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Suor Maria Natalia Magdolna: conoscere e praticare i Comandamenti

Suor Maria Natalia Magdolna

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di domenica 18 aprile 2021

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Scarica il testo della meditazione 

SUOR MARIA NATALIA MAGDOLNA:

CONOSCERE E PRATICARE I COMANDAMENTI

Eccoci giunti a domenica 18 aprile 2021, abbiamo ascoltato la Seconda Lettura della Santa Messa di oggi tratta dalla Prima Lettera di San Giovanni Apostolo, cap. II, versetti 1-5.

San Giovanni ci chiama ad osservare i Comandamenti:

“Osserviamo i suoi comandamenti.”

Non può esserci una separazione tra conoscere e praticare,

“Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.”

Non posso dire: “Io sono credente e non praticante”. Anche il demonio è credente non praticante. Se credi, pratichi, se non credi non pratichi. O meglio, dovremmo dire: se non pratichi, non ami. Infatti, il demonio non ama, però crede.

Quest’oggi vorrei leggervi un testo tratto dal libro scritto da Claudia Matera “Rivelazioni profetiche di Suor Maria Natalia Magdolna, mistica del XX secolo”, con prefazione di Padre Serafino Tognetti, Sugarco Edizioni. Un testo che quando lo leggo mi fa tremare. Ve lo leggo non perché dobbiate tremare anche voi, ma perché dobbiamo tutti correggerci, qualora ci dovesse essere qualcosa che ci riguarda in queste parole della Vergine Maria, rivolte a Suor Maria Natalia. Vi consiglio la lettura di questo libro.

“Nel 1985 chiesi alla Santa Vergine quali peccati offendessero più gravemente lei e Gesù.”

Noi ci chiediamo qualche volta: ma cos’è che offende di più il Signore? Cos’è che gli ferisce di più il cuore? Se avete la possibilità in questo momento di avere in casa un Crocifisso o il Santo Volto di Gesù, prendeteli tra le mani e guardateli.

La Santa Vergine rispose: «I due peccati più grandi sono la bestemmia e la tiepidezza intesa anche come disgusto nel fare il bene”

Sono due i peccati che maggiormente offendono Gesù e la Vergine, la bestemmia e la tiepidezza, tiepidezza che si manifesta come disgusto nel fare il bene: “Non ho voglia… non mi va…”. Devo fare un servizio, devo fare una preghiera, devo aiutare mia moglie a buttare la pattumiera, devo stare con i miei bambini… ma non mi va…

“Ma io le bestemmie non le dico, il bene sì lo faccio, quindi io sono a posto, non faccio peccati gravi che disgustano Gesù e la Vergine”

Noi che siamo un pochino superficiali pensiamo che la bestemmia sia una espressione di offesa chiara, diretta contro Dio. Ma la Madonna ci mostra adesso un altro modo di bestemmiare. Dice la Vergine:

“Voi bestemmiate ogni volta che peccate contro il Santissimo Sacramento ricevendolo tiepidamente, senza preparazione, indegnamente o ignorandolo.”

Se vado a fare la Comunione e non so neanche cosa sto andando a fare, se vado a fare la Comunione perché la devo fare, se vado a fare la Comunione senza amore, senza sapere Chi sto andando a ricevere, con la testa per aria, sono tiepido.

“Senza preparazione

Rispetto all’orario della Messa, quanto tempo prima arrivo? È importante. Non posso arrivare 5-10-15 minuti prima della Messa.

E come ci arrivo a questa Messa? Avendo parlato con mezzo mondo, avendo ascoltato tutte le notizie immaginabili, avendo già fatto tutto quello che volevo fare?

In cosa consiste la tua preparazione alla Santa Messa? Domanda d’esame: “Mi dica cosa fa, come lo fa, in cosa consiste la preparazione alla sua Santa Messa. Concretamente come si prepara alla Santa Messa lei? Lei si prepara alla Santa Messa? O arriva due minuti prima, segno di croce storto, nessuna genuflessione, nessun rispetto verso il Santissimo, sta in piedi 10 secondi, poi si siede, accavalla le gambe, braccia incrociate e guarda per aria o la gente che entra?”

“Indegnamente o ignorandolo.”

Indegnamente vuol dire che non sono in grazia di Dio. “Ma oggi ho il funerale di mia cugina, non posso non fare la Comunione per lei.” Noi facciamo la Comunione per Gesù, per creare, per vivere, per instaurare Comunione con Gesù, non per gli altri. Che valore ha quella Comunione se non sono in grazia di Dio? Sto facendo Comunione con chi? Alle volte c’è, oltre che ignoranza, anche superstizione nel nostro modo di fare.

“Ignorandolo”

Si capisce perché vedi una persona che va a fare la Comunione che è lì con il corpo, ma non con altro.

Prosegue la Madonna:

“Negare la presenza di Gesù nell’Ostia Consacrata è un male contagioso che si propaga come un’epidemia. Questa falsa dottrina proviene da quei teologi moderni che parlano della transustanziazione in termini ambigui e con intenzioni equivoche, disorientando le persone e molti sacerdoti.”

Che cos’è la transustanziazione? Andate a vedere il Catechismo della Chiesa Cattolica al numero 1413. È il cambiamento di sostanza del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo. Quel Pane non è più pane, quel Vino non è più vino. Non è un simbolo, non è apparenza, non è impanazione, non è transignificazione, è transustanziazione. E senza tanti giri di parole, di ragionamenti falsi, è il cambio, la mirabile conversio, della sostanza del pane e del vino nella sostanza del Corpo e del Sangue di Cristo. Questo insegna la fede Cattolica. Non facciamo ambiguità ed equivoci inutili. Perché altrimenti nego la presenza di Gesù e si crea confusione. E l’esito è che poi passo davanti al Tabernacolo e non faccio neanche la genuflessione.

Non ho mai visto nessuno spezzarsi una gamba perché fa una genuflessione per ricevere l’Eucarestia, eppure c’è chi lo dice, poi però va in palestra e fa 5 serie da dieci di affondi, e si mette alla pressa e sposta 180 kg. Lì non c’è il problema che ti spezzi la gamba…

“Anche la pigrizia o accidia è molto diffusa.”

Il Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 2733 dice: “Con questo termine i Padri della vita spirituale intendono una forma di depressione dovuta al rilassamento dell’ascesi, ad un venire meno della vigilanza, alla mancata custodia del cuore.”

Abbiamo fatto poco tempo fa una lezione intera sull’accidia, abbiamo visto con il prof. Larchet e L’inconscio Spirituale il potere devastante dell’accidia.

“Non significa solo assenza di fervore, ma negligenza nel compimento del proprio dovere.”

Questa è l’accidia. Devi studiare? Studia. Ai messaggini si risponde più tardi, il tuo dovere è studiare, fallo bene, fallo fino in fondo. Vi immaginate un cardiochirurgo che è in sala operatoria e mentre ha il cuore aperto si interrompe perché deve rispondere ai messaggini, alle mail, o deve rispondere alle telefonate? Sei al lavoro? Lavora. Sei un prete? Fallo bene fino in fondo.

“La pigrizia è la porta di molti peccati sia del corpo che dell’anima.”

Voi capite la pigrizia da quando vi svegliate al mattino, se quando suona la sveglia non saltate dal letto come un grillo, ma la spegnete e la fate suonare per altri dieci minuti, poi la spegnete ancora per altri dieci minuti, questo è un inno alla pigrizia più totale. È il distillato più puro di pigrizia. A noi piace stare nel letto, al caldo, nel dormiveglia, a crogiolarci… Adesso mi alzo… ma tra poco… piano piano…

Secondo voi, Gesù faceva così? Un amico di Gesù fa così? Ma tirati giù da questo letto! Fai un salto e mettiti alla Presenza di Dio, in ginocchio, davanti al Signore! Subito, immediatamente, fai un atto di Adorazione, di riparazione, di lode, di ringraziamento, non perdere il tempo. Non indugiare, perché la pigrizia è la porta di molti peccati, sia del corpo che dell’anima, dice la Vergine.

“È una malattia spirituale che solo l’amore di mio Figlio può curare in voi. Il suo amore è una fiamma che una volta accesa non si spegne più».”

Ho voluto leggervi questo testo, nei prossimi giorni vi leggerò altri passi. Chiediamo al Signore questa grazia, di tenere lontano da noi tutto ciò che la Vergine Maria oggi ha stigmatizzato. Impariamo ad amare solennemente Gesù nell’Eucarestia.

E la Benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.

Mi raccomando fate una Santa Domenica. Vivete all’insegna della carità, state attenti all’homo inimicus, al demonio che fa sempre di tutto per distruggere la domenica e mettere dentro sofferenza, divisioni, arrabbiature, litigi. Salvate la sacralità della Domenica, rendendo gloria a Dio, mettendo Dio al primo posto, amandolo, andando alla Messa, facendo un bel ringraziamento, una bella preparazione e poi vivendo atti di carità insieme alle persone a voi care.

Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.

III DOMENICA DI PASQUA – ANNO B

SECONDA LETTURA (1Gv 2, 1-5a)
Gesù Cristo è vittima di espiazione per i nostri peccati e per quelli di tutto il mondo.

Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.

Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.

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