ORIGINE
Fu ispirata da Gesù alla Serva di Dio Sr. Maria Bernaud del S. Cuore e cominciò ad esser praticata nel Monastero della Visitazione in Bourg (Francia) il 13 marzo 1863, terzo venerdì di Quaresima.
Leone Xlll la dichiarò Arciconfraternita per la Francia e per il Belgio il 26 Novembre 1878.
Nell’anno 1871 il camilliano P. Giovanni Baccichetti la trapiantò in Italia e pose la Sede nella Parrocchia dei SS. Vincenzo ed Anastasio a Fontana di Trevi, all’epoca affidata ai Camilliani. Il 18 Luglio 1879 da Leone XIII venne elevata ad Arciconfraternita per l’Italia e le Nazioni prive di una propria Direzione generale.
Nel maggio del 1910, creata per volere di Papa Pio X la nuova Parrocchia dedicata a S. Camillo agli Orti Sallustiani, i Camilliani si trasferirono qui stabilendo definitivamente in essa la Direzione Centrale.
FINE
RADICI
MEZZI
La Guardia d’onore è organizzata in tre grandi falangi, in cui gli omaggi degli iscritti, pur avendo un unico oggetto: il Cuore ferito di Gesù, differiscono però a seconda del grado di consacrazione dell’intensità della vita spirituale e delle personali aspirazioni.
Le tre falangi: Le Guardie Consolatrici – Le Guardie Riparatrici – Le Guardie Vittime – nella vita e nelle pratiche si ispirano a un Santo o Santa che esse assumono come modello e protettore. Così S. Maria Maddalena è il modello delle Guardie Consolatrici, S. Giovanni Evangelista delle Guardie Riparatrici e Maria Santissima insieme a Gesù sul Calvario, è il modello delle Guardie Vittime.
Così la Guardia d’Onore costituisce come una scala che, cominciando con la purificazione personale, conduce fino all’offerta completa per unirsi a Gesù e consumarsi nel suo Cuore.
È dunque non solo un’Associazione, ma una via per la Santità.
PRATICHE della GUARDIA d’ONORE al Sacro Cuore
Non sono obbligatorie, ma si possono fare secondo la propria devozione:
Hanno aderito alla Guardia d’Onore al S. Cuore i Pontefici San Pio X e il Beato Pio IX.
L’Associazione è oggi diffusa in Italia in molte Parrocchie ed Ospedali, e trova l’adesione di tante anime generose che offrono le proprie sofferenze – del corpo e dell’anima – per impetrare la Misericordia Divina sulla comunità degli uomini, ogni giorno sempre più dimentichi di essere figli di un solo Padre e tutti fratelli in Cristo Gesù il Redentore.