresina è una persona che ha dato tutto.

“L’Eterno vuole nascere su di te, come già nella grotta benedetta. Ascolta l’umile mia preghiera, vienmi nell’anima, dolce Salvatore: non fredda pietra troverai, ma il sospiro del tuo Cuore. O corporale festeggiato dagli Angeli, quanto t’invidio! Vedo Gesù su di te, il mio solo tesoro, come lo fu nell’umili sue fasce. Vergine Maria, cambia il mio cuore in un lindo e bel corporale, per ricevere l’ostia candida dove si cela l’Agnello tuo dolce.”

Chissà sa abbiamo mai invidiato la Santa pietra dell’altare? Chissà se abbiamo mai ragionato sulla pietra sacra che sta al centro dell’altare, che contiene le reliquie dei Martiri e dei Santi, che è esattamente il punto dove poi si poggerà il Corporale, sul quale poi verrà adagiato il Corpo e Sangue di Cristo?

Dio dà tutto, non ha dato il superfluo, ha dato Gesù che è il Suo unigenito, ha dato se stesso.

  • Noi che cosa diamo? Quanto diamo?

Proviamo a pensarci, a guardare la nostra giornata com’è impostata, come la viviamo.

Nella giornata di Cristo Re, cosa abbiamo dato al Signore? Parte del superfluo o tutto quello che avevamo?

Santa Teresina poiché dà tutto, dando tutto riesce anche a ragionare su quello che accade nella celebrazione della Messa, lei invidia il Corporale festeggiato dagli Angeli, che noi spesse volte trattiamo come se fosse un fazzoletto e ragiona su questa pietra sacra, esattamente in riferimento al Natale. Per noi ogni giorno è Natale se ci pensiamo bene, perché ogni giorno nasce questo evento prodigioso della transustanziazione sull’altare, durante la Santa Messa. Ogni giorno noi vediamo tra le mani del Sacerdote il Suo Corpo dato e il Suo Sangue sparso, e allora cambia il mio cuore in un lindo e bel corporale. Va tenuto così, pulito e bello.

“Per ricevere l’ostia candida dove si cela l’Agnello tuo dolce.”

Tutta la nostra vita dovrebbe essere una tensione continua a questo incontro. Quando si dà tutto per il tutto allora si riesce a cogliere l’essenza di tutto quello che viviamo, facciamo, pensiamo, stiamo.

Vi lascio queste bellissime parole anche di Don Dolindo Ruotolo:

Gesù dice all’anima:

La preghiera non è mai vana ricordatelo. La preghiera è un Sacramento di Onnipotenza pratica. La preghiera è come l’esistenza, che non si distrugge mai, anche quando sembra che perisca; nessuna materia è annientata, nessun essere è screato; la creazione è perenne, si trasforma ma non perisce. Così è la preghiera. Basta farla; essa percorre l’universo…La preghiera è forza, non è debolezza; è energia stillata dall’anima e completata come polo negativo col positivo, nei meriti di Gesù, di Maria SS., dei Santi.”

Lasciamoci condurre da questa totalità.

“Satana non può illudervi più ferocemente che persuadendovi che la preghiera sia vana. No! Essa è messaggera fedele; scoccata dall’anima, va, va, cammina, peregrina, ascende, discende, travalica, cammina sulle onde, va in ogni angolo, ritorna in alto, ridiscende satura di grazia, ritorna, piange, diventa grido potente, tocca i centri nervosi, bacia, carezza, geme, riparte, ritorna, ripassa, risale, si espande, si stringe, vivifica, si trasforma in altre preghiere, germina, fiorisce, si sfronda per seminare, rinasce, riascende, ripassa, cammina, cammina e si trova innanzi a Dio….innanzi a Dio! Per questo con verità assoluta la Scrittura dice più volte: “Le tue preghiere sono salite al cospetto dell’Altissimo”.

Vi auguro quest’oggi di dare tutto per tutto al Signore, e la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.

Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.

Lunedì della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

VANGELO (Lc 21,1-4)
Vide una vedova povera, che gettava due monetine.

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

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