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Insegnava con autorità

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di domenica 31 gennaio 2021

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Scarica il testo della meditazione 

INSEGNAVA CON AUTORITÀ

Eccoci giunti a Domenica 31 gennaio 2021, è la Quarta Domenica del Tempo Ordinario Anno B. Il Vangelo della Santa Messa di oggi è tratto dal cap. I, vv 21-28 di San Marco. Siamo di fronte nuovamente al tema dell’insegnamento. Gesù insegna, è uno dei compiti principali di Gesù e questo ci fa pensare, perché vuol dire che l’insegnamento è importante, perché attraverso quello che noi ascoltiamo noi veniamo formati, veniamo plasmati, si formano le nostre idee in base a quello che ascoltiamo.

Chi sono i nostri insegnanti? Chi sono i nostri maestri?

Speriamo che non siano i video di YouTube, i messaggi di qualche Social, speriamo che non siano le tavole rotonde della televisione, questi non possono essere i nostri insegnanti. Come già vi ho mostrato e vi ho detto tante volte i nostri insegnanti sono i Padri della Chiesa, i Santi, i Dottori, la Tradizione della Chiesa, loro ci insegnano il modo giusto, corretto, di vivere secondo il Vangelo, loro lo hanno declinato nella loro vita. Pochi giorni fa è stata fatta memoria di San Mauro che era uno dei discepoli di San Benedetto, San Mauro era fedelissimo a San Benedetto, gli voleva un grandissimo bene, e faceva tutto quello che San Benedetto gli diceva, con una prontezza incredibile. Un giorno San Benedetto chiama Mauro e gli dice di correre a salvare un ragazzo perché stava annegando nel torrente. Lui senza dire una parola si è messo a correre, è sceso al torrente, lo ha trovato ancora vivo, che stava annegando, e lo ha tirato fuori. Solo che quando si è ritrovato sulla terra ferma lì si è accorto che lui non era bagnato, aveva camminato sulle acque senza accorgersene, semplicemente in virtù dell’obbedienza. Ha obbedito a San Benedetto e la virtù dell’obbedienza lo ha fatto camminare sulle acque. Lui lo ha capito perché quando è tornato a riva ha trovato tutti i vestiti asciutti.

Quanto importante è l’insegnamento, quanto è importante che i genitori, i nonni fin da piccoli comincino con i loro bambini, nipotini a insegnargli le cose di Dio, a insegnare ogni giorno il posto prioritario di Dio nella vita della famiglia, quindi la preghiera in famiglia, il segno della Croce prima di mangiare, l’esame di coscienza tutte le sere.

“Insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.”

L’autorità di Gesù da dove arriva?

“Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità.”

Da dove arriva questa autorità?

Gesù quando parlava, parlava di quello che viveva, parlava della sua esperienza del Padre, della Verità, cioè di Se stesso. L’autorità di Gesù viene direttamente dall’esperienza, dalla vita del pensiero e dalla vita dell’azione.

Quando noi insegniamo chi ci ascolta quando impara?

Quando noi insegniamo chi ci ascolta impara quando sente che quello che io dico viene dalla mia vita, dal mio cuore. Se io insegno ciò che studio ma che non faccio mio, non c’è nessuna autorevolezza in me. Si sente che non c’è la vita che pulsa in quelle parole. Questa vita che pulsa nelle parole si chiama autorità. Gli scribi osservavano tutta una serie di regole e leggi ma il loro cuore e la loro testa erano altrove, era tutta pura apparenza.

“Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro”

Solo chi ha sperimentato l’impurità può capire quanto è forte la sua possessione sulle nostre membra, sulla nostra testa, sul nostro cuore e sul nostro corpo, può avvertire quanto è stringente quella catena che ti porta via e ti porta anche dove tu non vuoi.

Appena Gesù inizia a insegnare, lo spirito impuro inizia a gridare. Ricordiamocelo bene, l’impurità non potrà mai tollerare né la Verità, né la Pietas, non può, è proprio impossibile. Una persona impura non sopporta la Verità, non sopporta un discorso spirituale, ascetico, devoto, non ce la fa, perché tutta la sua persona è pura carnalità, è inglobata, sedotta dall’impurità e quindi non riesce ad essere minimamente spirituale.

«Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!»

Lo spirito impuro reagisce gridando e subito dice la differenza, la distanza, e dice che quell’insegnamento lo rovina perché quell’insegnamento strappa le anime dal demonio.

Ma io come faccio a sapere se l’insegnamento che sento è buono o no?

Se quando ascolti quella persona che ti parla, ti viene voglia di essere così, di mettere in pratica le cose che senti, e se mettendole in pratica vedi nella tua vita un cambiamento positivo in relazione a quanto cambi, quello vuol dire che è un insegnamento dato con autorità, perché ti trasforma, ti strappa via tutto ciò che non è Dio. Sant’Agostino si è convertito ascoltando le omelie di Sant’Ambrogio.

“E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!».”

Gesù non crea dialogo col demonio.

“E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.”

Non ci dimentichiamo mai che quando veniamo liberati dall’impurità sono dolori. Lo spirito dell’impurità se ne va per comando Divino ma quella povera persona la strazia, la fa agonizzare, è una liberazione dolorosa. L’impurità ha tante forme, gli occhi, le parole, i discorsi, sguardi. Nella misura in cui noi ascoltiamo degli insegnamenti belli, veri, forti, fondati, santi noi cambiamo. Più noi cambiamo e più lui se ne va, ha meno terreno sul quale giocare. E la nostra vita più si conforma a Gesù e più il demonio ha meno da poter venire a tormentare. Vi auguro una santa Domenica, vi auguro di viverla bene, ovunque voi siate, innamoratevi della Confessione, innamoratevi dell’Eucarestia, chiedete al Signore la grazia di avere qualcuno da ascoltare, qualcuno di fiducia e lasciarvi guidare sulla via del Signore.

E la Benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.

Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

VANGELO (Mc 1,21-28)
Insegnava loro come uno che ha autorità.

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

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