Meditazione
Pubblichiamo l’audio della meditazione: Assimilazione graduale – L’abbandono dei Tabernacoli accompagnati, S. Manuel González pt.72
Venerdì 31 maggio 2024 – Visitazione della Beata Vergine Maria
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
Ascolta la registrazione:
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PRIMA LETTURA (Sof 3, 14-18)
Rallégrati, figlia di Sion,
grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna,
ha disperso il tuo nemico.
Re d’Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non temerai più alcuna sventura.
In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
è un salvatore potente.
Gioirà per te,
ti rinnoverà con il suo amore,
esulterà per te con grida di gioia».
Testo della meditazione
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Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!
Eccoci giunti a venerdì 31 maggio 2024. Oggi celebriamo la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria. Oggi è un grande giorno di festa, sia perché concludiamo il mese di maggio tutto dedicato alla Vergine Maria, e sia perché si celebra questa festa così bella, così importante della Visitazione.
Abbiamo ascoltato la prima lettura tratta dal libro del profeta Sofonia. È un bel testo, che aprirebbe molte riflessioni, ma non abbiamo la possibilità di farle, adesso.
Continuiamo la nostra lettura e meditazione del libro di san Manuel González. Siamo arrivati a pagina 148. Ora vediamo la:
3.a [conseguenza] Che questa assimilazione soprannaturale all’Essere e alla vita di Cristo, come quella naturale, è lenta, graduale fino a diventare totale o integrale. Questa è la legge di tutte le assimilazioni fatte con regolarità. Ovvero, che in virtù della Comunione ben digerita, il comunicante passa attraverso diversi gradi, come li passò Gesù per giungere ad essere nostro nutrimento e nostra vita. Così come Gesù passò, nella sua vita mortale, per la negazione di Sé stesso, in povertà e disprezzo e molte fatiche, per la Passione e la Morte, e nella vita immortale attraverso la Risurrezione, l’ascensione e il Trionfo o glorificazione eterna del suo Corpo e della sua anima in cielo come Sacerdote e Ostia eterni, così l’uomo comunicante fedele passerà sulla terra attraverso gradi di Fede sempre più viva fino a raggiungere il dono della Sapienza; della Carità sempre più ardente e purificata verso Dio e il prossimo fino a raggiungere il Matrimonio spirituale con Lui, passando attraverso la notte dei sensi, l’orazione di quiete, la contemplazione, la notte dello spirito, ecc., e in generale le virtù praticate con sempre maggiore fedeltà e la vittoria sopra sé stesso fino a giungere al possesso e al godimento dei Doni e, attraverso questi, dei Doni gratuiti e delle Beatitudini dello Spirito Santo. E anche il corpo del comunicante avrà la sua parte in questa assimilazione graduale a Cristo, perché attraverso la Comunione ben ricevuta e digerita il corpo andrà crescendo nella sua subordinazione all’anima, e i suoi appetiti e passioni alla volontà e alla ragione. L’assimilazione completa si farà in cielo con il lumen gloriae, che è la grazia di Cristo consumata, per la quale l’intelligenza vedrà Dio com’è e in Lui riposerà e si inabisserà; la volontà, traboccante della carità perfetta, gioirà senza fine in Lui, e il corpo risplenderà e si trasfigurerà con le sue doti gloriose, e l’uomo, il felice commensale dell’Eucaristia, raggiungerà la perfezione somma, la pienezza della somiglianza e dell’unione con Cristo, sua Delizia, suo Modello e suo Assimilatore.
4. a [conseguenza] Che per la medesima ragione di darsi Gesù al modo del cibo naturale, il quale si ripete, e più si ripete meglio è, così dobbiamo ripetere la Comunione. Il Battesimo, per esempio, non si ripete perché la sua grazia non è data come refezione ma come nascita alla vita soprannaturale e non si nasce che una volta sola. Nel battesimo c’è la morte dell’uomo vecchio, l’uomo del peccato originale totalmente estraneo a Gesù Cristo, si nasce alla vita della grazia e le due cose non si fanno che una volta sola.
La 5.a è la conseguenza più pratica. Perché la Comunione operi in noi questi misteri e meraviglie di assimilazione e trasformazione, non ci tocca altro che questo: lasciarci fare ostie, ponendo tutta la nostra volontà nel morire al nostro egoismo, abbandonandoci all’amore di Dio e del prossimo per Lui.
Una domanda molto triste a cui rispondere
Si conosce, si divulga, si commenta e, soprattutto, si pratica questa vera e unica dottrina di Ascetica e di Mistica con la Comunione ben mangiata e digerita? Sacerdoti, Sacerdoti!, anime del Tabernacolo… Le nostre Comunioni sono addizioni o sottrazioni di Carità?
San Manuel ci dice che questa assimilazione è lenta e graduale; è una tentazione pensare di poter cambiare tutto subito e che si cambi tutto subito. Dobbiamo imparare ad avere pazienza anche con noi stessi; ci sono diversi gradi per quest’assimilazione; diversi gradi che dobbiamo superare, che dobbiamo vivere, insomma.
E poi, c’è tutta questa bellissima riflessione, su quello che ci aspetterà in cielo. Quando si leggono i sogni di don Bosco, si rimane sempre molto stupiti nel vedere come viene descritto così bene il cielo, il Paradiso. E ci fa bene leggerli, perché questi sogni ci aiutano a vedere cosa ci attende, cosa ci aspetta. E questo, ci dà la possibilità di sapere anche affrontare e superare i momenti difficili della nostra vita.
E poi «l’importanza di lasciarci fare ostie», lasciarci trasformare in ostie, «ponendo tutta la nostra volontà nel morire al nostro egoismo, abbandonandoci all’amore di Dio e del prossimo per Lui». Il nostro egoismo deve morire, ha proprio bisogno di morire; e quindi, per fare questo, dobbiamo lasciare operare il Signore, abbandonarci a Lui.
Poi ci sono queste domande: “Se le nostri Comunioni sono addizioni o sottrazioni di carità verso Dio e verso gli altri”; e poi: “Se si conosce se si divulga, se si commenta, se si pratica questa dottrina dell’Ascetica e della Mistica con la Comunione.
A queste domande credo che sia giusto, che ciascuno di noi, risponda nella propria coscienza davanti a Dio.
Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.