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Sappiamo vedere?

Gesù arrabbiato

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di lunedì 23 agosto 2021

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Scarica il testo della meditazione

Sappiamo vedere?

Eccoci giunti a lunedì 23 agosto 2021. Oggi è Santa Rosa da Lima, vergine. Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal capitolo XIII di San Matteo, versetti 13-22.

La parola di Gesù è una parola che ci deve mettere in discussione, come sempre.

“Chiudete il regno dei cieli davanti alla gente”

Possiamo sembrare uomini di Dio, che conducono a Dio, che sono dedicati, deputati a questo, è invece essere tra coloro che invece di aprire il Regno lo chiudono.

In che modo si chiude il Regno dei Cieli?

In tanti modi, per esempio insegnando cose sbagliate, chiamando bene il male, confondendo, non parlando con chiarezza, non facendosi capire dalle persone, non parlando mai del Signore, non richiamando mai l’importanza all’essenzialità della vita eterna, non richiamando mai al giudizio di Dio, non parlando mai dei Novissimi, del nostro nemico per eccellenza che è il demonio, dando importanza a ciò che importante non è. Sono tanti i modi. Noi tutti dobbiamo stare molto attenti perché siamo troppo superficiali, troppo creduloni, troppo fondati sull’apparenza, ci basta vedere un po’ di giallo che luccica e ci sembra oro, poi magari è paglia.

“Percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi”

Noi percorriamo il mare e la terra per fare un solo proselito e poi lo rendiamo degno della Geenna due volte più di noi. Certo, se insegno cose sbagliate, se dico cose per andare incontro alle voglie degli uomini, è ovvio. 

Oggi vorrei proprio dirvi: stiamo attenti perché è facile, tanto facile pensare di essere nella verità e invece essere nell’errore. La nostra domanda fondamentale dovrebbe essere: io sono nella Verità? Sono dove è Gesù? Sono secondo il pensiero di Gesù? Dobbiamo metterci in discussione, non basta dire: “Me lo ha detto Tizio e Caio, o Sempronio”, non basta dire: “Ho il sostegno di…”. Dobbiamo chiederci se viviamo inseriti in Gesù onde evitare di fare la fine degli scribi e dei farisei. 

Il discorso che fa Gesù sul giurare per il Tempio o per l’oro del Tempio è un discorso logico. Però la logica di Gesù, la santità di Gesù, la bravura e la bellezza di Gesù non hanno minimamente scalfito gli scribi e i farisei, quindi è importante dire due parole di spiegazione.

Quando uno rimane accecato, quando uno è cieco — e può capitare ad ognuno di noi — non riesce neanche a vedere l’ovvio, ciò che è logico, ciò che è evidente. Non lo vede più e così conduce anche altri dentro il fosso.

Quest’oggi non vi porto via molto altro tempo perché mi sembra un testo così importante e fondamentale che non ha bisogno di troppe spiegazioni, usiamolo come testo di meditazione e di esame di coscienza, chiedendo al Signore di guarire, nel caso, radicalmente la nostra cecità.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus. Amen. 

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.

Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

 

VANGELO (Mt 23, 13-22)

In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».

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