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Il manoscritto del Purgatorio, parte 6

Il manoscritto del Purgatorio

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: “Il manoscritto del Purgatorio” di venerdì 2 dicembre 2022

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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VANGELO (Mt 9, 27-31)

In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

 

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a venerdì 2 dicembre 2022.

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal capitolo nono del Vangelo di san Matteo, versetti 28-31.

Oggi è il primo venerdì del mese e ricordiamo la bellissima pratica dei Primi Nove Venerdì del mese. Santa Margherita Maria Alacoque scrive: 

“Un venerdì durante la santa comunione, Egli, se non sbaglio, mi rivol­se queste parole: Nell’ec­cessiva misericordia del mio Cuore, ti prometto che il suo onnipotente amore accorderà la grazia della penitenza finale a tutti co­loro che faranno la comu­nione per nove primi ve­nerdì del mese consecutivi. Non morranno perciò in mia disgrazia, né senza ri­cevere i loro sacramenti. Il mio Cuore si renderà asilo sicuro in quel supre­mo momento”.

Allora credo che valga proprio la pena di assecondare questa richiesta di Gesù e riceverlo. Del resto dovremmo riceverlo ogni giorno: qui ci chiede di riceverlo per nove primi venerdì consecutivi, ma dovremmo fare il primo venerdì del mese sempre. Facciamoli con la bella intenzione di assecondare la richiesta di Gesù.

Proseguiamo con la nostra lettura del Manoscritto del Purgatorio.

Potete pure alzarvi alle quattro – intende di mattina – e coricarvi contemporaneamente alle altre consorelle, salvo che non siate seriamente inferma. Vi assicuro che non ne sentirete svantaggio, poiché press’a poco mezz’ora non è gran cosa, bensì un motivo di edificazione.

 Evidentemente le consorelle si svegliavano alle quattro e mezza. E allora lei deve avere avuto l’intuizione di svegliarsi mezz’ora prima per stare con Gesù, per pregare e anche, mi vien da dire, per fare un atto di penitenza perché voi sapete, già ve l’ho detto diverse volte, che tre sono le penitenze che il demonio teme (così diceva san Giovanni Maria Vianney), sono tre le penitenze che hanno un effetto diretto sul demonio: la penitenza del sonno, la penitenza del cibo, la penitenza del bere. 

Quindi questa consorella dal Purgatorio dice: “Non spaventatevi, non abbiate timore di svegliarvi mezz’ora prima”, anche se questo significa svegliarci alle quattro che per noi è un orario impossibile: lo facciamo per andare a sciare alla domenica, piuttosto che per andare lontano a fare una camminata in montagna, oppure per prendere l’aereo e andare in vacanza, insomma per fare cose che ci piacciono, che il mondo approva. Svegliarsi alle quattro per prendere l’aereo va bene, per andare presto a sciare va bene, il mondo benedice.

Poi interessante riflettere sul fatto di dire “Mi sveglio alle quattro di notte” oppure “Mi sveglio alle quattro del mattino”: il secondo caso, anche psicologicamente, ci dà un senso diverso perché siamo impostati in una certa maniera… è già mattina, magari non c’è il sole, ma ci stiamo già dirigendo…

La suora dal Purgatorio dice alla consorella che può andare a letto all’ora in cui tutte ci vanno e non necessariamente prima e che, svegliandosi mezz’ora prima non ne avrà svantaggio: anche noi non ne avremo svantaggio, ma una grande paura all’inizio perché ci sembrerà impossibile visto che dovremo lottare con il nemico che non vuole la penitenza del sonno e la teme. 

Se però, come questa suora che viene educata dall’anima purgante a svegliarsi prima e a non temere perché Dio poi interviene, mettiamo Dio al primo posto e ci alziamo prima, sarà difficile andare poi a letto a mezzanotte perché ci si spostano l’ora e la giornata e questo significa tante cose: se un tempo andavamo a letto alle 23 dopo cene, feste, balli, danze e quant’altro, avendo impostato diversamente la giornata, ci accorgeremo che qualcosa non va, che dobbiamo scegliere tra una cosa e l’altra. Ed è una scelta interessante. 

Se il Signore ci sostiene, non ne avremo svantaggio e riusciremo a fare le nostre cose. Come i monaci che a mezzanotte o l’una si svegliano – è anche questa una penitenza – vanno in Coro, pregano e cantano l’Ufficio Divino e poi tornano a riposare: questo rompere il sonno è una penitenza enorme e pesantissima per la nostra natura perché essa ci spingerebbe a fare un sonno non interrotto e questo interromperlo per Dio – nel cuore della notte mi alzo a renderti lode, dice il Salmo – è per rendergli lode … tutto molto interessante!

Su queste questioni non si può però forzare niente e nessuno: sono chiamate interiori… quando il Signore vuole questo da noi, sa Lui come farlo capire e come dare il coraggio per fare certi passi. A uno chiede di alzarsi alle cinque, a un altro alle sei; a uno alle quattro, a un altro alle quattro e mezza… il Signore non usa gli stampini!

 Non andate per dei lievi nonnulla a lamentarvi con alcuno, neppure con la Superiora. Serbate codeste piccole sofferenze per voi sola e per il vostro Gesù, al quale dovete dir tutto.

Impariamo a saper tenere nel cuore ciò che ci fa soffrire, a non assecondarci subito ad andare a lamentarci: quante volte ci lamentiamo!

Non occupatevi troppo della vostra salute. Il buon Dio ve ne darà abbastanza per poterLo servire.

Noi dovremmo dire proprio questo a Dio Padre: “Guarda, donami la salute necessaria per poterTi servire”. Poi, se ce la dona, dobbiamo veramente servirlo, non scordiamocelo!

Dovete star sempre, soprattutto durante le vostre azioni, così raccolta in voi stessa come lo siete durante il ringraziamento dopo la santa Comunione.

Chissà se noi, quando facciamo le nostre cose, siamo raccolti; chissà se, invece, non ci disperdiamo. Durante la giornata dovremmo fare proprio questo e al mattino chiedere al Signore la grazia di essere raccolti, abitati dal silenzio in tutto quello che facciamo.

Ringraziate il buon Dio di tutte le grazie che vi ha concesso e di quelle che vi concede ogni giorno. Vi penserete ogni mattina al termine della meditazione. 

Se ci fermassimo a riflettere sulle grazie che il Signore ci ha concesso, ci sarebbe proprio da cadere prostrati a terra e non alzarci più perché il Signore ci fa di quelle grazie!

Non fate mai nulla, senza raccogliervi un istante, e senza chiedere consiglio a Gesù che è nel vostro cuore… 

Mai rispondere d’impulso; sempre prendere un momento per riflettere, non essere impulsivi e chiedere a Gesù.

Quanto grande è la responsabilità d’una Superiora, d’una Maestra di Novizie, d’una insegnante! Quale conto da rendere al buon Dio!

Ciascuno di noi ha delle responsabilità enormi e un giorno dovremo rendere conto di come le abbiamo usate. 

Madre XY sta ancora in Purgatorio. Ella ha ammesso nella Comunità molti soggetti senza vocazione che v’introducono il rilassamento. È una grande scienza quella di saper discernere gli spiriti. Se si facesse maggiore attenzione ai soggetti che si ricevono, non si avrebbero tanti inconvenienti nelle Comunità.

Anche Padre Pio lamentava questo!

Io non penso solo alle comunità religiose, anche se quest’anima del Purgatorio si riferisce a quelle. Sto pensando a tutte le nostre piccole e grandi comunità, a partire dalla comunità di vita che sono le amicizie: stiamo attenti a introdurre nelle nostre amicizie persone che non seguono propriamente la loro vocazione alla santità perché introdurranno il rilassamento nella nostra vita: “Ma sì, va beh…ma dai, ma fa niente… per una volta ! Non sei una suora, non sei un prete…”. Stiamo attenti!

Avere accanto amiche e amici che siano persone veramente innamorati di Dio è un’altra grande grazia del Signore. Persone che ci spingono e aiutano a essere fedeli a Gesù, a non cadere in tutto ciò che il mondo propone; persone con cui condividere le piccole e le grandi gioie della vita dentro una grande semplicità.

Solamente i cuori Dio vuole totalmente suoi. Per ottenere le sue grazie, sia per voi, sia per la Comunità, bisogna che rinunziate a voi stessa dalla mattina alla sera, che in nessuna cosa ricerchiate voi medesima, che tutto sia ben nascosto agli occhi delle creature, e Dio solo sappia tutto e veda i vostri piccoli sacrifici giornalieri, Lui solo, capite!

Vedete? Vivere nascosti, rinunciare a se stessi – ecco l’umiltà – stare nascosti anche dalle creature e che solo Dio veda i nostri piccoli sacrifici!

Sapete perché il buon Dio non vi concede al presente le grazie che Gli chiedete? Per il fatto che non avete abbastanza fiducia in Lui.

È il Vangelo di oggi, la guarigione dei due ciechi… avere fiducia in Dio! Quel bellissimo Atto di Abbandono di don Dolindo Ruotolo: come è difficile vivere secondo quelle parole, ma come è bello e liberante!

È vero altresì che troppo facilmente dimenticate le grandi grazie che il buon Gesù vi concede. Egli vi seguita da presso dalla mattina alla sera, e voi a Lui vi sottraete più che potete. Non bisogna comportarsi così con un Dio sì buono, e sì buono soprattutto con voi.

Non sottraiamoci al Signore, restiamo disponibili!

Ad ogni momento esaminate voi stessa, esaminate il vostro cuore per vedere se fate piacere al buon Dio. Considerate inoltre se fate qualcosa che possa causarGli dolore. Ecco quel che attirerà sempre più su di voi gli sguardi benedetti del buon Gesù.

Che cosa fa piacere e che cosa fa dispiacere? Non dobbiamo chiedercelo alla mattina e alla sera, ma sempre e per ogni cosa: “Questo fa piacere a Gesù?”.

Bene, fermiamoci qui.

E oggi, essendo il primo Venerdì del mese, sappiamo che è quanto mai opportuno vivere il momento dell’Ora Santa per consolare il Sacratissimo Cuore di Gesù. Facciamo qualche piccolo sacrificio, meditiamo sulla sua Passione, recitiamo la bellissima Corona delle Sante Piaghe, teniamo compagnia al Signore chiedendogli la grazia della corrispondenza fedele.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.

Amen.

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.

Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

 

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