Meditazione
Pubblichiamo l’audio di una meditazione di mercoledì 6 ottobre 2021
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
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S. Faustina Kowalska: parte II
Eccoci giunti a mercoledì 6 ottobre 2021. Oggi ricordiamo San Bruno, Sacerdote e Monaco.
Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi tratto dal capitolo XI di San Luca, versetti 01-04.
Il Signore insegna ai suoi Discepoli a pregare. Mi verrebbe da dire che ogni padre, ogni amico, ogni fratello dovrebbe un po’ insegnare a pregare, essere un po’ un esempio di preghiera, sia nei contenuti che nei modi e nei tempi.
Volevo proseguire la lettura che abbiamo iniziato ieri di Santa Faustina Kowalska, questo Dialogo fra Dio Misericordioso e l’anima che soffre. Eravamo arrivati dove si diceva:
“– L’anima: «Signore, un’altra cosa che mi dà sconforto è il fatto che le mie sofferenze interiori non le comprendono né i superiori né il confessore. Le tenebre hanno offuscato la mia mente e, in tali condizioni, come andare avanti? Ecco, tutto ciò in qualche modo contribuisce a scoraggiarmi e penso che le vette della santità non sono per me».”
Penso che un po’ tutti possiamo avere vissuto, per tempi più o meno lunghi, situazioni del genere.
Risposta di Gesù:
“– Gesù: « Ecco, bambina Mia, questa volta Mi hai detto molte cose. Lo so che è una grande sofferenza non essere capiti e per di più da coloro che amiamo e verso i quali la nostra sincerità è grande. Ti basti questo però, che Io comprendo tutte le tue pene e le tue miserie. Gioisco per la profonda fede che hai, nonostante tutto, nei Miei rappresentanti, ma sappi che gli uomini non possono capire totalmente un’anima, poiché ciò è al di sopra delle loro possibilità. Per questo sono restato sulla terra Io stesso, per confortare il tuo cuore addolorato e rafforzare la tua anima, affinché non venga meno lungo il cammino.”
Bellissima questa Parola di Gesù, bellissima e verissima, quindi da una parte riconosce che è una grande sofferenza l’essere incompresi, soprattutto verso coloro i quali noi abbiamo una grande sincerità. Gesù riconosce che è brutto essere incompresi, che è una grande sofferenza, una grande croce, Lui lo comprende, e comprende tutte le nostre pene e miserie, Gesù le capisce, quello che non capiscono gli uomini lo capisce Gesù. Gioisce per la Fede che lei (S.Faustina) ha comunque nei suoi Sacerdoti, però le dice che nessun uomo può capire totalmente un’anima, perché è al di sopra delle nostre possibilità, per questo Lui è rimasto sulla terra, quindi ci sta indicando la via per uscire dallo scoramento, dallo scoraggiamento, dalla paura, dall’avvilimento.
“Tu dici che grandi tenebre coprono la tua mente ed allora perché in quei momenti non vieni da Me, che sono la luce e in un istante posso infondere nella tua anima tanta luce e comprensione della santità che non potrai attingere da nessun libro e che nessun confessore è in grado d’insegnare, illuminando così un’anima? “
Gesù dice:
“Tu dici che soffri, che stai male, che qui… che là… ma perché non vieni da Me, che Io in un istante posso cambiare tutto?”
Noi non ci andiamo perché forse non ci crediamo tanto che Gesù sia veramente amico e possa fare veramente tutto.
“Sappi inoltre che queste tenebre, di cui ti lamenti, le ho sperimentate prima Io per te nell’Orto degli Ulivi. La Mia anima è stata oppressa da una tristezza mortale e a te do una piccola parte di quelle sofferenze, e questo per l’amore particolare che ho verso di te e per l’alto grado di santità che ti destino in cielo. L’anima che soffre è la più vicina al Mio Cuore».”
Capite la prospettiva del Signore? È questa.
Ci dice: “Guarda che io per te ho sofferto tantissimo e a te non dò altro che una piccola, piccolissima parte. E capisco benissimo quello che tu stai vivendo, non sentirti l’unica al mondo, e non ti dimenticare che più soffri e più sei vicina a Me.”
“– L’anima: «Ancora una cosa, Signore. Cosa fare quando vengo disprezzata e respinta dalla gente e specialmente da coloro sui quali avevo diritto di contare e ciò nei momenti di maggior necessità?».”
Attuale, no?
“– Gesù: «Bambina Mia, fai il proposito di non contare mai sugli uomini.”
Questo è un proposito che dovremmo fare sempre: non contare mai sugli uomini.
“Farai molte cose, se ti affiderai completamente alla Mia volontà e dirai: Avvenga di me non come voglio io, ma secondo la Tua volontà, o Dio. Sappi che queste parole, dette dal profondo del cuore, portano l’anima in un attimo sulle vette della santità. Per una tale anima ho una speciale predilezione, un’anima del genere Mi rende una grande gloria e riempie il cielo col profumo delle sue virtù. Sappi anche che la forza che hai per sopportare le sofferenze, la devi alla santa Comunione frequente, perciò va spesso a quella fonte di Misericordia ed attingi col recipiente della fiducia tutto ciò che ti serve».”
Bello. Quindi quando siamo disprezzati, respinti dalla gente, soprattutto da coloro dai quali ci aspetteremmo maggiore comprensione, ricordiamo che Gesù dice di non contare mai sugli uomini.
Qualcuno qualche volta mi ha detto: “Eh Padre sa, con le persone che le dicono: bravo, bravo, bravo, insomma, la superbia poi decolla, la vanità… si riempie di se stesso. Uno dopo cerca solo coloro che lo lodano e non vuole sentire quelli invece che gli vanno contro.”
Guardate, non lo so com’è la situazione nella mia anima, lo sa Dio, lasciamolo giudicare a Dio, ma per quello per cui ho coscienza io, vi posso dire che, non lo so, forse all’inizio poteva anche essere così, adesso non mi sembra che possa essere così, per una ragione molto semplice — non per mio merito, non per mia virtù e non perché sono cresciuto in santità, assolutamente, non perché mi sono convertito, assolutamente, ma per un’altra ragione — perché ho imparato a mie spese che gli uomini la domenica sanno cantare: “Osanna al Figlio di David” e tu, il venerdì della settimana successiva, sei inchiodato in croce dalle stesse persone. Questo noi sappiamo fare.
Quindi quando vedo i complimenti: “Padre che bravo!” penso: sì, finché dura, quando dirò qualcosa che gli schiaccerà la coda, quando dirò qualcosa che non gli piace più, quando non risponderò più ai suoi bisogni/egoismi, quel “Padre che bravo” diventerà “Padre che demonio”. I complimenti degli uomini contano come la polvere, perché sono incostanti, spesse volte non vengono dalla verità ma vengono dalla compiacenza, dal gusto.
Gesù dice: “Affidati alla mia volontà, lascia stare gli uomini”
“Avvenga di me, Fiat Voluntas Tua, sia fatta la tua volontà”Questa espressione bella della Vergine Maria.
E poi la Comunione frequente Sacramentale o spirituale che sia, tutto questo aiuterà a portare queste sofferenze.
Davvero di cuore vi auguro, ieri abbiamo fatto un’omelia un po’ più lunga, oggi la faccio più breve, vi auguro e mi auguro anche io di mettere bene in pratica questi insegnamenti di Gesù e Santa Faustina e di correre, correre sempre, correre subito da Gesù.
Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus. Amen.
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato.
VANGELO (Lc 11, 1-4)
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».