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I santi segni. Romano Guardini, parte 7

S. Messa

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: «I santi segni. Romano Guardini, parte 7»
Venerdì 12 maggio 2023

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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VANGELO (Gv 15, 12-17)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a venerdì 12 maggio 2023.

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal capitolo quindicesimo del Vangelo di San Giovanni, versetti 12-17.

Proseguiamo la nostra lettura del libro di Romano Guardini Lo spirito della liturgia. I santi segni.

Abbiamo finito ieri la premessa al testo I santi segni, adesso iniziamo il primo capitolo, che è Del segno della croce. Romano Guardini adesso ci farà riflettere su questo segno che compiamo tante volte al giorno. Sentiamo:

Quando fai il segno della croce, fallo bene. Non così affrettato, rattrappito, tale che nessuno capisce cosa debba significare. No, un segno della croce giusto, cioè lento, ampio, dalla fronte al petto, da una spalla all’altra. Senti come esso ti abbraccia tutto? Raccogliti dunque bene; raccogli in questo segno tutti i pensieri e tutto l’animo tuo, mentre esso si dispiega dalla fronte al petto, da una spalla all’altra. Allora tu lo senti: ti avvolge tutto, corpo e anima, ti raccoglie, ti consacra, ti santifica.

Proviamo a riflettere sull’ultimo segno di croce che abbiamo fatto, magari pochi minuti fa. L’abbiamo fatto bene? Vedete, questa non è un’analisi moralistica, Guardini non ci vuole “fare la morale”, come diremmo noi. La questione non è il formalismo, non è questo il punto. Il punto è il significato di questo segno. Spesse volte si vedono fare dei segni di croce che non sono segni di croce, sono sgorbi. Sono, non lo so… Bah! Non so neanche come definirli! Sembrano delle croci in miniatura, brutte, affrettate, distratte, che tutto dicono tranne quello che dovrebbero dire. Si capisce che la mano va da sola, fa qualcosa che la testa ormai non segue più. E se uno ci guarda dall’esterno — come continuiamo a dire in questi ultimi giorni — vede quel segno di croce e dice: “Mah! Chissà che cos’è quella cosa… E soprattutto chissà cosa deve significare per quella persona”. Fatto così male…

Mentre il segno di croce deve essere lento, deve essere ampio, dalla fronte fino al petto, da una spalla all’altra, ma fatto bene, fatto con calma, perché è il segno della croce. Leggendo Guardini mi viene in mente la Vergine Maria a Lourdes, proprio quello che lei insegna a Santa Bernadette.

E allora che cosa avvertiremo? Di fatto il segno della croce è già una preghiera. Noi quando facciamo il segno della croce — che lo facciamo di solito all’inizio della nostra preghiera, all’inizio della Santa Messa, se voi notate la Santa Messa comincia e finisce con un segno di croce, lo facciamo appena entriamo in chiesa, lo facciamo quando ci svegliamo — è già preghiera. Noi quando facciamo il segno di croce stiamo già facendo un atto di preghiera. E allora lui ti dice che, se lo fai bene, che cosa avvertirai? Avvertirai che questo segno di croce ti abbraccia. “E allora?” E allora raccogliti. Se lo farai lentamente, coscientemente, sarai chiamato a raccoglierti. Raccogliti bene. Raccogli tutti i tuoi pensieri, raccogli tutto il tuo animo. In questo raccoglimento, tu sentirai quanto ti avvolge tutto, corpo e anima.

È poi molto bello quello che dice adesso: “ti raccoglie, ti consacra e ti santifica”. Stiamo parlando del segno della croce. L’inizio e la fine della nostra preghiera. Il Santo Rosario comincia e si conclude con un segno di croce. “Ti avvolge, ti raccoglie, ti consacra, ti santifica”. 

Scrive Guardini:

Perché? Perché è il segno della totalità ed è il segno della redenzione. Sulla croce nostro Signore ci ha redenti tutti. Mediante la croce Egli santifica l’uomo nella sua totalità, fin nelle ultime fibre del suo essere.

Quindi è segno di redenzione perché il Signore sulla croce ci ha redenti, capite che significato grandissimo che ha. Ma è anche il segno della totalità, perché attraverso la croce Gesù ha santificato l’uomo nella sua totalità. Tutto l’uomo: non c’è una cellula, una fibra, una porzione della nostra anima, o una fibra del nostro corpo, che non venga santificata dalla croce, dal segno della croce. 

Ecco, vedete adesso cosa scrive:

Perciò lo facciamo prima della preghiera

Perché? Perché facciamo il segno di croce prima della preghiera? Ce lo siamo mai chiesti? Perché non lo facciamo dopo, durante? Perché farlo? Potremmo iniziare la nostra preghiera senza fare il segno della croce. Perché fare il segno della croce? Domande che noi probabilmente ci siamo mai posti. Lo facciamo prima della preghiera:

affinché esso ci raccolga e ci metta spiritualmente in ordine; concentri in Dio pensieri, cuore e volere; dopo la preghiera affinché rimanga qui in noi quello che Dio ci ha donato.

Vedete? Ecco perché si fa all’inizio e alla fine: perché ci raccolga. Se lo fate bene, se lo facciamo bene, vedrete che già nell’atto di fare il segno della croce iniziate già il raccoglimento, provate! E poi cosa percepiremo? Percepiremo ordine. Il nostro spirito verrà proprio “ordinato”. E poi? E poi tutta la nostra persona, pensieri, cuore, volere, si concentrerà in Dio.

E dopo la preghiera lo facciamo perché tutto quello che abbiamo vissuto nella preghiera, che c’è stato donato nella preghiera, rimanga. 

Poi lo facciamo, scrive Guardini:

Nella tentazione, perché ci irrobustisca

Uno dice: “No, ma io non ho il tempo di dire tante preghiere mentre sono al lavoro… però le tentazioni arrivano” — Ecco, fai un segno di croce. Non ci vuole molto, eppure vedi cosa procura solo il segno della croce. Non dico di dire una preghiera, un’Ave Maria, no no, solo fare il segno della croce. Ecco perché è tanto importante farlo, ad esempio, prima di mangiare. Forse cambierebbe il nostro modo di approcciarci e di gestire il nostro nutrirci.

Si fa il segno della croce:

Nel pericolo, perché ci protegga

Un segno di croce. Insegniamo ai nostri bambini, ai nostri ragazzi, ai nostri giovani, insegniamo a fare bene il segno della croce.

Nell’atto della benedizione

Pensate al sacerdote. Quando il sacerdote ci benedice, cosa fa? Traccia un segno della croce. Quando il sacerdote ci assolve, cosa fa? Traccia un segno della croce. E via di seguito.

perché la pienezza della vita divina penetri nell’anima e vi renda feconda e consacri ogni cosa.

Vedete come ritorna questo termine della consacrazione.

Scrive:

Pensa quanto spesso fai il segno della croce. È il segno più santo che ci sia. Fallo bene: lento, ampio, consapevole. Allora esso abbraccia tutto l’essere tuo, corpo e anima, pensieri e volontà, senso e sentimento, agire e patire, e tutto diviene irrobustito, segnato, consacrato nella forza di Cristo, nel nome del Dio uno e trino.

Finito. Questa prima parte, primo capitoletto “Il segno della croce” è finito! Vedete? Riflessioni brevi, ma densissime.

Quindi oggi concentriamoci sul segno della croce, non vi dico il segno che faremo domani perché non voglio distrarvi, non ve lo voglio anticipare, comunque molto, molto bello e vedrete che anche questo vi colpirà tanto.

E concentriamoci quindi oggi su questo segno della croce. Iniziamo a farlo bene, facciamo degli esercizi proprio di allenamento a cambiare il nostro modo di fare il segno della croce e impariamo a farlo come deve essere fatto.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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