Testo di S.Alfonso Maria de Liguori
PRIMO GIORNO
Cuore amabile di Gesù
Mio amabile Redentore, quale oggetto più degno d’amore poteva il tuo Eterno Padre comandarmi d’amare fuori di te? Tu sei la bellezza del paradiso, tu l’amore di tuo Padre, nel tuo Cuore hanno la sede tutte le virtù. O Cuore amabile del mio Gesù, tu ben meriti l’amore di tutti i cuori; povero ed infelice quel cuore che non t’ama! Così infelice, o Dio, è stato il cuor mio, in tutto il tempo che non ti ha amato. Ma io non voglio continuare ad essere così infelice; io ti amo e voglio sempre amarti, o Gesù mio. O Signore, nel passato io mi son dimenticato di te ed ora che aspetto? Aspetto forse di obbligarti con la mia ingratitudine a scordarti di me e ad abbandonarmi? No, mio caro Salvatore, non lo permettere. Tu sei l’amore di un Dio e non dovrai a maggior ragione essere l’amore di un misero peccatore quale son io, così beneficato e amato da te? O belle fiamme, voi che ardete nel Cuore innamorato del mio Gesù, accendete voi nel mio povero cuore quel santo e beato fuoco che Gesù venne dal cielo ad accendere in terra. Voi incenerite e distruggete tutti gli affetti impuri che vivono nel mio cuore e gli impediscono di essere tutto suo.
Fa, mio Dio, che egli non viva che per amare solo te, caro mio Salvatore. Se un tempo ti ho disprezzato, ora sappi che tu sei l’unico mio amore. Io ti amo, io ti amo, io ti amo, né voglio amare altro che te. Amato mio Signore, non disdegnare di accettare che ti ami un cuore che un tempo ti ha amareggiato. Sia gloria tua il far vedere agli angeli un cuore, che un tempo ti ha fuggito e vilipeso, ardere per te d’amore.
Vergine SS. Maria Madre e speranza mia, aiutami tu; prega Gesù che mi renda, con la sua grazia, quale egli mi desidera.
SECONDO GIORNO
Cuore amante di Gesù
O Cuore adorabile del mio Gesù, Cuore innamorato degli uomini, Cuore creato apposta per amare gli uomini, come puoi esser dagli uomini così mal corrisposto e vilipeso? Ah me miserabile, poiché anch’io sono stato uno di questi ingrati che non ti ha saputo amare! Perdonami, Gesù mio, questo gran peccato, di non aver amato te che sei così amabile e tanto hai amato me, che non sai più che fare per obbligarmi ad amarti. Vedo che io meriterei d’esser condannato a non poterti più amare per aver un tempo rinunziato al tuo amore. Ma no, mio caro Salvatore, dammi ogni castigo, ma non questo. Concedimi la grazia di amarti e poi dammi qualunque pena tu voglia. Ma come posso temere di tal castigo, mentre sento che tu continui ad intimarmi il dolce, il caro precetto di amare te mio Signore e Dio? “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore” (Mt 22, 37).
Sì, mio Dio, tu vuoi esser amato da me ed io voglio amarti; anzi non voglio amare altri che te che tanto mi hai amato. O amore del mio Gesù, tu sei l’amor mio. O Cuore infiammato di Gesù, infiamma ancora il cuore mio. Non permettere che io nell’avvenire debba neppure per un momento vivere privo del tuo amore, uccidimi prima, distruggimi, non far vedere al mondo quest’orrenda ingratitudine, che io così amato da te, dopo tante grazie e lumi da te ricevuti abbia di nuovo a disprezzare il tuo amore. No, Gesù mio, non lo permettere. Spero nel sangue che hai sparso per me, che io sempre ti amerò e tu sempre mi amerai, e quest’amore fra me e te non si scioglierà mai più in eterno.
O madre del bell’amore, Maria, tu che tanto desideri di vedere amato Gesù, legami, stringimi col tuo Figlio; ma stringimi tanto che io non abbia più a vedermene separato.
TERZO GIORNO
Cuore di Gesù anelante d’esser amato
Caro mio Redentore, ti dirò con S. Agostino, tu mi comandi che io ti ami, e se non ti amo mi minacci l’inferno; ma qual inferno più orribile, qual disgrazia più grande può succedermi che l’essere privo del tuo amore? Se dunque vuoi atterrirmi, minacciami solamente che io vivrò senza amarti, che questa sola minaccia mi spaventerà più che mille inferni. Se in mezzo alle fiamme dell’inferno potessero i dannati, o mio Dio, ardere del tuo amore, l’inferno diventerebbe un paradiso e se al contrario i beati nel cielo non potessero amarti, il paradiso diventerebbe un inferno. Così sant’Agostino. Vedo già, amato mio Signore, che io per i miei peccati meriterei di essere abbandonato dalla tua grazia e con ciò condannato a non poterti più amare; ma intendo che tu continui a comandarmi di amarti e sento in me un gran desiderio d’amarti. Questo mio desiderio è dono della grazia tua, tu me la dai; dammi dunque ancora la forza di eseguirlo e fa che davvero e con tutto il cuore da oggi avanti io ti dica e ti replichi sempre: “Mio Dio, io ti amo, io ti amo, io ti amo, tu desideri il mio amore, io desidero il tuo”. Scordati dunque, o Gesù mio, dei disgusti che per il passato ti ho dato; amiamoci sempre; io non ti lascerò, tu non mi lascerai. Tu sempre mi amerai, io sempre ti amerò. Caro mio Salvatore, i meriti tuoi sono la speranza mia. Fatti amare sempre e fatti amare assai da un peccatore che assai ti ha offeso.
Vergine immacolata Maria, aiutami tu, prega Gesù per me.
QUARTO GIORNO
Cuore addolorato di Gesù
O adorato e caro mio Gesù, ecco ai piedi tuoi chi ha tanto addolorato il tuo amabilissimo Cuore che mi ha tanto amato e che non ha risparmiato niente per farsi amare da me! Ma consolati, dirò così, mio Salvatore; sappi che il mio cuore ferito per grazia tua, del tuo santo amore, oggi prova tanto rincrescimento dei disgusti che ti ha dati che vorrebbe morirne di dolore. Oh chi mi darà, Gesù mio, quel dolore dei miei peccati che tu avesti nella tua vita!
Eterno Padre, io ti offro la pena e 1’aborrimento che ebbe il tuo Figlio delle mie colpe e per questo ti prego di darmi un dolore così grande delle offese che ti ho fatte che mi faccia vivere sempre afflitto e addolorato, pensando d’aver disprezzato un tempo la tua amicizia. E tu, Gesù mio, da oggi in poi donami un tale orrore al peccato, che mi faccia aborrire anche le colpe più leggere, pensando che dispiacciono a te che non meriti d’essere disgustato né poco né assai, ma meriti un infinito amore. Amato mio Signore, ora io detesto tutto ciò che a te dispiace e per l’avvenire non voglio amare se non te e quello che ami tu. Aiutami, dammi forza; dammi la grazia d’invocarti sempre, o Gesù mio, e di replicarti sempre questa domanda: “Gesù mio, dammi il tuo amore, dammi il tuo amore, dammi il tuo amore”.
E tu Maria santissima, impetrami la grazia di pregarti sempre e dirti: “Madre mia, fammi amare Gesù Cristo”.
QUINTO GIORNO
Cuore pietoso di Gesù
Cuore pietoso del mio Gesù, abbi pietà di me, Gesù dolcissimo, abbi pietà di me. Te lo dico ora e tu dammi la grazia di dirtelo sempre: Gesù dolcissimo, abbi pietà di me. Prima che io ti offendessi, o mio Redentore, io certamente non meritavo nessuna delle tante grazie che mi hai fatto. Tu mi hai creato, tu mi hai donato tanti lumi: tutto senza merito mio. Ma dopo che ti ho offeso, non solo io non meritavo favori, ma ho meritato il tuo abbandono e l’inferno. La tua pietà ha fatto che tu mi aspettassi e mi conservassi in vita quando io già stavo in tua disgrazia. La tua pietà mi ha illuminato ed invitato al perdono: essa mi ha dato dolore dei miei peccati, essa il desiderio di amarti; ed ora spero già per la tua pietà di stare in grazia tua. Non permettere, o Gesù mio, di dover continuare ad usarmi pietà. La misericordia che ti domando è che tu mi dia luce e forza di non esserti più ingrato. No, amor mio, non pretendo che tu abbia a perdonarmi se io ritorno a voltarti le spalle: questa sarebbe presunzione che ti impedirebbe di usarmi più misericordia. E qual pietà io dovrei più aspettare da te, se ingrato di nuovo disprezzassi la tua amicizia e mi separassi da te? No, Gesù mio, io ti amo e ti voglio sempre amare. E questa è la misericordia che spero e cerco da te: Non permettere che io mi separi da te.
Ne prego anche te, o madre mia Maria, non permettere che io mi abbia a separare più dal mio Dio.
SESTO GIORNO
Cuore liberale di Gesù Cristo
Ah Gesù mio, a te non è ripugnato di dare per me il sangue e la vita ed io ripugnerò di darti il misero mio cuore? No, mio caro Redentore, io te l’offro tutto, tutta ti dono la mia volontà; accettala tu e disponila a tuo piacere. Io non ho né posso niente, ma ho questo cuore donatomi da te, del quale nessuno può privarmi: posso esser privato delle robe, del sangue, della vita, ma non già del cuore. Con questo cuore io posso amarti, con questo io voglio amarti. Insegnami tu, o mio Dio, la perfetta dimenticanza di me stesso; insegnami ciò che debbo fare per giungere al tuo puro amore, del quale tu, per tua bontà, mi hai ispirato il desiderio. Io sento in me una volontà risoluta di piacerti; ma per eseguirla, da te aspetto e domando l’aiuto. A te tocca, o amante Cuore di Gesù, di render tutto tuo il mio povero cuore che in passato è stato a te così ingrato e privo del tuo amore per sua colpa. Questo mio cuore sia tutto acceso per te, come il tuo è acceso per me. Fa che la mia volontà sia tutta unita alla tua, sicché io non voglia se non quello che vuoi tu e da oggi in poi la tua santa volontà sia la regola di tutte le mie azioni, di tutti i pensieri e di tutti i desideri miei. Io spero, Signore, che non mi negherai la grazia per eseguire questa risoluzione che prendo oggi ai tuoi piedi: di abbracciare con pace quanto di me e delle mie cose tu disporrai, così nella mia vita, come nella mia morte. Beata te, o Maria immacolata, che avesti il cuore sempre e tutto uniforme al Cuore di Gesù! Impetrami tu, madre mia, che per l’avvenire altro io non voglia né desideri se non quel che vuole Gesù e vuoi tu.
SETTIMO GIORNO
Cuore grato di Gesù
O amato mio Gesù, ecco ai tuoi piedi l’ingrato. Io sono stato ben grato con le creature, solamente con te sono stato un ingrato. Con te dico, che sei morto per me e di più non potevi fare per mettermi in obbligo d’amarti. Mi consola e mi dà animo l’avere a che fare con un Cuore di bontà e di misericordia infinita, che dichiara di scordarsi di tutte le offese di quel peccatore che si pente e lo ama. Caro mio Gesù, per il passato io ti ho offeso, ti ho disprezzato: ma ora ti amo più d’ogni cosa, più di me stesso. Dimmi quel che vuoi da me, che sono pronto a farlo tutto, con la tua grazia. Io credo che tu mi hai creato, tu hai dato il sangue e la vita per amor mio, credo anche che per me sei restato nel SS. Sacramento; te ne ringrazio, amor mio; non permettere più che nell’avvenire io ti sia ingrato di tanti benefici e testimonianze del tuo amore. Legami, stringimi al tuo Cuore e non permettere che nella vita che mi resta io abbia a darti più disgusto ed amarezze. Basta, Gesù mio, quanto ti ho offeso; ora ti voglio amare. Oh ritornassero gli anni miei perduti! Ma no, che quelli non tornano più e poca sarà la vita che mi resta; ma, o sia poca o sia molta, mio Dio, il tempo che mi rimane da vivere lo voglio tutto spendere ad amare te, sommo bene, che meriti un amore eterno ed infinito.
Maria madre mia, non permettere che io abbia più ad essere ingrato al tuo Figlio; prega Gesù per me.
OTTAVO GIORNO
Cuore di Gesù disprezzato
O Cuore del mio Gesù, abisso di misericordia e d’amore, come mai alla vista della bontà che mi hai usata e della mia ingratitudine, io non muoio e non mi struggo di dolore? Tu, Salvator mio, dopo avermi dato l’essere, mi hai dato tutto il tuo sangue e la vita, abbandonandoti alle ignominie ed alla morte per amor mio e di ciò non contento, hai inventato il modo di sacrificarti ogni giorno per me nella santa Eucaristia, non ricusando di esporti alle ingiurie che dovevi ricevere, e che già tu prevedevi, in questo Sacramento d’amore. O Dio, come posso vedermi poi così ingrato a te senza morir di confusione? Ah Signore, metti fine alle mie ingratitudini ferendomi il cuore col tuo amore e facendomi tutto tuo. Ricordati del sangue e delle lacrime che hai sparso per me e perdonami. Non siano perdute per me tante tue pene. Ma tu, benché m’abbia visto così ingrato ed indegno del tuo amore, non hai lasciato d’amarmi ancor quando io non ti amavo e neppure desideravo che tu mi amassi; quanto più, dunque, io debbo sperare il tuo amore ora che non voglio né sospiro altro che amarti ed esser amato da te? Contenta appieno questo mio desiderio; dirò meglio: questo desiderio tuo, perché sei tu che me lo dai. Fa che questo giorno sia il giorno della mia totale conversione, sicché io cominci ad amarti per non cessare mai più d’amare te, sommo bene. Fa che io muoia, in tutto, a me stesso, per non vivere che per te e per ardere sempre del tuo amore.
O Maria, il tuo cuore fu quell’altare beato, sempre acceso dal divino amore; madre mia cara, rendimi simile a te, prega il tuo Figlio, che gode di onorarti col non negarti niente di quanto gli domandi.
NONO GIORNO
Cuore fedele di Gesù
Caro mio Redentore, oh fossi io stato fedele con te come tu sei stato fedele con me! Ogni volta che io ho aperto il mio cuore, tu sei entrato a perdonarmi ed a ricevermi nella tua grazia: ogni volta che ti ho chiamato tu sei accorso ad aiutarmi. Tu sei stato fedele con me, ma io sono stato troppo infedele con te, ti ho promesso di servirti e poi tante volte ti ho voltato le spalle; ti ho promesso il mio amore e poi tante volte te l’ho negato: come se tu, mio Dio che mi hai creato e redento, fossi meno degno di esser amato che le creature e quei miseri miei gusti per cui ti ho lasciato. Perdonami, Gesù mio. Conosco la mia ingratitudine e l’aborrisco. Conosco che tu sei bontà infinita, che meriti un infinito amore specialmente da me, che tu hai tanto amato dopo tante offese da me ricevute. Povero me se mi dannassi! Le grazie che mi hai fatto e i contrassegni dell’affetto speciale che mi hai dimostrato sarebbero, oh Dio, l’inferno del mio inferno. Ah no, amor mio, abbi pietà di me; non permettere che io torni a lasciarti e che poi, dannandomi come meriterei, io avessi a con- tinuar nell’inferno a pagare con ingiurie e odio l’amore che tu mi hai portato. Cuore innamorato e fedele di Gesù, infiamma il misero mio cuore affinché arda per te come tu ardi per me. Gesù mio, in questo momento mi pare di amarti, ma ti amo poco; fa che ti ami assai e che ti sia fedele fino alla morte. Ti chiedo questa grazia insieme alla grazia di continuare sempre a chiedertela. Fammi morire prima che io ti abbia di nuovo a tradire.
O Maria, madre mia, aiutami ad esser fedele al tuo Figlio.