Scroll Top

Le devozioni apocrife e false

Devozioni apocrife e false

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione dal titolo: “Le devozioni apocrife e false” di venerdì 11 novembre 2022

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

Per motivi di intenso traffico non ci è possibile rendere disponibile l’ascolto dei file audio direttamente dal nostro sito. Se hai dubbi su come fare, vai alle istruzioni per l’ascolto delle registrazioni.

VANGELO (Lc 17, 26-37)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

Approfondimenti

Acta Sanctae Sedis al numero 31, nel 1898-1899 

Vedere il decreto a pagina 727

Acta Sanctae Sedis numero 32 (1899-1900)

Vedere pagina 243: regola VII e regola VIII

Acta Apostolicae Sedis n. 46 del 1954

Vedere il “Monitum” a pagina 64

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a venerdì 11 novembre 2022.

Festeggiamo oggi san Martino di Tours, vescovo.

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal capitolo diciassettesimo Vangelo di san Luca, versetti 26-37.

Oggi, come avete visto dal titolo del post, vi proporrò il tema del pericolo e delle devozioni non approvate dalla Chiesa. 

Che cosa è accaduto? Nelle ultime settimane di ottobre, e poi da lì in avanti, diversi di voi mi hanno scritto un po’ turbati, confusi e amareggiati perché hanno letto alcune riflessioni e post in riferimento alla preghiera alla Sacra Spalla di Gesù. 

Faccio riferimento a quanto scritto dal professor Matteo D’Amico, ma anche dalla divulgatrice Annalisa Colzi che hanno permesso di venire a conoscenza di alcuni aspetti che, forse, non erano così conosciuti. 

Innanzi tutto ringraziamo il professor D’Amico e Annalisa Colzi perché hanno messo luce, hanno portato a verità alcune riflessioni e documenti che diversamente non sarebbero stati conosciuti e non si sarebbero così tanto diffusi in rete, ed è una grazia!

Come già vi ho detto ampiamente, quando qualcuno, chiunque egli o ella sia, fornisce riflessioni, scritti, meditazioni, omelie, catechesi citando le fonti, quindi in modo rigoroso, intellettualmente onesto, teologicamente e metodologicamente corretto, dobbiamo ascoltare… chiunque sia: fosse l’ultimo della terra, fosse un reietto, la creatura più infima (ovviamente non è questo il caso), non ha importanza perché ciò che conta è la verità, non chi la dice.

Diversi di voi mi hanno scritto chiedendomi un modestissimo parere; ho risposto che mi sarei dovuto documentare andando alle fonti citate, avrei dovuto studiare la questione e poi avrei fatto un intervento e questo sto per fare.

Prenderò spunto dal lavoro fatto dal professor D’Amico, dalla divulgatrice Annalisa Colzi, così come da altri che posso aver incrociato nello studio che ho fatto e non farò altro che citare le fonti: di mio non ci saranno che poche riflessioni. 

Lo scopo non è creare angoscia, ansia e turbamento perché la Verità non fa queste cose, Gesù non lo fa; noi dobbiamo portare chiarezza con molta carità e oggi spero di riuscire a portarvi a una consapevolezza serena, con molta carità, pazienza e calma seguendo bene tutti i passaggi in modo che al termine ognuno possa dire: “Ho capito”. Angoscia, ansia e turbamento nascono dal fatto che uno non capisce, non sa, ma se uno capisce bene perché sa, non ha più paura e questo è quello che spero di riuscire a fare oggi.

Analizzeremo tre documenti ufficiali emanati dalla Chiesa tra il 1899 e il 1954 sotto i pontificati di papa Leone XIII e di papa Pio XII; è importante anticipare subito che tutto quello che diremo non può essere accusato di ‘modernismo’ perché questa è un’altra delle cose che si sentono: “Quello che ci verrà a dire è tutto intriso di modernismo, quindi non ha valore…”. No: le fonti cui farò riferimento vanno dal 1899 al 1954, quindi prima di quelle date che possono far pensare a qualcuno con lo zampino del modernismo. In quello che noi vedremo non c’è nessuno zampino: c’è un pensiero riflesso, onesto, serio e corretto della Chiesa che sotto questi due Papi ha portato ad alcune conclusioni importanti.

Trovate i documenti sul sito www.vatican.va e sono stati usati con l’intenzione di portare alla conoscenza di tutti le indicazioni di estrema importanza ivi contenute.

Seguirà quindi la lettura e la spiegazione di alcune pratiche devozionali e preghiere spacciate come ‘divinamente rivelate’ contenenti false promesse ed elenchi di indulgenze in forte odore di superstizione mai ufficialmente concesse dalla Chiesa.

Indicazioni di prudenza per tenersi al sicuro in futuro: per non rischiare di accostarsi a pratiche e devozioni non approvate dalla Chiesa o spacciate come approvate, che tuttavia approvate non sono, è buona abitudine verificare che in calce ai Santini o alla Immaginette devozionali o ai libri devozionali o ai siti Internet che consultiamo, siano sempre indicati la data e il luogo dell’Imprimatur, la Curia che lo ha rilasciato e il titolo o la carica istituzionale della persona che lo ha concesso. In assenza di simile dicitura in latino o in italiano, la lettura deve essere considerata sospetta e non è prudente praticarla.

Primo documento

Con un Decreto della Congregazione delle Indulgenze del 1898, sentito il Papa regnante Leone XIII e con il suo consenso, sono state dichiarate apocrife una serie di preghiere e pratiche pie con le relative indulgenze. Tra queste preghiere e indulgenze rientra anche la famosissima e tuttora diffusa Orazione da dirsi alla Piaga della Sacra Spalla di Nostro Signore che si dice essere rivelata a san Bernardo ma non è vero.

La Chiesa non solo ha dichiarato queste pratiche apocrife e false, ma ha anche proibito la loro stampa e la loro diffusione.

In Acta Sanctae Sedis al numero 31, nel 1898-1899 a pagina 727 si legge questo Decreto:

A questa Sacra Congregazione preposta alle Sacre Indulgenze e Reliquie sono pervenuti dei fogli che riportano preghiere con annesse indulgenze nelle medesime attribuite e sulla cui autenticità sono portati gravi dubbi.

Uno si chiede perché vengano messe in giro preghiere e devozioni false: adesso lo spiega.

Pertanto questa Sacra Congregazione, affinché i fedeli in Cristo non vengano tratti a lungo nell’errore e affinché ai nemici della Chiesa, specialmente in questi tempi, venga tolto via ogni pretesto per irrider l’inestimabile tesoro delle Indulgenze che si deve amministrare piamente, santamente e incorruttibilmente, ha pensato essere suo dovere richiamare questi fogli per un esame e dal momento che è stato trovato che in essi vengono promulgate Indulgenze false, apocrife e del tutto confuse, ha ritenuto di non dover esitare a proibire tali fogli e a dichiarare false e apocrife le Indulgenze in essi contenute.

Per qual motivo gli Eminentissimi Padri riuniti in Vaticano il 5 maggio 1898 in congregazione generale, dopo matura riflessione con unanime votazione hanno scritto: “I predetti fogli presentati a questa Sacra Congregazione sono da vietare e, come detto, le annesse indulgenze essere dichiarate apocrife e false”. 

Fatta questa relazione presso il Santo Padre Leone XIII nell’udienza del 26 maggio 1898 dal sottoscritto Cardinale Prefetto, sua Santità ha approvato e confermato e ha dato il mandato di preparare un Decreto generale nel quale venga stabilito che il contenuto dei fogli annessi, o che si trovi espresso in edizioni diverse, sia proscritto e che le indulgenze diportate in essi siano condannate come false e apocrife.

Di queste cose non si parlava più… ma, grazie alle persone che hanno rimesso in piedi il discorso, che hanno portato alla luce la questione, noi ora siamo qui a poter dire: “Attenzione!”.

Già mi immagino che qualcuno sia turbato: “Le ho sempre recitate… ho fatto peccato?”.

Vorrei dire una cosa un po’ a tutti:

– Primo: stiamo parlando di preghiere, quindi, ingannati dai nemici della Chiesa che hanno spacciato come vero ciò che vero non è, le abbiamo recitate in buona fede.

– Secondo: erano preghiere e non insulti. Va bene: sono proscritte, sono apocrife, non vengono da dove dicono di venire, ma abbiamo detto delle preghiere quindi non c’è nessun peccato di nessun genere e di nessun tipo. Non c’è materia, non c’è piena avvertenza, non c’è nulla! Semplicemente, da adesso in poi, sapendo tutto quello che ci viene detto, non le reciteremo più! Io ho recitato la Preghiera alla Sacra Spalla di Gesù per una vita intera: sin da ragazzo mi piaceva tantissimo recitarla soprattutto il venerdì perché mi sembrava una sintesi della Via Crucis.

Abbiamo tuttavia la certezza di sapere che alla beata Alexandrina Maria da Costa Gesù chiede che si ricordi la Piaga della Spalla: è scritto nel diario della beata, ma non ci sono tutte le promesse annesse, è questo il punto. La promessa di Gesù fatta alla beata Alexandrina il 25 febbraio 1949, che è scritta ed è sicura, dice così: (la trovate nel pdf dei Primi sul sito veritatemincaritate.com) 

Fa sapere in mio nome che a quanti faranno bene la Santa Comunione, con sincera umiltà, fervore e amore per i primi 6 giovedì consecutivi e passeranno un’ora di adorazione davanti al mio Tabernacolo in intima unione con me, prometto il Cielo.

Di’ che onorino attraverso l’Eucarestia le mie Sante Piaghe, onorando per prima quella della mia sacra spalla, così poco ricordata.

Quindi c’è il ricordo particolare alla Piaga della Spalla, ma non è specificata la preghiera, e la preghiera che si dice rivelata a san Bernardo in realtà è falsa.

“Come faccio a ricordare la Piaga della Sacra Spalla?” La ricordi! Scrivila tu la preghiera, scriviamola noi: componiamo noi una bella preghiera semplice di ricordo, memoria, onore e consolazione a Gesù per quella Piaga tanto terribile e poco onorata.

“Ma Lei, Padre, ha recitato quella preghiera, ha detto che era di san Bernardo e di san Bernardo non era… quindi?” Niente! Sono serenissimo; ora voi non vedete il mio volto ma sentite la mia voce che è assolutamente serena. Ho gustato molto quella preghiera, mi è piaciuta molto, adesso ho saputo questo, ho studiato che è proprio è così e…basta, non la recito più! Ricorderò la Piaga della Sacra Spalla soprattutto il primo giovedì del mese con un mio ricordo personale; l’importante è che ci sia il ricordo. Non facciamo tragedie con messaggi allarmistici! Calma! Non è scoppiata la Terza Guerra Mondiale!

Da pagina 728 a pagina 744 del Documento della Congregazione vengono elencate le diverse preghiere prese in esame. Ve ne indico alcune che sono ancora in circolazione:

 Le Litanie alla Beata Vergine Maria Addolorata non sono autentiche, sono apocrife e false e non vanno recitate. 

Un’altra che è diffusissima, soprattutto nelle Novene in preparazione alla Festa della Beata Vergine Maria Addolorata a settembre, prima dell’Esaltazione della Santa Croce, è l’Ave Maria della Addolorata. Credo che molti di voi sappiano di che cosa stiamo parlando e ora ve la leggo:

Ave Maria, doloribus plena: Crucifixus tecum: lacrymabilis tu in mulieribus, et lacrymabilis fructus ventris tui Jesus. Sancta Maria, Mater Crucifixi, ecc…

Molti l’hanno recitata; quindi è importante fare ordine…

Altre preghiere dichiarate apocrife sono:

La Preghiera alla Corona di Spine, l’ Orazione alla Sacra Spalla, la Corona dei Meriti della Passione di nostro Signore Gesù Cristo, le Parole dette da Maria Santissima Addolorata quando ricevette nelle braccia il Corpo esanime di Gesù, conosciuta oggi come Sentimenti di  Maria Santissima Addolorata, Orazione al Salvatore del Mondo, Orazione a San Gregorio Papa , Orazione alla Santa Croce da dirsi anche in sollievo delle Anime Purganti, Lettera di Gesù sulle Gocce di Sangue Sparse.

Fino a pagina 744 del Documento sono elencate molte altre preghiere: io vi ho messo insieme le più importanti e famose.

Secondo documento 

Abbiamo un secondo documento che conferma e specifica quanto detto dal primo: in Acta Sanctae Sedis numero 32 (1899-1900) a pagina 243 leggiamo la Regola settima e la Regola ottava [per riconoscere quali siano le devozioni false]. 

La Regola settima dichiara che sono apocrife quelle indulgenze dichiarate in volantini e opuscoletti contenenti dubbie rivelazioni che quasi sfociano nella superstizione. 

La Regola ottava dichiara:

“I volantini, gli opuscoli e i libri che promettono ai fedeli che libereranno uno o più anime dal Purgatorio con la recita di qualche preghiera o altro, sono da respingere”. 

Attenzione! “Se reciti questa preghiera, libererai trentatrè anime dal Purgatorio!” “Se reciti questa preghiera, libererai cinque anime dal Purgatorio!” Ecco: la Regola ottava dice:

“I volantini, gli opuscoli e i libri che promettono ai fedeli che libereranno uno o più anime dal Purgatorio con la recita di qualche preghiera o altro, sono da respingere e le indulgenze che sono solite essere collegate a dette promesse sono apocrife”.

E questo non è quello che avviene quando ricordiamo i fedeli defunti durante la visita al cimitero: è un’altra cosa perché si tratta dell’Indulgenza Plenaria che può essere applicata ai defunti. Ma non ti dice: “cinque anime, sette anime, trenta anime, mille anime dal Purgatorio”. Per niente! Queste preghiere, per il semplice fatto che indichino un numero di anime da liberare, sono da respingere.

 Questo è il criterio: nella preghiera c’è scritto che vengono liberate un certo numero di anime dal Purgatorio? Sì? Allora è sicuramente da respingere perché apocrifa. Lo dice la Regola ottava.

Se abbiamo l’Indulgenza Plenaria da applicare ai defunti è una cosa, ma tutte le altre preghiere, preghierette, cose che si fanno… novene che, dicono, libereranno un numero preciso di anime sono da respingere.

Io mi sono copiato e incollato queste preghiere e purtroppo capisco che uno le legge e si fida, ad esempio, si legge: 

Litanie alla Beata Vergine Addolorata composte dal Sommo Pontefice Pio VII il quale accordò Indulgenza Plenaria a chi, contrito nell’animo, le reciterà con il Credo, la Salve Regina e tre Ave al Cuore Addolorato di Maria Santissima 

Falso! Infatti non c’è l’Imprimatur.

Oppure si legge:

Orazione a Maria Santissima Addolorata del Sommo Pontefice arricchita della Indulgenza Plenaria lucrabile in ogni venerdì dell’anno da quei fedeli che confessati e comunicati la reciteranno devotamente 

Falso! Sotto c’è scritto ‘Con approvazione ecclesiastica’, eh no! Ci deve essere scritto Imprimatur! Poi c’è scritto “Torino,1865 con i tipi dell’Oratorio di san Francesco di Sales”. No, no… ci devono essere il nome e il cognome di chi fa questa cosa, oppure, come vi ho detto all’inizio, deve avere indicata la carica istituzionale che lo ha concesso. 

Capisco che non è facile e qualcuno potrebbe chiedersi: “Allora?”.

Allora: o siamo più che sicuri della validità di una devozione o di una preghiera o usiamo il Salterio di Gesù e di Maria che è assolutamente sicuro, oltre ad avere tanti benefici per le anime purganti e non solo.

Abbiamo la Via Crucis, la recita dell’Ufficio, il Breviario, la Santa Messa, la Coroncina della Divina Misericordia… ce ne sono a sufficienza! 

Magari è anche venuto il tempo di sfoltire le nostre pratiche devozionali e di concentrarci solo su alcune, di farle bene e di farle con il cuore. 

Pensate di dire: “Guarda, Vergine Maria, io… basta! I nemici della Chiesa sono troppo furbi e io non posso cercare nei libri dell’ Ottocento come fa Padre Giorgio: nella vita nei tutti i giorni è impensabile! Allora mi prendo il mio bel Salterio di Gesù e di Maria, che ho conosciuto bene nel mese di ottobre, e mi concentro su quello. Ne dirò tre, quattro, cinque al giorno e mi concentro solo su quello… basta! Al venerdì recito la Via Crucis, ogni giorno la Coroncina della Divina Misericordia alle quindici o in un altro orario”. 

Sì, poi a marzo c’è il Sacro Manto di san Giuseppe, ma nell’ordinario, se non ci sono altre cose veramente riconosciute, lasciamo perdere perché è pericoloso. 

Su Telegram io propongo sempre delle Novene e cerco di fare in modo di essere certo che siano sicure, perché qualcuno può avere a cuore determinate Novene, ad esempio quella a san Guida Taddeo, a san Giuseppe, alla Vergine Immacolata; quella di Ognissanti, di Natale.

Se poi io e i miei collaboratori dovessimo sbagliare, fatecelo presente e la toglieremo; purtroppo siamo in un campo veramente molto complesso dove ci sono tante persone non buone che si mettono a fare cose davvero brutte per ingannare i fedeli. Allora tutto questo serve per disingannarci e rimetterci sulla retta via. 

Andiamo avanti:

Terzo documento

So già che questo sarà il più doloroso per molti, però è così. Riguarda le Orazioni di Santa Brigida. Voi sapete che ci sono quelle di un anno (le Quindici Orazioni di Santa Brigida) e quelle di dodici anni…

In Acta Apostolicae Sedis n. 46 del 1954 a pag. 64 troviamo il Monitum in cui si dichiara che tutte le promesse allegate a quelle orazioni sono false in quanto:

“in nessun modo si può constatare l’origine soprannaturale di dette orazioni poiché Santa Brigida mai ha ricevuto e/o scritto quelle orazioni.”

A me dispiace perché so che ci sono persone che si sono impegnate tantissimo: magari qualcuno è arrivato all’undicesimo mese dell’undicesimo anno con una fatica enorme e gli mancano pochi giorni per arrivare a dodici anni… 

Penso che il Signore premierà comunque la vostra buona fede e il vostro grande impegno: non lo sapevate, vi siete fidati, siete caduti in errore come sarei potuto cadere anche io. Vi dico che io non ci sono caduto per miracolo perché, quando da ragazzo mi erano state date, stavo per cominciare e un signore molto colto che mi vide con in mano il libretto mi disse: 

— “Giorgio, che cosa stai facendo?” 

— “Sto iniziando le Orazioni di Santa Brigida” 

— “Assolutamente non farlo perché non sono riconosciute dalla Chiesa” 

Non so perché, ma mi sono fidato di quel signore, non le ho mai recitate e adesso vengo a leggere questa cosa…

Le cosiddette Orazioni di Santa Brigida sono molto lunghe e impegnative, la scelta di recitarle rischia di creare ansia… c’è qualcosa che non va! Pensate a una mamma di famiglia, a un ragazzo che studia… come fa a essere fedele alla loro recita quotidiana? E se uno sta male? Se gli viene la febbre? Se deve andare in ospedale? 

Mi spiace, ma adesso almeno lo sappiamo: non facciamo tragedie inutili; il Signore ha guardato la nostra buona fede, ha apprezzato la nostra voglia di pregare. Ora sappiamo che sono false perché in nessuno modo, in nessuna parte è scritto che Santa Brigida le ha ricevute o scritte. 

Ci sono anche altre orazioni false: 

  • l’Orazione di Santa Geltrude per liberare mille anime del Purgatorio, la cui validità è stata poi estesa anche ai viventi 

È falsa perché non c’è da nessuna parte… Se andiamo a controllare i cinque volumi dell’Araldo dell’Amore Divino di Santa Geltrude, si può constatare che mai la Santa ha parlato di questa Orazione con promesse annesse.

  • la Preghiera Ti adoro, Croce Santa recitata trentatré volte il Venerdì Santo libera trentatré anime del Purgatorio e recitata cinquanta volte ogni venerdì ne libera cinque 

Falsa.

  • l’Orazione da recitarsi davanti al Crocefisso ‘Adoro te, Croce preziosa che con le venerabili membra di nostro Signore Gesù Cristo fosti adornata del suo preziosissimo Sangue e tinta’: con questa orazione si liberano tre anime del Purgatorio recitandola ogni venerdì e trenta il Venerdì Santo

Falsa.

Tutte false… Non scoraggiamoci, non spaventiamoci, non diciamo: “Tutto è perduto; adesso che cosa faccio?” Niente: andiamo avanti ringraziando il Signore, ringraziando il professor D’Amico, la signora Colzi e altri che ora non ho in mente per la loro opera di riscoperta, divulgazione e conoscenza di queste cose…

Cominciamo un nuovo percorso nel quale ci sono preghiere sicure e certe sulle quali ci possiamo fondare.

Vi ricordo di cuore, vi benedico e … stiamo sereni perché il Signore ha visto il nostro buon cuore, la nostra voglia di stare con Lui e di fare del bene. Sicuramente in qualche modo avrà provveduto e da adesso seguiamo bene le indicazioni così da evitare l’inganno del nemico.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.

Amen.

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.

Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

Post Correlati