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La scelta che ci si pone: fidarci di Gesù e obbedire alla Legge di Dio, oppure dubitare e tradirlo, come Giuda

Tradimento-Legge

Omelia

Pubblichiamo l’audio di un’omelia sulle letture di giovedì 21 aprile 2016.

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

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Testo della meditazione

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La scelta che ci si pone: fidarci di Gesù e obbedire alla Legge di Dio, oppure dubitare e tradirlo, come Giuda

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

In questo giovedì della IV settimana di Pasqua, il capitolo 13 del Vangelo di San Giovanni Evangelista, che abbiamo appena ascoltato, ci dice che siamo di fronte sempre ad una scelta, la scelta è decidere se, sapendo queste cose; quindi, tutte le cose che Gesù ci ha detto nel Vangelo, che Dio ha detto nell’Antico Testamento, se sapendo i Dieci Comandamenti, siamo beati perché li mettiamo in pratica.

Noi siamo chiamati a mettere in pratica i Comandamenti di Dio, ad obbedire ai Comandamenti di Dio, a studiare i Comandamenti di Dio, ad amare i Comandamenti di Dio, la Legge di Dio, scritta con il Dito di Dio nella roccia sul Monte Sinai, dopo quaranta giorni e quaranta notti di digiuno, da parte di Mosè.

Quelle Tavole sono la nostra Alleanza, l’Alleanza che Dio ha stipulato con l’uomo.

Noi saremo beati se le metteremo in pratica.

Quelle Tavole, unite al messaggio di Gesù, sono il compimento dell’Alleanza tra Dio e l’uomo.

Noi non dobbiamo inventare niente, non dobbiamo cambiare niente, non dobbiamo essere più creativi, più fantasiosi di Dio, non c’è bisogno.

È sufficiente mettere in pratica quello che è stato detto, ma, dice Gesù: «Non parlo di tutti voi. Io conosco quelli che ho scelto, ma deve compiersi la Scrittura. Colui che mangia il Mio Pane ha alzato contro di Me il suo calcagno».

Purtroppo, tra quelli che Gesù ha scelto, ci sono dei Giuda. Giuda rappresenta l’immagine perfetta nel male, del traditore, Giuda diventa il capostipite di tutti i ribelli, di tutti coloro che non vogliono mettere in pratica la Parola di Dio, di coloro che non vogliono mettere in pratica i Dieci Comandamenti, non li vogliono amare, che non li vogliono osservare, che non vogliono osservare quello che Gesù ha detto nel Vangelo.

Gesù nel Vangelo ha detto tantissime cose, tantissime…ricordate anche quella frase: «Io non sono venuto a portare la pace sulla terra. Io sono venuto a portare la spada. Marito contro moglie, moglie contro figli, figli contro genitori». Questo perché?

Perché Gesù rivela le intenzioni dei cuori, Gesù rivela la qualità del cuore delle persone e noi, con un falso buonismo e perbenismo borghese, con questa melassa che appiccica da tutte le parti, pretendiamo di cambiare il messaggio di Gesù, di far diventare Gesù, questo crème caramel che si estende ovunque, che dolcifica e rende nauseabonda qualunque realtà umana, dove tutto va bene, dove qualunque cosa va bene ed è uguale al suo contrario.

Il messaggio di Gesù è estremamente chiaro per chi lo vuole intendere, per chi non è Giuda, e quindi Giuda ha alzato il suo calcagno mangiando il pane con Gesù.

Stiamo attenti che non ci capiti la disgrazia di imitare Giuda in vita e di seguirlo in morte, stiamo attenti che non ci capiti la disgrazia di tradire Cristo.

Giuda non ha accettato il messaggio di Gesù, Giuda seguiva Gesù ma non era convinto. Giuda nutriva dubbi, sospetti, ribellioni, fastidi, riserve. Giuda è l’immagine di colui che ti segue però dentro continua a muoversi chissà che cosa, però continua ad avere nella testa: «Ma… Se… Dunque… Però… Ma quando? Ma come? Ma perché? Perché Gesù non libera il popolo di Israele dai Romani? Perché Gesù porta avanti questa linea e non ne porta avanti un’altra? Perché Gesù non diventa il capo dei rivoluzionari? Cosa sta aspettando Gesù ad essere veramente il Salvatore del popolo di Israele?»

Lui si immaginava che Gesù dovesse fare quello che aveva in testa lui, non quello che era veramente Gesù e, siccome Gesù delude e rinnega continuamente la falsa immagine di Dio che Giuda aveva nella testa, Lo tradisce.

La storia si ripete sempre, sempre…

Quando noi iniziamo a covare, nella testa e nel cuore, dubbi, sospetti, ribellioni, fughe e quant’altro, prima o poi tradiremo anche noi; è importante quindi che decidiamo, che noi scegliamo, se vogliamo mettere in pratica veramente le Parole di Gesù.

Questo cosa vuol dire?

Vuol dire una cosa sola, lo ha detto già Gesù e non lo sto dicendo io certamente come cosa nuova: «Sarete perseguitati, sarete uccisi, perseguitandovi e portandovi in giudizio penseranno di rendere gloria a Dio».

Certo, lo dice Gesù: «Perché non conoscono il Padre, perché non sanno niente di Mio Padre, credono di servire Mio Padre, ma in realtà si ingannano, perché servono sé stessi, servono il loro vero Padre, il diavolo, che è omicida fin dal principio, mentitore e padre della menzogna», lo dice Gesù nel capitolo 8 di San Giovanni.

Allora chiediamo al Signore la grazia di scegliere di non stare dalla parte di Giuda, di scegliere di stare dalla parte di San Giovanni Evangelista, ad esempio, che mette la sua testa sul Cuore di Gesù.

Può mettere la sua testa sul Cuore di Gesù solamente colui che veramente si affida a Gesù, veramente si fida di Gesù, veramente parla di Gesù, veramente gode di Gesù, veramente cerca Gesù, ha in mente solo Gesù, ha nel cuore solo Gesù, preferisce perdere tutto ma non perdere Gesù.

Oggi, chi parla di Gesù?

Si sentono discorsi pieni di non so quale falsa sapienza, ma di Gesù, chi parla?

Chi ci parla di Gesù?

Chi ci trasmette Gesù?

Chi ci insegna Gesù?

Noi non dovremmo mai stancarci di ripetere il Nome di Gesù, di invocarLo, quando camminiamo, quando lavoriamo, quando studiamo, quando andiamo una parte all’altra. Dobbiamo sempre invocare Gesù, perché già quel Nome è salvezza e solo in quel Nome noi abbiamo la nostra salvezza!

Dovremmo portarlo stampato sul cuore con un marchio a fuoco, affinché sia marchiato a fuoco nella nostra mente e nella nostra anima!

Altro che essere ribelli, altro che metterci a declinare: «Gesù ha detto, però noi facciamo… Gesù ha detto, però intendeva… Gesù ha detto però…»

Gesù non era stupido, Gesù sapeva spiegarsi, Gesù sapeva parlare!

Non ha bisogno di traduttori, quello che ha detto ha detto, e quello che ha detto bisogna fare e basta! Non stiamo lì ad inventare sofismi umani per giustificare le nostre pigrizie e i nostri compromessi col mondo!

«Chi accoglie colui, che Io manderò, accoglie Me; chi accoglie Me, accoglie Colui che Mi ha mandato».

Il Signore manda anche oggi i Suoi Profeti, i Suoi Angeli, i Suoi Inviati, il Signore manda anche oggi coloro che annunciano la Parola di Dio, coloro che dicono veramente in modo genuino, originale, la Parola di Dio, e noi dobbiamo accoglierli.

Coloro che ci parlano in modo vero di Gesù, che ci conducono a Gesù, noi li dobbiamo accogliere, dobbiamo amarli, dobbiamo pregare perché i Sacerdoti infiammino con le loro parole il cuore dei fedeli, perché i Sacerdoti trasmettano la dottrina e l’insegnamento originale di Gesù, già lo diceva Santa Teresa D’Avila nel 1500 e chiedeva questo al Signore.

Oggi, nel giorno dedicato alla Santissima Eucarestia, invochiamo San Tarcisio, uno

dei Santi Martiri dell’Eucarestia, come Santa Matilde, andate a leggere la loro storia bellissima, un giorno magari ve ne parlerò.

Invochiamo questi due Santi, San Tarcisio Martire e Santa Matilde, in un certo senso martire anche lei, entrambi piccoli, Matilde proprio bambina, San Tarcisio un po’ più grande, perché ci insegnino a mettere l’Eucarestia al centro di ogni cosa.

Sia lodato Gesù Cristo!

Sempre sia Lodato!

Letture del giorno

Mercoledì della IV settimana di Pasqua

PRIMA LETTURA (At 12,24-13,5)

Riservate per me Bàrnaba e Sàulo.

In quei giorni, la parola di Dio cresceva e si diffondeva. Bàrnaba e Sàulo poi, compiuto il loro servizio a Gerusalemme, tornarono prendendo con sé Giovanni, detto Marco.

C’erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d’infanzia di Erode il tetràrca, e Sàulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Sàulo per l’opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.

Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, scesero a Selèucia e di qui salparono per Cipro. Giunti a Salamina, cominciarono ad annunciare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 66)

Rit: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,

su di noi faccia splendere il suo volto;

perché si conosca sulla terra la tua via,

la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,

perché tu giudichi i popoli con rettitudine,

governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,

ti lodino i popoli tutti.

Ci benedica Dio e lo temano

tutti i confini della terra.

Canto al Vangelo (Gv 8,12)

Alleluia, alleluia.

Io sono la luce del mondo, dice il Signore:

chi segue me avrà la luce della vita.

Alleluia.

VANGELO (Gv 12,44-50)

Io sono venuto nel mondo come luce.

In quel tempo, Gesù esclamò:

«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.

Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.

Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

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