Scroll Top

Proclamare con franchezza la Parola di Dio

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di lunedì 12 aprile 2021

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

Per motivi di intenso traffico non ci è possibile rendere disponibile l’ascolto dei file audio direttamente dal nostro sito. Se hai dubbi su come fare, vai alle istruzioni per l’ascolto delle registrazioni.

Scarica il testo della meditazione 

PROCLAMARE CON FRANCHEZZA LA PAROLA DI DIO

Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato.

Eccoci giunti a lunedì 12 aprile 2021, abbiamo letto la Prima Lettura della Santa Messa di oggi tratta dal cap. IV, vv. 23-31 degli Atti degli Apostoli. Desidero subito dire una cosa che mi sta molto a cuore, per chi non la conosce sarà l’occasione di conoscerla. Oggi ricorre anche il ricordo dell’Apparizione della Madonna della Rivelazione, la Madonna delle Tre Fontane a Bruno Cornacchiola, avvenuta il 12 aprile 1947. Bruno Cornacchiola scrisse una preghiera alla Vergine scritta nella sala delle Suore Francesi alle ore 11.00 mentre esse erano al ritiro spirituale a Via Principe Amedeo. Una preghiera bellissima.

Questa apparizione non è ancora stata riconosciuta dalla Chiesa in modo esplicito però anche Giovanni Paolo II e non solo lui, aveva una devozione particolare per la Madonna della Rivelazione. Appunto perché non è stata ancora ufficialmente riconosciuta, non mi metto a commentare il messaggio anche se io, personalmente, credo moltissimo a questa apparizione,.È un pensiero personale, ognuno di noi è libero di crederci. Io ci credo. C’è un libro molto bello su questa Apparizione, vi consiglio di leggerlo, soprattutto se siete Sacerdoti e se conoscete qualche Sacerdote particolarmente sensibile a queste cose regalateglielo, perché è veramente bellissimo, ti cambia la vita. Il messaggio che ha lasciato la Madonna è innanzitutto un messaggio rivolto alla Chiesa e soprattutto ai Sacerdoti. Abbiamo bisogno di sentire le parole della Vergine Maria, sono parole molto drammatiche, molto sofferte, molto vere, e anche molto dure, sono un esame di coscienza serrato per noi Sacerdoti. Mi piacerebbe moltissimo leggervi delle parti; alcune meditazioni le ho rilette proprio stamattina, devo fare un grande sacrificio per non citarne nessuna, ma non ne cito nessuna per rispetto di coloro che dicono che, non essendo riconosciuta, non è giusto farne un tema di meditazione. È giusto rispettare questo diritto di sentirsi predicare solo ciò che è riconosciuto, e siccome sono qui a fare questo, non sono qui a fare un intervento ad un gruppo ristretto, ma è una predicazione sulla Parola di Dio, è giusto rinunciare, e semplicemente consigliarvi caldamente la lettura e meditazione di questo testo, io ne ho tratto personalmente un beneficio enorme e grandissimo. È un testo bellissimo. Non chiedetemi di mettere questa preghiera sul sito, non posso farla mettere. Dovrei fare allora la meditazione su tutte le presunte apparizioni non riconosciute, non è corretto. Quello che posso fare è consigliarvela, nella libertà dei figli di Dio, e come Sacerdote posso consigliare ciò che in coscienza mi sembra essere utile per il bene delle anime, lo faccio proprio coscientemente, consapevolmente e volontariamente. Un giorno in Cielo mi direte se ho fatto bene a consigliarvelo e se ne avete tratto beneficio. Adesso che sono a Roma, spero proprio che un giorno mi accada di andare a fare visita a questo luogo dell’Apparizione delle Tre Fontane. Non ci sono mai stato, mi piacerebbe proprio tanto riuscire a trovare il modo, la maniera per andare a visitarla.

La Prima Lettura di oggi, tratta dagli Atti degli Apostoli è un testo molto importante: Pietro e Giovanni erano stati messi in prigione, vengono liberati con raccomandazione di “fare i bravi”, di non predicare più nel Nome di Gesù. È bello leggere questo testo:

“Quando udirono questo, tutti insieme innalzarono la loro voce a Dio dicendo…”

C’è questa preghiera corale, ecclesiale, comunitaria, fatta ad una voce sola, ad un cuore solo, di questi cristiani, di questi Apostoli che si rivolgono a Dio:

“Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano, tu che, per mezzo dello Spirito Santo, dicesti per bocca del nostro padre, il tuo servo Davide…”

Bellissimo questo riconoscimento a Dio Creatore, che Dio è Dio. E poi la storia:

“Davvero in questa città Erode e Ponzio Pilato, con le nazioni e i popoli d’Israele, si sono alleati contro il tuo santo servo Gesù…”

Qui si sente tutta la sofferenza, tutto il dramma, tutta la paura.

“E ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce”

I Discepoli sono come tutti noi, condividono questa fatica pesante della testimonianza coerente. Di questo appunto parla la Madonna della Rivelazione a Bruno Cornacchiola, parla del coraggio della predicazione e della testimonianza. Siamo minacciati. I Santi, i veri fedeli, nel corso della storia sono sempre stati minacciati. La Madonna alle Tre Fontane parla di questa persecuzione, del martirio. I Discepoli hanno paura, sentono questa minaccia.

“Concedi ai tuoi servi di proclamare con tutta franchezza la tua parola”

Loro non chiedono che finiscano le persecuzioni, non chiedono, come facciamo noi, di cambiare il cuore di Erode, di Ponzio Pilato, del popolo di Israele. Questo è il nostro modo di fare, non è il loro, non si mettono a chiedere la conversione di Erode, di Ponzio Pilato. Se avremo tempo vi vorrei dire due cose su Ponzio Pilato, che magari ci possono essere sfuggite. È stato una figura, a mio giudizio, sottilissima, decisiva. Con la sua codardia e è stato benzina sul fuoco nella morte di Gesù. Altro che “Ponzio Pilato voleva metterlo in libertà”. Attenzione, leggiamo bene il testo, perché secondo me era tutt’altro che poverino.

Loro Chiedono al Signore la grazia di essere franchi, veri, onesti, schietti, sinceri nell’annunciare la Sua Parola. Perché chiedono questo? Perché fanno fatica, perché hanno paura di aver paura di dire le cose.

“Stendendo la tua mano affinché si compiano guarigioni, segni e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù”

Chiedono la franchezza della parola attraverso i segni, perché, nel momento in cui avvengono dei miracoli, tu diventi ancora più sicuro, ancora più forte, perché avverti la presenza di Dio.

Mi hanno spedito tempo fa un video che mi ha sconvolto, mi ha commosso profondamente, di questo Sacerdote spagnolo, parroco, che dopo la Comunione, poco prima della fine della Messa, scoppia in pianto. Una scena fortissima. Si piega tutto su sé stesso e scoppia in pianto, poi quando si calma, singhiozzando al microfono con la mascherina su, dice: “Da oggi, in questa Chiesa, si potrà ricevere Gesù Eucarestia solo in bocca, perché è Vero Dio e io non posso più darla in mano”. Chissà cos’è successo in quell’anima, chissà che cosa è accaduto. Sa benissimo che cosa ha voluto dire quel passo, che cosa vorrà dire da lì in poi quel passo, sa benissimo cosa rischia. Avere la franchezza della parola.

“Quand’ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza.”

Dio ha ascoltato la preghiera, li ha ascoltati e arriva lo Spirito Santo — la Terza Persona della Santissima Trinità — con il terremoto.

Chiediamo al Signore la grazia, per noi, per i nostri Sacerdoti, di poter proclamare con franchezza la Parola di Dio, al di là delle critiche e delle persecuzioni. Nel caso del martirio bisogna essere sicuri che venga da Dio, non dalla nostra avventatezza, non da atti impulsivi e sprovveduti. Se siamo chiamati al martirio, deve venire dal Signore. Non stanchiamoci mai di essere franchi e di invocare lo Spirito Santo. Invocatelo anche voi per i vostri Sacerdoti.

E la Benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.

Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.

Lunedì della II settimana di Pasqua

PRIMA LETTURA (At 4,23-31)
Terminata la preghiera, tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza.

In quei giorni, rimessi in libertà, Pietro e Giovanni andarono dai loro fratelli e riferirono quanto avevano detto loro i capi dei sacerdoti e gli anziani.

Quando udirono questo, tutti insieme innalzarono la loro voce a Dio dicendo: «Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano, tu che, per mezzo dello Spirito Santo, dicesti per bocca del nostro padre, il tuo servo Davide: “Perché le nazioni si agitarono e i popoli tramarono cose vane? Si sollevarono i re della terra e i prìncipi si allearono insieme contro il Signore e contro il suo Cristo”; davvero in questa città Erode e Ponzio Pilato, con le nazioni e i popoli d’Israele, si sono alleati contro il tuo santo servo Gesù, che tu hai consacrato, per compiere ciò che la tua mano e la tua volontà avevano deciso che avvenisse. E ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e concedi ai tuoi servi di proclamare con tutta franchezza la tua parola, stendendo la tua mano affinché si compiano guarigioni, segni e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù».

Quand’ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza.

Post Correlati