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Fare verità – Cammino di perfezione, S. Teresa di Gesù pt.40

Gesù tende la mano ad un bambino

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: Fare verità – Cammino di perfezione, S. Teresa di Gesù pt.40
Domenica 10 dicembre  2023

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

Per motivi di intenso traffico non ci è possibile rendere disponibile l’ascolto dei file audio direttamente dal nostro sito. Se hai dubbi su come fare, vai alle istruzioni per l’ascolto delle registrazioni.

VANGELO (Mc 1, 1-8)

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa:
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a domenica 10 dicembre 2023. Ricordo che oggi si festeggia la Beata Vergine Maria di Loreto; quindi, oggi cerchiamo il più possibile di festeggiarla, attraverso la santificazione della domenica e attraverso la recita del Santo Rosario, del Salterio di Gesù e di Maria. Poi ricordo che a mezzogiorno si recita la bellissima preghiera della supplica alla Madonna di Loreto.

All’inizio di questa meditazione mi permetto di ricordarvi l’importanza di iscrivervi al canale Telegram: Veritatem in Caritate. Perché è importante? Perché tanti mi scrivono che magari si sentono un po’ soli nella fede, che fanno fatica, che magari sono un po’ costretti a pregare da soli, che non hanno nessuno con cui condividere il momento della fede e via di seguito. 

Allora, sul canale Telegram, oltre ad esserci un grande movimento di persone, di fatto si parla del Signore, della Vergine Maria e, anche se non ci si conosce, si vede che si è creato un bel clima di fraternità. Magari ci si è incontrati qualche volta negli incontri che abbiamo fatto, però sono tanti ad essere iscritti, siamo quasi arrivati a quattromila persone iscritte al canale, proprio tanti; di conseguenza non tutti ci possiamo conoscere, però tutti condividiamo l’amore per il Signore.

Ecco, oltre a condividere le novene, le preghiere, lo scambio che c’è di messaggi, le meditazioni, dal 27 di novembre ho iniziato, appunto, a proporre questi momenti, queste dirette brevi. Io metto un avviso sul canale Telegram col quale vi avviso che il giorno tal dei tali, alle ore tal dei tali, per chi vuole, farò una diretta. Per esempio il 27 di novembre ho scritto: “Reciteremo insieme la supplica alla Madonna della Medaglia Miracolosa, alle ore diciassette e trenta”, e così abbiamo fatto. 

È stata la prima volta ed eravamo trecentoventicinque persone. Mi è venuto in mente nel pomeriggio e l’ho detto un po’ in ritardo, quindi tanti, tantissimi non l’hanno saputo e non hanno potuto; però, appunto, mi sono ripromesso da lì in avanti di farlo presente con anticipo. 

Quella è stata un po’ la nostra pietra miliare, da lì abbiamo cominciato; ed è stato bello perché è durato molto poco — il tempo della supplica alla Madonna della Medaglia Miracolosa, poi la benedizione — però è stato molto intenso. Molto intenso, molto bello, perché c’erano appunto — immaginatevi — trecentoventicinque persone, sono tantissime! Pensatele in una chiesa trecento persone, pensatele in un salone, pensatele dove volete, trecento persone sono tantissime. Ecco, trecento persone che si riuniscono per pregare; fosse anche per cinque, dieci minuti, però è bello! E, visto questo esito così positivo, ho detto che appunto avrei riproposto altri momenti, e così ho fatto.

Ecco, io vi consiglio di iscrivervi, perché non do qua questo avviso, non ha senso, perché queste meditazioni, appunto, seguono un altro canale che è quello di WhatsApp, che è quello di YouTube. So che voi le prendete da YouTube, le scaricate, le inoltrate su WhatsApp, piuttosto che su altri social, e quindi la meditazione segue un’altra via, che è quella del sito veritatemincaritate.com; il sito poi si appoggia a YouTube e poi, da lì, appunto, ognuno la scarica e la manda dove vuole. La meditazione viene anche trascritta, e la trascrizione c’è anche su Telegram, però Telegram è uno strumento che usiamo in un modo diverso. Io non do gli avvisi qua, perché non ha senso, non è questo il luogo per dare l’avviso. Gli avvisi prossimi sul canale Telegram ci sono già, però non li do qui, perché riguardano quel canale.

Quindi a chi pensa di avere desiderio di partecipare a queste dirette, per dei momenti di preghiera insieme — adesso poi arriva il Natale, arriva l’ultimo giorno dell’anno, arriva la Madonna di Guadalupe, oggi alle dodici c’è la supplica alla Beata Vergine Maria, insomma, capite — consiglio di iscriversi. 

C’è un regolamento da seguire, perché sennò poi si viene espulsi dal canale, regolamento fatto per evitare che entrino persone disoneste, che non c’entrano niente con quello che stiamo facendo. Il regolamento da seguire è molto semplice e poi ci si iscrive al canale, e così si viene informati di tutto e si resta aggiornati. Io tutti gli avvisi li do lì, quindi sappiatevi regolare. Tutti gli avvisi che riguardano i nostri incontri, le nostre preghiere nelle dirette, le meditazioni, quelle catechesi che faccio alla radio, ecc., metto tutto sul canale Telegram. Uso quel canale perché è molto pratico, molto veloce, riesco a intervenire velocemente; spesse volte quando sul canale qualcuno fa qualche domanda rispondo — non sempre perché non riesco, ma spesse volte lo faccio — insomma, è un luogo virtuale, però, utilizzato molto.

Ecco, io vi consiglio proprio caldamente di iscrivervi. Altrimenti capita che, faccio un esempio, a dicembre qualcuno mi scrive e mi dice: “Ah, padre Giorgio, buongiorno, senta, volevo chiederle, ma lei è ancora a Roma? Se e quando torna dalle nostre parti, mi può avvisare?”. Io rimango un po’ stupito perché dico: “Santa pazienza, sono due mesi abbondanti che sono tornato, l’ho scritto e l’ho messo bene scritto su Telegram, allora come mai non lo sa?” Uno non lo sa, perché non si iscrive al canale.

Io, sappiate, uso i luoghi delle meditazioni solo per fare le meditazioni, questo è fondamentale. Solamente stavolta do questo avviso mescolato alla meditazione — e ogni tanto lo ridirò di iscriversi al canale Telegram — perché non voglio mischiare le cose. 

Quindi se siete interessati ad essere informati sugli incontri e su quello che faremo, su queste preghiere, piuttosto che sulle dirette, dovete iscrivervi al canale Telegram, e lì io metterò tutti gli avvisi del caso. 

Il canale YouTube o il sito dove ci sono le registrazioni, invece, è dedicato solo alle meditazioni, perché poi può esserci qualcuno che lecitamente dice: “No, a me il resto non interessa, a me interessano solo le meditazioni”, ed è giusto che sia rispettato il suo desiderio e, su YouTube, dove c’è il ciclo di meditazioni — che sono queste — trova solo le meditazioni, non trova tutti gli avvisi che io devo dare o le novene che facciamo, i tridui, o i santi che si festeggiano, le memorie particolari, cose diverse, ecco. Però vi avviso, in modo tale che poi qualcuno non scenda giù dal pero e dica: “No, ma io non lo sapevo, a me nessuno ha detto niente…” Ma, veramente, più di quattromila persone lo sanno, è un problema se tu non lo sai, no? Allora, probabilmente, devi sapere che ti devi iscrivere in quel luogo lì. 

Quindi, ripeto, il mio consiglio è di iscriversi al canale Telegram: Veritatem in Caritate, così siete tutti informati in tempo reale.

Va bene; detto questo, oggi ricordo, appunto, che è la festa della Beata Maria Vergine di Loreto, quindi alle dodici c’è la supplica.

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal primo capitolo del Vangelo di san Marco, versetti 1-8.

Continuiamo la nostra lettura e meditazione del libro di Santa Teresa di Gesù, Cammino di perfezione. 

Proseguiamo nella meditazione del quinto paragrafo — che stiamo affrontando quasi parola per parola — molto importante, come avete visto, e adesso andiamo alla nota. Nel quinto paragrafo c’è una nota proprio al termine della frase:

Oh, la bellissima carità e il gran servizio che farebbe a Dio la religiosa che, sentendosi incapace di seguire le costumanze di questa casa, lo riconoscesse ed uscisse di monastero!1

Nota:

1 …prima ancora di fare la professione e lasciasse in pace le sorelle.

Vedete? Ancora prima di fare la professione solenne — o magari anche quella semplice — se ne vada; per tutte le ragioni che abbiamo detto ieri.

Se credono a me, non la riceveranno in nessun altro, o non l’ammetteranno alla professione se non dopo aver constatato per più anni che si è corretta. 

Vedete come è delicata la questione…

Non parlo di mancanze che riguardino le penitenze e i digiuni… 

Ecco, attenzione che adesso ci precisa

… perché, quantunque anch’esse difetti, tuttavia non sono di gran danno.

Quindi lei non sta parlando di queste mancanze legate alle penitenze e ai digiuni, attenzione! Ma di cosa sta parlando? Chi deve andarsene da solo? Chi deve capire che — come ha detto poc’anzi — è incapace di seguire questa strada?

Parlo di certi temperamenti che cercano di essere stimati e onorati

Prima caratteristica: “temperamenti che cercano di essere stimati e onorati”. Attenzione, ne parlavamo ieri: i caratteri, le psicologie che cercano la stima e l’onore. Per Santa Teresa una persona che cerca queste cose deve andare via, non è adatta alla vita religiosa. “Stimati e onorati”. 

Noi possiamo chiederci: nella mia vita, anche famigliare, nel mio fare il papà e la mamma, nel mio essere papà/ mamma, nel mio essere moglie/marito, nel mio essere amico/amica; nel mio voler diventare sacerdote, forse cerco la stima e l’onore? Nelle scelte educative che faccio, che cosa cerco: il bene dell’educando o cerco la sua stima, cerco il suo onore? Guardate che è difficile, difficilissimo essere liberati, essere liberi dalla brama della stima e dell’onore perché naturalmente siamo portati a sperare, a desiderare e a cercare, e a fare di tutto per essere stimati e onorati; ce l’abbiamo dentro. Quindi capite quanto è veramente difficile dire: “Ce l’ho dentro, però lo sto controllando, sono cosciente, sto pregando, lo sto rinnegando, sto facendo tutto il possibile per…”?

Quindi, uno: temperamenti che cercano stima e onore. 

Due:

osservano i difetti degli altri e mai riconoscono i propri…

Ci sono persone che hanno sempre da criticare gli altri. Ci sono persone che, secondo il loro giudizio, non sbagliano mai; non hanno mai da dire niente su sé stesse. È così! E speriamo che non siamo noi. Persone che hanno sempre questo sguardo di critica su quelli che stanno intorno. Ma questa cosa non porta da nessuna parte. Penso che, indicativamente, siamo tutti concordi che questa strada è una strada chiusa.

… e via di seguito: tutte cose che nascono da poca umiltà.

Ecco, questi temperamenti hanno poca umiltà. Quindi la caratteristica fondamentale, per qualunque scelta tu debba fare, qualunque scelta legata allo stile di vita e perciò legata alla tua vocazione — così comunemente chiamata — se non si fonda sull’umiltà e non manifesta umiltà, è meglio che tu lasci perdere. 

Prosegue:

Se Dio non dà loro un gran fervore, ed esse dopo molti anni non si correggono, Iddio vi liberi dal tenerle con voi! Costoro, sappiatelo, non avranno pace, né lasceranno in pace.

Ci vuole un grande fervore per liberarsi e per correggersi da questi difetti. E, lei dice: se non si correggono, non tenetele presso di voi, perché non hanno pace e non vi lasceranno in pace.

Alle volte nella vita, quando si può, bisogna dire: grazie, arrivederci, non siamo fatti uno per l’altro. Ma bisogna avere il coraggio di dirlo: “Ho capito che questa relazione, questa amicizia, o questo stile di vita, che pensavo essere per me, non lo è affatto. E serve un gran fervore, serve una grande grazia da parte di Dio.

Siccome voi non esigete nessuna dote, vi è più facile rimandarle; ma io piango su quei monasteri dove molte volte, per non restituire la dote o per paura di ledere l’onore dei parenti, — ecco vedete: l’onore — si tiene in casa il ladro che rapisce ogni bene. Essendo entrate in questa casa avete calpestato ogni onore di mondo, perché i poveri del mondo non sono onorati: non vogliate ora salvare a vostre spese l’onore degli altri.

Vedete che ritorna! Santa Teresa è ferocissima contro l’onore: l’onore dei parenti, l’onore del mondo. Lei, da esperta guida spirituale dice: state attenti alla brama degli onori, al ricatto dell’onore, e lei dice che non devi salvare neanche l’onore degli altri, soprattutto di persone che hanno questi temperamenti.

Il vostro onore, sorelle, deve solo consistere nel servizio di Dio: chi pensa in ciò d’ostacolarvi, rimanga col suo onore a casa sua!

Quindi, il mio onore sta nel servire Dio, e chi vuole ostacolare questo onore rimanga a casa sua, dice Santa Teresa. Ci sono persone che vogliono ostacolare l’onore di chi ha scelto, come proprio onore, di servire il Signore.

Ecco perché i nostri Padri hanno ordinato un anno di prova! Ma noi, nel nostro Ordine, possiamo prorogarla fino a quattro, e io avrei voluto che qui si protraesse fino a dieci. Una monaca umile non si preoccupa di essere professa, sapendo bene che, facendo ella il suo dovere, non verrà mai rimandata. Ma se non è tale, per che motivo vorrebbe far danno a questo collegio di Cristo? Non fa bene una monaca non solo quando si lascia dominare da vanità…ma soprattutto quando non è mortificata, quando è attaccata ai beni del mondo o a sé stessa nelle cose che ho detto. 

Ecco, quindi vedete come l’umiltà, che vuol dire calpestare l’onore e la stima, che vuol dire non guardare i difetti degli altri, ma i propri, è il fondamento per costruire un futuro cristiano, un futuro di risposta alla volontà di Dio. 

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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