Meditazione
Pubblichiamo l’audio di una meditazione di sabato 21 novembre 2020 – Memoria della Presentazione della Beata Vergine Maria
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
Ascolta la registrazione:
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PRESENTAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA
Eccoci giunti a sabato 21 novembre 2020, abbiamo letto il Vangelo della Messa di oggi, tratto dal cap. XII di San Matteo, vv 46-50. Festeggiamo quest’oggi la memoria della Presentazione della Beata Vergine Maria al tempio, questo è sicuramente per noi un giorno di grande festa, l’ultima festa mariana dell’anno liturgico, inferiori alle altre per solennità, iscritta molto tardi nel calendario, tuttavia è fra le più care a tutti noi.
Leggiamo nel testo di Dom Prosper Guéranger:
l’Anno liturgico – il tempo pasquale e dopo la Pentecoste.
Ci lasciamo guidare da Dom Prosper Guéranger nel gustare questa festa, tra l’altro ci prepara, ci introduce al 27 novembre, giorno in cui ricorderemo l’Apparizione della Vergine Maria a Rue de Bac e il dono della Medaglia Miracolosa:
“In Occidente la Francia fu la prima ad accogliere questa festa alla corte romana di Avignone nel 1372 e un anno dopo nella cappella del palazzo reale di Carlo V, il quale, anzi, con lettera del 10 novembre 1374 ai Maestri ed alunni del collegio di Navarra, espresse il desiderio che fosse celebrata in tutto il regno.
“Carlo, per grazia di Dio re dei Francesi, ai nostri amati sudditi: salute in Colui, che non cessa di onorare la Madre sua sulla terra. Fra gli altri oggetti della nostra sollecitudine, preoccupazione e riflessione di ogni giorno, occupa a buon diritto il primo posto nei nostri pensieri il desiderio che la Beata Vergine e Santissima Imperatrice sia da noi onorata con amore grandissimo e lodata come merita la venerazione che le è dovuta.”
Se tutti quelli che governano, dal padre di famiglia fino all’imperatore, avessero come primo posto nei loro pensieri, il desiderio che la Vergine Maria sia onorata con grandissimo amore e lodata come merita, tante cose sarebbero diverse.
“È infatti nostro dovere renderle onore e, volgendo in alto gli occhi dell’anima nostra, sappiamo quale incomparabile protettrice sia per noi, quale potente mediatrice sia presso il suo benedetto Figlio per tutti coloro che la onorano con cuore puro… Volendo perciò esortare il nostro fedele popolo a celebrare la festa, come proponiamo Noi stessi di fare, a Dio piacendo, in tutti gli anni della nostra vita, ne inviamo l’Ufficio, affinché con la devozione aumentiamo le vostre gioie”
Anche noi vogliamo ricordare questo avvenimento dell’infanzia della Vergine Maria, la sua Presentazione al Tempio, fatta da Gioacchino ed Anna e la sua Consacrazione a Dio.
“Il fatto ci è riportato dagli apocrifi e particolarmente dal Protoevangelo di Giacomo, che nella prima parte risale al II secolo. Scritti posteriori ingraziosirono il racconto con mille dettagli, belli ma fantastici, dei quali si impadronirono tosto poeti, pittori e agiografi. La Chiesa accolse soltanto il fatto della Presentazione al Tempio.
La Madonna, diceva san Francesco di Sales, fa oggi un’offerta quale il Signore la vuole, perché, oltre la sua persona, che sorpassa tutte le altre, fatta eccezione del Figlio suo, offre tutto ciò che è, tutto ciò che ha e questo è quanto Dio chiede (Opere, t. ix, p. 236).”
Offre tutto ciò che è e tutto ciò che ha.
Se imparassimo anche noi ad offrire tutto ciò che siamo e tutto ciò che abbiamo a Dio, quante cose cambierebbero.
Questa offerta deve essere il più possibile segreta:
“L’offerta, che Maria aveva fatta di se stessa fin dalla concezione immacolata, era segreta”
Nascosta agli uomini.
“Maria rinnova allora il voto di vittima e di ancella con amore ancora più puro, più grande, più nobile e più ammirabile di quando lo aveva emesso nel tempio sacro del seno di sant’Anna e tale amore, crescendo continuamente, sviluppandosi momento per momento, senza interruzioni e senza posa, la rende immensa. Tutta consumata da questo amore, non vuole avere di vita, movimento, libertà, spirito, corpo, niente altro che in Dio. Il dono fatto di sé è così vivo, ardente e stimolante che l’anima è, in ogni momento e in modo perpetuo, disposta ad abbandonarsi in Dio, ad appartenergli sempre di più, convinta di non esserlo mai abbastanza e desiderosa di esserlo maggiormente, se le è possibile …
Infine, offrendosi a Dio, come ostia viva a lui consacrata in tutto quello che è e in tutto quello che sarà un giorno, rinnova la consacrazione a Dio di tutta la Chiesa, che già aveva fatta nel momento della sua concezione e specialmente la consacrazione delle anime, che, seguendo il suo esempio, si sarebbero consacrate al divino servizio in tante sante comunità. In quel giorno la legge antica vede realizzarsi qualcosa di quello che essa significava: il Tempio di Gerusalemme vede compiuta una delle sue speranze e accoglie fra le sue mura uno dei templi dei quali è immagine la Santissima Vergine Maria, tempio vivo di Cristo, come Gesù sarà tempio vivo e perfetto della divinità”
È bellissimo leggere queste cose, dopo noi guardiamo la nostra vita e non siamo in grado di rinunciare neanche a un piccolo chicco di riso, se è nostro. Fate l’esperimento, tenete quando mangiate, quando studiate o lavorate, un piccolo chicco di riso davanti a voi, e diciamocelo:
“Se la mia fede fosse grande come questo chicco di riso sarei chissà dove! Se il mio abbandono in Dio fosse grande come questo chicco di riso ne avrei da vendere per dieci vite. Neanche grande come questo chicco di riso è la mia fede in Dio. La mia fede che vuol dire la mia obbedienza, il mio darmi a Dio”
Se voi notate nelle nostre cose di ogni giorno, noi siamo fermamente saldi sulle nostre idee e non vogliamo in nessun modo indietreggiare su niente e questo non va bene.
Che senso ha meditare, celebrare, festeggiare la Presentazione al Tempio della Vergine Maria, quando Lei si è fatta totalmente vittima, totalmente ancella, totalmente consegnata a Dio, che senso ha?
Quest’oggi dobbiamo cercare il più possibile di vivere in un’offerta totale, in preparazione a Domenica che è la preparazione di Cristo Re, al Signore.
Basta fare quello che vogliamo sempre! Dobbiamo detronizzare dal trono del nostro cuore, il nostro io e metterci solo Dio, e fare solo e sempre ciò che piace al Padre, ciò che Dio si aspetta da noi.
- Dio che cosa si aspetta da noi?
Dio si aspetta da noi che noi lo amiamo con tutto noi stessi, che noi difendiamo la sua gloria, che noi diamo la vita per Lui, come Lui l’ha data per noi e l’ha data a noi.
Cerchiamo quest’oggi di tenerci il nostro bel chicco di riso davanti e di pregare tanto la Vergine Maria chiedendole la grazia del chicco di riso:
“Aiutami a raggiungere una fede così, una carità così, una speranza così. Aiuta anche me a sapermi offrire al Signore come vittima, come ancella per partecipare all’unico sacrificio che è quello di Cristo”
Vi auguro di cuore di trascorrere una giornata tutta mariana e vi auguro di cuore una santa preparazione alla solennità di Cristo Re.
E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.
Presentazione della Beata Vergine Maria
VANGELO (Mt 12,46-50)
Tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!»
In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».