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Li servivano con i loro beni…

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di venerdì 18 settembre 2020

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Scarica il testo della meditazione 

LI SERVIVANO CON I LORO BENI

Eccoci giunti a venerdì 18 settembre 2020, abbiamo appena letto il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal cap. VIII di San Luca.

  • Cosa ci dice il Vangelo di oggi?

Ci dice che insieme a Gesù, insieme ai Dodici, mentre Gesù si muoveva per città e villaggi..

  • Per fare che cosa?

Per predicare, per annunciare il Regno di Dio, Gesù andava nei villaggi per predicare il Regno di Dio. Lo scopo di tutti gli spostamenti di Gesù, dei movimenti di Gesù era:

Annunciare il Regno di Dio.

Annunciare e predicare, e con Lui portava i Dodici, ma non solo Gesù e i Dodici, Gesù, i Dodici e alcune donne che erano state guarite, erano donne miracolate che erano state liberate da spiriti cattivi, quindi dai demoni e dalle infermità fisiche, donne guarite, donne sanate, donne miracolate, nell’anima e nel corpo. Una di queste, sicuramente la più famosa, Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti 7 demoni. Sapete che il numero 7 nel linguaggio biblico indica la pienezza, quindi questa donna era veramente tormentata e piena di questi spiriti infernali, Gesù la libera, ma solo lei, anche altre, Giovanna moglie di Cuza, amministratore di Erode, Susanna e molte altre.

  • Cosa facevano queste donne?

Queste donne facevano la cosa più bella, più semplice, più vera che nasce dal cuore di chi veramente ama, di chi si veramente si vede, si sente, si riconosce un guarito, un sanato, un miracolato.

Servivano Gesù e gli Apostoli con i loro beni.

Li servivano. Servire a questo livello vuole proprio dire:

Dare tutto.

Loro stavano insieme a Gesù e ai Dodici con una sola pretesa, servirli con i loro beni, ma non servirli semplicemente come pensiamo noi:

“Tu mi dici cosa devo fare e io lo faccio”

Non è un servire semplicemente legato, dovuto a un’opera che io compio, non è solamente il servire, come ad esempio:

“Pulisco la Chiesa, pulisco la casa, ti faccio la spesa, ti porto dal dentista”

Servizi bellissimi e importantissimi, che abbiamo già visto, che in questo caso sono rivolti a Gesù e ai Dodici, ma noi li possiamo pensare anche rivolti ad una persona anziana. Qui è di più. Qui non è servire facendo qualcosa per qualcuno, ma è dando del mio, con i miei beni io ti servo, non solo con la mia persona, non solo venendoti incontro e facendoti un servizio, ma ti dò i miei beni, uso i miei beni, insieme alla mia persona per servirti. Questa è la carità che ci insegna Santa Maria Maddalena. Questa è la carità che ci insegnano questo donne meravigliose che sono state vicino a Gesù e ai Dodici con nessun’altra pretesa che servirli, né pretesa di possessione, né gelosie, né invidie, né morbosità, né attaccamenti disordinati, loro non volevano tirare a sé i Dodici e Gesù, loro volevano essere tirate loro al Cuore di Gesù.

E cosa potevano fare per esserci? Per essere accanto a Gesù avendo un ruolo ben preciso?

Loro non facevano parte dei Dodici, non erano state scelte, chiamate da Gesù a far parte dei Dodici, loro non diventeranno mai Apostoli, loro hanno  avuto l’intuizione che viene dalla memoria grata dei doni avuti, dei miracoli ricevuti, loro hanno avuto questa carità meravigliosa di dire:

“Io ti seguo e ti servo con quello che sono e con quello che ho”

Ma, qui c’è un “ma” molto importante, questo lo si fa nella misura in cui:

Si Predica e si annuncia la buona notizia del Regno di Dio.

Gesù e gli Apostoli non sono dei girovaghi, non vanno in giro non sapendo cosa fare, non vanno in giro ad oziare, Gesù e i suoi Apostoli vanno in giro per predicare e annunciare il Regno di Dio.

“Se questa è la vostra vita, noi vi serviamo con i nostri beni”

  • Perché questo?

Penso che una delle ragioni sia:

“Ti servo con i miei beni affinché tu ti possa dedicare totalmente a questo compito”

C’è una priorità, addirittura sulla carità che è quella di predicare e di pregare, lo diceva anche Madre Teresa di Calcutta, lo abbiamo già detto diverse volte, dove Madre Teresa di Calcutta dice che Gesù sacrificava la carità per la preghiera, in quella brevissima intervista fatta al Cardinale Comastri.

Non facciamo i conti della serva quando dobbiamo metterci a servire uomini di Dio. Se io penso a tutte le bellissime testimonianza di questa carità meravigliosa riservata per esempio a San Pio da Pietrelcina, chi gli portava il suo liquore preferito, chi gli portava il dolcino, tutte attenzioni che dicevano questa grande memoria grata e riconoscente per quello che era Padre Pio, ma non posso non pensare a quei Sacerdoti veramente bravi che veramente si spendono totalmente per il bene delle anime, che passano ore e ore in Confessionale, a studiare, a prepararsi per le predicazioni, per fare gli esercizi spirituali alla gente, che fanno i parroci, i coadiutori, che vivono da soli magari, già vi raccontai alcuni aneddoti. Perché non fare in modo di farsi carico di queste vite, preparargli da mangiare, fargli trovare qualcosa di già pronto, non costringerli a impegnarsi a fare altre cose che non siano queste. La Carità non guarda a chi tocca, la carità mi urge dentro, dice San Paolo, in relazione alla mia vita, è il mio modo di dire grazie a questo parroco che spende tanto tempo della sua vita e della sua giornata per servire me e i suoi figli, per essere presente in Chiesa, per predicare. Cosa mi costa fare tre polpette in più, 3 etti di pasta in più dividerla e dargliela, metterla nel tapper così se la può congelare, e quando la sera torna a casa tardi trova qualcosa di buono, di fresco da mettere nel forno microonde, da mangiare velocemente senza tirare fuori tutte le pentole e forchette.

Queste donne servivano i Dodici con i loro beni, e i loro beni non erano solamente fare da mangiare, per una persona è importante anche questo, non viviamo di aria, ma i bene che uno ha sono tante cose, possono essere i beni economici, ma possono essere qualunque altra cosa:

“Ho l’orto, coltivo l’insalata. Il bene che ho è la mia professione, faccio il medico, ti aiuto, ti vengo incontro.”

Ci sono testimonianze molto belle di professionisti che fanno delle cose meravigliose, che servono veramente con i loro beni, questi uomini di Dio che tanto si affaticano e li pensano, pensano ai bisogni che possono avere, questa io la chiamo la carità preveniente.

  • Che cos’è la carità preveniente?

La carità preveniente è quella carità che previene la percezione del bisogno che l’altro ha di sé. Prima ancora che lui si accorga di avere quel bisogno, io gli sono già andato incontro, prima ancora che mi dica di aiutarlo, di avere bisogno, sono già lì alla porta, prima ancora che lui la apra. Possiamo fare dei servizi bellissimi, tutti. Sono bravo in economia, mentre tu dici il breviario vengo a farti i conti, sono bravo a fare le scatole, a inscatolare le cose, il gioco di tetris è importante, nel frigorifero, in cantina, la vita è una questione pratica, e la spiritualità insegna ad essere pratici. Mentre tu sei in confessionale, ti sistemo la cantina, tutto messo in ordine, scatoloni nuovi, sistemati bene. Metto al servizio me e i miei beni, perché nessuno di noi ha tutti i doni, ma Dio sapientemente ha dato a ciascuno qualcosa.

Auguro a tutti coloro che si spendono per il Vangelo, come Gesù e i suoi Dodici, di avere accanto delle persone così, come Maria Maddalena, come Susanna e come molte altre, Gesù non ne aveva accanto una o due, ma “molte altre”, teneva accanto queste donne meravigliose che in ogni modo cercavano di servire questi tredici Uomini.

“Sono brava a stirare, sono brava lavare, sono brava a cucire”

Perché non aiutare in questo modo, perché non farsi presenti in questo modo. Davvero chiediamo al Signore che faccia nascere nel nostro cuore la vera carità, ci muova a carità, ci insegni ad essere persone che donano con gioia, senza fare conti, senza fare pesi, semplicemente che sanno dare. Dobbiamo ringraziare Dio perché ci sono persone meravigliose, io ne conosco veramente tante di persone così brave, così caritatevoli, gentili, discrete, ce ne sono tante, e dobbiamo ringraziare Dio che a questo mondo esistono persone così belle, perché questo mondo è pieno di persone belle, buone, generose, di persone che come queste donne servivano con i loro beni e sono davvero tanto fortunati quei Sacerdoti, quei Vescovi che hanno accanto persone così, veramente tanto graziati da Dio. Chiediamo al Signore di far nascere in ciascuno di noi la gemma luminosa e splendente della carità, che ci faccia assumere la nostra vita e la vita degli altri nella nostra e ci faccia battere il cuore esattamente per noi e per l’altro.

Li servivano con i loro beni”

Non basta servire.

“Ti servo con ciò che di più bello, di più prezioso e di più vero io ho ricevuto in dono da Dio”

E’ bella l’immagine del Sacerdote che predica, che confessa, che battezza gratis.

Perché non c’è un tariffario?

“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”

I doni che noi abbiamo gratuitamente, li abbiamo ricevuti tutti, poi certo chi non è Sacerdote deve monetizzare, deve tesorizzare, e quindi bisogna avere un compenso per vivere, però c’è lo spazio anche per servire con i propri beni, gratuitamente.

La Vergine Maria conceda a tutti noi questa grazia meravigliosa, e la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.

Sia lodato Gesù Cristo.

Venerdì della XXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

VANGELO (Lc 8,1-3)
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che li servivano con i loro beni.

In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio.
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

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