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Meditazione sulla Prefazione del Card. Robert Sarah al libro: La distribuzione della comunione sulla mano. Profili storici, giuridici e pastorali di don Federico Bortoli – Parte prima

Ultima Cena

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di mercoledì 13 maggio 2020

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Leggi il testo della meditazione

Approfondimento

Prefazione del Card. Robert Sarah al libro di don Federico Bortoli: "La distribuzione della comunione sulla mano. Profili storici, giuridici e pastorali".

Approfondimento

Libro "La distribuzione della Comunione sulla mano" di don Federico Bortoli

L’Istruzione della Sacra Congregazione del Culto Divino Memoriale Domini del 1969 aveva solennemente stabilito che la pratica della Comunione sulla lingua doveva essere conservata e che ogni cambiamento di disciplina in merito avrebbe portato delle conseguenze negative. Nonostante ciò la pratica della Comunione sulla mano si è imposta come il modo abituale di ricevere l’Eucaristia e da eccezione è divenuta la regola.

 

 

Il volume mostra come ciò sia potuto accadere, portando alla luce un’ampia documentazione rimasta finora inedita, che fa comprendere le dinamiche non proprio limpide che hanno prodotto questo risultato. Con approfondimenti storici, giuridici e pastorali si mostra come tale cambiamento abbia contribuito non poco ad un affievolimento della fede nella presenza reale di Cristo nell’Eucaristia.

 

Prefazione del Cardinale Robert Sarah.

 

Versione elettronica (e-book): Amazonibs, laFeltrinelliMondadori store

Versione cartacea su Amazon, ibs, laFeltrinelliMondadori store

Letture

VANGELO (Gv 15, 1-8)
Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete fare nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

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