Meditazione
Pubblichiamo l’audio della meditazione: Sacrosanctum Concilium – Capitolo I, § 5: “il Cristo dormiente”
Sabato 5 ottobre 2024 – Santa Faustina Kowalska, Apostola della Divina Misericordia
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
Ascolta la registrazione:
Per motivi di intenso traffico non ci è possibile rendere disponibile l’ascolto dei file audio direttamente dal nostro sito. Se hai dubbi su come fare, vai alle istruzioni per l’ascolto delle registrazioni.
VANGELO (Lc 10, 17-24)
In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».
Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Testo della meditazione
Scarica iltesto della meditazione in formato PDF
Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!
Eccoci giunti a sabato 5 ottobre 2024.
Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal decimo capitolo del Vangelo di san Luca, versetti 17-24.
Oggi festeggiamo S. Faustina Kowalska, apostola della Divina Misericordia. Ricordo che oggi è anche il primo sabato del mese. E oggi è anche l’ultimo sabato dei Quindici Sabati del Rosario. Oggi si contempla l’Incoronazione di Maria Vergine. Invito a fare questa pratica dei Quindici Sabati del Rosario. Noi avvisiamo sempre, sul canale Telegram, quando iniziano e oggi mi sembra giusto avvisare che finiscono. Proprio alla vigilia della festa della Madonna di Pompei. Domani alle 12:00 ci sarà la supplica alla Madonna di Pompei.
Permettetemi di dire subito una cosa: era tanto tempo, veramente tanto, che non andavo sul nostro sito. Il nome del sito è Veritatem Facientes in Caritate però, per cercarlo su Internet, si scrive veritatemincaritate.com. Mi sono accorto che è passato veramente tanto tempo dell’ultima volta che sono andato a guardarlo. Ecco, io vorrei dire una cosa a coloro che lo gestiscono: grazie!
Grazie, perché questo sito è cambiato molto, lungo il tempo, è maturato, anche la grafica; insomma, tutti i dettagli del sito sono veramente belli, devo dire che è stato fatto proprio molto, molto bene. E viene tenuto bene, aggiornato. Ecco, mi permetto di dire a tutti che tante delle domande che mi fate — ho bisogno di questo, ho bisogno di quello, ho bisogno di quell’altro — sono già contenute qui. Quindi, io spero che non lo sapeste, ma non è giusto chiedere a me le cose per le quali ci sono persone, ci sono giovani, che lavorano veramente tanto per metterle a vostra disposizione. Bisogna imparare a non volere sempre la pappa pronta. Quindi io, da adesso, quando mi chiederete le cose, vi dirò: andate sul sito. Perché c’è di tutto di più, veramente. E se uno non sa dove sono le cose, va sulla lente di ingrandimento, clicca lì, e compare scritto: “Scrivi qui le parole della tua ricerca…”, basta mettere quello che mi interessa cercare e vi viene fuori il mondo.
Proprio nei giorni scorsi qualcuno, sul canale Telegram, ha scritto: “Per favore, ci può postare la supplica alla Madonna della Medaglia Miracolosa?” E io prendo, vado a cercare, vi mando la supplica…; io qui, sulla lente di ingrandimento, ho cliccato miracolosa, mi è venuto fuori il mondo, di tutte le cose che ho detto a riguardo; e, tra il mondo che mi è venuto fuori c’è: Supplica alla Madonna della Medaglia Miracolosa, uno la clicca e si trova la supplica sotto gli occhi; insomma…
Qualcuno diceva: “Sì, ma io non ho il tempo di andare lì e magari…”; no, non è giusto! Non è giusto perché — credetelo — io lo faccio col cuore, però vi posso assicurare che faccio veramente tanta fatica in alcuni giorni, perché stare dietro a tutto e a tutti, cercando di rispondere a tutti nel più breve tempo possibile, alle volte all’istante e, in più, mettermi a fare anche da segretario, lo faccio col cuore, però non è giusto. Ma non è giusto non nei miei riguardi, non è giusto nei riguardi di questi ragazzi e di queste ragazze, che veramente sacrificano tanto del loro tempo, della loro energia, fanno alle volte tardi la sera per darvi questa possibilità. E non è giusto che loro lavorino e che anche io debba fare il loro lavoro, cioè che lo facciamo in due. E questo perché? Perché non si va a cercare. No, adesso basta, adesso non lo faccio più.
Quindi, con oggi, vi avviso che tutto quello che c’è da dire farò in modo che sia presente sul sito e poi vi dirò di andare sul sito, di cercarlo lì. Perché è già tutto pronto, basta usare il ditino, non è che dovete andare a fare chissà quali ricerche, no: cliccate la lente d’ingrandimento, basta che mettiate una parola — io cercavo la Medaglia Miracolosa, ho messo miracolosa, oppure mettete medaglia — e vi viene fuori quello che vi interessa. C’è veramente tutto, ed è fatto veramente bene, bisogna dirlo (io sapete che sono abbastanza pignolo): è fatto veramente bene. C’è l’avviso della sentenza serale, c’è “Clicca qui e vai al nostro canale YouTube”, ci sono in primo piano le ultime omelie, le devozioni, tutte le catechesi, le interviste, gli articoli che ho fatto e che ho scritto; poi c’è scritto: “Vuoi scaricare i libri e i PDF di p. Giorgio Maria Faré? Clicca qui” — un tastone giallo grande e grosso come una casa — uno clicca e gli viene fuori tutto, tutto quello che è possibile.
Poi ancora: La nostra raccolta di testi (una cosa incredibile, ci sono tutti i testi che sono presenti sul Dropbox), il Monastero virtuale (con La Patristica, I Classici della Spiritualità Cattolica), i Documenta Catholica Omnia… incredibile: Link al sito “Documenta Catholica Omnia”, preziosissima risorsa che contiene tutti i documenti della Chiesa dall’epoca degli Apostoli. Tutti i documenti sono consultabili online, nella lingua originale di redazione e tradotti in alcune altre lingue.
E poi ci sono: I libretti di veritatemincaritate.com, a cura di p. Giorgio Maria Faré: Lo Scapolare del Carmine, il Piccolo Ufficio dell’Immacolata Concezione, la Preparazione alla Confessione, La confessione generale, le Preghiere da recitare prima e dopo la S. Messa, Ora pro nobis, La pratica dei primi Giovedì, Venerdì e Sabati del mese, le Preghiere per l’Adorazione Eucaristica, Adest, Terzo Comandamento e riposo festivo, La distribuzione della Comunione spetta solo al Sacerdote, i libri che ho scritto…
Adesso basta, non si può più fare diversamente. Adesso faremo così; sappiatelo, voi mi potete scrivere di mandarvi qualcosa solo dopo che avrete consultato il sito. Voi mi direte: “Padre, sono andato sul sito e non c’è questa cosa”; benissimo, io avviserò i collaboratori, loro la troveranno e la metteranno, e il punto di riferimento è il sito, sarà sempre unicamente il sito.
Dobbiamo imparare ad usarlo, perché sennò è inutile, lo chiudiamo, anche perché costa, la pagina del sito va pagata — i collaboratori no, perché, bontà loro, lo fanno gratuitamente — ma il dominio del sito va pagato. Quindi cosa lo teniamo a fare? Allora lo chiudiamo. Se non serve, perché “Faccio fatica”, perché “Non ho tempo”, … Le cose vanno anche preparate, io vi mando l’avviso della supplica al mattino prestissimo, uno ha quasi dodici ore di tempo per cercarsela; a me ci è voluto un secondo, mentre stavo parlando con voi, per trovarla. Questa cosa della pappa pronta finisce oggi, oggi si conclude, non per cattiveria, ma per giustizia, perché delle due una: o vi faccio io da segretario e ogni volta vi metto fuori le cose e quindi chiudiamo il sito, basta, lo chiudiamo e non ci sarà più, oppure lasciamo aperto il sito e voi imparate ad usarlo, perché è veramente semplicissimo, ci vuole solo la buona volontà; anche per rispetto di queste persone che ci lavorano, che è veramente tanto lavoro, molto faticoso.
Quindi ecco, a me, oggi, una vocina dentro — sarà la mia vocina del “pane e prosciutto” — mi diceva: “Vai, vai a dare un’occhiata al sito”; era veramente tanto che non lo facevo.
C’è tutta una pagina sull’Eucaristia…, ma è proprio tutto da scoprire, c’è Gesù sul pavimento!, S. Teresa di Gesù Bambino, tutta la playlist eucaristica. Hanno messo insieme tutta una playlist delle Meditazioni Eucaristiche; e poi con un disegno bellissimo! No, no, basta: anzi, io mi scuso con questi giovani che si stanno occupando del sito, mi scuso perché l’ho tralasciato troppo e per troppo tempo, preso dalle cose, non sono andato a guardare, quindi da adesso basta, da adesso funzionerà come vi ho detto, io non farò più da segretario, semplicemente se sul sito non ci sarà quello che mi chiedete, benissimo, io ne prenderò atto, guarderò e, se effettivamente non c’è, andremo subito a metterlo. Ma il riferimento è lì, si cerca sempre tutto sul sito, perché c’è tutto, c’è assolutamente tutto.
Iniziamo oggi il capitolo primo della Sacrosanctum Concilium. Il titolo di questo capitolo è:
PRINCIPI GENERALI PER LA RIFORMA E LA PROMOZIONE DELLA SACRA LITURGIA
I. Natura della sacra liturgia e sua importanza nella vita della Chiesa
Leggiamo cosa dice il Concilio:
Dio, il quale «vuole che tutti gli uomini si salvino e arrivino alla conoscenza della verità» (1 Tm 2,4), «dopo avere a più riprese e in più modi parlato un tempo ai padri per mezzo dei profeti» (Eb 1,1), quando venne la pienezza dei tempi, mandò il suo Figlio, Verbo fatto carne, unto dallo Spirito Santo, ad annunziare la buona novella ai poveri, a risanare i cuori affranti, «medico di carne e di spirito», mediatore tra Dio e gli uomini. Infatti la sua umanità, nell’unità della persona del Verbo, fu strumento della nostra salvezza. Per questo motivo in Cristo «avvenne la nostra perfetta riconciliazione con Dio ormai placato e ci fu data la pienezza del culto divino». Quest’opera della redenzione umana e della perfetta glorificazione di Dio, che ha il suo preludio nelle mirabili gesta divine operate nel popolo dell’Antico Testamento, è stata compiuta da Cristo Signore principalmente per mezzo del mistero pasquale della sua beata passione, risurrezione da morte e gloriosa ascensione, mistero col quale «morendo ha distrutto la nostra morte e risorgendo ha restaurato la vita». Infatti dal costato di Cristo dormiente sulla croce è scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa.
Stupendo, righe stupende! Sono una sintesi di tutta la nostra fede; ci sarebbero miliardi di cose che dovrei dire a commento. È impossibile commentare in una meditazione questo testo, ma c’è un’espressione — che io ritengo meravigliosa — che voi, credo, non abbiate mai sentito, mai!
Faccio un passo indietro, voi avete sentito l’espressione che vi dico adesso: Gesù muore in croce; Gesù morto in croce. Questa è l’espressione che voi avete sentito, sempre! Quante volte voi avete sentito quest’espressione:
Infatti dal costato di Cristo dormiente sulla croce è scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa.
Come al solito, qui c’è davanti il coro, il coro dei conti delle contesse: “Il Concilio, il Concilio, il Concilio, padre Giorgio, il Concilio, il Concilio, bisogna fare quello che dice il Concilio”. Ditemi: quante volte, nella vostra vita, avete sentito, da questi conti e contesse — con la bocca, ormai, che è a forma di “o” — “Concilio, il Concilio, bisogna fare quello che dice il Concilio, padre Giorgio”. Quante volte avete sentito questa espressione? “Il Cristo dormiente…”
Ve lo dico io: mai! Voi non l’avete mai sentita.
Lo dice il Concilio, ma voi non lo avete mai sentito, come mai?
Perché anziché scrivere: “infatti, dal costato di Cristo morto sulla croce è scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa”, hanno scritto il costato di Cristo “dormiente”? È bellissima questa espressione.
Perché prima ha detto:
mistero col quale «morendo ha distrutto la nostra morte e risorgendo ha restaurato la vita»
Quindi: Cristo è morto in croce o dormiva? Gesù in croce è morto, non stava dormendo, ma con l’espressione “Cristo dormiente sulla croce” loro sottolineano che il sonno della morte era un sonno; la morte, in Gesù, è stata esattamente un sonno, dal quale, con la resurrezione, lui si è destato. Gesù si desta dal sonno della morte. La morte, grazie a Gesù, non è un sonno eterno perché, grazie a Gesù, noi abbiamo la risurrezione da morte.
Guardate che in questa espressione c’è dentro tutto. C’è dentro di più nell’espressione “Cristo dormiente” che non nell’espressione “Cristo è morto sulla croce”; perché con l’espressione “Cristo dormiente sulla croce” c’è dentro il Cristo morto e il Cristo risorto. Perché quella morte non è l’ultima parola su Gesù.
S. Paolo dice: “Gesù ha spezzato il pungiglione della morte”, nel suo corpo si è infranto il pungiglione della morte, per cui lui si è addormentato. Addormentato, perché la morte è stata proprio per un tempo brevissimo, perché poi Gesù è risorto. Ricordate le parole dell’Angelo: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?” Gesù non è un morto che cammina, Gesù è un vivo! Gesù è “il vivo” per eccellenza!
Quindi, quando guardiamo Gesù in Croce, il nostro bellissimo, meraviglioso crocifisso — e dovremmo avere un crocifisso bello grande nella nostra casa, stupendo, un crocifisso da contemplare, da amare, da baciare, da abbracciare, da stringere — dovremmo dire anche ai nostri bambini: “Vieni, vieni, ti faccio vedere ʻILʼ dormiente”.
Secondo test d’esame (adesso vedete quanti ne faremo, di test d’esame): andate dai conti, dalle contesse, che hanno sempre in bocca la parola del Concilio, andate, e dite: “Senta, signora contessa, signor conte, vorrei farle una domanda: Ma Gesù Cristo è morto in croce, o è il dormiente sulla croce?”; vi guarderanno con l’occhio sbarrato, a triglia proprio, diranno: “Ma questo da dove viene fuori, cos’è che sta dicendo? Ma chi ti insegna queste cose?”. Dovreste rispondere: “Io ho letto che Gesù è il dormiente sulla croce, ma è corretto? È corretto dire che Gesù è il dormiente sulla croce?”. Vedrete: si stracciano le vesti come Caifa! “Il dormiente! Ma cosa stai dicendo?” Ma cara signora, ma signor conte, signora contessa… “Ma chi le ha dette queste cose?” — “Ma come, chi le ha dette! Ma il Concilio! Il Concilio, ma certo! Ma lei non ha letto i documenti del Concilio?”
Ahi, ahi, ahi, ahi, ahi….
Ma allora, quando ci dite: “Il Concilio, il Concilio, bisogna fare quello che dice il Concilio, bisogna obbedire a quello che dice il Concilio, dobbiamo obbedire a cosa, esattamente? A quello che c’è scritto o a quello che ti stai inventando tu?” Perché questo è scritto, è scritto qui: Sacrosanctum Concilium, capitolo primo, paragrafo primo, ultima frase:
«Infatti dal costato di Cristo dormiente sulla croce è scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa».
Peraltro, oggi, è S. Faustina Kowalska, guarda un po’ che meravigliosa coincidenza — Dio incidenza!
Gesù era già morto quando gli hanno aperto il costato — noi abbiamo imparato a usare questo termine più comprensivo: “Cristo dormiente”, ma è veramente morto — ma il mio Gesù non muore per sempre; il mio Gesù muore, ma è quel leone della tribù di Giuda, che ha dentro la forza potentissima di Dio, per cui risorge, per cui spacca tutto. E la pietra non può resistere davanti alla potenza della resurrezione di Gesù, e quindi trovano il sepolcro aperto e il Cristo risorto.
Dentro questa espressione c’è dentro tutto: “Cristo dormiente in croce”. Da adesso dovremmo imparare un po’ a cambiare i termini, a dire: “Gesù dormiente sulla croce, dal cui costato è scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa”. La Chiesa nasce da lì, dal costato del dormiente, dal costato aperto del dormiente. È da lì che noi sappiamo che esce sangue e acqua e da lì nasce la Chiesa.
Espressioni bellissime; e poi c’è tutto il resto, tutto quello che sta prima che non posso adesso commentarvi tutto, perché è veramente tanto.
«morendo ha distrutto la nostra morte e risorgendo ha restaurato la vita»
Come se il frutto del peccato originale, che è la morte, che il diavolo ha introdotto nel creato a causa del peccato originale dei progenitori, si va a infrangere su Gesù. Il diavolo s’illude di poter distruggere l’opera di Dio, in realtà, da quella morte nasce la vita, la nostra salvezza; bellissimo! «Dal costato di Cristo dormiente».
E allora io, in onore di tutto quello che Gesù ha detto a S. Faustina Kowalska, l’apostola della Divina Misericordia, la benedizione che vi do oggi ve la do proprio così:
In nome e in grazia del costato di Cristo dormiente sulla croce
con tutto il cuore vi benedico
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
E se oggi riuscite, date un bel bacio al costato del Cristo dormiente.
Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.