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Il Sacerdote non si appartiene, di Mons. Fulton Sheen: 11° parte

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di venerdì 11 giugno 2021 – Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

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Il Sacerdote non si appartiene, di Mons. Fulton Sheen: 11° parte

Eccoci giunti a venerdì 11 giugno 2021, solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, e noi siamo felicissimi di poter celebrare questa solennità, questo giorno così importante, così bello, così tanto voluto da Gesù, che tanto lo ha chiesto a Santa Margherita Maria Alacoque. Oggi è proprio un giorno specialissimo, come un po’ tutti questi giorni di maggio e di giugno, sono giorni veramente molto speciali, e noi li dobbiamo vivere, perché sono grazie grandissime. 

Abbiamo letto la Seconda Lettura il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal capitolo III, versetti 8-12, 14-19 della Lettera agli Efesini di San Paolo Apostolo. Non la commento, altrimenti dovrei dedicare solo a questo testo una giornata di catechesi, ma non è possibile e non sarebbe neanche sufficiente. È un testo bellissimo che vi invito a rileggere. 

Anche a me, come a tutti i Sacerdoti, è stata concessa questa grazia di Annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo”.

Il Cuore di Cristo è ricco, è tanto ricco e tanto pronto a darci tutto, soprattutto se stesso, il Cuore Eucaristico di Gesù, nutrirci di Lui. Se voi ragionate vi rendete conto che oggi noi facciamo le cose più sbagliate. Io sono sempre più convinto che non le facciamo per cattiveria. Quando si precipita nella pornografia, nell’impurità sotto ogni forma e specie, quando si precipita nel disordine interiore, quando ci si butta tra le mani delle persone più sbagliate possibili, io non penso che lo si faccia perché siamo cattivi o perché vogliamo il male, io penso che sia perché ci sentiamo tanto soli, perché avvertiamo una solitudine che ci soffoca, che come se fosse fumo che entra in gola e chiude tutte le vie aeree e non permette di respirare. 

Il Cuore Eucaristico di Gesù è qui per dirci questo: “Io sono la tua aria, il tuo ossigeno”. All’inizio è difficile, bisogna superare questo piccolo gradino iniziale che ti fa vedere il metterti a pregare, il metterti davanti all’Eucarestia, davanti al Signore, come una cosa pesante che non ti passa più e assolutamente inutile, come se noi avessimo bisogno di altro. Poi, se lo facciamo, si scopre una dolcezza, una bellezza, un’aria, un’ampiezza, un panorama incredibile. 

Quando registro queste omelie ho sempre qui davanti il mio bellissimo Crocifisso in legno nero con un Cristo color argento, fatto a mano, un dono che ho ricevuto da un altro Sacerdote, a sua volta donato per i suoi 50 anni di Sacerdozio… insomma questo Crocifisso ha tutta una storia, è un Crocifisso da tavolo, con l’appoggio, e quando faccio le omelie guardo questo Crocifisso, ma se mi giro un pochino e guardo dall’altra parte verso la bellissima Villa Pamphili e questo bellissimo orizzonte vedo che il Cuore di Gesù nella Croce si riflette in questa bellezza della Creazione da Lui fatta. Il Cuore Eucaristico di Gesù ci dice che questa bellezza tra piante, pappagalli, verde, colori incredibili, tramonti meravigliosi, cielo azzurrissimo, una luna di notte meravigliosa… ci dice che questo è niente a confronto di quello che Io sono per te, di quello che Io sono qui a dare a te, tutto questo è niente, è una vaga immagine. Noi siamo qui ad annunciarvi queste ricchezze:

“Annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell’universo”

Questo mistero nascosto nei secoli in Dio si realizza totalmente, perfettamente nel Cuore Eucaristico di Gesù.

“Secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui.”

Noi andiamo fiduciosi al Padre perché sappiamo in chi abbiamo creduto e in chi crediamo.

Sentite che solennità c’è in questa frase:

“Per questo io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell’uomo interiore mediante il suo Spirito.”

Questo chiedo oggi a Dio Padre, per intercessione di suo Figlio Gesù, per voi, per ciascuno di voi, per te che stai ascoltando: che tu sia potentemente rafforzato nell’uomo interiore mediante lo Spirito Santo. E poi chiedo:

“Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, radicati e fondati nella carità”

Conoscere l’amore di Gesù che supera ogni conoscenza.

È un balbettare qualcosa, bisognerebbe stare qui almeno due ore a commentare tutto questo testo. 

Quest’oggi noi vogliamo in tutti i modi stare vicini: chi farà la Comunione Spirituale o la Comunione Sacramentale, tutti ci introdurremo, abiteremo nel Cuore Eucaristico di Gesù, e oggi vi raccomando di recitare l’Ammenda che già ho pubblicato su internet. Cerchiamo di recitarlo insieme, pubblicamente, perché così si ottiene l’Indulgenza plenaria. Pubblicamente nel senso di mettervi insieme, in tre o quattro, in cinque, trovate qualcuno con cui recitarlo davanti al Tabernacolo. 

Quest’oggi vediamo le promesse, le famose Dodici Promesse che Gesù fece a Santa Margherita Maria Alacoque. Le fece in momenti diversi, non tutte insieme, noi le abbiamo raggruppate tutte assieme; famosissima è la dodicesima promessa, la grande promessa, quella che ormai da anni continuo a ripetere, e la ripeterò spero anche in punto di morte, che è quella che ottenne a Bruno Cornacchiola la grande grazia dell’apparizione della Madonna alle Tre Fontane, la Vergine della Rivelazione, lo disse la Vergine Maria: “Tu hai ottenuto questa grazia di esser visitato e quindi di convertirti dal male che tu stai facendo, in virtù dei 9 venerdì del mese che tu hai fatto prima di entrare nella via del male”. Che ha fatto lui, non la moglie. Questi 9 venerdì che lui ha fatto gli hanno meritato questa grazia enorme di vedere la Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane.

“In diverse apparizioni a Santa Margherita Gesù fece le seguenti promesse per coloro che avessero onorato il suo Cuore e che la Santa Riporta nelle sue lettere”

E qui sono raggruppate. Cerchiamo di avere tutti in casa una bella immagine del Sacro Cuore di Gesù. I più generosi potrebbero avere in casa una bella statua del Sacro Cuore di Gesù. C’è anche il rito dell’intronizzazione del Sacro Cuore di Gesù che si fa in famiglia. Ci vuole un Sacerdote che lo venga a fare, però avere almeno un’immagine, una statua bella del Sacro Cuore di Gesù.

1. «Darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato». 

Bellissimo, fondamentale, il tuo stato di vita sarà coronato da tutte le grazie necessarie se tu onorerai il Sacro Cuore di Gesù.

2. «Porterò soccorso alle famiglie che si trovano in difficoltà e metterò la pace nelle famiglie divise».

Io questo miracolo, questa promessa l’ho vista realizzarsi. Dove è onorato e amato il Sacro Cuore di Gesù non entra il demonio della divisione. Qualche volta c’è qualche bisticcetto, qualche piccola cosa, però la famiglia è unita.


3. «Li consolerò nelle loro afflizioni».

Chi non ha bisogno di essere consolato? Io ho qui la mia bella statua grande del Sacro Cuore di Gesù, bellissima, che quando la guardo penso proprio a quanto abbiamo tutti bisogno di essere consolati.


4. «Sarò il loro sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte».

Noi che abbiamo il terrore di morire, come se dovessimo vivere in eterno! Siamo cristiani, smettiamola di avere questo terrore, andate almeno a leggere la vita di San Damiano de Veuster, questo Sacerdote belga, missionario, che trasformò l’isola di Molokai, la maledetta isola di Molokai dove venivano segregati tutti i lebbrosi. Tutti i lebbrosi venivano presi, strappati alle loro famiglie, per buttarli tutti in quest’isola ed essere segregati, abbandonati lì a morire come bestie. Il Vescovo chiese se c’era qualche Sacerdote disposto a morire, perché era chiaro  che dovevi essere disposto ad andare a morire, però almeno, finché vivevi, garantivi i Sacramenti a queste persone. Ebbene Padre Damiano dice: “Vado io”. Arriva in quest’isola, che era un inferno dominato dal peccato, dalla cattiveria, dalla disperazione… Cadaveri putrefatti, buttati lì sotto la luce del sole, una puzza da morire, bestie di ogni genere e tipo. C’erano più di settecentomila persone. Lui morirà lebbroso e, appena morto, la lebbra scomparirà dal suo cadavere. Ma prima di morire che cose grandi fa! Guardate il film “L’isola maledetta di Molokai”. Trasforma quell’isola a tal punto che poi tutti vogliono andare lì, i lebbrosi ci andranno spontaneamente, e non solo i lebbrosi, vogliono andare anche gli altri, perché diventa un Paradiso quest’isola, una cosa bellissima. Costruisce una Chiesa, battezza tutti, si sfianca a portare i Sacramenti a tutti, va anche nelle spelonche dentro nell’isola dove c’erano i lebbrosi più conciati del mondo, insomma vince la diffidenza iniziale e diventa il Padre di tutte queste persone. Badate che non riceve nessun aiuto, nonostante quello che dice il film, questa parte non è vera nel film, lui non riceve nessun aiuto. Viene perseguitato dai preti, perché lui chiedeva aiuto ma loro non volevano andare e quindi lo calunniano dicendo che lui ha la donna, ha l’amante e che lui era andato a Molokai per fare le vacanze. Una cosa pazzesca! Solamente l’invidia e la cattiveria satanica possono dire queste cose. Lui rimane solo, poi alla fine gli mandano un Sacerdote che era un demonio e lui chiede di mandarlo, e quindi resta lì da solo fino alla morte, morirà da solo. Fa delle cose meravigliose. 

Non si può avere paura della morte, noi non siamo eterni.

Lui in mezzo a quell’inferno porta Gesù Cristo e la Vergine Maria, i Sacri Cuori perché lui era della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria. Bellissimo.

E noi, devoti del Sacro Cuore, non dobbiamo avere paura, perché Lui ci dice che sarà il nostro rifugio, ovunque saremo, in qualunque modo moriremo, perché abbiamo fatto i primi nove venerdì del mese e soprattutto perché abbiamo onorato Gesù nel Sacro Cuore.


5. «Spargerò abbondanti benedizioni sopra tutte le loro opere».

Verissimo.


6. «I peccatori troveranno nel mio Cuore la fonte e l’oceano della Misericordia».

Chi di noi può dire che non è vero? Quando mai non abbiamo trovato il perdono?


7. «Riporterò le comunità religiose e i singoli fedeli al loro primo fervore».

Verissimo, onorate il Sacro Cuore di Gesù e voi sarete sempre portati all’amore iniziale, al grande innamoramento iniziale.


8. «Le anime fervorose giungeranno in breve a grande perfezione».


9. «Benedirò i luoghi dove l’immagine del mio Sacro Cuore verrà esposta ed onorata».

Fatelo e la vostra casa sarà benedetta.


10. «A tutti coloro che lavoreranno per la salvezza delle anime darò il dono di commuovere i cuori più induriti».

Il Sacro Cuore di Gesù da il dono di commuovere i cuori, soprattutto ai Sacerdoti che si occupano di questo. Tutti dovremmo occuparci di questo perché non c’è altro di cui occuparci se non della salvezza delle anime, se no Padre Damiano è morto invano, ma Padre Damiano non è morto invano, Madre Teresa non è morta invano. La parola dei Sacerdoti sarà una parola che toccherà i cuori profondamente di chi li ascolta, e cambierà la vita delle persone, è il Sacro Cuore di Gesù che lo fa.


11. «Il nome di coloro che propagheranno la devozione al mio Sacro Cuore sarà scritto nel mio Cuore e non ne verrà mai cancellato».

Che bello, propaghiamo questa devozione e sappiamo che il nostro piccolo nome è scritto nel Suo Sacro Cuore.


12. «Io ti prometto, nell’eccesso della Misericordia del mio Cuore, che il mio Amore Onnipotente accorderà la grazia finale a tutti coloro che faranno la comunione per nove Venerdì del mese consecutivi. Non moriranno perciò nella mia disgrazia, né senza ricevere i loro Sacramenti, il mio Cuore si renderà per loro asilo sicuro in quel supremo momento».

La grande promessa. Pensate che Papa Benedetto XV, fatto più unico che raro, inserì questa Dodicesima Promessa nella bolla di canonizzazione di Santa Margherita Maria Alacoque. Non succede praticamente mai che una parte di una rivelazione privata venga messa in una bolla di canonizzazione. Quindi abbiamo la garanzia, non solo di Gesù, non solo della Santa, ma del Vicario del dolce Cristo in terra, Papa Benedetto XV, che in qualità di Papa non aveva modo più solenne per riconoscere l’autenticità di questa promessa che metterla nella bolla di canonizzazione di Santa Margherita Maria Alacoque. Abbiamo tutte le garanzie possibili ed immaginabili, quindi dobbiamo credere.

“faranno la comunione per nove Venerdì del mese”

Gesù qui non precisa “con l’intenzione di riparare le offese del mio Sacro Cuore”, non lo dice, chiede solo la Comunione, dice solo: “Venite a Me, non resistete più, non resistere più, non fuggire più, vieni a Me, stai con Me, abita in Me, mangia Me, bevi Me, nutriti di Me, corri da Me, fai la tua casa presso di Me, tienimi sempre con te, amami come non hai mai amato nessuno e come mai amerai nessuno, Io sono tutto per te e tu sei tutto per Me.” Questo ci dice Gesù oggi.

Se potessi aprirei la finestra e volerei come i pappagalli che ho fuori, bellissimi e simpaticissimi. Volerei dove? Fino al cielo, ma non per farmi bruciare le ali dal sole ma per il desiderio di volare. Volo fino a morire, ma volo verso il cielo, punto là. Non mi interessa altro.

Confessiamoci, impariamo a essere in grazia di Dio. Domani sarà la grande festa del Cuore Immacolato di Maria, viene subito dopo, oggi stiamo vicino all’Eucarestia che è il Cuore Eucaristico di Gesù, uniamoci al Signore, amiamo il Signore.

Alle volte, sapete, vorrei essere Santo… voi direte che Padre Giorgio è impazzito, penserete che sono al vertice della superbia più diabolica possibile… no, alle volte vorrei essere Santo per una ragione sola, vorrei essere Santo per sapere che le parole che vi dico veramente sono fuoco che vi incendiano il cuore e la mente, vorrei essere Santo per avere da Dio questa grazia, per non vanificare questi momenti, per non sciuparli e rovinarli con la mia goffaggine, con le mie espressioni sbagliate, che magari scelgo. Essere Santo per dire al Signore: “Il dono che mi hai dato della parola, se sono Santo, lo posso usare nel modo più perfetto possibile per raggiungere il cuore della persona più lontana da me, che neanche conosco e non so neanche che faccia abbia, quanti anni abbia, non so niente di quel volto ma non mi interessa, basta sapere che questa parola che oggi la raggiunge o lo raggiunge, gli possa toccare il cuore e fargli cambiare la vita, che possa fargli dire: “Basta, mi arrendo all’amore di Gesù, al Cuore di Gesù”. Come Santa Caterina da Siena, alla quale Gesù toglie il cuore. Toglie il cuore di Caterina e lo sostituisce con il Suo Cuore e poi le dona l’anello nuziale.” 

Tema: Cuore supplicante di essere amato.

Fioretto: Riflettete durante il giorno che “in mezzo alle miserie quotidiane della vita avete bisogno di forza e di aiuto, e questo vi verrà dalla S. Comunione, che v’inebria di amore per Dio e per le anime” (San G. B. Cottolengo).

Ossequio: Accostatevi alla S. Comunione e pregate il Cuore Eucaristico di purificare il vostro cuore e accendervi quell’amore che è venuto a portare sulla terra.

Giaculatoria: Cuore Eucaristico, – celeste Fiore

fammi tu splendere – del tuo candore.

E la Benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen. Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato.

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga 

 

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SACRATISSIMO CUORE DI GESU’ – ANNO B

SECONDA LETTURA (Ef 3,8-12.14-19)
Conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza.

Fratelli, a me, che sono l’ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell’universo, affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui.
Per questo io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell’uomo interiore mediante il suo Spirito.
Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e di conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

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