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Il manoscritto del Purgatorio, 47ª e ultima parte

Il manoscritto del Purgatorio

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: “Il manoscritto del Purgatorio” di sabato 14 gennaio 2023

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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VANGELO (Mc 2, 13-17)

In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi”. Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: “Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?”.
Udito questo, Gesù disse loro: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori”.

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Eccoci giunti a sabato 14 gennaio 2023.

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal secondo capitolo del Vangelo di san Marco, versetti 13-17. 

Continuiamo la nostra lettura e meditazione sul Manoscritto del Purgatorio.

Anno 1886. All’anima religiosa è necessario lo spirito interiore, la vita di sacrificio, la purità d’intenzione: ecco il compendio della vita.

Imparate a rispettare la Regola ed i Sacerdoti. Coloro che se la prendono coi Ministri di Gesù Cristo, Lo feriscono nella pupilla dell’occhio. Guai! Tre volte guai a quelli ed a quelle che così agiscono!

Abbiamo già detto quanto sia importante per tutti, ma soprattutto per i religiosi, e quindi anche per i sacerdoti, avere e coltivare l’interiorità, la mortificazione e la purezza di intenzione: sono tre realtà assolutamente fondamentali, non sono delle possibilità, bisogna coltivarle. 

Certo: è difficile perché questo richiede sacrificio e richiede sacrifici, ma, del resto, sono le uniche cose veramente importanti che dobbiamo assumere con tutto il nostro cuore. Dunque dobbiamo imparare ad avere questo spirito di sacrificio, che non significa fare chissà che cosa, ma saperci dire dei ‘no’ o dei ‘sì’ quando vorremmo fare il contrario. E poi significa avere uno spirito interiore. 

Cominciamo con il dire che avere uno spirito interiore significa avere una vita che mette Gesù al centro, cominciamo da qui: una vita che coltiva il silenzio, la solitudine, la presenza di Dio, la preghiera; che sa vivere di preghiera; che sa rinunciare a tutto ciò che il mondo ci propone come fondamentale ed essenziale, quando in realtà non lo è.
Se abbiamo poco tempo, è più importante, fondamentale ed essenziale guardare il telegiornale o metterci a pregare, per esempio?
Sono queste le scelte che dobbiamo fare e non pensiamo a scelte metafisiche, no, sono queste, sono scelte molto concrete!
Se ho poco tempo è più fondamentale chiacchierare al cellulare, guardare Facebook, scrivere su Facebook o pregare o fare atti di carità? È prioritario mettermi a guardare i miei social o servire i miei fratelli, o fare una cortesia o un piacere a qualcuno?

E poi stiamo attenti al rispetto dei nostri doveri di stato, quindi la Regola per la suora, ma anche per i frati; le Promesse fatte nel giorno dell’Ordinazione per i sacerdoti: i nostri doveri di stato, quello che ci regola, quello che ci norma!

E poi attenzione a coloro che se la prendono con i ministri di Gesù Cristo: “Tre volte guai a quelli ed a quelle che così agiscono!” È chiaro che noi abbiamo davanti degli uomini: il sacerdote, il vescovo, il papa sono uomini, non abbiamo accanto dei Serafini o dei Cherubini; quindi è ovvio che abbiano i loro difetti, le loro fatiche, debolezze, incapacità e i loro peccati, infatti anche loro si confessano!
Non tocca a noi metterci lì a giudicarli, non spetta a noi questo compito. Non spetta a noi parlar male di… A noi spetta pregare, santificare noi stessi, correggere noi stessi, non metterci a urlare e a denigrare le altre persone, soprattutto i sacerdoti. Sbagliano? Ci penserà Dio, non tocca a noi! Insultare, denigrare, mancare di rispetto, no, serve a niente, non è quello che ci chiede il Signore! Gesù lo farebbe mai?
Provate a pensare se Gesù farebbe mai qualcosa del genere? Mai! In nessuna delle apparizioni mistiche si è messo a insultare i suoi sacerdoti, neanche i più empi degli empi! Al massimo Gesù dice di essere terribilmente ferito, amareggiato per i tradimenti, le ingratitudini, le mancanze di rispetto, di amore, ma mai parole di maledizione, insulto, denigrazione, offesa, no, Gesù queste cose non le fa.

Sulla terra Gesù maggiormente crocifigge l’anima che Egli più ama, ma la croce inviata da Dio ha sempre delle dolcezze unite alla sua amarezza. Non è lo stesso delle croci che ci giungono per propria colpa: questo contengono solo amarezza.

Una croce può venire o perché l’ha voluta Dio o per responsabilità nostra perché ce la siamo tirata addosso noi. Se io mi metto a guidare in modo spericolato, faccio un incidente e mi fratturo una gamba, questa non è una croce mandata dal Signore, quindi c’è solo amarezza, l’amarezza della colpa, del peccato; altrimenti, c’è sempre della dolcezza unita alla sofferenza, se questa viene da Dio.

Gesù non mostra tutt’a un tratto ad un’anima quel che da lei esige; ella ne rimarrebbe spaventata. Ma le svela i suoi segreti e la rende partecipe della sua croce a poco a poco e via via che la sua grazia la rende più forte.

Vedete la pedagogia di Dio che mostra pian piano il cammino?

Tutti devono amare il buon Dio in modo particolare, ma per voi vi è un obbligo speciale: la reciprocità.

Impariamo veramente la reciprocità tra noi e Dio: tanto Dio, quanto io.

Siate molto unita a Gesù. Prima di qualsiasi azione o cosa che avete da fare o da dire, chiedeteGli consiglio; parlateGli cuore a cuore come ad un amico che si avesse sempre accanto.

Vedete la confidenza con Gesù? E non è trattare Gesù da pari perché noi non siamo pari a Gesù, ma è far riferimento sempre a Lui, chiamarLo sempre in causa, chiamarLo come si fa con un amico!

Gesù vuole la vostra anima tutt’intera, con tutte le sue facoltà e tutte le sue potenze; il vostro cuore, con tutte le sue tenerezze e tutto il suo amore. Egli desidera, il buon Gesù, far con voi una sola cosa, e tutto quel che vi occorrerà di grazie e di dedizione per il prossimo lo attingerete nel suo divin Cuore, in codesta sorgente divina che mai si esaurisce. Ecco come devono agire le Spose di Gesù, datesi totalmente a Lui, e soprattutto voi ch’Egli ama maggiormente.

Gesù vuole tutto perché l’Amore dà tutto e vuole tutto!

Adesso sentiamo un suggerimento che dovrebbe essere già parte della nostra vita:

Quando vi sarà possibile, passate per la chiesa, fate una visitina al vostro Gesù, ed ivi effondete dinanzi a Lui il vostro cuore. ManifestateGli le vostre pene, le vostre gioie, le vostre sofferenze, tutto insomma. ParlateGli come si parla a un amico affettuoso, a un padre, a uno sposo. DiteGli tutte le vostre tenerezze per Lui, e, quando non potrete recarvi in chiesa, parlateGli nel vostro cuore. Di quando in quando durante il giorno lasciatevi penetrare per alcuni istanti dalla sua santa presenza, raccoglietevi dinanzi alla sua Maestà, riconoscete la vostra miseria, ma anche le sue finezze, e ringraziateLo con grande amore. Tutto il giorno potete parlare al vostro Gesù cuore a cuore; questo Egli desidera ed attende da voi da tanto tempo.

Se non possiamo andare in chiesa, possiamo sempre “inventarci qualcosa”.
Per esempio, se uno lavora in ufficio, che cosa costa tenere aperta una piccola finestra in alto a destra sul desktop con il collegamento a uno dei bei tanti link della Adorazione Perpetua? Mentre lavoro, faccio le mie cose, di tanto in tanto… tac! Una freccia d’amore a Gesù! Perché no?
Oppure sono in casa, sono una mamma di famiglia che lavora in casa, sono una casalinga: avrò pure un crocifisso in casa o una statua della Vergine Maria, un santino? Di tanto in tanto… tac! Una freccia d’amore: “Gesù, ti amo”; “Maria, ti amo!”; “Gesù e Maria, salvate le anime!” Che cosa costa?
Devo fare la spesa? Devo prendere il pane? Faccio un’altra strada, passo davanti a una chiesa e vado a trovare il mio Gesù!
Quindi, o che vado in chiesa, o che lo faccio nel mio cuore, parliamo a Gesù, salutiamo Gesù, raccogliamoci davanti a Gesù, cuore a cuore!

Se sarete fedele a quanto vi dico, se vi darete da fare, se cercherete di far piacere al vostro Gesù in tutto (mangi, dormi, bevi, studi, cammini, fai sport… tutto!) se avrete per Lui tutte le delicatezze d’un cuore amante che tiene sempre l’occhio dell’anima aperto per cercar di conoscere quel che può far piacere al suo Sposo divino, allora Gesù, dal canto suo, vi riserverà le più intime comunicazioni, le sue carezze divine, il suo amore di Padre e di Sposo amantissimo; allora altresì otterrete tutto quel che chiederete. Gesù non vi negherà nulla. Voi vi darete tutta intera ed Egli si darà tutt’intero.

Mi sembrano parole talmente chiare e talmente ripetute che, se un’anima del Purgatorio ripete per 52 pagine sempre le spesse cose, è chiaro il messaggio ci vuole dare!

Fate tutti gli esercizi di pietà sotto lo sguardo di Gesù con un grande amore. Si fa del bene alle anime solo in proporzione alla propria unione con Dio

Due righe e c’è dentro tutto! Qualunque esercizio di pietà, qualunque preghiera, qualunque cosa noi facciamo, facciamola sempre con amore sotto lo sguardo di Gesù, chiamando in causa Gesù! E non ci dimentichiamo che noi facciamo tanto bene agli altri quanto siamo uniti con Gesù.

Il buon Dio cerca anime che riparino gli oltraggi che riceve, che Lo amino e Lo facciano amare. Egli vi vuole del numero di queste.

Imparare a riparare le offese a Gesù; anche questa è una cosa molto importante che abbiamo visto già tante volte. 

Adesso c’è un consiglio bellissimo!

Per fissare il vostro spirito nella presenza di Dio, prendete ogni giorno una delle quattordici Stazioni di Nostro Signore nella sua Passione, cui penserete maggiormente. A Gesù è caro che si richiamino alla mente tutte le sofferenze da Lui subite per noi. I giorni di festa, prendete per riflettervi, uno dei misteri gloriosi: la Resurrezione, l’Ascensione. Sovente pensate anche all’Eucaristia, alla vita nascosta di Gesù nel tabernacolo. Lì soprattutto vedrete il suo amore. Restar così solo, senza alcuno che Lo adori nella maggior parte delle chiese del mondo! Attendere invano che qualcuno venga a dirGli: “Vi amo!”

Ogni giorno impariamo a prendere una delle quattordici stazioni… Piccolo suggerimento, potreste fare così: prendete dei bigliettini, scriveteci sopra i numeri delle stazioni della Via Crucis, li mettete in un sacchettino e, fatta la vostra preghiera del mattino, dite: “Signore Gesù, dimmi oggi su che cosa vuoi che mi concentri nella mia meditazione!”, pescate una stazione e in tutto quel giorno meditate su quel momento del dolore di Gesù.

E poi l’Eucarestia che è un tema che abbiamo trattato tanto a lungo e che continueremo a trattare… lì c’è tutto l’Amore del Signore: entrando nelle chiese e vedendole deserte, fredde, ghiacciate, abbandonate, uno si chiede: “Gesù è qui per chi? Che cosa sta qui a fare Gesù? Tanto non passa nessuno!” Allora impariamo a passare noi! Non possiamo con il corpo? Passiamo con lo spirito, come faceva la beata Alexandrina!

Ogni domenica fate le vostre piccole provviste per la settimana; in una parola, cercate di far piacere a Gesù. Egli vi renderà il contraccambio.

Impariamo a usare la domenica per questo motivo, non per fare i fatti nostri: per intensificare e viver bene il giorno del Signore, non la Messa e poi… via!

Mediante la santa Comunione Gesù vi unirà a Lui molto intimamente e s’unirà a voi più che non l’abbia ancor fatto per alcun altro. In codesto divino alimento troverete una forza straordinaria per innalzarvi alla perfezione che Gesù richiede da voi.

Unione con Gesù nell’Eucarestia e forza per la santità. Non dimentichiamo che tutto passa velocemente, tutto passa velocemente!

Il buon Dio vuole al suo servizio anime generose che non abbiano alcun pensiero di loro stesse, che mettano tutta la propria applicazione, tutta la buona volontà nel farLo amare e servire a spese dei propri interessi.

I nostri pensieri per noi non ci devono essere, tanto ci pensa Gesù a noi! Noi dobbiamo dedicarci solamente a farlo amare, farlo servire rimettendoci anche i nostri interessi!

Gesù vuole che vi eleviate al di sopra di tutto ciò che è creato, che nessun legame, neppure un filo vi tenga avvinta alla terra. Bisogna che viviate già della vita degli Eletti, la cui unica occupazione è di gioire, d’amare e di perdersi in Dio!

Viviamo sulla Terra, ma con la mente e il cuore verso il Cielo!
“Ma che vita fai?” La vita degli Eletti, della Gerusalemme Celeste!
“E quindi che cosa fai?” Gioisco, amo e mi perdo in Dio: questa è la vita degli Eletti, non perdersi in tante stupidaggini!

Bene, ringraziando il buon Dio, siamo arrivati alla fine di questo lungo libro, il Manoscritto del Purgatorio di Suor Maria della Croce. Credo che sia una delle rare volte in cui ho letto con voi tutto un libro dall’inizio alla fine. L’ho fatto perché mi è sembrato molto, molto utile per tutti.

Consiglio a me e a voi di andarlo a riprendere ogni tanto, di tenerlo vicino.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.

Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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