Omelia
Pubblichiamo l’audio di un’omelia sulle letture di mercoledì 13 aprile 2016.
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
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Testo della meditazione
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Gesù Eucaristico: vero Nutrimento
Sia lodato Gesù Cristo!
Sempre sia lodato!
Questa sera il Signore, nel capitolo 6 di San Giovanni Apostolo, ci richiama sulla importanza dell’Eucarestia e dell’essere Lui il Pane della vita. Gesù, che è vita, si presenta come nutrimento della nostra vita e noi abbiamo fame e noi abbiamo sete di questa vita, abbiamo bisogno di questa vita, che è Gesù.
Il Signore lo dice: «Chi viene a me, non avrà fame; chi crede in me, non avrà sete mai».
Allora dobbiamo chiederci noi dove andiamo a bere normalmente e dove andiamo a mangiare, di che cosa ci nutriamo e con che cosa ci dissetiamo.
Troppo spesso non è un vero cibo quello che noi usiamo, e non è una vera bevanda quella che utilizziamo per dissetarci, sono le cose della vita, del mondo, che non provengono da Dio e che non alimentano profondamente e intimamente la nostra anima, e quindi ci lasciamo sempre dentro a questo malcontento, a questa sofferenza, a questa situazione di indisponibilità interiore.
Dobbiamo quindi chiedere al Signore la grazia di convertire la nostra mente, di capire che Lui è il nostro cibo e la nostra bevanda, di andare più di frequente al Suo tabernacolo, di stare di più alla Sua presenza, di poterGli tenere più spesso compagnia, perché è da questa compagnia che noi poi impariamo, ci educhiamo a diventare persone veramente credenti.
È la frequentazione della Santa Messa, l’andare tutti i giorni alla Messa, ricevere l’Eucarestia, essere in grazia di Dio, pregare davanti al tabernacolo, queste cose sono quelle che ci aiutano ad avere una vita veramente in Gesù, ad essere dei discepoli di Gesù.
Chiediamo quindi al Signore la grazia di poter valutare veramente l’Eucarestia e il tabernacolo per quello che è, cioè il Pane della Vita, perché è vivo, e di farLo diventare per noi vero nutrimento.
Sia lodato Gesù Cristo!
Sempre sia Lodato!
Letture del giorno
Mercoledì della III settimana di Pasqua
PRIMA LETTURA (At 8,1-8)
Andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola.
In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme; tutti, ad eccezione degli apostoli, si dispersero nelle regioni della Giudea e della Samarìa.
Uomini pii seppellirono Stefano e fecero un grande lutto per lui. Sàulo intanto cercava di distruggere la Chiesa: entrava nelle case, prendeva uomini e donne e li faceva mettere in carcere.
Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola.
Filippo, sceso in una città della Samarìa, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. E vi fu grande gioia in quella città.
SALMO RESPONSORIALE (Sal 65)
Rit: Acclamate Dio, voi tutti della terra.
Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!».
«A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini.
Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza dòmina in eterno.
Canto al Vangelo (Gv 6,40)
Alleluia, alleluia.
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna, dice il Signore,
e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Alleluia.
VANGELO (Gv 6,35-40)
Questa è la volontà del Padre: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna.
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».