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Sacratissimo Cuore di Gesù

Sacratissimo Cuore di Gesù

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: Sacratissimo Cuore di Gesù
Venerdì 7 giugno 2024 – Sacratissimo Cuore di Gesù

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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VANGELO (Gv 19, 31-37)

Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via.
Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a venerdì 7 giugno 2024. Celebriamo quest’oggi la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù.

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal diciannovesimo capitolo del Vangelo di san Giovanni, versetti 31-37.

Quest’oggi sospendiamo la nostra meditazione su san Manuel e questa meditazione che farò adesso sarà tutta dedicata a questa solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù. Poi, questa sera alle 19:30, ci sarà la Santa Messa in onore del Sacratissimo Cuore di Gesù e vi dirò altro.

In questo Primo Venerdì del mese di giugno, siamo chiamati a fare ardente memoria del Sacro Cuore di Gesù, che la Chiesa ci propone di onorare, sia in quanto tale, sia come simbolo vivente della sua carità. 

Come scrisse papa Pio XI:

“Il culto del Sacro Cuore è la quintessenza stessa del cristianesimo e nessun’altra devozione potrebbe meglio identificare la nostra religione cattolica”;

Dom Prosper Guéranger scrisse:

“Adorare il Cuore di Gesù significa adorare per così dire, nel suo principio, nel suo fulcro, la vita di sacrificio e d’immolazione del nostro Salvatore. Significa adorare il prezioso ricettacolo in cui le ultime gocce del sangue divino hanno atteso, per effondersi, che venisse a colpirlo la lancia di Longino. Quel cuore squarciato rimane per sempre come la testimonianza d’una vita che si è data interamente per la salvezza del mondo”

Perché la Chiesa Cattolica celebra questa festa? Perché Gesù stesso, comunicando tramite la sua presenza reale nella santa Eucarestia, chiese a Santa Margherita Maria Alacoque che si prodigasse per l’istituzione di questa memoria. Leggiamo ciò che disse Gesù a Santa Margherita Maria:

“In segno di riconoscenza, però, non ricevo dalla maggior parte di essi — Gesù si riferisce a coloro i quali si accostano all’Eucarestia — che ingratitudini per le loro tante irriverenze, i loro sacrilegi e per le freddezze e i disprezzi che essi mi usano in questo Sacramento d’Amore. Ma ciò che più mi amareggia è che ci siano anche dei cuori a me consacrati che mi trattano così — e qui si riferisce ai sacerdoti. Per questo ti chiedo che il primo venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini, sia dedicato a una festa particolare per onorare il mio Cuore, ricevendo in quel giorno la santa Comunione e facendo un’Ammenda d’onore per riparare tutti gli oltraggi ricevuti durante il periodo in cui è stato esposto sugli altari.”

Questo è quello che faremo stasera, è esattamente questo: la santa Comunione — in grazia di Dio, ovviamente — e l’Ammenda d’onore, che è quello di cui vi ho parlato anche ieri e che faremo proprio alla fine della Santa Messa.

Quanti di noi sapevano che Gesù ha chiesto l’istituzione della festa che celebriamo oggi per ottenere riparazione per tutti i peccati commessi contro l’Eucarestia? Quanti lo sapevano? E, precisa pure, di quali peccati sta parlando e da chi sono commessi: ingratitudini, irriverenze, sacrilegi, freddezze, disprezzi, compiuti da tutti i battezzati, sacerdoti e consacrati compresi. E fa riferimento anche a queste mancanze compiute proprio durante l’esposizione eucaristica, quella che noi chiamiamo adorazione. Evidentemente, spesso Gesù non viene adorato nemmeno nell’adorazione eucaristica. O viene adorato male, come san Manuel ci ha insegnato, magari semplicemente con una presenza fisica, ma non con una presenza spirituale, per esempio.

Ecco, vedete? Questa sera, al Carmelo di Monza vivremo proprio questa grazia immensa: l’adorazione eucaristica notturna. Dopo che avremo celebrato la Santa Messa solenne delle ore 19:30, esporremo Gesù sull’altare per tutta la notte, fino alla mattina dopo. E chiuderemo questo tempo di fede, di amore e di riparazione con la Santa Messa delle 7:30, nella festa del Cuore Immacolato di Maria.

Quale tempo più propizio della notte, lunga e silenziosa, per vivere momenti di vera preghiera e di adorazione, per un serio esame di coscienza, e consolidare il nostro cammino di unione a Gesù?

Proprio per questo motivo, al ritiro di animazione vocazionale che si terrà sempre al Carmelo di Monza dal 12 al 14 luglio, il centro di tutto saranno il silenzio, l’adorazione (anche notturna), la Santa Messa quotidiana e la possibilità di confessarsi. Capite? Nel ritiro che faremo a luglio, tutto questo si distende su tre giorni.

Le grandi decisioni, i grandi cambiamenti, le solenni riconferme della strada intrapresa, avvengono dove? Ai piedi dell’Eucarestia.

Ritorniamo adesso alla festa del Sacro Cuore e all’Atto di Riparazione. 

Gesù chiese queste cose a Santa Margherita Maria nel 1673; la Chiesa ha impiegato quasi 200 anni per accontentare il Sacro Cuore, estendendo questa festa a tutto il mondo cattolico, e 250 anni ci sono voluti perché un papa componesse l’Atto di Riparazione che deve essere recitato nel giorno della festa e che oggi reciteremo solennemente. 

Hanno ragione i santi, “l’amore non è amato”, ha ragione il vescovo san Manuel, “il Tabernacolo è abbandonato”. 

Il Sacro Cuore ci chiama a riparare l’ingratitudine che subisce dagli uomini con un’altra richiesta esplicita, anche questa consegnata a santa Margherita Maria Alacoque: ricevere la Santa Comunione per i nove primi venerdì del mese consecutivi; chiede esattamente questo, letteralmente, niente di più e niente di meno. È la famosa pratica dei primi Nove venerdì del mese, una delle più conosciute degli ultimi secoli nella Chiesa. Ma quanti ancora la fanno? E quanti la fanno bene, soprattutto?

Proprio oggi è il primo venerdì del mese — l’abbiamo detto anche ieri — spero che tutti quelli che stanno ascoltando adesso quest’omelia, nella Santa Messa a cui parteciperanno oggi, o continueranno la serie di Primi venerdì che hanno già cominciato o ne inizieranno una nuova, solennemente, proprio nella festa del Sacro Cuore, con quest’unica intenzione: dedicare la propria vita e il proprio amore a riparare le offese che Gesù riceve nel suo Santissimo cuore, ripetendo insieme a san Manuel Gonzalez, grandissimo Vescovo innamorato dell’Eucaristia: “Anche se tutti ti offendono, mio Gesù, io no. Anche se tutti, io no”.

Approfondiamo brevemente cosa intendiamo quando diciamo che il culto del Sacro Cuore è strettamente legato alla Santissima Eucaristia. Come abbiamo detto poc’anzi, è lo stesso Gesù che chiede riparazione al suo Sacro Cuore per le offese che riceve nella Santa Eucarestia, e gli stessi miracoli eucaristici ci dicono che, quando Gesù ci dona il suo corpo nell’Eucaristia, è del suo Cuore che ci nutre. Il legame fra Sacro Cuore ed Eucaristia è indissolubile, essenziale e sostanziale. Quando si dice che il Sacramento supremo è scaturito dal Cuore di Gesù, viene spontaneo intendere questa espressione metaforicamente, a significare che l’istituzione dell’Eucaristia è il vertice della manifestazione dell’amore di Gesù per gli uomini. In realtà bisognerebbe applicare questa frase anche in senso letterale.

I medici — attenti, bene, abbiamo già visto queste cose, ma io le ripeto — chiamati a stabilire la veridicità di diversi miracoli eucaristici, hanno dovuto attestare che le Ostie si erano trasformate in tessuto umano e precisamente nel miocardio, il caratteristico tipo di muscolo che costituisce le parti interne del cuore — il cuore del cuore, l’abbiamo già detto — e non solo, hanno anche testato scientificamente che, in tutti i casi analizzati, non solo il Pane eucaristico si è mutato inspiegabilmente in carne e sangue, ma quelle cellule del muscolo miocardico che avevano analizzato, erano state estratte da un cuore vivo e agonizzante di gruppo sanguigno AB. Quello che hanno estratto per fare le analisi, era estratto da un cuore vivo, pulsante e agonizzante! In tutti i casi analizzati!

Vi rimando al pregevole studio del cardiologo dottor Serafini, che presenta l’analisi comparata di cinque miracoli eucaristici approvati dalla Chiesa, nel suo libro dal titolo “Un cardiologo visita Gesù — I miracoli eucaristici alla prova della scienza”. 

Abbiamo quindi una missione gravissima: Gesù ci consegna il suo Cuore nell’Eucaristia, noi come rispondiamo a questo immenso dono?

Ascoltiamo l’indicazione del Vescovo san Manuel Gonzalez (cito): «Solo coloro che si accostano a Lui — a Gesù Sacramentato — con fede viva e rinnegamento di sé daranno al Cuore di Gesù tutta la compagnia che Egli desidera ed ha il diritto di sperare, e riceveranno da Lui tutti i frutti che si possono attendere dal cibarsi di Lui e dall’unirsi a Lui, e con essi il frutto dei frutti e il fine supremo del Tabernacolo, ovvero: la trasformazione in Lui, ossia: la formazione di tanti Gesù quanti sono i comunicanti».

Ecco che abbiamo scoperto il fine supremo dell’Eucaristia: ricevendo la Comunione, custodendola santamente, io divento un Tabernacolo vivente e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me.

Carissimi, vi ho detto proprio tutto quello che potevo dirvi fin qui, perché stasera, vi dirò altro; ci sarà altro che dovrò dirvi sul Sacro Cuore di Gesù. Come già vi ho detto, abbiamo tanto da lavorare stasera: ci sarà tanto da lavorare, tanto da scoprire e non ci fermeremo un minuto. Dalle 19:30 in poi sarà veramente una maratona, una maratona di adorazione, di lode, di culto a Dio, di riconoscenza a Dio, una maratona bellissima. Vi aspetto stasera, alle 19:30, per questa Santa Messa, e poi domani mattina, per la Messa alle 7:30 dedicata tutta al Cuore Immacolato di Maria. Spero davvero di cuore di rivedere almeno gli stessi volti che ho visto a Rosa Mistica, anche se devo dirvi che spero di più; di vederne di nuovi, uniti a quelli già visti a Rosa Mistica.

Sacro Cuore di Gesù, fa che t’ami sempre più,
dolce Cuore di Maria, sii la salvezza dell’anima mia.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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