Meditazione
Pubblichiamo l’audio di una meditazione di sabato 6 novembre 2021
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
Ascolta la registrazione:
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Dio conosce i vostri cuori
Eccoci giunti a sabato 6 novembre 2021. È il primo sabato del mese, quindi sappiamo che la Madonna a Fatima ci ha chiesto la pratica dei primi 5 sabati del mese, sappiamo anche che Gesù a suor Maria Magdolna ha chiesto la pratica dei 9 sabati del mese. Possiamo dire che il Signore ci chiede di pregare, di riparare e di consacrarci ai Sacri Cuori. Secondo me, molto semplicemente, mi viene da dire, sarebbe bello che ogni venerdì e ogni sabato fossero il primo venerdì e il primo sabato, cioè che noi trattassimo i venerdì e i sabati come il Signore ci chiede che vengano trattati: il venerdì con una memoria grande della Sua Passione e Morte e il sabato come il giorno dedicato alla Vergine Maria, quindi la preghiera del Rosario, almeno il primo sabato del mese la meditazione di quindici minuti suoi Misteri. Cose semplici ma importanti, così come esprimere l’intenzione della confessione prima di confessarci. Quando ci andiamo a confessare — lo chiede il Signore a suor Lucia — perché non dire che si offre la confessione per riparare le offese contro i Sacri Cuori di Gesù e di Maria? È molto bella questa intenzione, e mi sembra un’intenzione che ci riporta al vero senso della confessione, che è quello di celebrare il perdono di Dio. E il perdono di Dio dove si realizza se non nel Cuore di Gesù?
Il Vangelo della Santa Messa di oggi è stato tratto dal capitolo XVI di San Luca, versetti 09-15.
Vorrei subito fare un inciso, leggo in alcuni commenti, o qualcuno mi scrive: “Padre perché parla a voce così bassa? Non si sente niente, alzi la voce”. Ricordiamoci che, normalmente, nella vita ogni nostra azione è preceduta da un senso, nessuno di noi fa qualcosa senza un senso — almeno speriamo — senza una ragione, senza un motivo. Se non alzo la voce è perché non posso alzarla e non posso alzarla perché registro le omelie al mattino molto presto e quindi non posso mettermi a disturbare le persone che vivono accanto a me. Poi può anche essere, anzi sicuramente, io ho un timbro della voce molto basso, non è un timbro squillante, quindi questo aggrava ancora di più, perché se è un timbro basso si fa ancora più fatica, e poi può anche essere che, non tutti, ma qualcuno faccia un po’ più fatica di altri a sentire, sapete l’età, i problemi della salute, tante cose. Poi io non registro queste meditazioni in una sala di incisione, sono nella mia cameretta con il mio telefono, in un modo molto semplice. Mettiamo insieme tutte queste cose, sono tutte cose che ci fanno dire che dobbiamo tutti portare un po’ di pazienza. Consiglio magari di parlarvi tra di voi, se c’è qualcuno che si conosce, che può aiutarvi a risolvere di più questa cosa. So che non è sempre così, che non sempre si sente così basso, mi rendo conto che alle volte succede, ma succede per le ragioni che vi ho detto, io cerco di parlare vicino al microfono ma non sempre riesco a ricordarmelo.
In questo Vangelo San Luca ci riporta una frase di Gesù molto importante:
“Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori”
Nel bene e nel male, ricordiamoci sempre che Gesù conosce i nostri cuori. Uno dice: “Ah sì, va bè, che scoperta!”
No, credo che non ci riflettiamo mai abbastanza. Gesù sa cosa c’è nel mio cuore, Dio sa cosa c’è nel mio cuore, lo vede, e per chi fa il bene, per chi vive rettamente, il fatto che Dio sappia che cosa c’è nel mio cuore è una grande sicurezza, soddisfazione e bellezza; per chi invece non vive rettamente, come i farisei, pensare che Dio conosce il mio cuore, è un problema, perché vuol dire che non si lascia ingannare come tutti gli altri dalle apparenze.
“Ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole”
È una rivoluzione di vita, di pensiero, vuol dire proprio cambiar modalità.
“Dio conosce i vostri cuori”
E noi lasciamoglieli conoscere, consegnamoglieli questi cuori! Diamogli oggi tutta la bellezza che portiamo nel nostro cuore, senza dimenticare mai che davanti a Dio è cosa buona e santa ciò che per gli uomini e il mondo non è così positivo, ma non fa niente, non ha importanza. Quello che per noi conta è essere conosciuti da Dio, che Dio ci conosca, e questo è sicuro, poi fa niente di quello che dicono gli uomini.
Dobbiamo stare dentro a questa conoscenza, che vuol dire pregare, che vuol dire confessarci con frequenza per chiedere perdono a Dio di tutto ciò che non è degno di Lui e che Lui vede perché mi conosce.
Stiamo attenti, quando ascoltiamo, a non farci beffe degli altri, a non farci beffe di qualcuno, perché se no svegliamo il nostro peccato, provate a leggere questa frase così:
“I farisei, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui.”
Ma perché si facevano beffe di Lui?
Bisogna chiedersi sempre il perché, perché succede questo, perché quella persona si comporta così? Perché si fa beffe di me o di altri, perché?
Non perché ci fossero chissà quali problemi teologici fra di loro, ma perché erano attaccati ai soldi, lo dice San Luca, quindi prendono in giro Gesù solo per questo. Stiamo attenti a fare delle azioni che vengono da intenzioni, da ragioni completamente diverse. Cosa c’entra prendersi beffe di Gesù con l’essere attaccato ai soldi? C’entra, perché se Lui parla della ricchezza, è chiaro che si sentono interpellati.
Mi fermo qui, viviamo bene oggi questo primo sabato del mese, stiamo insieme ala Vergine Maria.
Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus. Amen.
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato.
VANGELO (Lc 16, 9-15)
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».