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La festa di Maria Regina

Velazquez - Incoronazione della Vergine

Il calendario liturgico romano, per antica consuetudine, ha sempre mantenuto un certo parallelismo tra le feste cristologiche e quelle mariane.

Come la solennità dell’Assunzione di Maria è speculare alla risurrezione e ascensione di Cristo, così la memoria di Maria Regina, si pone in parallelo con la solennità di nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo. Si tratta dunque di una celebrazione di carattere teologico, che non celebra un evento preciso, ma una verità globale.

Le origini di questa memoria mariana sono relativamente recenti.

Una prima richiesta venne da un congresso mariano tenuto a Lione nel 1900. Nel 1902 un analogo congresso a Friburgo e quindi quello di Einsiedeln del 1906 auspicavano l’istituzione di una festa in onore di Maria Regina dell’universo, collocata il 31 maggio, cioè alla conclusione di quel mese mariano che allora costituiva uno dei momenti più intensi della pietà popolare.

Dopo l’istituzione della festa di Cristo Re da parte di Pio XI nel 1925, a conclusione dell’anno santo, e collocata nell’ultima domenica di ottobre, si rinnovarono con più frequenza le richieste di un’analoga festa per Maria Santissima.

Nel 1933 Maria Desideri diede inizio a Roma al movimento Pro regalitate Mariae per raccogliere petizioni da tutto il mondo a favore di questa festa.

Così a conclusione dell’anno mariano nel 1954, con l’enciclica Ad Caeli Reginam (1954), scritta in occasione del centenario della definizione del dogma dell’Immacolata Concezione, papa Pio XII istituì la festa liturgica di Maria Regina offrendone le motivazioni storico-teologiche. La festa fu collocata, secondo le richieste, il 31 maggio, giorno nel quale è ancora celebrata nella Forma straordinaria.

Il calendario riformato nel 1969 pone questa memoria nel giorno ottavo dell’Assunzione per evidenziare meglio lo stretto rapporto fra assunzione e piena glorificazione: «La solennità dell’Assunzione ha un prolungamento festoso nella celebrazione della B.V. Maria Regina che ricorre otto giorni dopo, nella quale si contempla colei che, assisa accanto al Re dei secoli, splende come regina e intercede come madre» (Paolo VI, Marialis cultus, 6).

Pio XII, Lettera Enciclica ad Caeli Reginam

Dignità regale della Santa Vergine Maria

Lettera enciclica dell’11 ottobre 1954 con la quale Papa Pio XII istituì la memoria liturgica di “Maria Regina” collocandola inizialmente il 31 maggio. Con la riforma del calendario liturgico la memoria è stata spostata al 22 agosto, nell’ottava dell’Assunzione della Beata Vergine Maria a sottolineare il compimento della glorificazione di Maria Santissima.

Scarica il PDF dell’enciclica

Pio XII, Discorso in onore di Maria Regina

Discorso pronunciato da Papa Pio XII in onore di Maria Regina il 1 novembre 1954 prima di procedere alla Incoronazione della Venerata Immagine di Maria «Salus populi Romani».

Scarica il PDF del discorso

Preghiera di Pio XII in onore di Maria Regina

Dal profondo di questa terra di lacrime, ove la umanità dolorante penosamente si trascina; tra i flutti di questo nostro mare perennemente agitato dai venti delle passioni; eleviamo gli occhi a voi, o Maria, Madre amatissima, per riconfortarci contemplando la vostra gloria, e per salutarvi Regina e Signora dei cieli e della terra, Regina e Signora nostra.

Questa vostra regalità vogliamo esaltare con legittimo orgoglio di figli e riconoscerla come dovuta alla somma eccellenza di tutto il vostro essere, o dolcissima e vera Madre di Colui, che è Re per diritto proprio, per eredità, per conquista.

Regnate, o Madre e Signora, mostrandoci il cammino della santità, dirigendoci e assistendoci, affinchè non ce ne allontaniamo giammai.

Come nell’alto del cielo Voi esercitate il vostro primato sopra le schiere degli Angeli, che vi acclamano loro Sovrana; sopra le legioni dei Santi, che si dilettano nella contemplazione della vostra fulgida bellezza; così regnate sopra l’intero genere umano, soprattutto aprendo i sentieri della fede a quanti ancora non conoscono il vostro Figlio. Regnate sulla Chiesa, che professa e festeggia il vostro soave dominio e a voi ricorre come a sicuro rifugio in mezzo alle calamità dei nostri tempi. Ma specialmente regnate su quella porzione della Chiesa, che è perseguitata ed oppressa, dandole la fortezza per sopportare le avversità, la costanza per non piegarsi sotto le ingiuste pressioni, la luce per non cadere nelle insidie nemiche, la fermezza per resistere agli attacchi palesi, e in ogni momento la incrollabile fedeltà al vostro Regno.

Regnate sulle intelligenze, affinchè cerchino soltanto il vero; sulle volontà, affinchè seguano solamente il bene; sui cuori, affinchè amino unicamente ciò che voi stessa amate.

Regnate sugl’individui e sulle famiglie, come sulle società e le nazioni; sulle assemblee dei potenti, sui consigli dei savi, come sulle semplici aspirazioni degli umili.

Regnate nelle vie e nelle piazze, nelle città e nei villaggi, nelle valli e nei monti, nell’aria, nella terra e nel mare; e accogliete la pia preghiera di quanti sanno che il vostro è regno di misericordia, ove ogni supplica trova ascolto, ogni dolore conforto, ogni sventura sollievo, ogni infermità salute, e dove, quasi al cenno delle vostre soavissime mani, dalla stessa morte risorge sorridente la vita.

Otteneteci che coloro, i quali ora in tutte le parti del mondo vi acclamano e vi riconoscono Regina e Signora, possano un giorno nel cielo fruire della pienezza del vostro Regno, nella visione del vostro Figlio, il quale col Padre e con lo Spirito Santo vive e regna nei secoli dei secoli. Così sia!”

(Pio XII, 1 novembre 1954)

Preghiera delle donne cristiane a Maria SS.ma Regina

O piena di grazia e benedetta fra le donne » (Luc. I, 28, 42), Maria, distendi, te ne preghiamo, la mano della tua materna protezione sopra di noi, tue figlie, che ci stringiamo intorno al tuo trono di Regina, come falangi docili ai tuoi cenni e risolute ad attuare col tuo ausilio in noi stesse e nelle nostre sorelle l’ideale della verità e della perfezione cristiana.

In te si fissa ammirato il nostro sguardo, o immacolata Fanciulla, prediletta dal Padre! O Vergine Sposa dello Spirito Santo! O Madre tenerissima di Gesù! Ottienici dal tuo Figlio divino di poter rispecchiare in noi le tue eccelse virtù in ogni età e condizione.

Fa che noi siamo intemerate e pure nei sentimenti e nei costumi; verso i nostri sposi compagne dolci, affettuose, comprensive; verso i nostri figli madri diligenti, vigili, sagge; amministratrici accorte dei nostri focolari domestici; cittadine esemplari della nostra amata patria; figlie fedeli della Chiesa, pronte a lasciarci da essa guidare nel pensiero e nell’azione.

Aiutaci, o Madre nostra amorosissima, ad essere veramente osservanti dei doveri del nostro stato e a fare delle nostre dimore centri di vita spirituale e di operante carità, scuole di formazione delle coscienze e giardini di tutte le virtù; assistici, affinché anche nella vita sociale e pubblica sappiamo essere esempi di fede profonda, di pratica cristiana costante e amabile, d’incorrotta integrità e di giusto equilibrio fondato sui più solidi principi religiosi.

Benedici i nostri propositi e le nostre fatiche, e come da te siamo ispirate ad intraprenderle, così col tuo aiuto ci sia dato di vederne gli abbondanti frutti nel tempo e nella eternità. Così sia!”

(Pio XII, 2 agosto 1958)

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