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S. Pio da Pietrelcina

S. Pio da Pietrelcina

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di mercoledì 23 settembre 2020 – Memoria di S. Pio da Pietrelcina

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Scarica il testo della meditazione 

SAN PIO DA PIETRELCINA

Eccoci giunti a mercoledì 23 settembre 2020, oggi è per noi un giorno molto bello, molto importante perché facciamo la memoria di San Pio da Pietrelcina. In queste omelie lo abbiamo citato moltissime volte, abbiamo letto molti testi di Padre Pio, tanti riferimenti a Lui. Oggi è un giorno speciale soprattutto per coloro che devono a Padre Pio tanto. Mi sembra che il Vangelo di oggi tratto dal cap. IX di San Luca è un Vangelo che si adatta molto bene alla figura di questo Santo Sacerdote, il primo Sacerdote stigmatizzato della storia.

Padre Pio aveva questa forza e questo potere che era veramente un potere al servizio delle persone e del bisogno delle persone. Padre Pio non è mai rimasto indifferente davanti al bisogno del popolo di Dio che accorreva a Lui, e questa forza veniva proprio dal fatto che lui era strettamente legato a Gesù, c’era un legame molto forte col Signore, un legame talmente forte che comporta per Padre Pio addirittura arrivare alla stigmatizzazione che è il segno per eccellenza, che aveva ricevuto anche San Francesco, che però non era Sacerdote ma Diacono, quale segno di predilezione grandissima da parte di Gesù, poi anche altri Santi ricevettero questo dono, anche Santa Caterina da Siena ricevette le Stigmate invisibili.

“Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.”

Padre Pio ha passato tutta la sua vita ad annunciare il Regno di Dio, in tanti modi.

  • Come?

Non tanto attraverso la predicazione perché sappiamo che Padre Pio non predicava molto e quando predicava erano prediche molto brevi, l’annuncio del Regno di Dio, Padre Pio l’ha fatto soprattutto in confessionale, vivendo un’immolazione grandissima all’interno del Confessionale, confessando ore e ore, e poi attraverso il suo Epistolario, i suoi scritti, le sue lettere che sono veramente tantissime. Una vita spesa ad annunciare il Regno di Dio. Padre Pio nella sua vita non ha fatto altro che portare gli uomini a Dio e Dio agli uomini e questo dovrebbe essere il compito di ogni Sacerdote, di ogni mamma, di ogni papà, di ogni suora, di ogni persona che ama il Signore.

  • Cosa dice Gesù ai Dodici?

«Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».

Padre Pio nella sua vita non ha preso nulla.

Questo non prendere nulla cosa vuol dire?

Vuol dire abbandonarsi alla Provvidenza di Dio. Dio con la sua Provvidenza provvede, e ha provveduto meravigliosamente nella vita di Padre Pio, tutti sappiamo la grandissima opera che lui ha compiuto nella Casa Sollievo della Sofferenza, questa opera meravigliosa a servizio degli ultimi, dei malati, dei sofferenti, tutta fatta con le offerte dei fedeli, che passavano attraverso le mani di Padre Pio e che venivano totalmente donate, amministrate per essere messe pietra su pietra per questa Casa Sollievo della Sofferenza, tutt’ora funzionante, tutt’ora ancora dedicata per coloro che soffrono. Padre Pio ha fatto della sua vita un atto di affidamento totale della Provvidenza e la Provvidenza veramente ha provveduto. Tante case lo hanno fatto entrare ma non semplicemente perché c’era necessità che lui passasse, perché Padre Pio non si muoveva molto dal suo convento, ma più che altro l’hanno fatto entrare spiritualmente. Le nostre case dovrebbero essere aperte, disponibili ad accogliere figure così belle come era quella di Padre Pio.

“Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro”

Purtroppo molti non l’hanno accolto, molti non l’hanno neanche voluto ascoltare, quindi non l’hanno capito, molti lo hanno malgiudicato senza conoscerlo, senza andarci a parlare, molti lo hanno perseguitato in modo tremendo, senza alcuna pietà, per la semplice ragione che erano preda della gelosia, della cattiveria e soprattutto dell’ignoranza di chi può avere anche cento lauree ma non è capace di mettersi in ascolto della persona che ha davanti, l’ignoranza di colui che si crede chissà che cosa, perché ha un briciolo di cultura ma di fatto è una cultura morta, vuota, sterile che non serve alla vita, serve solo a se stessa, a gonfiarsi come dei palloni. Padre Pio ha sempre accolto tutti anche se alle volte è sempre stato un pò duro, ma questa durezza non è mai stata fine a se stessa, era sempre una durezza volta a fare convertire le persone, a farle cambiare, purtroppo chi non voleva convertirsi non poteva fare altro che fraintenderlo e calunniarlo. Padre Pio subì delle calunnie tremende da questo punto di vista, veramente pesanti, assolutamente ingiustificate perché infondate, eppure fino alla fine della sua vita è rimasto fedele.

Il tema dell’accoglienza, queste case che si aprono a coloro che annunciano il Vangelo, vedete in questi giorni come sta ritornando spesso questo tema dell’accoglienza vera e del servizio fatto con ciò che si è e ciò che si ha.

Proprio oggi un Sacerdote che conosco mi raccontava un fatto accadutogli proprio oggi, questo Sacerdote è andato in un ospedale vestito da Sacerdote per ritirare degli esami che aveva fatto, non solo all’ingresso dell’ospedale è stato trattato male da alcune persone perché ha semplicemente chiesto per che cosa fossero in coda, per sapere dove doveva collocarsi, e qualcuno gli ha risposto malamente, ma lui voleva solo evitare di passare davanti a qualcuno, poi quando è entrato per ritirare i referti, non essendo ancora pronti e non essendoci posti a sedere liberi, si è messo in piedi ad aspettare che lo chiamassero. La sala era piena di persone. Ad un certo punto, mentre era in piedi, una signora si alza, si avvicina e le dice di sedersi al suo posto. Questa signora era una persona musulmana, portava il velo. E’ stata gentilissima.

“Non non si preoccupi non c’è bisogno”

Lei lo guarda e le dice:

“No, si sieda lei qua”

Questa signora si è poi andata a cercare un posto dall’altra parte della sala, molto scomodo per lei, e lui si è trovato un pò in imbarazzo di fronte a questo comportamento così gentile, poi ha ringraziamento e si è seduto. Mi ha raccontato questo fatto dicendomi che lo aveva molto colpito questa grandissima attenzione e gentilezza, poi ci siamo messi a parlare del sacro, della sacralità. Questa signora di religione diversa dalla nostra, si è alzata in onore della sacralità che ricopre quest’uomo, non perchè lo conosce, non perché è malato o anziano, perché non lo è, non è né malato, né anziano, né invalido, è un Sacerdote giovane e sano, che poteva stare in piedi per quel quarto d’ora non c’era bisogno che lui si sedesse, ma questa signora, anche se di religione diversa, ha riconosciuto in lui la sacralità che lo riveste. Si è alzata e ha compiuto spontaneamente e giosamente questo gesto di attenzione, di riverenza in nome della sacralità che lui riveste. Mentre parlavamo pensavo tra me e me:

“Ma tutti gli altri cristiani lì seduti, che vanno a Messa la domenica, che sgranano i rosari, che pregano, che fanno le loro devozioni, come mai la sacralità non gli ha detto nulla? Dovevano essere loro a fare a gara per alzarsi e offrirgli il posto. Un loro ministro di culto, un loro Sacerdote, loro avrebbero dovuto riconoscere immediatamente la sacralità, quella sacralità che gli dà l’Eucarestia, le Confessioni, i Battesimi, i Matrimoni e via di seguito”

La mistica e la spiritualità dove si misura?

Si misura quando vai al Super a comprare il latte, è lì che si vede quanto uno è mistico o spirituale. Tu vedi un uomo di Dio da come sta a fare la coda per andare a prendersi gli esami del sangue. La mia nonna si sarebbe alzata all’istante se avesse visto un Sacerdote in coda, lasciandogli il posto come ha fatto questa signora musulmana. E’ la coerenza della vita, è il buonsenso, è il senso del sacro che ti fa dire:

“Alzati in piedi e cedi il posto”

Anche se quel prete avesse avuto vent’anni e fosse stato un olimpionico di corsa, non ha importanza, non lo faccio perché lui ha una debolezza fisica, ma lo faccio per la sacralità che ricopre.

Ricordate quando un tempo noi ci alzavamo in piedi a scuola quando entrava la maestra?

Mi alzo in piedi perché entra un’autorità.

Ricordate quando un tempo si dava del lei, al sud ancora adesso si usa dare del voi soprattuto ai sacerdoti, agli adulti si dava del lei.

Ci voleva del tempo perché si arrivasse al tu, adesso invece senza neanche conoscere una persona ti vengono a dire:

“Mi dia del tu, diamoci del tu”

Perché? Perché dobbiamo darci del tu?

Quasi che il dare del lei crei una distanza, ma non è vero. Il rispetto non crea distanza, riconosce semplicemente quella diversità che la realtà ci consegna. Se incontro una persona che non conosco, c’è una diversità radicale tra me e quella persona, e il lei serve proprio a sottolineare e riconoscere questo diversità. Il tu riconosce invece che c’è una comunione, si è cominciata una conoscenza profonda.

Come posso dare del tu a una persona che non conosco? In funzione di che cosa? Di cosa ho paura?

Ai miei tempi un bambino che dava del tu a un adulto era un atto di grande maleducazione. E io non sono vissuto al tempo di Cavour. Non si dà del tu a un adulto e a uno sconosciuto.

Pensate al rapporto padre e figlio, madre e figlio quanto rispetto c’era che adesso non c’è più, e se c’è, è molto molto piccolo. Quanto senso dell’essere padre e dell’essere madre c’era nei ragazzi quando parlava il papà o la mamma, quanta autorevolezza c’era e quanto rispetto c’era, tale per cui neanche si ribatteva.

Padre Pio ha visto riconoscere in tante occasioni la sua sacralità e in tante occasioni l’ha vista rigettare e rifiutare.

Le balaustre con il cancelletto avevano proprio questa funzione, una netta separazione tra la reltà sacra e ciò che non è sacro in quel momento. Questo Vangelo e la vita di Padre Pio credo che ci aiutino a rivedere radicalmente la nostra vita, il nostro modo, speriamo veramente religioso e non fintamente religioso di comportarci.

Non puoi non riconoscere l’inviato di Dio, non puoi non tributare un onore a colui che Dio invia e che vive e lavora al servizio di Dio. Chiediamo al Signore di avere un cuore pronto e una mente desta e di accumulare tanti atti di carità e bontà verso tutti coloro che ci portano il Signore e di fare il possibile per essere sempre di esempio ai nostri figli, davanti a ch ci guarda, di questa attenzione grande di questa sacralità.

E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.

Sia lodato Gesù Cristo.

San Pio da Pietrelcina

VANGELO (Lc 9,1-6)
Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.

In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.

 

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