La diffusa pratica della Comunione sulla mano, permessa in Italia a partire dal 3 dicembre 1989, comporta gravissimi rischi di profanazione e sacrilegio.
Ci riferiamo non solo al furto intenzionale di Ostie Consacrate, che è molto facilitato da questa pratica, ma al quotidiano disperdersi di frammenti del Corpo di Cristo da parte dei fedeli che ricevono la particola e non si curano di controllare le mani dopo averla assunta.
Il video che proponiamo denuncia il gravissimo problema la perdita dei frammenti.
La pratica della comunione sulla mano, sebbene oggi largamente diffusa, fu introdotta abusivamente in alcuni Paesi del Nord Europa negli anni ’60 e non è mai stata sancita come regola della Chiesa. Viceversa, è a tutt’oggi consentita solo sotto forma di indulto. Leggi il nostro post sull’introduzione della Comunione sulla mano.
Guarda il video:
322. Nell’Eucaristia c’è lo stesso Gesù Cristo che è in cielo, e che nacque in terra da Maria Vergine?
Nell’Eucaristia c’è lo stesso Gesù Cristo che è in cielo, e che nacque in terra da Maria Vergine.
331. Sotto le apparenze del pane c’è solo il Corpo di Gesù Cristo, o sotto quelle del vino c’è solo il suo Sangue?
No, sotto le apparenze del pane c’è tutto Gesù Cristo, in Corpo, Sangue, Anima e Divinità; e così sotto quelle del vino.
332. Quando si rompe l’ostia in più parti, si rompe il Corpo di Gesù Cristo?
Quando si rompe l’ostia in più parti, non si rompe il Corpo di Gesù Cristo, ma solamente le specie del pane; e il Corpo del Signore rimane intero in ciascuna parte.
(dal Catechismo di S. Pio X)
Il toccare le sacre specie, la loro distribuzione con le proprie mani, è un privilegio degli ordinati, che indica una partecipazione attiva al ministero dell’Eucaristia.
(S. Giovanni Paolo II, Lettera Apostolica Dominicæ Cenæ, 24 febbraio 1980)
La distribuzione del Corpo di Cristo spetta solo al sacerdote.
(S. Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, IIIa q. 82 a. 3)