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Domenica delle Palme: Passione del Signore

Gesù in croce

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di domenica 28 marzo 2021 – Domenica delle Palme

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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La pratica dei primi Giovedì, Venerdì e Sabati del mese

Scarica il testo della meditazione 

DOMENICA DELLE PALME

Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato.

Eccoci giunti a Domenica 28 marzo 2021, Domenica delle Palme, Passione del Signore, inizio della Settimana Santa. Abbiamo appena ascoltato la Seconda Lettura della Santa Messa di oggi, tratta dal cap. II, vv. 6-11, della Lettera di San Paolo Apostolo ai Filippesi. Questa è la Settimana più importante dell’anno. Ogni giorno di questa settimana è un avvicinamento, è una preparazione al Triduo Santo: Giovedì, Venerdì e Sabato. Il Triduo Santo è collocato all’interno della Settimana santa, è il cuore pulsante di questa settimana. È la settimana nella quale siamo chiamati a concentrarci in modo particolare su questo grande evento sulla Passione, sulla Morte e della Risurrezione di Gesù. Gesù ha completamente svuotato sé stesso.

“Svuotò se stesso assumendo una condizione di servo”

“Facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce”

Noi in questa settimana siamo chiamati a stringerci a Lui in modo speciale, tutto particolare. Innanzitutto, vorrei lasciarvi alcune indicazioni per la Settimana Santa, alcune indicazioni normative. Anche queste servono, perché poi vengono i dubbi, non si sa bene come fare, e cosa fare.

Il primo consiglio che vi dò è quello di fare ogni giorno di questa Settimana Santa la bellissima pratica dell’Ora Santa. Abbiamo imparato a vederla e ad apprezzarla per il giovedì, in questa settimana sarebbe molto bello se la facessimo tutti i giorni, a partire da oggi.

In quale momento della giornata?

Quando volete, un’ora da passare davanti al Tabernacolo o comunque un’ora di preghiera, in casa, davanti al Crocifisso, in unione con Gesù Eucarestia. Ci sono anche quelle bellissime dirette streaming di Adorazione Eucaristica continua. Chi non può andare in Chiesa le può vedere direttamente in streaming, e chi non ha la possibilità di farlo può unirsi direttamente a Gesù Eucarestia interiormente. Chi magari passa un attimo davanti ad una Chiesa, se la trova aperta può entrare a trovare Gesù, oppure rimanere fuori se è chiusa. Non farà un’ora esternamente ma, almeno, può fare un po’ di unione con Gesù, oppure può stare davanti alla Croce in casa sua, unendosi a Gesù Eucarestia presente in tutti i tabernacoli del mondo.

Alcune indicazioni:

Giovedì Santo. Il Giovedì Santo abbiamo l’Indulgenza plenaria per la recita pubblica fatta con fede del Tantum Ergo e chi partecipa alla Messa in Coena Domini non recita il Vespero ma solo la Compieta. Questo per chi è abituato a dire il Breviario.

Venerdì Santo. Il Venerdì Santo c’è l’Indulgenza Plenaria nella solenne azione liturgica quando il fedele partecipa devotamente all’Adorazione della Croce e la bacia. Chi partecipa al Passio non recita il Vespero, ma solo la Compieta.

Sabato Santo. Veglia Pasquale. Indulgenza plenaria per la rinnovazione delle Promesse Battesimali, fatta con qualsiasi formula. Chi partecipa alla Veglia Pasquale recita il Vespro, ma non Compieta e non l’Ufficio delle Letture della Domenica di Pasqua.

Norme sul digiuno e sull’astinenza: Le più recenti norme sono state scritte da papa Paolo VI nella costituzione apostolica Paenitemini [1] del 17 febbraio 1966, dettagliate nel Codice di Diritto Canonico (can. 1249 e seguenti), e possono essere ulteriormente determinate dalle Conferenze Episcopali.

Secondo il Codice di Diritto Canonico, cann. 1249-1253, i fedeli cattolici dei vari riti latini sono tenuti contemporaneamente sia al digiuno ecclesiastico sia all’astinenza dalle carni due volte l’anno: il Mercoledì delle Ceneri (per il rito ambrosiano il primo venerdì di Quaresima) e il Venerdì Santo.

I parroci possono, per giusta causa, dispensare i singoli fedeli o le famiglie dall’osservanza del digiuno e dell’astinenza, o commutarlo con altre opere pie.

Le regole del digiuno: L’obbligo del digiuno inizia a 18 anni compiuti. (Precedentemente il termine era fissato a 21 anni. Il nuovo termine di 18 anni è stato introdotto con il Codice di Diritto Canonico del 1983).

L’obbligo del digiuno termina a 60 anni incominciati. Tuttavia, i fedeli sono dispensati dall’obbligo del digiuno in taluni casi.

La regola del digiuno obbliga a fare un solo pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate (Paenitemini (17 febbraio 1966), Art. III, § 2). L’acqua e le medicine sia solide sia liquide si possono assumere liberamente.

Le regole dell’astinenza: La legge dell’astinenza proibisce l’uso delle carni, non però l’uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale, il burro per esempio. (Paenitemini, Art. III, § 1). Alla legge dell’astinenza sono tenuti coloro che hanno compiuto i quattordici anni. (Paenitemini, Art. IV)

Questa regola dell’astinenza non vale come la regola del digiuno, che cessa al compimento dei 60 anni. Mentre chi ha compiuto 60 anni non ha l’obbligo del digiuno, l’astinenza vale sempre, dai quattordici anni in poi, fino alla morte. Astinenza che vuol dire: non mangiare carne. Il digiuno può essere pesante per una persona un po’ in là negli anni ma il non mangiare carne due volte l’anno — mercoledì delle Ceneri e Venerdì Santo — non è una tragedia. Anche negli altri venerdì di Quaresima siamo chiamati a rispettare questa regola dell’astinenza dalle carni. Si può benissimo supplire con altro.

Non dimentichiamoci che la Quaresima termina prima della Messa in Coena Domini del Giovedì Santo, perché con la Messa in Coena Domini inizia il Triduo Santo. Adesso noi entriamo in Settimana Santa ma siamo ancora in Quaresima, la Quaresima si conclude ufficialmente con la Messa in Coena Domini del Giovedì Santo.

Sono indicazioni semplici ma importanti, perché ci aiutano a vivere in modo particolare questa settimana, che è una settimana diversa da tutte le altre.

Sarebbe bello questa settimana scegliere dei momenti per concentrarci, per dedicarci interamente al Signore, non solo il Triduo ma già da oggi. Deve essere una Settimana che a tutti dice che sta accadendo qualcosa di tanto importante. Pregare con l’Ora Santa può essere un modo bello, utile, poi ciascuno di noi saprà trovare quelle modalità che lo aiuteranno di più.

Certamente questo è il tempo da usare per arrivare al giorno di Pasqua in grazia di Dio. Confessiamoci! È importante. Tra l’altro, sicuramente lo avrete notato, ne abbiamo parlato tantissime volte, quest’anno abbiamo una grazia specialissima che capita raramente: quest’anno il Giovedì Santo è il Primo Giovedì del mese di Aprile, il Venerdì santo è il Primo Venerdì del mese di Aprile, e il Sabato Santo è il Primo Sabato del mese di Aprile. Potremo unire tutta la ricchezza, la bellezza, e la grandezza del Triduo Santo, a tutta la ricchezza che abbiamo imparato a conoscere nei primi di ogni mese, giovedì, venerdì e sabato. Il Signore, nella sua sapienza, donandoci i primi giovedì, venerdì e sabati, non fa altro che farci ripercorrere, in un certo senso, il Triduo Santo. Mi sembra veramente una grazia bellissima.

Noterete che il 1° giorno del mese di maggio è il Primo Sabato del mese: è bellissima questa cosa! Il mese totalmente dedicato alla Madonna inizia con il Primo Sabato del mese!

Sono tutti motivi in più per vivere santamente questi giorni, motivi di riconoscenza a Dio che ci dona questa bellissima grazia.

Ho messo insieme un pdf dove ho raccolto tutto ciò che Gesù ha detto a proposito del Primo Giovedì, Primo Venerdì, e Primo Sabato, un pdf che fa una sintesi e tiene ben sotto gli occhi tutte queste grazie, questi doni, queste richieste del Cielo. Ve lo manderò, chi vorrà lo potrà scaricare, potete inoltrarlo, distribuirlo e darlo a chi volete, anzi più noi lo facciamo girare, come qualsiasi altro testo che rimandi a Dio, più noi facciamo servizio alle persone, più noi invogliamo anche a farlo e permettiamo ad altri di conoscere queste cose.

Una cosa importante che volevo dirvi, a pag. 10 di questo pdf voi trovate scritto quanto segue:

“La Madonna, apparendo a Fatima il 13 giugno 1917, tra l’altro, disse a Lucia:

«Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato».

Lucia racconta: “Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse:

«Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strapparglieLe».

La Santissima Vergine aggiunse:

«Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo:

A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza».

Un confessore di Lucia le chiese il perché del numero cinque. Lei lo chiese a Gesù, il quale le rispose:

«Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria:

  1. le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione;
  2. le bestemmie contro la sua Verginità;
  3. le bestemmie contro la sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini;
  4. l’opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata;
  5. l’opera di coloro che la offendono direttamente nelle sue immagini sacre.»

Se impariamo a fare questa bellissima devozione, possiamo dare ad ogni sabato un motivo di riparazione. Io consiglio sempre, quando avrete fatto un ciclo dei primi cinque sabati, dei primi nove venerdì, e dei primi sei giovedì, non fermatevi lì, continuate sempre a farli. Teneteveli appuntati: “primo ciclo da.. a..”, “secondo ciclo da.. a..”, perché è bello rendere omaggio e riparare.

“Per ottenere la promessa del Cuore di Maria si richiedono le seguenti condizioni:

  1. Confessione con l’intenzione di riparare le offese fatte al Cuore Immacolato di Maria. Se ci si dimentica di esprimere tale intenzione nella confessione, la si può formulare nella confessione seguente. Lucia fece presente a Gesù la difficoltà che alcune persone avevano di confessarsi il sabato e chiese se fosse stata valida la confessione fatta negli otto giorni. Rispose Gesù: “Sì, può esserlo anche di molti giorni di più, purché quelli che ricevono la Santa Comunione siano in grazia e abbiano l’intenzione di riparare le offese al Cuore Immacolato di Maria”.

L’intenzione va espressa, è molto importante che noi quando entriamo in confessionale diciamo: “Offro questa confessione per riparare le offese al Cuore Immacolato di Maria”. E io vi consiglio di aggiungere anche “per il Sacro Cuore di Gesù”. Diciamolo, è molto bello, non dobbiamo avere vergogna.

  1. Comunione nel primo sabato del mese, fatta in grazia di Dio e con la stessa intenzione della confessione. Chiese ancora Lucia: “A chi non potrà soddisfare tutte le condizioni al sabato, non potrà farlo alla domenica?”. Gesù rispose: “Sarà ugualmente accetta la pratica di questa devozione alla domenica, dopo il primo sabato, quando i miei sacerdoti, per giusti motivi, lo concederanno alle anime”.

Ci vuole il permesso del Sacerdote per poterla spostare alla domenica.

  1. La Confessione e la Comunione devono ripetersi per cinque mesi consecutivi, senza interruzione, altrimenti si deve ricominciare da capo.
  2. Recitare la corona del Rosario, almeno cinque misteri, con la stessa intenzione della confessione.
  3. Meditazione di un quarto d’ora dei misteri del Rosario, per fare compagnia alla SS.ma Vergine.

Ho voluto dirvi anche questo perché anche il calendario ha il suo perché e il suo senso. Vi auguro di cuore davvero una bella Settimana Santa, una Domenica delle Palme stupenda e stiamo con Gesù, insieme a Lui a fargli tanta compagnia. E la Benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.

Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.

DOMENICA DELLE PALME (ANNO B)

SECONDA LETTURA (Fil 2,6-11)
Cristo umiliò se stesso, per questo Dio l’ha esaltato

Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.

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