Meditazione
Pubblichiamo l’audio della meditazione: Tre punti di esame – L’abbandono dei Tabernacoli accompagnati, S. Manuel González pt.78
Giovedì 6 giugno 2024
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
Ascolta la registrazione:
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VANGELO (Mc 12, 28-34)
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Testo della meditazione
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Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!
Eccoci giunti a giovedì 6 giugno 2024. Oggi è il primo giovedì del mese di giugno, quindi raccomando la pratica dei Primi Sei giovedì del mese, richiesta da Gesù alla beata Alexandrina Maria da Costa, di cui abbiamo già tante volte parlato, però io oggi ve lo ricordo.
Ricordo anche che oggi ricorre la memoria del miracolo eucaristico di Torino, accaduto il 6 giugno 1453. Per sapere cosa accadde in quel miracolo eucaristico andate su Internet e cercate “miracolo eucaristico di Torino”. È un miracolo famosissimo, importantissimo. In seguito a questo miracolo è stata costruita anche una chiesa, quindi è un miracolo enorme. Andate a vedere che cosa accadde, con testimoni autorevolissimi, tutto segnato dal notaio.
Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal dodicesimo capitolo del Vangelo di san Marco, versetti 28-34.
Continuiamo la nostra lettura e meditazione del libro di san Manuel González. Siamo arrivati a pagina 168. Abbiamo fatto un salto, perché ciò che sta in mezzo, dall’ultima lettura di ieri ad oggi, lo leggerete voi, perché è proprio una lettura che potete fare tranquillamente, e che serve a mettere un po’ di basi dottrinali e teologiche.
Tre punti di esame
Anime del Tabernacolo, soffermatevi su questi tre punti di esame. Sicuramente, nei momenti che precedono o seguono le vostre Comunioni o che trascorrete nelle vostre visite, avete reso omaggio al Re Gesù e teneramente conversato con il Padre, il Fratello, lo Sposo e l’Amico Gesù, e in ciò avete fatto molto bene; ma avete unito, nella vostra mente e nel vostro cuore, a tutti questi titoli e offici lo stato di Agnello con cui li mostra e li esercita dal Tabernacolo e dall’Altare?
Re in croce!
Padre sacrificato per i suoi figli!
Fratello sacrificato per i suoi fratelli!
Sposo sacrificato per la sua sposa!
Amico sacrificato per i suoi amici!
Questo è e così sta Gesù Sacramentato.
Agnello-Vittima in Croce, nel Cielo, nella Messa, nella Comunione e nella solitudine del Tabernacolo!… Ostia in silenzio! sono molte le anime che, per cibarsi frequentemente di Te, vanno assimilando la tua vita di Ostia e che per stare molto a contatto con Te, vanno apprendendo a vivere tranquillamente nella croce del loro dovere, della loro abnegazione? …. L’imitazione dell’Agnello di Dio Sacramentato ha molti sostenitori e amatori?… Case, laboratori! classi, officine dove vivono o lavorano i comunicanti e i visitatori di Gesù, dalle vostre porte vedete entrare molti agnelli?…
Tre domande importanti.
«Per stare molto a contatto con Te»… Mi sembra molto bello questo termine: «Ostia in silenzio!»
Non c’è nessuno che viva una vita di silenzio più di Gesù Sacramentato, del Cuore eucaristico di Gesù.
Noi, stiamo assimilando la sua vita di Ostia? Dovremmo essere anche noi delle piccole ostie: delle piccole ostie in silenzio, assimilando.
E «vanno apprendendo a vivere tranquillamente nella croce del loro dovere, della loro abnegazione?» Forse siamo un po’ lontani da questo.
Anche queste sono domande che, domani sera, dobbiamo porre alla nostra anima, davanti a Gesù Sacramentato. Perché noi magari viviamo il nostro dovere e la nostra abnegazione, viviamo la nostra croce, però non so se la viviamo tranquillamente, cioè, con una mente tranquilla, affidata, abbandonata. Chiediamoci se diciamo: “Gesù, pensaci tu, Gesù fai tu, Gesù mi fido di te, Gesù mi riparo dietro il tuo scudo, Gesù, mi riparo nel tuo cuore, il tuo Cuore eucaristico è il mio tutto, è il mio sicuro rifugio”.
«L’imitazione dell’Agnello di Dio Sacramentato ha molti sostenitori e amatori? … ». Chissà, speriamo! Speriamo vivamente che sia così; che l’imitazione abbia molti sostenitori e amatori.
«Vedete entrare molti agnelli?», ecco, questo non lo so; “nelle classi, laboratori, nelle officine, vedete molti Agnelli sacrificati? Molte ostie in silenzio?”.
Ecco, domani è il grande giorno. Il mio consiglio è, se potete, di arrivare già confessati — se non potete, va bene, vi confesserete domani — e di prepararvi bene col silenzio, a partire da oggi fino al giorno di domani. Domani deve essere una giornata di grande raccoglimento, dobbiamo arrivare alla Santa Messa raccolti. Chi verrà da lontano — ovunque sia questo lontano — vi prego, per favore, di usare il viaggio come pellegrinaggio, come abbiamo fatto a Rosa Mistica. Quindi: niente radio, niente telefono; pregate il Santo Rosario, fate il viaggio pregando il Santo Rosario, perché tutto vada bene, perché la celebrazione vada bene, l’adorazione eucaristica vada bene, perché si renda, veramente, un atto di culto di riparazione al Sacro Cuore di Gesù, e perché il nostro cuore sia predisposto a questo incontro, un incontro importante: l’incontro con Gesù Eucaristia.
Quindi, usiamo l’occasione del viaggio — anche di un viaggio breve — per stare raccolti, evitiamo dispersioni, evitiamo di perderci in tante cose inutili. Stiamo tanto, tanto, tanto raccolti.
Purtroppo il nostro nemico, l’homo inimicus, l’accusatore, se noi tanto amiamo questi momenti, ovviamente queste solennità, lui no, non le ama, e quindi fa di tutto per rovinarle. Non dobbiamo permetterlo e questo non accadrà se creeremo una muraglia di salteri attorno a questa celebrazione.
Vi aspetto, vi aspetto tutti domani sera e chi non potrà venire, perché realmente impossibilitato, si sappia ricordato e portato sull’altare durante la Santa Messa e durante l’adorazione.
Però chi può, veramente faccia di tutto per esserci, non ve ne pentirete. Vi assicuro, non ve ne pentirete. Non vi siete mai pentiti e, di sicuro, questa volta non ve ne pentirete assolutamente.
Bene, allora a Dio piacendo ci vedremo domani sera. Davvero di cuore, vi auguro una santa giornata oggi, di vigilia, di preparazione e, domani, una santa solennità.
Sacro Cuore di Gesù fa che io t’ami sempre più. Dolce cuore di Maria, sii la salvezza dell’anima mia.
Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.