Scroll Top

Il manoscritto del Purgatorio, parte 33

Il manoscritto del Purgatorio

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: “Il manoscritto del Purgatorio” di sabato 31 dicembre 2022 – S. Silvestro I Papa

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

Per motivi di intenso traffico non ci è possibile rendere disponibile l’ascolto dei file audio direttamente dal nostro sito. Se hai dubbi su come fare, vai alle istruzioni per l’ascolto delle registrazioni.

PRIMA LETTURA (1 Gv 2, 18-21)

Figlioli, è giunta l’ultima ora. Come avete sentito dire che l’anticristo deve venire, di fatto molti anticristi sono già venuti. Da questo conosciamo che è l’ultima ora.
Sono usciti da noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; sono usciti perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.
Ora voi avete ricevuto l’unzione dal Santo, e tutti avete la conoscenza. Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità.

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a sabato 31 dicembre 2022. Oggi è san Silvestro I, papa. Abbiamo ascoltato la Prima Lettura della Santa Messa di oggi, tratta dal secondo capitolo della Prima Lettera di san Giovanni, versetti 18-21.

Proseguiamo la nostra lettura e meditazione del Manoscritto del Purgatorio.

Il Ritiro è stato molto gradito al buon Dio e molto profittevole alle anime. Gesù vede con piacere le anime religiose volgersi nuovamente a Lui, cercarLo come loro unico fine. Per questo le aveva chiamate al suo servizio, ma com’è facile sulla terra dimenticare anche quanto vi è di più sacro! Un buon Ritiro aiuta le anime a riprendere il loro primiero vigore: ciò ha fatto il Ritiro che avete avuto. Esso ha consolato il Cuore sì buono di Gesù.

Il nostro costante – così dovrebbe essere – desiderio di cercare Gesù come unico fine e questo volgerci a Lui sempre nuovamente sono cose che al Signore fanno tanto piacere; per questo ci chiama al suo servizio, però è anche vero che sulla Terra è tanto facile dimenticare quanto vi è di più sacro. Lo scopo di ogni ritiro di ogni momento di silenzio che noi possiamo avere è esattamente questo.

Cosa sono i pochi istanti che abbiamo da trascorrere sulla terra paragonati alle gioie senza fine dell’eternità? Alla morte, non troverete mai d’aver fatto troppo! Siate molto generosa, non ascoltate voi stessa. Mirate sempre al fine al quale Gesù vi chiama: la santità, il puro amore… e quindi andate sempre avanti senza mai guardare indietro!

Se noi ragionassimo in relazione alla vita eterna, cento anni di vita non sono niente e ciascuno di noi oggi potrebbe dire: “Non mi sono accorto di aver vissuto cinquanta, sessanta, settant’anni: sono volati!” Appunto! Ed è vero che non avremo mai la sensazione di aver fatto troppo per il Signore! A qual fine Gesù ci chiama? Che cosa aspetta da noi? La santità, la carità! Quindi sempre avanti, mai guardare indietro! 

Le croci, le grandi croci, quelle che straziano il cuore sono il retaggio degli amici del buon Dio. I giorni passati vi lamentavate con Gesù dell’avervi Egli inviato non poche pene quest’anno! È vero, ma perché trovate tali croci sì pesanti? Perché non amate abbastanza! Oh! voi non avete ancor finito con le croci. Quel che avete avuto fin qui è solo il preludio di quel che vi attende. Non vi ho forse detto che soffrirete sempre quanto al corpo o quanto allo spirito e sovente quanto all’uno e quanto all’altro insieme? Non si dà santità senza sofferenze! Ma quando lascerete agire liberamente la grazia in voi, quando Gesù possederà la vostra volontà e Lo lascerete Padrone assoluto, le croci, per quanto gravose siano, non peseranno più. L’amore assorbirà tutto. D’ora in poi soffrirete e soffrirete molto, poiché non in un istante l’anima arriva a svincolarsi da ogni cosa così da non agire più che per il puro amore. Gesù vede con compiacenza i vostri sforzi. Oh! se Lo si conoscesse meglio sulla terra! Al contrario, Lo si dimentica! Voi, almeno, amateLo! RisarciteLo! I vostri sforzi vadano sempre crescendo, al fine di farGli piacere. Lavorate senza sosta per giungere presto (ad essere) quale Egli vuol vedervi!

In effetti dobbiamo riconoscere che proprio le nostre croci ci fanno dire che stiamo soffrendo in un modo esagerato: la fatica di saper portare la sofferenza è legata al poco amore… tanto poco amiamo, tanto poco sappiamo soffrire! E allora impariamo a lasciare agire Dio, a fare in modo che sia il Signore che agisce in noi: lasciamoci possedere dal Signore! E poi soprattutto – e questo potrebbe essere proprio il giorno più indicato – impariamo a risarcire, a riparare, ad amare. 

Oggi che è l’ultimo giorno dell’anno, stiamo un po’ con Gesù! Cerchiamo di godere della Sua presenza; cantiamoGli il Te Deum per tutte le grazie fin qui ricevute. Questo dovrebbe essere proprio il giorno in cui fare un esame di coscienza globale e fare anche dei propositi: quali propositi per questo anno che ci attende? Come iniziarlo? 

In questi giorni siete un po’ più soddisfatta di voi stessa e Gesù anche, perché vi sforzate di farGli piacere e d’unirvi a Lui maggiormente. Ma non crediate d’essere arrivata; questo è appena l’inizio dell’unione ch’egli vuol contrarre con la vostra anima. Oh! come poco si comprende sulla terra, non è vero? Qual distacco Gesù esige da un’anima ch’egli vuole tutta sua! Si crede di amare, ci s’immagina d’esser senz’altro una Santa per il fatto che si sente in sé, così sembra, un po’ più d’amore sensibile che d’ordinario, ma tutte queste sensibilità naturali non sono nulla. Bisogna che l’anima si elevi, si distacchi a poco a poco da tutto ciò che la circonda e soprattutto da se stessa, dal suo amor proprio, dalle sue passioni, al fine d’arrivare all’unione divina, e Gesù solo sa tutto quel che costi alla natura giunger là! Bisogna aver fatto più di un sacrificio, bisogna che il cuore sia frantumato per espellerne ogni amore umano; questo è difficile! Quanto poche sono le anime che comprendono tali cose! Voi che le comprendete un po’ per una grande misericordia di Gesù, voi ch’Egli ama tanto, incamminatevi coraggiosamente su questa via di abnegazione e di morte a voi stessa. Considerate sovente tutte le tenerezze ch’Egli ha avuto per voi, come sia andato a cercarvi lontano, come abbia appianato tutte le difficoltà incontrate sul vostro cammino. Egli ha fatto più per voi che non per alcun altro! Ogni giorno vi colma delle sue grazie d’elezione.

Sicuramente Gesù è contento di tutti gli sforzi che facciamo, assolutamente! Gesù, come abbiamo già detto molte volte, esige da noi il distacco da tutto e da tutti, che non significa vivere come gli orsi, ma semplicemente mettere Dio al primo posto e tutto il resto sotto. Vuol dire che Gesù esige che un’anima sia tutta sua, completamente sua e non illudiamoci di essere santi e di amare Dio profondamente solo e unicamente perché sentiamo un pochino di amore sensibile, un pochino di amore effervescente che fa le bollicine, non basta! Bisogna che la nostra anima si distacchi da tutto e da tutti: vivere nel mondo, ma con il cuore e la mente nella Gerusalemme Celeste; vivere distaccati da noi stessi, dal nostro amor proprio, dalle nostre passioni! È difficile perché solo questo ci permette l’Unione Divina, ma è difficilissimo… bisogna davvero frantumare il cuore – dice bene – per espellere ogni amore umano, che non vuol dire odiare, ripeto, ma vuol dire ordinare. Vuol dire non dare a una creatura un posto che non le compete, perché compete solo a Dio. Vuol dire non cercare le consolazioni negli uomini, ma cercarle in Dio, vuol dire non temere il giudizio degli uomini, ma il Giudizio di Dio. 

Ed è vero che il Signore ci ha amato teneramente ed è venuto a cercarci da lontano, quindi siamo proprio chiamati a corrispondere seriamente a tutto questo.

Considerate inoltre come ha agito nei vostri riguardi in questi ultimi giorni; parimenti, Egli attende da voi una grande generosità, più che da tante altre, cui non ha concesso tanti favori, e da cui non richiede una sì grande perfezione. Egli attende anche una dedizione a tutta prova, e soprattutto molto amore. Bisogna che la vostra anima, il vostro cuore si perdano in Lui, che operiate unicamente per farGli piacere. Bisogna che vi eleviate al di sopra della terra e di tutto ciò che vi circonda per inabissarvi nella sua santa volontà. Dovete giungere a non perderLo mai di vista, neppure un minuto. Non crediate per questo d’esser presa al punto da non poter adempiere i vostri obblighi! No, (anzi) vedrete a poco a poco che è tutto il contrario e che l’anima più unita a Gesù sarà anche la più esatta nell’adempimento di tutti i suoi doveri; invero Colui che ella ama agisce per lei; Egli non è più, per così dire, che uno con lei. Pensate se è ben diretta e aiutata in quel che deve fare! Qual bene può fare attorno a sé un’anima interiore; non v’è che lei che ne faccia; tutto quel che è fatto altrimenti è inutile.

Ci sarà una ragione se quest’anima del Purgatorio ci dice che il nostro fine deve essere solo Gesù e che dobbiamo fare piacere solo a Gesù! Lo ripete sempre, lo ripete ad ogni frase! Inabissarci nella Volontà di Dio! Questo giungere a vivere alla presenza di Dio costantemente, senza perdere mai di vista Gesù neanche un minuto, lei dice! E lei aggiunge che, vivendo così, poiché saremo uniti a Gesù, saremo molto più precisi nell’adempimento dei nostri doveri perché sarà Gesù che agirà in noi. È così: provatelo! Tutte le volte che noi siamo più interiori, coltiviamo di più l’intimità con Gesù, vedrete che faremo il doppio delle cose, in minor tempo e le faremo bene.

Bene, ci fermiamo quei e auguro davvero a tutti un santo ultimo giorno dell’anno che vi raccomando di trascorrere il più possibile in preghiera e, certo, con qualche persona cara, magari per pregare insieme, cantare insieme il Te Deum, festeggiare insieme in modo sobrio, bello, dignitoso. Vi auguro di cuore ogni bene per questa giornata, poi per domani vi dirò altro… per oggi vi auguro ogni bene perché sia veramente una giornata bellissima e indimenticabile!

E poi è bello che oggi finisca la settimana e finisca anche l’anno nel nome di Maria; domani inizia la settimana nuova e inizia anche l’Anno Nuovo… bellissimo!

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.

Amen.

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.

Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

Post Correlati