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Ministero sacerdotale di Maria, don Clemente Barbieri

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di lunedì 10 maggio 2021

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Scarica il testo della meditazione 

MINISTERO SACERDOTALE DI MARIA – DON CLEMENTE BARBIERI

 Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato.

Eccoci giunti a lunedì 10 maggio 2021, abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi tratto dal cap. XV, versetti 26 e seguenti. Questo Vangelo è un Vangelo che dovremmo tenere sotto gli occhi sempre, perché noi ci scandalizziamo, nel senso che non capiamo.

Perché devo essere cacciato? Perché devo essere perseguitato, ucciso? Se mi scandalizzo, inciampo e cado. Se inciampo nello scandalo rischio di perdere tutto.

Quante volte si sentono da parte nostra frasi, commenti, riflessioni di persone così amareggiate, sofferenti, martoriate, dolenti che poi ad un certo punto dicono che non ce la fanno più a vivere in quel modo e a mantenersi fedeli per paura di essere giudicati e visti male, scacciati. Hanno paura di quello che gli altri possono dire e fare di loro, hanno paura di venire uccisi. Questo è certamente un passo non facile da compiere, quello di accettare di venire uccisi e di essere radicalmente fraintesi.

“E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.”

Lui ci avvisa, ci dice di stare attenti perché queste cose succederanno, questa è la battaglia tra il Cielo e l’inferno, tra coloro che conoscono, in senso biblico, il Padre e Gesù e coloro che invece non l’hanno conosciuto e quindi, non avendolo conosciuto, non lo possono amare, non ne hanno esperienza e non si possono fare plasmare da questa conoscenza. Si possono fare tutte le spiegazioni che si vogliono ma non cambierà nulla perché questo viene da una non conoscenza.

Nel libro che adesso non vi dico, perché non voglio svelarlo, lo saprete l’anno prossimo, il libro che sto preparando, che sto studiando per predicarvi la Quaresima 2022, nella meditazione sul giorno di oggi si fa riferimento a Maria Maddalena e questo autore dice:

“Lei non si cura di essere stimata una stravagante, né di essere esposta alla critica maligna di un fariseo e dei convitati, né di turbare il convito con le sue lacrime. Se voi amate come essa, imparerete a sacrificare tutto per amore di Dio: il rispetto umano, le false convenienze del mondo e la vostra stessa reputazione.”

Solo così noi ameremo veramente Gesù, ma basta così poco per rinnegarlo.

“Cosa penseranno se io faccio…? Cosa penseranno sei io dico…? E se io faccio e io dico…che cosa ci perdo?”

Fino a quanto sono disposto a perderci? Il ricatto, il compromesso è proporzionato e sarà sempre proporzionato alla vita che facciamo, quindi il bambino delle elementari, il ragazzo delle medie ci perde la faccia dei suoi compagni, qualche atto di bullismo, l’universitario ci perde un po’ di più, e colui che lavora ancora di più e via di seguito. Mi rendo conto che non è facile, ma non possiamo rimanere travolti dallo scandalo.

Nel decimo giorno del “Maggio Eucaristico” di don Barbieri vediamo:

X GIORNO Ministero sacerdotale di Maria

“All’ineffabile potere del sacerdote, che nella celebrazione dei sacrosanti misteri eucaristici viene a mettersi in comunione con la Divinità, si deve aggiungere la non meno ineffabile missione di comunicare questo adorabile Sacramento alle anime e di farle partecipi dei benefici infiniti che da esso derivano. Però il sacerdote, posto in certa qual guisa in possesso di Dio e de’ suoi inesauribili tesori di misericordia, è fatto ministro della dispensazione di essi; e di conseguenza è eletto ad essere il tremebondo e venerabondo custode del sacrosanto Corpo di nostro Signor Gesù Cristo velato sotto le specie sacramentali, e il santo distributore di esso ai fedeli, al fine di pascerli di questo cibo immortale che, fonte di tutte le grazie, tutti vivifica per la vita eterna.”

Quando noi siamo in chiesa, a partire da me Sacerdote, si deve vedere che noi siamo alla Presenza del Corpo, Sangue, Anima e Divinità di nostro Signore Gesù Cristo e lo si vede innanzitutto dall’atteggiamento del corpo, dalla compostezza, dall’arrivare per tempo, dalla bellissima pratica dell’Adorazione prima della Messa. Gesù è nel Tabernacolo e noi lo adoriamo, lo amiamo, lo ringraziamo, lo chiamiamo, gli parliamo, lo ascoltiamo.

“Il sacerdozio immacolato di Maria santissima trova in queste considerazioni particolari analogie e preziosissimi rilievi, e dal parallelo col sacerdozio della nuova Legge assume luce d’illustrazione ed efficacia di esposizione. Ella pure ebbe con sé Gesù ed in modo veramente mirabile e con inusitato prodigio; ella pure custodì, non presso di sé solamente, ma in sé Gesù, nutrendolo della sua stessa vita; ella pure, tenendolo con sé e pascendolo di sé, compie la divina missione di metterlo, per così esprimerci, a contatto con l’umanità, perché l’umanità della sua luce ne fosse irradiata e dalla sua misericordia vivificata, nell’incalcolabile beneficio di redenzione ch’egli veniva a compiere tra gli uomini.”

La Vergine Maria con il suo sì accoglie il Verbo, lo porta in sé e poi ce lo offre, ce lo dona. Ecco il Ministero Sacerdotale di Maria, questo portare Gesù alle anime e alle persone.

“Per questo, se oltremodo grande è il ministero che ella ha compiuto, anche oltremodo benefica è l’opera che ad esso ministero ella ha associato. Ha posseduto Gesù, ha nutrito di sé Gesù; lo ha posseduto e nutrito per noi; quale grazia maggiore e più salutare ci avrebbe ella potuto elargire?”

E io aggiungo: e con quale dolore? Una grazia che le è costata carissima, perché la Vergine Maria ha dato tutta sé stessa e ha partecipato intimamente e profondamente ai dolori di Gesù.

Quest’oggi chiediamo al Signore la grazia di saperci rendere sempre più conto del dono meraviglioso che Lui ci ha fatto attraverso l’Eucarestia, di Maria Santissima che con il suo sì ha permesso l’Incarnazione del verbo. Domandiamo il dono grande di saper corrispondere al momento dell’Eucarestia.

E la Benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.

Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.

Lunedì della VI settimana di Pasqua

VANGELO (Gv 15,26-16,4)
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».

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