Meditazione
Pubblichiamo l’audio della meditazione: Gesù nostro ristoro
Giovedì 20 luglio 2023
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
Ascolta la registrazione:
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VANGELO (Mt 11, 28-30)
In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Testo della meditazione
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Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!
Eccoci giunti a giovedì 20 luglio 2023.
Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal capitolo undicesimo del Vangelo di san Matteo, versetti 28-30.
Che cosa ci affatica, che cosa ci opprime così tanto? Io credo che la ragione di questa oppressione, di questo affaticamento, stia nel tentativo costante di realizzare i nostri desideri, nella voglia di poter fare quello che vogliamo. È questo che ci affatica così tanto, dover soddisfare i nostri desideri, i nostri progetti, soddisfare quello che noi riteniamo essere utile, fondamentale, essenziale. E questo ci stanca tantissimo, è un dispendio di energie incredibile. E Gesù ci dice: «Vieni a me. Lascia questi tuoi bisogni, questo tuo bisogno di sicurezza, di certezza, questo tuo volere realizzare i tuoi sogni, lasciali a me! Vieni a me! Tu preoccupati di venire a me e troverai ristoro».
Troverete riposo per le vostre anime. Ecco noi siamo invitati da Gesù, andando a lui, a trovare riposo in tutto quello che facciamo, perché siamo andati a lui. Se noi andiamo a lui con la preghiera, con la meditazione, con i sacramenti, con una vita di grazia, noi effettivamente troviamo riposo anche se siamo immersi in mille lavori. È sempre nel riposo chi vive in grazia di Dio.
Ma questo lo sperimentiamo, lo sperimenta ciascuno di noi ogni giorno. Quando siamo in pace con Dio, non c’è niente che ci stanca veramente. Mentre colui che si ribella a Dio non riposa mai. Non c’è riposo per colui che rifiuta il Signore.
E quindi gli empi — così li chiama la Scrittura — non hanno né riposo interno né riposo esterno. Perché? Perché non hanno conosciuto la via della pace. E quindi non c’è felicità, non c’è pace, non c’è requie, non c’è serenità. Questa via della pace non l’hanno trovata, forse perché non l’hanno neanche cercata. E quindi rimangono turbati, rimangono sconvolti, rimangono stravolti, perché hanno cercato tutto tranne che la pace. E quindi questo giogo soave, questo carico leggero, è il carico della volontà di Dio.
Il peso della volontà di Dio è leggero, perché è un peso che ti rende libero, che ti fa libero da te stesso. E quindi dobbiamo imparare proprio a vivere in questa rinuncia profonda di noi stessi per affermare la volontà di Dio, con tutta la nostra vita, sempre, cercando continuamente ogni giorno sempre, solo ed unicamente la volontà di Dio e fidandoci che, nel momento in cui la realizziamo e ogni volta che la realizziamo, noi diventiamo sempre più liberi, viviamo sempre più in pace, siamo sempre più felici.
Quindi accostiamoci con fiducia al sacramento della riconciliazione, al sacramento dell’Eucarestia, impariamo a pregare con costanza… Vedete, cose semplici e, se notate, ripetiamo sempre le stesse cose. Perché? Perché farle entrare non è facile come dirle, e quindi ci vuole tempo e tanta pazienza.
Oggi mi fermo qui, facciamo una meditazione molto breve, anche perché questi versetti credo che siano molto chiari e hanno forse più bisogno di essere meditati bene ed entrare a far parte di quel mondo di progetto, di progettualità, di cui abbiamo parlato in questi giorni. Anche questo può essere un progetto da mettere insieme, da impostare, al quale attenersi: imparare in tutto a fare la volontà di Dio, in tutto.
E quindi uno dice: “Ma io come faccio a saperlo?”. Guardate, prendiamo il Vangelo, prendiamo i dieci comandamenti, prendiamo la Scrittura e lì c’è tutto, troviamo tutto. Quindi in ogni cosa, in ogni più piccola cosa, fare sempre ciò che a Dio piace, fare sempre e solo ciò che Dio vuole. Vedrete come la vita cambia in pochissimo tempo, in pochissimo tempo la vita ci cambia e noi neanche ce ne accorgiamo. Cosa l’ha cambiata? L’ha cambiata il Signore.
Bene, allora chiediamo proprio a Dio questa grande grazia di trovare riposo, di andare a Lui, di stare con Lui e di prendere il Suo giogo.
Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.