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Un cardiologo visita Gesù di Franco Serafini, parte 12

Cardiologo visita Gesù

Meditazione

Pubblichiamo l’audio del ciclo di meditazioni sul libro: “Un cardiologo visita Gesù” di mercoledì 21 settembre 2022

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

Per motivi di intenso traffico non ci è possibile rendere disponibile l’ascolto dei file audio direttamente dal nostro sito. Se hai dubbi su come fare, vai alle istruzioni per l’ascolto delle registrazioni.

VANGELO (Mt 9, 9-13)

In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione

Un cardiologo visita Gesù di Franco Serafini, parte 12

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a mercoledì 21 settembre 2022.

Festeggiamo oggi san Matteo, apostolo e evangelista 

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal capitolo nono del Vangelo di san Matteo, versetti 9-13.

Iniziamo oggi un nuovo capitolo del libro del dott. Serafini intitolato ‘Cuore’. Siamo a pag. 105. È un capitolo di estrema importanza che vale veramente la pena di leggere e meditare. 

Scrive il dott. Serafini:

Abbiamo passato in rassegna appena cinque eventi eucaristici, cioè gli unici eventi che, a mia conoscenza, siano stati sottoposti ad indagini scientifiche negli ultimi decenni. Cinque sono un piccolissimo campione delle centinaia e centinaia di fatti prodigiosi registrati dalle cronache sacre, ma non sfugge che in tutti e cinque i miracoli eucaristici sia sempre documentata la presenza di tessuto miocardico.

Cinque miracoli in cui c’è sempre di mezzo il Cuore di Gesù. L’ostia, da bianca, da pane diventa scientificamente, visibilmente, materialmente rossa e diventa tessuto umano, nella fattispecie tessuto del cuore, più precisamente del miocardio.

Perché il cuore?

Il Catechismo ci insegna che nelle specie dell’Eucarestia, in entrambe le specie del pane e del vino, in ogni minima briciola di pane e in ogni minima goccia di vino, è misteriosamente presente la pienezza di tutto il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità di nostro Signore, citando la formula che i cattolici conoscono a memoria…

… Certamente la comparsa di qualunque tessuto umano in un’ostia consacrata costituisce un miracolo scientificamente inspiegabile…

Già che ci sia del tessuto umano dove c’è pane, è un fatto miracoloso e inspiegabile; se poi, in più troviamo anche tessuto miocardico… 

… Il cuore, in tutte le culture e in tutti i tempi, ha sempre rappresentato qualcosa che va al di là della sua funzione di pompa muscolare del sistema circolatorio…

… Il cuore viene così ad assumere due aspetti essenziali e complementari dell’interiorità umana:

  1. rappresenta il Centro dell’essere umano, il luogo intimo e privilegiato dove risiedono le intenzioni profonde e la volontà dell’individuo;
  2. è il punto di raccordo e di unione tra la componente corporea e quella spirituale dell’uomo…

… Anche nella Bibbia, dove la parola “cuore” è usata quasi mille volte, solo raramente sta a significare l’organo fisico che batte nel petto; generalmente è sinonimo di una facoltà interiore dell’uomo, come la capacità di conoscere, di discernere o di memorizzare, la capacità di amare, oppure più semplicemente indica la persona nella sua interezza…

Pensiamo anche a tutta la devozione al Sacratissimo Cuore di Gesù; noi facciamo in Primi Nove Venerdì del mese e abbiamo imparato a conoscere il messaggio di Gesù a santa Margherita Maria Alacoque, quindi pensiamo a tutto quello che Gesù dice sul suo Sacro Cuore…

… In tutti e cinque i casi di cui ci siamo occupati il riconoscimento del miocardio è stato ottenuto sempre dopo attento studio e scrupolosa diagnosi differenziale…

… A Lanciano, nonostante la mancata colorazione dei nuclei e l’assenza di striature, l’antico tessuto è chiaramente di natura mesodermale e presenta unioni sinciziali che le fibre realizzano (cito dal referto originale del prof. Odoardo Linoli) attraverso biforcazioni e reciproci congiungimenti, come è tipico delle cellule miocardiche…

… Ma non è solo l’aspetto microscopico che a Lanciano richiama il muscolo cardiaco: è l’intera struttura macroscopica della Carne che ricorda una sezione intera di cuore, completa di vasi arteriosi, venosi, nervo vago e parete endoteliale rivolta verso il lume interno. Il prof. Linoli condivide con il prof. Ruggero Bertelli di Siena la definitiva diagnosi di certezza: è cuore umano…

… A Buenos Aires, lo studio del campione proveniente dall’evento del 1996, è affidato, intorno a marzo 2000, al dott. Robert Lawrence, medico legale californiano…

… Lawrence descrive un tessuto degradato e di difficile riconoscimento, che sarebbe portato a considerare di natura epidermica; ciò che salta agli occhi è la forte infiltrazione di leucociti, marcatori di uno stato infiammatorio.

Gli stessi vetrini vengono mostrati, nei mesi e negli anni seguenti, ad altri professionisti e qualcuno avanza l’ipotesi di un tessuto muscolare. Occorrerà l’esperienza del prof. Frederick Zugibe, primario di medicina legale e cardiologo a New York, per giungere ad una diagnosi autorevole. Il momento in cui Zugibe, il 20 aprile 2004, vede per la prima volta al microscopio il materiale di cui non conosce l’origine è stato filmato e registrato. Esordisce con: «Sono uno specialista del cuore. Il cuore è il mio business» e prosegue: «Questo è tessuto muscolare cardiaco, proveniente dal ventricolo sinistro, vicino ad un’area valvolare». Guarda meglio e specifica: «Questo muscolo cardiaco è infiammato, ha perso le striature ed è infiltrato da leucociti»…

Un’altra conferma: siamo in presenza del cuore , di tessuto proveniente dal ventricolo sinistro vicino ad un’area valvolare; siamo vicini all’interno del cuore che è infiammato.

A Tixtla:

… Il dott. Eduardo Sànchez Lazo, nel referto conclusivo del laboratorio messicano, parla di indagini immunoistochimiche, senza specificare quali, a conferma della natura cardiaca del tessuto…

… Il dott. Marco Anaya, cardiologo colombiano, riconosce la morfologia di un tessuto miocardico, pur se infartuato e infiammato.

È cuore ed è un cuore infiammato e infartuato.

A Sokóika il prof. Sulkowski e la prof.ssa Maria Il dott. Marco Blanquicett Anaya, cardiologo colombiano, riconosce la morfologia di un tessuto miocardico, pur se infartuato e infiammato.

A Sokóika il prof. Stanislaw Sulkowski e la prof.ssa Maria Lotowska nella loro relazione scientifica, concludono che quello da loro studiato «è tessuto miocardico, o almeno, tra tutti i tessuti di un organismo vivente, è il miocardio quello più somigliante»…

Poi abbiamo Legnica:

… all’università di Stettino, il microscopio con luce ultravioletta e filtro arancio permetteva di confermare la natura miocardica del tessuto muscolare con immagini che ricordavano molto da vicino quelle ottenute a Sokóika. L’analisi genetica del DNA ne confermava l’origine umana.

Sofferente

Stabilito che in tutti e cinque i miracoli è presente tessuto muscolare striato miocardico, dall’insieme degli studi eseguiti, tranne quelli del prof. Linoli per l’antico evento di Lanciano, emerge prepotentemente un dato clinico che ora andremo ad esaminare. L’eccezione di Lanciano è comprensibile: è già incredibile avere dimostrato la natura miocardica di un tessuto vecchio di 1300 anni, in assenza di sostanze conservanti; non erano realisticamente possibili, almeno nel 1970, indagini più fini di anatomia patologica. Invece, nonostante il tempo trascorso tra la comparsa miracolosa del tessuto e il prelievo, nonostante le condizioni di conservazione mai ottimali, in particolare a Buenos Aires e a Tixtla, e nonostante i conseguenti segni di autolisi e degradazione legati al tempo, nel miocardio di Buenos Aires, Tixtla, Sokólka e Legnica sono evidenti segni di forte sofferenza del tessuto di origine. Il medico legale ci informa che siamo di fronte a tessuto cardiaco, ma di un cuore terribilmente sofferente, un cuore in preda a spasmi lancinanti, un cuore, almeno a Buenos Aires e Tixtla, ancora agonizzante al momento del prelievo istologico!

Non è semplicemente ‘vivo’: sta agonizzando! Quando noi andiamo davanti al Tabernacolo e ancor di più quando riceviamo l’Eucarestia, noi dovremmo pensare che stiamo ricevendo il miocardio di Gesù, la parte più interna del suo Cuore, che è terribilmente sofferente, in preda a spasmi lancinanti: non un Cuore che ha agonizzato, ma un Cuore che sta agonizzando nel momento in cui lo riceviamo. Questo non ce lo sta dicendo la fede, che tra l’altro ce lo dice dall’inizio perché è Gesù che lo afferma nel Vangelo (Gv.6), ma la scienza! L’incredibile è questo: Gesù ha voluto darci anche una conferma scientifica; si è fatto vivisezionare per dirci: “Se non volete credere a me, alle mie parole, credete almeno alla scienza nella quale avete una fiducia assoluta! Credete a lei!” 

Anzi, la scienza ha detto ancora di più di quello che ha detto Gesù: “Questo è il mio Corpo; questa è la mia carne: chi mangia la mia carne e chi beve il mio sangue…”. La scienza dice: “No, un momento: non è semplicemente il Corpo, ma è la parte più intima del suo Cuore… Non solo: questo Cuore è un cuore che sta soffrendo e nel preciso momento in cui sei davanti al Tabernacolo a fare l’Adorazione, tu sei davanti al miocardio di Gesù che sta agonizzando!”. Ogni particola consacrata che si trova sulla faccia della Terra è in questo stato! In qualunque chiesa si trovi… 

Magari lo avete provato anche voi: quando si rompe un osso o quando si prova un dolore fortissimo, lancinante, il cuore batte a mille, viene la tachicardia… si respira con un affanno, come se si stesse correndo molto velocemente. Il cuore inizia a impazzire per la fatica del dolore, dello spasmo lancinante, della sofferenza terribile che sta vivendo e si comincia ad ansimare… Nell’Eucarestia c’è questo cuore, in questo stato; un cuore che sta agonizzando! Altro che passare davanti al Tabernacolo e accennare, forse, a un inchino! Rendiamoci conto! 

“Sa, io mi distraggo perché ho tanti pensieri…”. 

Avevano ragione i santi: Gesù non è amato! Questo è il problema! Gesù non è amato!

Volete fare un regalo a qualcuno? Regalategli questo libro! Volete fare un regalo a un sacerdote? Regalategli questo libro! Dite:” Guarda, io ti regalo questo libro: per favore, prometti che lo leggi…è un libro scientifico, non è un libro di devozione. È scritto da un cardiologo, leggilo!”, perché se uno ha — non dico un briciolo di fede perché qui non si sta parlando di fede — un briciolo di logica, razionalità, onestà, rigore intellettuale, leggendo questo libro dovrà dire: “No, un momento… io mi devo fermare, devo rivedere la mia vita… Che io sia prete, vescovo, papa, mamma, papà, figlio… qualunque cosa nella mia vita, mi devo fermare! Se la scienza, degli scienziati hanno dimostrato scientificamente che le cose stanno così… qualcosa nella mia vita dovrà cambiare a partire proprio dalla prassi, dal modo di fare, di comportarmi, di essere, di stare davanti a Gesù Eucarestia! Dal modo di ricevere l’Eucarestia, di prepararmi alla Eucarestia, dal modo di ringraziare dopo aver ricevuto l’Eucarestia, perché sto ricevendo il Cuore di Gesù, “un cuore terribilmente sofferente, un cuore in preda a spasmi lancinanti,” ancora agonizzante in questo momento 

Davvero io non so come in altro modo spiegarmi, se non ripetendo spesso e da capo questa cosa, non so… Sto ricevendo ‘un cuore terribilmente sofferente, un cuore in preda a spasmi lancinanti’ ancora agonizzante, anche in questo momento… Quando hanno messo l’Ostia nell’acqua a dissolversi, era ancora agonizzante il quel momento lì, mentre si stava dissolvendo…immaginatevi!

Dall’integrazione dei referti delle quattro indagini, vedremo, è possibile formulare una precisa diagnosi di patologia cardiaca. Due sono i dati che l’anatomia patologica mette a nostra disposizione.

1) Sono evidenti, soprattutto a Sokólka e Legnica, dove i miociti sono meglio conservati, segni di frammentazione e segmentazione delle cellule miocardiche stesse.

2) È presente, a Buenos Aires e Tixtla, nella compagine del tessuto miocardico, una notevole infiltrazione leucocitaria.

Vediamo di capire meglio. Per frammentazione si intende la rottura netta della cellula muscolare cardiaca in senso trasversale alla sua lunghezza, in qualunque punto, anche ripetutamente. Si parla più propriamente di segmentazione quando si determina un distacco tra cellula e cellula…

… Entrambe queste lesioni sono parte, o meglio sono l’esito finale, di un quadro anatomopatologico dovuto all’ipercontrazione spasmodica delle miofibrille e caratterizzato dalla presenza nelle cellule miocardiche di ispessimenti localizzati vicino e parallelamente alle strie intercalari, noto agli addetti ai lavori come… necrosi a bande di contrazione.

In parole povere: è un cuore spezzato, infranto, rotto! Gesù nella Eucarestia ci dà il suo Cuore infranto, agonizzante. Proseguiamo:

Il complesso appena descritto è quello della cardiomiopatia indotta da stress che da molti decenni gli anatomo-patologi ritrovano nelle vittime di incidenti aerei, di omicidio dopo violenza e percosse, così come talora nelle morti per ictus cerebrale o asfissia, cioè in tutte quelle situazioni in cui un cuore, fino a quel momento sano, viene esposto per alcuni minuti, ore o più raramente giorni, ad un fortissimo stress fisico o anche solo emotivo, come può essere il timore o la certezza della morte imminente.

Quando si dice che uno è morto di ‘crepacuore ‘… ecco! È un cuore che i medici riscontrano nei morti per incidenti aerei, per morti assassinati, per asfissia: questo è il Cuore di Gesù in Croce! Non di Gesù che dormiva, giocava, passeggiava, ma il suo Cuore di Crocifisso che sta agonizzando!

 Il meccanismo, documentato anche sperimentalmente nell’animale, è quello dell’esposizione ad alti livelli di catecolamine (cioè adrenalina e noradrenalina) sia dovute alla stimolazione locale, direttamente da parte del sistema nervoso ortosimpatico sul cuore, che endogene, cioè prodotte dal surrene e quindi attive in tutto l’organismo… La cardiomiopatia indotta da stress, da pochi anni, viene classificata dai cardiologi nel contesto della più ampia e sempre più diagnosticata “sindrome tako-tsubo”. Questa parola curiosa, che in giapponese significa letteralmente “vaso per polpi”, fa riferimento alle trappole a forma di anfora usate dai pescatori per catturare i gustosi cefalopodi. Infatti spesso in questi casi, nella fase acuta della malattia, il ventricolo sinistro si presenta ipercontrattile nella parte basale, ma fermo e dilatato all’apice, assomigliando così ad un vaso dal collo stretto…

… Ebbene, quello che accomunava questi pazienti era la presenza di un evento fortemente stressante, come un lutto familiare, una lite o un incidente d’auto, nei minuti o nelle ore precedenti!

Bisogna anche stare attenti a non litigare, perché a uno può venire un infarto e morire: bisogna stare attenti a queste cose, a non far arrabbiare le persone. Manca solo di avere sulla coscienza una persona che è morta di crepacuore per colpa nostra!

Fortunatamente, superata la fase acuta, nelle settimane seguenti, questi pazienti recuperano una normale contrattilità del cuore, con una buona prognosi. Tuttavia nelle prime ore e nei primi giorni la situazione è grave e può complicarsi con edema polmonare, aritmie maligne e perfino rottura della parete del cuore (e conseguente emopericardio, possibile causa finale della morte del Cristo, secondo quanto raccontato nel vangelo di Giovanni circa la fuoriuscita di sangue e acqua dal colpo di lancia al costato).

Do solo un accenno all’unica altra diagnosi possibile (anche se meno probabile) dal punto di vista anatomo-patologico, soprattutto dove la struttura interna dei miociti è meno definita, quella di infarto miocardico “classico”, cioè da ostruzione di un ramo coronarico principale…

… Torniamo ad ascoltare le parole del prof. Frederick Zugibe registrate mentre, per la prima volta, vede, senza conoscerne l’origine, il vetrino allestito dall’evento di Buenos Aires del 1996: «Questo muscolo cardiaco è infiammato, ha perso le striature ed è infiltrato da leucociti. […] Il cuore di questa persona è stato ferito e ha sofferto un trauma. È compromesso il flusso sanguigno e parte del miocardio è andata incontro a necrosi. Somiglia a quello che vedo negli incidenti stradali, quando il cuore viene sottoposto a prolungate manovre di rianimazione, oppure somiglia a quello che trovo quando qualcuno è stato picchiato severa- mente nel torace».

Questa è l’Eucarestia!

Nella perizia conclusiva, del marzo 2005, il prof. Zugibe ribadirà che: «I vetrini contengono tessuto cardiaco che mostra alterazioni degenerative del miocardio con perdita delle striature delle fibre, picnosi nucleare (cioè rimpicciolimento e addensamento del nucleo della cellula), aggregati mescolati di varie cellule infiammatorie, sia relative all’infiammazione cronica, come i macrofagi (predominanti), che all’infiammazione acuta, come i polimorfo-nucleati. […] Queste alterazioni degenerative sono compatibili con un infarto miocardico recente, da ostruzione di una coronaria in seguito a trombosi o ad un severo traumatismo del petto nella regione sovrastante il cuore. È possibile stimare, rispetto al momento del prelievo, la durata della sofferenza cardiaca nell’ordine di alcuni giorni per via della prevalenza delle cellule dell’infiammazione cronica e per la tipologia delle alterazioni delle cellule cardiache sopra descritte».

In effetti, dal Giovedì Santi Gesù sta agonizzando…

Anche il dott. Blanquicett Anaya, cardiologo colombiano a cui il Dott. Castahón nel giugno 2014 presentò i reperti di Tixtla, riconobbe nella presenza di eritrociti associati a cellule dell’infiammazione come neutrofili, eosinofili e una cellula vacuolata con caratteristiche macrofagiche, insieme a strutture fibrillari nucleate soggette ad autolisi, uno scenario suggestivo per tessuto cardiaco infartuato o che ha subito un intenso stress e sul quale è in corso una risposta infiammatoria tipica.

Per concludere, ribadisco che, a prescindere dalla diagnosi complessiva, la frammentazione e la segmentazione delle cellule miocardiche sono segno indiscutibile di acutissima e straziante sofferenza, di spasmi così rapidi e violenti da essere in grado di spezzare le cellule muscolari stesse. Si tratta di lesioni possibili solo in un cuore agonizzante, che consuma le ultime energie prima di morire.

Domani vedremo in aspetto importantissimo che è questo: è vivo? Vivo? Sì, è vivo e vedremo che cosa vuole dire…

Ecco io mi fermo qui, perché credo che noi tutti abbiamo bisogno di meditare un po’! 

“Un cuore agonizzante, che consuma le ultime energie prima di morire”: nell’Eucarestia, con l’Eucarestia Gesù ci ha dato questo e non altro! Non c’è altro che questo! 

Credo che valga davvero la pena di far conoscere questo libro, queste cose, di dirlo alle persone, perché credo che siano veramente pochi coloro che sanno queste cose! Non so, magari mi sbaglio ma lascio una domanda: in tutta la vostra vita quante volte avete sentito parlare dell’Eucarestia come del miocardio agonizzante di Gesù? Dell’Eucarestia come del cuore di Gesù che sta agonizzando, straziato da dolori lancinanti, che sta consumando le sue ultime energie prima di morire? Io non ne ho mai sentito parlare, e sono un sacerdote! Mai nessuno mi ha parlato del Cuore Eucaristico di Gesù e mai nessuno mi ha parlato dell’Eucarestia come del miocardio sofferente e agonizzante di Gesù di cui vi ho detto!

Qualcuno potrebbe chiedere: “Padre, come faceva a saperlo, allora?”. Gli studi… studiando, leggendo qui e là, ho cominciato a mettere insieme le tessere del mosaico e sono arrivato a scoprire quello che qualcuno aveva già trovato a proposito del Cuore Eucaristico di Gesù, fino ad arrivare a questo libro importantissimo. 

Andate a vedere: i cinque miracoli che abbiamo visto in questi giorni, a parte quello ‘antico’ di Lanciano, sono abbastanza recenti, eppure non è che se ne parli così tanto e non è che si arriva al ‘dunque’ dichiarando quello che essi dimostrano. È come avere un tesoro e tornare a nasconderlo: allora per che cosa lo hai scoperto? Questa è una scoperta da Premio Nobel per la teologia (se esistesse il premio Nobel per la teologia)… questa è LA scoperta da Premio Nobel della teologia, perché, una volta che sappiamo questo, sappiamo tutto! È davvero la scoperta del secolo: se guardando l’Eucarestia io so che quel pezzo di pane non è più quello che appare, ma tutto quello che stiamo dicendo, la mia vita non può che cambiare totalmente… deve cambiare totalmente, è inevitabile!

Vedremo che è un cuore vivo, un cuore che pulsa: la prossima volta leggeremo ancora una volta che il tessuto prelevato non solo è vivo, ma pulsa secondo un suo ritmo, il classico ritmo del battito cardiaco. È impressionante!

Poco tempo fa mi hanno mandato il video — credo che lo abbiate visto tutti — di un’adorazione eucaristica in America Latina durante la quale a un certo punto i fedeli hanno visto che l’Ostia ha iniziato a pulsare. Adesso sono in corso le indagini e io non sto a dire nulla perché la Chiesa poi si esprimerà, ma quelle immagini mostrano un battito che è proprio del cuore e i conti tornano esattamente, perché è proprio quello che stiamo dicendo adesso. È esattamente quello che hanno visto nei vetrini e che domani spiegheremo meglio. 

Capite che cosa andiamo a ricevere con l’Eucarestia? Altro che “È un po’ sporca, allora che faccio? È caduta per terra…”. Ma come? Questo è il miocardio vivo, pulsante, agonizzante, ritmico, lacerato in una sofferenza terrificante di Gesù negli ultimi istanti della sua Passione…

Quando si dice: “Mettiamo al centro della nostra vita Gesù”: che cosa vuol dire? ‘Voglio mettere al centro della mia vita Gesù’ che cosa vuol dire concretamente? Riscoprire la vita di Gesù, l’umanità di Gesù, studiare tutto quello che riguarda Gesù, leggere il Vangelo di Gesù…?

Io credo che significhi una cosa sola: mettere al centro l’Eucarestia! Non è che devo mettere al centro un’idea, un pensiero, una riflessione, un impegno… no, no! Io devo mettere al centro il Cuore Eucaristico di Gesù; devo quindi mettere al centro l’Eucarestia… tutto quello che abbiamo detto fino adesso! 

Il nuovo ciclo di catechesi che a breve inizieremo si fonderà esattamente su questo e, poiché l’Eucarestia è tutto quello che abbiamo detto fino adesso, allora capiremo perché siano possibili quelle cose incredibili che vi leggerò tra un po’ di tempo. 

Senza questa ‘base’ non si può capire quello che vi spiegherò : infatti molti non l’hanno capito, l’hanno sorpassato e quando parlano di certe cose, non toccano minimamente il tema della Eucarestia, perché sono catturati da altro. Invece è quello il tema centrale: prima c’è tutta la parte sulla Eucarestia, poi possiamo parlare di qualunque altra cosa! Ma se non c’è questo, non c’è niente: se non c’è una corretta visione di che cosa è l’Eucarestia, crolla la Chiesa; crolla il cuore stesso della Chiesa; crolla tutto l’impianto del nostro essere cristiani. Non c’è più niente: se non c’è questo, non c’è niente. Qualunque riflessione teologica, ecclesiologica, cristologica non sta in piedi, non si regge, se non c’è questa chiarezza di fondo, essenziale e fondamentale su che cosa è l’Eucarestia. 

E ripeto: come ha fatto il dott. Serafini, come abbiamo fatto in queste ultime catechesi, partiamo tranquillamente dai dati scientifici, partiamo dalla scienza! Il discorso che abbiamo fatto in queste ultime catechesi parte dalla scienza, non dalla fede! Abbiamo fatto il discorso fondato sulla fede nella prima parte delle nostre meditazioni, ma questa seconda parte è partita dalla scienza che conferma ampiamente tutto il discorso di fede che abbiamo affrontato in precedenza. 

La scienza ci dice: “Quello che state dicendo, quello in cui voi credete, è scientificamente provato: è scientificamente sperimentabile, visibile. Non ci vuole la fede: anche un ateo, anche uno che non sa da dove venga il tessuto da analizzare vi dice che quel tessuto analizzato è il miocardio sofferente, agonizzante, vivo, ritmante, battente di Gesù che sta spirando in croce! Ve lo diciamo noi dottori… ve lo conferma la scienza!”

A questo punto di che cosa ho bisogno? Ho l’evidenza della fede…ma forse qualcuno su questo potrebbe fare fatica…, ma allora ho l’evidenza delle scienza su cui non si può dire di fare fatica: basta! A questo punto bisogna fare una rivoluzione copernicana della nostra vita di fede! Punto…

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.

Amen.

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.

Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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