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S. Maria Goretti – L’importanza di custodire la purezza

SMariaGoretti

Omelia

Pubblichiamo l’audio di un’omelia di venerdì 6 luglio 2018, memoria di S. Maria Goretti.

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Approfondimenti

[vc_cta h2=”La testimonianza di Alessandro Serenelli, assassino pentito di S. Maria Goretti” shape=”square” style=”flat” add_button=”bottom” btn_title=”Leggi la storia della conversione di Alessandro Serenelli” btn_style=”flat” btn_color=”vista-blue” btn_link=”url:http%3A%2F%2Fwww.santamariagoretti.it%2Fwp%2Falessandro-serenelli%2F||target:%20_blank|”]

Sono vecchio di quasi 80 anni, prossimo a chiudere la mia giornata. Dando uno sguardo al passato, riconosco che nella mia giovinezza infilai una strada falsa: la via del male che mi condusse alla rovina. Vedevo attraverso la stampa, gli spettacoli e i cattivi esempi che la maggior parte dei giovani segue quella via, senza darsi pensiero: ed io pure non me ne preoccupai. Persone credenti e praticanti le avevo vicino a me, ma non ci badavo, accecato da una forza bruta che mi sospingeva per una strada cattiva. Consumai a vent’anni il delitto passionale, del quale oggi inorridisco al solo ricordo.
Maria Goretti, ora Santa, fu l’Angelo buono che la Provvidenza aveva messo avanti ai miei passi. Ho impresse ancora nel cuore le sue parole di rimprovero e di perdono. Pregò per me, intercedette per me, suo uccisore.Seguirono trent’anni di prigione. Se non fossi stato minorenne, sarei stato condannato a vita [Note: all’epoca del delitto Alessandro Serenelli aveva 20 anni, allora si diventava maggiorenni a 21 anni]. Accettai la sentenza meritata; rassegnato espiai la mia colpa. Maria fu veramente la mia luce, la mia Protettrice; col suo aiuto mi diportai bene e cercai di vivere onestamente, quando la società mi riaccettò tra i suoi membri. I figli di San Francesco, i Minori Cappuccini delle Marche, con carità serafica mi hanno accolto fra loro, non come servo, ma come fratello. Con loro convivo dal 1936.Ed ora aspetto sereno il momento di essere ammesso alla visione di Dio, di riabbracciare i miei cari, di essere vicino al mio Angelo protettore e alla sua cara mamma, Assunta.
Coloro che leggeranno questa mia lettera-testamento vogliano trarre il felice insegnamento di fuggire il male, di seguire il bene, sempre, fin da fanciulli. Pensino che la religione coi suoi precetti non è una cosa di cui si può fare a meno, ma è il vero conforto, l’unica via sicura in tutte le circostanze, anche le più dolorose della vita. Pace e bene!”

Alessandro Serenelli

[/vc_cta][vc_cta h2=”Santa Maria Goretti” shape=”square” style=”flat” add_button=”right” btn_title=”Leggi il profilo di S. Maria Goretti” btn_style=”flat” btn_color=”green” btn_link=”url:http%3A%2F%2Fwww.santiebeati.it%2Fdettaglio%2F28150||target:%20_blank|”][/vc_cta][vc_cta h2=”La Milizia Angelica e il cingolo di S. Tommaso” shape=”square” style=”flat” add_button=”bottom” btn_title=”Per saperne di più” btn_style=”flat” btn_color=”sky” btn_link=”url:http%3A%2F%2Fwww.laicidomenicani.com%2Fblog%2F2013%2F11%2F28%2Fcingolo-tommaso-aquino%2F%23.Wz8lui3lCMI||target:%20_blank|”]La Milizia Angelica è fraternità soprannaturale o associazione di uomini e donne legati gli uni agli altri per mezzo della carità e dedicata a perseguire e promuovere la castità insieme sotto il potente patrocinio di San Tommaso d’Aquino e della Beata Vergine Maria.[/vc_cta]

Letture del giorno

Venerdì della XIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

PRIMA LETTURA (Am 8,4-6.9-12)
Manderò la fame nel paese; non fame di pane ma di ascoltare le parole del Signore.

«Ascoltate questo,
voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
voi che dite: “Quando sarà passato il novilunio
e si potrà vendere il grano?
E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,
diminuendo l’efa e aumentando il siclo
e usando bilance false,
per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del grano”».
«In quel giorno
– oracolo del Signore Dio –
farò tramontare il sole a mezzogiorno
e oscurerò la terra in pieno giorno!
Cambierò le vostre feste in lutto
e tutti i vostri canti in lamento:
farò vestire ad ogni fianco il sacco,
farò radere tutte le teste:
ne farò come un lutto per un figlio unico
e la sua fine sarà come un giorno d’amarezza.
Ecco, verranno giorni
– oracolo del Signore Dio –
in cui manderò la fame nel paese;
non fame di pane né sete di acqua,
ma di ascoltare le parole del Signore».
Allora andranno errando da un mare all’altro
e vagheranno da settentrione a oriente,
per cercare la parola del Signore,
ma non la troveranno.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 118)
Rit. Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.
Con tutto il mio cuore ti cerco:
non lasciarmi deviare dai tuoi comandi.

Io mi consumo nel desiderio
dei tuoi giudizi in ogni momento.
Ho scelto la via della fedeltà,
mi sono proposto i tuoi giudizi.

Ecco, desidero i tuoi precetti:
fammi vivere nella tua giustizia.
Apro anelante la mia bocca,
perché ho sete dei tuoi comandi.

Canto al Vangelo (Mt 11,28)
Alleluia, alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore.
Alleluia.

VANGELO (Mt 9,9-13)
Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Misericordia io voglio e non sacrifici.

In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

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