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Il manoscritto del Purgatorio, parte 38

Il manoscritto del Purgatorio

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: “Il manoscritto del Purgatorio” di giovedì 5 gennaio 2023

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

Per motivi di intenso traffico non ci è possibile rendere disponibile l’ascolto dei file audio direttamente dal nostro sito. Se hai dubbi su come fare, vai alle istruzioni per l’ascolto delle registrazioni.

VANGELO (Gv 1, 43-51)

In quel tempo, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a giovedì 5 gennaio 2023.

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal primo capitolo del Vangelo di san Giovanni, versetti 43-51.

Oggi è il Primo Giovedì del mese di questo anno. Proposta: perché non iniziare proprio oggi la pratica dei Primi sei Giovedì richiesta da Gesù alla Beata Alexandrina Maria da Costa? Sarebbe una bellissima cosa da fare: iniziamo l’anno con il Primo Giovedì, il Primo Venerdì e il Primo Sabato del mese… proprio una bellissima possibilità!

“Ma come si fa, non lo so…” 

Benissimo: andate sul sito www.veritatemincaritate.com sulla Homepage nella sezione “Vuoi scaricare i libri e i PDF di p. Giorgio Maria Faré?”. Cliccate e tra i vari PDF troverete un file con la copertina verde, con l’immagine dei due Cuori, dedicato ai Primi Giovedì, Venerdì e Sabati del mese. Lo scaricate e trovate tutte le indicazioni da seguire.

Continuiamo la nostra lettura e meditazione sul Manoscritto del Purgatorio.

Essendo ancora sulla terra, non potete comprendere quel che il buon Dio esige da un’anima che espia le sue colpe nel Purgatorio. Voi credete che molte preghiere, d’altronde ben fatte, metteranno un’anima quasi subito in possesso della felicità eterna! Non è così. Chi può scrutare i giudizi del buon Dio? Chi può comprendere la purezza ch’Egli esige da un’anima, prima di ammetterla alla partecipazione della sua felicità eterna? Oh, se si sapesse, se si riflettesse a tutto questo mentre si sta sulla terra, quale vita si condurrebbe! 

Il Signore ammette nella Gerusalemme Celeste solo chi è puro quanto Lui vuole e questo è il punto di tutto!

Esaminate seriamente quanti peccati veniali commette al giorno una persona negligente, poco sollecita della sua salvezza, tutta dedita alle cose della terra… 

Quanti peccati veniali si commettono al giorno, soprattutto, lei dice, da parte di una persona che non ha una grande vita spirituale?

Quanti minuti essa consacra al buon Dio? 

In una giornata quanti minuti dedichiamo al buon Dio?

Vi pensa almeno con attenta considerazione? Ebbene, ecco 365 giorni simili in un anno… e, se molti anni si rassomigliano, tale persona muore con l’anima gravata di una moltitudine di peccati veniali non rimessi, perché essa non ne ha fatto caso. 

Uno si va a confessare due volte l’anno o una volta l’anno e, entrato, che cosa dice?
“Padre, non so che cosa dire: che peccati ho fatto?” — in un anno!? — “Sono sempre in casa: non rubo, non ammazzo…”
Ma i comandamenti sono dieci, non sono due! Questo è il punto!
“No, ma anche per quanto riguarda gli altri comandamenti… tutto tranquillo!”
In un anno tutto tranquillo? Abbiamo tanti san Giuseppe che camminano accanto a noi! Solo che la nostra coscienza è talmente spessa, talmente disabituata a un serio conoscimento di se stessa, a un rientrare serio in sé per esaminarsi, che non riesce più neanche a vedere i peccati!

Appena appena rimane nell’anima così oppressa un piccolo barlume d’amore, quando viene a render conto della sua vita a Colui che gliela richiede. Ecco quelle vite pressoché nulle, che bisogna ricominciare nell’espiazione, vite senza amor di Dio, senza purità d’intenzione. 

Una vita senza amore, una vita senza purità di intenzione è una vita nulla! Se il criterio di valutazione è la vita eterna, se il criterio di valutazione è Dio, che valore ha una vita che è stata completamente sprecata nelle cose del mondo?

L’anima, che deve vivere di Dio, non ha vissuto per Lui; bisogna, dunque, che ricominci la sua vita e questo tra sofferenze inaudite! Sulla terra essa non ha approfittato della misericordia divina. 

Vedete? Noi siamo chiamati a vivere per Dio, a vivere per amore di Dio e se non lo facciamo qua, lo faremo là, nel Purgatorio s’intende perché, se andremo in Inferno, il discorso si conclude!

Sulla terra essa non ha approfittato della misericordia divina: che cosa vuol dire “approfittare della Misericordia divina sulla terra?” A Santa Faustina Gesù dice due cose: stare davanti al Tabernacolo, primo trono della Divina Misericordia, a pregare e adorare Gesù Eucarestia e poi il Sacramento della Confessione, secondo trono della Divina Misericordia. Capite? 

La Misericordia di Dio è per la vita sulla terra, non per la vita dopo la morte: ce lo dicono i Santi, ce lo ripete la suora dal Purgatorio!
Dopo la nostra morte, incontreremo la Giustizia di Dio, non la sua Misericordia: questo deve essere chiaro, ma non perché lo dico io! Sono i Santi ad insegnarci costantemente questa verità.
Infatti, Santa Faustina, quando parla della Coroncina della Divina Misericordia che va recitata soprattutto accanto al moribondo, dice che Gesù si metterà tra il moribondo e la Giustizia del Padre, perché il moribondo è su questa terra, è ancora vivo! Abbiamo letto poco tempo fa questa cosa!
Approfittiamo della Misericordia di Dio! Inutile ripetere le frasi fatte: “Confidiamo nella Misericordia del Signore; speriamo che la Misericordia del Signore mi perdoni!”
Il Signore ti perdona, la Misericordia di Dio c’è qui sulla Terra nel Tabernacolo e nel Confessionale: vuoi incontrare la Misericordia di Dio? Vuoi incontrare il perdono e la pietà di Dio? Benissimo: vai a confessarti, fai una santa, vera e profonda Confessione!

Sul sito, sempre a partire dal link nella Homepage in fondo, trovate anche il libretto in PDF per prepararsi al Sacramento della Confessione, così… c’è tutto! Tutti gli strumenti necessari.

Era schiava del suo corpo; una volta nel luogo di purificazione, deve soddisfare fino all’ultimo centesimo e riacquistare il suo primiero splendore; questo, quanto alle anime indifferenti per la loro salvezza, ma quanto alle anime ancor più colpevoli, è tutt’altra cosa. 

Chi è indifferente alla sua salvezza avrà veramente molto da purificarsi!

Amate tanto il buon Dio da non essere obbligata a venir qui ad acquistare il suo amore mediante la sofferenza senza meriti. Le sofferenze della terra, le pene sono meritorie, non lasciatevele sfuggire: soprattutto amate! L’amore cancella molti peccati e li fa anche evitare perché non si vuole recar dispiacere a Colui che si ama; per questo l’anima che ama veramente Gesù sta continuamente in guardia ed evita tutto ciò che potrebbe offendere i suoi sguardi divini.

Dobbiamo essere molto guardinghi soprattutto quando usciamo di casa, che dovrebbe essere un po’ il luogo di rifugio, perché purtroppo questo mondo cerca in tutti i modi di offendere lo sguardo del Signore e anche il suo udito con certi discorsi che sono inascoltabili! Sono terribili perché uno non se li aspetta! 

Sapete perché ho smesso di guardare la televisione? Sapete quale fu la ragione per cui smisi di guardare la televisione? E quando ancora prima smisi di ascoltare la radio, quale fu la ragione?
Non fu una ragione ascetica, diciamo così, non fu questa la ragione primaria (nel senso di offrire un sacrificio, un fioretto)… no, non fu questa la ragione primaria!
Per entrambi gli strumenti la ragione fu la seguente: non trovavo giusto, mi ero stufato che qualcun altro scegliesse per me…
Se devo vedere qualcosa di impuro, se devo ascoltare discorsi impuri, volgari e disgustosi, lo devo scegliere io! Io devo scegliere: mi deve essere lasciata la libertà di scegliere di guardare un film impuro alla televisione, di guardare uno spettacolo indecente alla televisione… io lo devo scegliere! Allo stesso modo devo scegliere io se ascoltare in radio discorsi indecenti, lo devo scegliere io dicendo: “Voglio questo, lo cerco e lo trovo!”.
Non che, mentre uno sta guidando piuttosto che facendo le pulizie in casa tranquillo, sereno… tac! gli arriva un colpo alla schiena! Qualcun altro ha scelto per lui e si trova ad ascoltare cose impossibili, indecenti e indecorose, senza poter far nulla. Oppure, mentre sta guardando alla televisione un film o semplicemente una pubblicità che sta passando nel momento in cui si è alzato per andare a prendere un bicchiere di acqua, una tisana, piuttosto che si è messo a guardare un giornale o a parlare con il figlio in un orario consono, le otto di sera, arriva una cosa che lo ferisce, lo spiazza perché non la voleva, non la sceglieva! E si trova come coinvolto in una cosa che lo ha superato, lo ha scelto.

A questo ho detto no! Questo non è giusto! Non è giusto che io debba usare degli strumenti che scelgano al mio posto! No! E allora non li ho usati più: lì ho spenti e ho detto: “Basta, adesso mi avete stufato!”

E la mia vita è stata cento volte più bella, più libera e anche più serena: non solo mi facevano vedere e ascoltare cose che io non volevo, ma mi istillavano nella mente paure, angosce, terrori. Ricordo benissimo in un preciso periodo storico non molto lontano che la giornata era all’insegna del terrore, del terrore… ti svegliavi la mattino e mangiavi pane, marmellata e terrore; a mezzogiorno… il terrore; poi ricordo alle 18 con questo fiato sospeso a guardare i numeri, a guardare e dire: “Ma allora sarà finito? No, ancora un’altra settimana!” Un’ansia! Poi, a un certo punto mi sono chiesto: “Ma io devo vivere con l’ansia? La fede in Dio dove è finita? Una volta c’era l’Angelus alle 8, alle 12 e alle 20, adesso c’è l’appuntamento delle 18… che cosa è questa roba? No, non fa per me!”. Mi stava veramente facendo del male: tra le impurità, tra le illazioni volgari, tra i discorsi immondi (ci sono dei discorsi che sono davvero terrificanti!), tra lo stillicidio del terrore e della paura, a un certo punto ho detto: “Bene, io chiudo tutto!” 

E come è andata? Benissimo! Benissimo! Ho subito recuperato la mia serenità! Ancora adesso c’è qualcuno che mi chiama e tenta di farmi discorsi apocalittici; ci sono delle persone che tendono a una visione apocalittica su tutto in generale e allora, quando ricevo queste telefonate, io ho trovato l’antidoto che è il seguente: dopo che mi hanno fatto i loro discorsi sulla Apocalisse imminente, che dovrebbe succedere domani, io dico: “Ma io la pastasciutta con il pomodoro la posso mangiare ancora?” “Sì, sì, Padre, la può ancora mangiare!” “Bene, allora stiamo sereni: se posso ancora mangiarla, sto tranquillo, andiamo avanti!” “Eh, ma lei non capisce!” “ Tranquillo, io capisco: se c’è la pasta al pomodoro, Padre Giorgio è felice! Le ciliegie ci sono, sì? Allora andiamo avanti!”.

Non sono queste le cose importanti; si può vivere anche senza tutte queste stupidaggini! Che cosa è, invece, assolutamente importante? Evitare tutto ciò che offende lo sguardo di Gesù; evitare tutto ciò che diventa un problema per Gesù, che fa male a Gesù, fa male all’amore che ci unisce a Lui, lo svilisce, lo rinnega, lo umilia… e allora perché mi devo esporre a questa roba?

Mi sono fatto anche una playlist audio dove ho raccolto delle musiche religiose o di musica classica così, quando sono in posti un po’ affollati o in mezzo a persone che mmm… ecco… perché devo essere obbligato ad ascoltare i loro discorsi? Ma siccome parlano talmente ad alta voce o urlano che non ascoltare è impossibile, allora la soluzione sono le cuffie: un po’ dico il Salterio poi, come diceva Padre Pio, se devo prendere qualche pausa, faccio partire queste musiche molto belle. C’è la melodia del Sacro Manto della Vergine di Guadalupe… una composizione musicale bellissima! Poi ascolto tanto l’Ave Maria cantata in caldeo… bellissima, stupenda! E tanti altri motivi religiosi… il Rex tremendae… ci sono delle cose stupende… dei canti gregoriani meravigliosi che sono preghiera e così, cantando, prego due volte come diceva Sant’Agostino, non sento i latrati dell’inferno e me ne sto bello tranquillo.

Le sofferenze fisiche e morali sono il retaggio degli amici di Gesù finché dimorano sulla terra. Più Gesù ama un’anima, più le fa larga parte dei dolori da Lui sofferti per nostro amore. Felice l’anima così privilegiata! Quanti meriti può ella acquistare! È questa la via più corta per arrivare al Cielo… Non abbiate, dunque, paura della sofferenza; al contrario, amatela, perché vi avvicina maggiormente a Colui che amate. Non vi ho forse detto un giorno che l’amore renderà dolce quel che ancora vi sembra molto amaro, per il fatto che non amate abbastanza?

Ecco, chiediamo quindi quest’oggi al Signore la grande grazia di iniziare la pratica dei Primi dei Giovedì del mese con l’intenzione di riparare tutte le offese, tutti gli oltraggi e i sacrilegi commessi contro la Santissima Eucarestia.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.

Amen.

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.

Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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